Tour Cave di marmo - Carrara - Guide turistiche Il Tau
Tour nelle cave di marmo.
Chi visita i bacini marmiferi di Carrara, rimane affascinato dalle strade tortuose e ripidissime che si inerpicano fino alle vette più scoscese.
Vedere da lontano i camion che incessantemente sfidano i limiti tecnici ed umani, fa sorgere la voglia di provare lo stesso brivido e la stessa emozione. Grazie a veicoli fuoristrada speciali ed ad autisti altamente specializzati, la vostra Guida turistica privata vi condurrà fino a 900 mt. di altitudine, fornendovi spiegazioni estremamente dettagliate dei metodi di estrazione antichi e moderni, in uno scenario grandioso ed irripetibile. Una breve pausa nella mensa dei cavatori per assaggiare un cibo antico ed unico al mondo, il lardo di Colonnata, per poi riprendere a salire e salire e salire ancora fino a 1.200 mt. per godere di una vista indescrivibile e di una sensazione di estasi pura. Attraversando le antiche gallerie della ferrovia marmifera riscendiamo, infine, a Carrara. Emozioni forti e 2000 anni di storia e cultura.
Adatti a chi è alla ricerca di qualcosa di unico ed esclusivo e desidera approfondire la conoscenza del territorio, una micro vacanza per provare emozioni uniche vivendo esperienze lontane dal quotidiano; uno short break di lunga durata emotiva!
Bonotti Collezione Italia
BONOTTI Collezione Italia propone Pietre Naturali Italiane rigorosamente selezionate, preparate per essere utilizzate come pregiati elementi architettonici e di finitura, all'interno di progetti e soluzioni di design nei quali la Pietra Naturale diventa protagonista. La Collezione comprende la migliore selezione di marmi bianchi provenienti dallo storico bacino marmifero territoriale di Massa Carrara.
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Ogni marmo viene lavorato secondo le antiche tecniche artigianali, rinnovate e supportate dalle nuove metodologie offerte da macchine ad alta tecnologia.
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Toscana- Carrara - le Cave di Marmo (analogico)
Massa Carrara- La visita ai bacini marmiferi di Torano, Fantiscritti e Colonnata è unica, noi abbiamo visitato quella di Fantiscritti ed è stata un'esperienza indimenticabile!
Le cave di pietra delle Alpi Apuane erano probabilmente già utilizzate durante l'età del Ferro dai Liguri di Ameglia (località Cafaggio, SP). La necropoli di questo sito è situata a pochi chilometri a sud-ovest della colonia romana di Luna, ed è datata al IV secolo a. C. Il sito è caratterizzato da sepolture a incinerazione poste entro cassetta (cista) di lastre di pietra scistosa provenienti dal vicino promontorio del Corvo, ove sono pure presenti giacimenti di marmo bianco.
L'attività estrattiva vera e propria si sviluppò a partire dall’epoca romana, e conobbe il maggiore sviluppo sotto Giulio Cesare (48-44 a.C.).
L'escavazione del marmo nelle Alpi Apuane risale ad epoche molto remote (I secolo a.C.) e ha subito nel secolo scorso profonde trasformazioni. Anticamente l'escavazione avveniva con metodi ed utensili molto semplici, quali picconi e piccozze, con gran dispendio di tempo e lavoro per ottenere risultati modesti. Le indagini archeologiche hanno restituito alcuni degli strumenti impiegati nel corso del tempo, oggi conservati in gran parte al Museo del Marmo e dei Beni Culturali della città di Carrara.
Anticamente, il lavoro essenzialmente manuale, era svolto da una manodopera costituita in gran parte da condannati a lavori di fatica, schiavi e cristiani. I primi cavatori sfruttavano le fratture naturali della roccia nelle quali inserivano dei cunei di legno di fico che poi bagnavano con acqua, la naturale dilatazione provocava il distacco del masso. Per ottenere blocchi di dimensioni stabilite, i Romani ricorsero alla tecnica della formella. Si praticava nel masso prescelto, lungo la linea di taglio, una scanalatura profonda 15–20 cm nella quale s'inserivano poi dei cunei di ferro che, percossi ripetutamente e a tempo, determinavano il distacco di blocchi di 2 m di spessore. Tali tecniche estrattive e quelle di lavorazione, come la segatura manuale, rimasero pressoché inalterate per moltissimo tempo.
