Parco Sibillini Trekking con i Muli nei Monti Sibillini
Parco Nazionale Monti Sibillini Trekking con i muli a Castelluccio di Norcia con la mulattiera nel Parco dei Monti Sibillini
Alla scoperta di Castelluccio di Norcia, cuore del Parco dei Monti Sibillini
Daniele Morini ci porta alla scoperta di Castelluccio di Norcia, cuore del Parco dei Monti Sibillini. Insieme a lui: Giuseppina Perla, Assessore alla Cultura, Diego Pignatelli, Presidente della Proloco, Franco Perco direttore del Parco dei Monti Sibillini, Sante Coccia presidente della Cooperativa Parco Sereno.
Trekking consapevole, Viaggio nel Paradiso della Sibilla
video di presentazione del trekking fotografico e consapevole sui Monti Sibillini, tra Marche e Umbria, dal 30 giugno al 2 luglio 2017,
da Castelsantangelo sul Nera (Mc) a Castelluccio di Norcia (Pg), informazioni su
riprese Giovanni Galardini, montaggio video Leonardo Angelini
iniziativa promossa da Umbriameteo in collaborazione con Coop. La Mulattiera, Flip Italy, Acqua Nerea spa, Comune di Castelsantangelo sul Nera, Per la Vita di Castelluccio Onlus, Pro Loco Valli Castellane, Quartetto Fancelli
la mulattiera del disonore
Un viaggio nella valle del fiume Nera
Il fiume, le mulattiere, il percorso turistico della ex-Ferrovia #Spoleto-#Norcia, i borghi intatti si assembrano, si sovrappongono e s'intersecano nell'esiguo spazio della Valle del Nera, rendendola uno dei complessi vallivi più suggestivi d'#Italia.
Il fiume Nera nasce all'interno del Parco Nazionale dei MontiSibillini ed ha generato, con il suo lungo corso montano, la profonda valle detta Valnerina, che l'uomo ha modellato disegnando un paesaggio fatto di torri, ponti e borghi arroccati....
FORRADITESTA®....Forra di Nortosce (Valle Sponghe)
Esistono dei luoghi che ti trasmettono una sorta di mistero; Nortosce è uno di questi.
L'Antico ponte sul fiume Corno, la diga di serravalle, le gallerie della vecchia ferrovia Spoleto - Norcia, la Balza Tagliata, la vecchia mulattiera, la strada abbandonata e e panorami da sogno.
Dopo un avvicinamento per la vecchia mulattiera (appunto), bypassando i consigli della guida Bibbia di Antonini, si giunge ad un borgo quasi fantasma, Nortosce, dal quale si vede il Vettore innevat. Poi giu per una forra asciutta, è vero, ma magica e veramente affascinante, di nuovo fino al Corno.
Da provare!!!
Music by JOHN BUTLER TRIO
Song REVOLUTION
discesa mulattiera bergamasca 3
fibrillia
UMBRIA - SENTIERO NATURA Ferentillo Gabbio Nicciano
°° by CLAUDIO MORTINI °° L'itinerario è ad anello (Ferentillo --Gabbio -- Nicciano -- Ferentillo), ha una forte caratterizzazione storica, poiché,è parte di un antico percorso che costituiva un tempo una via commerciale
assai utilizzata sin dai secoli più remoti per trasportare le merci dall'area gravitante attorno a Spoleto
sino a Leonessa e Monteleone di Spoleto dove attraversava il confine fra lo Stato Pontificio ed il
Regno Borbonico. Il sentiero ha inizio a Ferentillo in
prossimità della chiesa di S. Maria; dopo il primo
tratto di strada asfaltata il tracciato ripercorre parte
dell'antica mulattiera di collegamento fra Spoleto e
Monteleone; interessante la visita, lungo l'itinerario,
al paese di Gabbio (m 429 s.l.m.), antico castello di
pendio di origine medievale, poi borgo rurale ubicato su un promontorio che domina la stretta valle
del Fosso di Ancaiano di fronte a San Mamiliano è
oggi quasi completamente abbandonato. All'interno del castello è ancora in discreto stato di conservazione la Chiesa di San Vincenzo Martire
edificio romanico rimaneggiato nel sec. XVI . Dopo
aver attraversato i boschi alle pendici occidentali del
Monte di Gabbio (m 816 s.l.m.) si giunge Nicciano
(m 490 s.l.m.), frazione del comune di Ferentillo, antica villa agricola, senza forma urbana precisa, si affaccia sul fosso della rocca verso il castello di
Ancaiano, centro del comune di Spoleto.
Enduro Casoli - Cavalcata Norcia - Hard 2° anello
Motocavalcata Norcia 11 Maggio 2014 - Hard 2° anello
Eccellenze Umbria Webcam :: Centro Ippico La Somma
Umbria Webcam presenta il Centro Ippico La Somma - Spoleto
Il centro ippico la Somma fondato piu' di venti anni fa ha in questi anni acquisito la reputazione di essere uno dei migliori centri di equitazione dell'Umbria.
In uno scenario fortemente panoramico circondato da boschi, da valli e da montagne che si intrecciano fino all'orizzonte, il centro è il perfetto antidoto contro lo stress e il logorio della vita di città.
Al Centro Ippico La Somma si organizzano meravigliosi viaggi a cavallo. Le scuderie del centro si trovano infatti in uno degli scenari più suggestivi d'Italia, nel cuore dell'Umbria. Il Centro Ippico La Somma è su un'altura contornata da montagne, valli e verdi colli intorno a Spoleto.
Lo spettacolo che si presenta lascia senza fiato, si intravedono intorno piccoli sentieri, picchi di montagna, colline che si protendono dolcemente verso valle e freschi e tranquilli boschi abitati da porcospini, picchi e cinghiali oltre che da una infinità di piccoli animali tipici della zona.
Accompagnati da guide esperte che conoscono bene sentieri e mulattiere, i cavalieri possono scegliere tra una serie di opzioni che vanno da una passeggiata di un'ora, di mezza giornata fino a più giorni a cavallo.
Il centro è fornito di un campo ostacoli ben organizzato dove istruttori qualificati daranno lezione a cavalieri di qualsiasi livello.
I principianti possono imparare le basi del cavalcare mentre i cavalieri esperti saranno aiutati a migliorare il loro stile e la loro tecnica.
Le Gole dell'Infernaccio e L'Eremo di San Leonardo nei Monti Sibillini - Sibilliniweb.it
Ubicazione: a soli 12 km da Montemonaco (AP)
Lunghezza del Percorso: circa 9,5 km
Altitudine: Partenza a mt. 1000 s.l.m. Arrivo a mt. 1150 s.l.m.
Difficoltà del