Tranne una breve fascia costiera, che ha come pianure la Riviera Apuana, lunga 14 km con le sue lunghe e chiare spiagge formate da finissimi granelli di ghiaia e comprendente i comuni di Montignoso, Massa e Carrara, e la Versilia, la provincia è prevalentemente montuosa e collinare. Un elemento caratteristico della provincia sono le Alpi Apuane, montagne che raggiungono un'altezza massima di 1.946,9 m nel monte Pisanino (che è integralmente compreso nel comune di Minucciano in provincia di Lucca) e da cui si estrae il celebre marmo di Carrara. All'interno della provincia è presente la Lunigiana, una vallata delimitata dall'Appennino a nord e dalle Alpi Apuane a sud, nella quale scorre il fiume Magra.
Camion cade nel dirupo, autista si salva lanciandosi nel vuoto
Si è salvato miracolosamente lanciandosi dalla cabina del suo camion che stava precipitando in un dirupo: è successo giovedì 24 gennaio alle cave di Carrara, in località Canaloni, nel bacino marmifero di Colonnata. Secondo una prima ricostruzione, l'autista, un 50enne, è riuscito a saltare in tempo dall'abitacolo mentre il mezzo precipitava, riportando solo alcuni traumi alle gambe (foto Cuffaro) - L'articolo
Spot Carrara Marble Tour 2017 - video by Danae Project
In 4x4 alla scoperta delle cave di marmo di Carrara. Il video é stato realizzato all'interno del bacino di Fantiscritti; il cuore dei bacini marmiferi carraresi. I tour organizzati dalla Carrara Marble Tour si svolgo nei luoghi in cui é stato realizzato questo video. Spot video realizzato da Danae Project (danaeproject.com) per Carrara Marble Tour.
Cave di marmo della Garfagnana
La Società Marmifera Nord Carrara gestisce le cave scoperte nella Garfagnana, le più importanti per ricchezza e qualità dei marmi, che abbracciano il massiccio centrale delle Alpi Apuane: il monte Pisanino. Vengono decritti i bacini marmiferi e le diverse qualità di marmo e l'estrazione del materiale. Il trasporto dei marmi dalle cave alle strade rotabili viene eseguito a mezzo di cavi di canapa che fanno scendere lentamente una carica che scivola su legni insaponati. Dalle cave il marmovine trasportato alle segherie dei bacini mediante trattrici. Veduta della segheria di Orto di Donna. Dalle segherie, mediante la ferrovia costruita dalla Società Nord Carrara e allacciata alla rete dello stato, il marmo viene spedito ai depositi della marmifera sparsi in tutto il mondo. (Montecatini).
Archivio Nazionale Cinema d'Impresa
Trasporto scaglie di marmo
Mestieraccio questo del trasporto di marmo in blocchi o scaglie, come in questo caso, su è giù per le strade di arrocco, che non sempre sono così ampie ed asfaltate.
Siamo a Carrara, nel bacino marmifero di Colonnata. Si proprio Colonnata, il paese del Lardo Doc. E sarebbe bene che i turisti che comprano il lardo, alzassero gli occhi verso il monte per rendersi conto in che stato è ridotto.
Mi scuso per qualche tremolio di troppo della fotocamera, ma preciso che questa clip è stata girata da oltre due chilometri di distanza e a mano libera.
Cave di Marmo 15/04/18
Altra bellissima giornata con i soci del SARZANA FUORISTRADA!!!
Quasi 70 persone a bordo di circa 30 fuoristrada, hanno avuto l'occasione di visitare gli spettacolari bacini marmiferi di Carrara.
Le ripide strade di arroccamento sulle quali viaggiano, normalmente, i camion che trasportano il prezioso materiale, hanno fatto da scenario per l'intera giornata, tra salite al limite dell'impraticabilità e discese mozzafiato, il tutto contornato da un panorama che spazia sino al mare del vicino Golfo dei Poeti e della Versilia.
Degna conclusione con ristoro finale in una caratteristica osteria di Colonnata, a base di prelibati prodotti tipici, primo fra tutti il famoso Lardo della zona.
Grazie a tutti e alla prossima!!!
Quarzo con Dolomite Carrara
Altro ipnotico e perfetto cristallo di rocca dal bacino marmifero di Carrara (23mm).
BONOTTI COLLEZIONE ITALIA MARMI
BONOTTI COLLEZIONE ITALIA
Clip presentazione Collection
BONOTTI Collezione Italia propone Pietre Naturali Italiane rigorosamente selezionate, preparate per essere utilizzate come pregiati elementi architettonici e di finitura, all’interno di progetti e soluzioni di design nei quali la Pietra Naturale diventa protagonista. La Collezione comprende la migliore selezione di marmi bianchi provenienti dallo storico bacino marmifero territoriale di Massa Carrara.
Ogni marmo viene lavorato secondo le antiche tecniche artigianali, rinnovate e supportate dalle nuove metodologie offerte da macchine ad alta tecnologia.
IL MODO DI VEDERE LA VITA L’abbagliante spettacolo delle cave di marmo di Custonaci
L’abbagliante spettacolo delle cave di marmo di Custonaci :
Custonaci possiede il secondo bacino marmifero più importante del mondo, dopo quello di Carrara: si può ben comprendere quindi quanto sia importante la lavorazione del marmo in questo centro della provincia di Trapani che conta poco più di cinquemila abitanti.
Se le cave di marmo rappresentano la risorsa principale per l’economia locale, non meno significativa è la loro incidenza sul paesaggio: il territorio di Custonaci infatti è profondamente segnato dal biancheggiare delle pareti marmoree a cielo aperto, le quali contribuiscono a donare un fascino unico a una zona già ricca di pregi visibili.
Il sito della Pro Loco locale individua a partire dal 1500 “le prime testimonianze dell’attività estrattiva nel bacino di Custonaci”: da qui sono partiti materiali che hanno la basilica di San Pietro a Roma, la cappella medicea di Firenze e i duomi di Pisa, Lucca e Arezzo. Oggi l’80 % del marmo estratto in queste cave viene esportato all’estero.
Suggestiva la lavorazione che avviene ancora attingendo alla sapienza ingegneristica degli antichi Romani, integrata dall’esperienza tecnologica accumulata nei secoli: tuttavia rimane sempre lavoro incentrato sulla fatica e sulla perizia tecnica.
La qualità di marmo che ha reso famosa Custonaci è il Perlato di Sicilia, “caratterizzato da un fondo avorio chiaro con tonalità più o meno scure e con screziature bianche che si ricava principalmente nella zona a sud-est del Monte Cofano”. Tra le altre varietà ci sono il Perlatino di Sicilia, il Botticino, il Libeccio, il Brecciato e l’Avorio venato.
CUSTONACI LA RIVIERA DEI MARMI.
Ripristino virtuale delle Apuane e pulizia dei ravaneti - Cave di Marmo Carrara
Salviamo le Apuane si augura che un giorno tutto questo possa diventare realtà, ripristinare il territorio, ripulirlo dai ravaneti più invasivi e pericolosi, oltre a fare un' enorme riconversione economica del territorio apuano.
Nicolò Incammisa S.R.L. - Estrazione e lavorazione marmi di Sicilia
Sorta su iniziativa personale di Incammisa Nicolò, l'azienda è attiva nel settore marmifero dal 1972. Si è consolidata assieme alla continua e crescente diffusione e valorizzazione del Perlato di Sicilia con altri materiali lapidei di pregio, oggi commercializzati in ogni parte del mondo, ed estratti nelle cave di Custonaci, considerate il secondo bacino marmifero d'Italia.
L'azienda Incammisa Nicolò in tutti questi anni di attività è riuscita a ritagliarsi un ruolo trainante nella nicchia di mercato riservata al comparto marmifero, distinguendosi per puntualità, precisione e per l'alto standard di qualità della propria produzione.
Carrara, in posizione dominante sulla città - Podere di terreno ad uliveto e pascolo
CARRARA
In posizione dominante sulla città ed a poca distanza dal centro stesso, podere di complessivi mq.48.000 di terreno ad uliveto e pascolo con entrostante casa padronale e vari fabbricati accessori. Ideale per agriturismo e ricettivo in genere ma anche per realizzarne importante residenza privata. La proprietà ha accesso dalla strada che da Carrara Conduce a Codena e quindi nel bacino marmifero delle cave del marmo di Carrara.
Visita al bacino marmifero di Coreno
Studenti dell'Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio B.Tallini di Formia in visita nel distretto minerario di Coreno Ausonio - (Progetto di promozione del Perlato Royal Coreno a cura dell'Amministrazione Comunale).
IL MODO DI VEDERE LA VITA - la perla della sicilia Custonaci e le sue CAVE
Centro noto per l'importante attività di estrazione marmifera, in particolare del pregiato marmo Perlato di Sicilia, di colore avorio chiaro e con chiazze di calcite pura, ma anche di altri marmi di vario colore. Si contano circa duecento cave di marmo nel territorio, su una superficie di tre chilometri quadri. È esportato in tanti Paesi e in particolare è molto richiesto nella penisola arabica. L'economia principale della città è, quindi, rappresentata dal marmo e dall'estrazione del famoso Perlato di Sicilia, che fa di Custonaci il secondo bacino marmifero in Italia. Il marmo di Custonaci si trova, seppur in quantità piccola, all'interno della Basilica di San Pietro a Città del Vaticano e in altri monumenti di notevole importanza artistica.
CUSTONACI :
SEGNI D’ARTE , POESIA , MUSICA E CULTURA
DALLA CIVITAS MARIAE
N.B.
ONORE PER LE PERSONE MORTE NELLE CAVE DI MARMO PREGHIAMO PER LORO.
Astra HD9 520 8x8 per trasporto blocchi di Marmo alle cave di Carrara
Famose in tutto il mondo fin dai tempi dei Romani, le cave di marmo di Carrara sono state da poco inserite dall'Unesco nella lista dei patrimoni dell'umanità e sono uno dei luoghi dove i camion giocano un ruolo fondamentale, dato che ogni blocco di marmo estratto viene trasportato dai pesanti veicoli altamente fuoristrada e robusti. L'industria estrattiva, nella zona delle Alpi Apuane al nord della Toscana, è da sempre la principale locomotiva economica e l'intera zona e in grande parte dedita all'estrazione, lavorazione e commercializzazione del marmo, che grazie anche al porto di Marina di Carrara i blocchi estratti possono facilmente raggiungere tutto il mondo. Nella sola città di Carrara, infatti, vi sono più di 80 cave di marmo e più di 200 tra segherie e laboratori che trasformano e immettono sul mercato la famosa pietra. In queste grandi cave a gradoni dalle alte pareti bianche slanciate verso l'alto per millenni sono state solo le braccia degli uomini a strappare il marmo alla montagna-madre, ma verso la fine del'800, grazie all'invenzione dell'impianto a filo elicoidale che permetteva di effettuare “tagli” di notevole dimensioni direttamente sulle montagne, si è dato inizio all'era moderna dell'estrazione. Oggi, nelle cave con l'introduzione del filo diamantato e di altre tecnologie come ad esempio la tagliatrice a catena, la velocità di taglio e nettamente aumentata, potendo raggiungere facilmente gli oltre 10 metri quadrati all'ora e portando, così alla luce blocchi di marmo perfetti. Negli ultimi decenni all'interno dei bacini marmiferi carraresi, così come nelle segherie, c’è stata l'introduzione di macchine sempre più affidabili ed efficienti oltre che nettamente più sicure rispetto al passato, ha determinato un aumento considerevole della quantità di marmo estratto, trasformato e commercializzato. Il maggior incremento nella produzione si è subito avuto dopo l'inizio degli anni 60' quando si estraevano all'incirca 450.000 tonnellate, per passare negli primi anni 80' ad una quota di un 1.000.000 di tonnellate. Oggi la produzione si mantiene stabilmente sul 1.500.000 di tonnellate di marmo estratto all'anno.
Dall'avvento dei potenti mezzi meccanici per il carico e il trasporto del marmo, avvenuto pochi decenni fa, la metodologia di estrazione del marmo è rimasta quasi del tutto inalterata.
Dopo aver fatto distaccare dal monte una “bancata”, grazie a potenti pale gommate e escavatori che possono superare anche pesi operativi superiori ai 900 quintali, i blocchi vengono spostati per poter essere riquadrati in dimensioni inferiore più adatti per il carico e il trasporto a valle. In genere le dimensioni dei blocchi si aggirano su 1,8 m di altezza x 2 m di larghezza e 2,8 m di lunghezza.
Una volta che il blocco è pronto per essere trasportato intervengono i veicoli per il trasporto dei blocchi dato che ogni tonnellata di marmo estratto da queste cave viene trasportato esclusivamente grazie ai potenti camion da cava. Grazie ai camion, oggi, trasportare il marmo a valle è decisamente più comodo ma non per questo meno rischioso date le enormi sollecitazioni alle quali sono sottoposti i veicoli con diverse tonnellate di carico dovute alle strette strade sterrate e molto difficili da percorrere dotate di piazzole per gli incroci tra più veicoli e pendenze superiori anche del 30%. Quotidianamente gli autisti di questi speciali camion, che sono in gran parte di questa zona della Toscana, vincono le notevoli difficoltà di guida grazie all'enorme esperienza e abilità accumulata nel condurre questi mezzi unita all'enorme dose di passione e coraggio, facendo così, tali uomini non conoscono paura nell'affrontare questi ardui percorsi.
Questi autisti così specializzati percorrono ogni giorno una media di 150 km riuscendo così ad effettuare, rispettando i tempi di guida, quattro viaggi giornalieri, (due al mattino e due nel pomeriggio) dal sito estrattivo che spesso è localizzato ad altitudine che superano anche i 900 m.s.l., fino ad arrivare al porto di Marina di Carrara o ad uno dei tanti depositi o segherie sparsi nella provincia di Massa-Carrara.
Parte dell'articolo di Pierfrancesco Nardizzi, apparso sulla rivista Vado e Torno del 06/2014. Mensile dedicato alla tecnica, novità e curiosità del veicolo industriale.
CARRARA, Massa Carrara
Carrara (Carara in dialetto carrarese) è un comune italiano di 62.592 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. È il centro più importante al mondo per quanto riguarda l'estrazione e la lavorazione del famoso marmo di Carrara, un marmo bianco molto pregiato che viene estratto dalle vicine Alpi Apuane.
L'emblema della città è una ruota con il motto Fortitudo mea in rota (dal latino per La mia forza è nella ruota). Questo stemma che era ritenuto dai più la rappresentazione della ruota del carro con cui si trasportavano i marmi è ormai superato dal concetto che esso non è altro che il simbolo preso dalla figura del dio celtico Taranis che è sempre stato rappresentato con il fulmine in una mano e nell'altra una ruota a sei o otto raggi. Taranis o Toranos, assimilato a Giove, è il nume tutelare delle tempeste da cui i cavatori apuani dovevano proteggersi e da cui è derivato il paese di Torano (Carrara).
Con Massa, nel periodo tra il XV ed il XIX secolo, costituì il Ducato di Massa e Carrara. Il 12 gennaio 2007 la città di Carrara è stata insignita della medaglia d'oro al merito civile per il contributo dato tra il 1943 e il 1945 alla lotta di Liberazione dal nazi-fascismo
La città di Carrara (nome derivato dal celtico Kair = pietra), pertanto i monti presenti a Carrara, come in antico venivano chiamati i monti di pietra, ossia le Alpi Apuane, così nomate e ben descritte dal Repetti, dettero il nome alla Valle, dove si formò l'omonima Città è l'ultima città dell'attuale regione Toscana prima di arrivare in Liguria (fino al censimento del 1870 era compresa nell'attuale Emilia). Il nome può derivare anche dalla parola caraia, che in antico ligure significa cava. La provincia di cui fa parte (Massa e Carrara, poi dal 1938 Apuania, quindi dal 1946 Massa-Carrara e dal 2010 nuovamente Massa e Carrara) è una porzione dell'antico territorio lunense che, nell'attuale sistema amministrativo territoriale, resta diviso in due regioni, Toscana e Liguria, ed è a contatto in tutta la sua estensione con l'Emilia.
Carrara si sviluppa dalla costa (Marina di Carrara) fino alle Alpi Apuane, alle pendici delle quali si trovano le frazioni montane. La città è bagnata dal fiume Lavenza (nome celtico per fiume, poi chiamato Carrione), che nasce dal monte Spallone ed ha un bacino d'acqua di 52 km². Il centro storico di Carrara si può considerare un vero e proprio centro abitato di montagna avvolto dalle colline che stanno al piede delle Alpi Apuane. La città, a chi guarda verso i monti, appare dentro la candida cornice dei tre grandi bacini marmiferi Ravaccione, Fantiscritti e Colonnata, bacini ora sbrigativamente rinominati col nome della località più vicina, ossia: di Torano, di Miseglia, di Colonnata. La costa, bagnata dal mar Ligure, presenta ampie spiagge sabbiose su cui sorsero, a partire dal lontano 1851, tre lunghi pontili caricatori sostituiti negli anni trenta dello scorso secolo con un porto in muratura posto al confine con il Comune capoluogo di Massa) che offrono ampie possibilità di svago durante la stagione estiva.
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Cava Versilia by Drone, Quarry and Marble
Video rappresentativo di una delle cave della Toscana, realizzato da dronedigital.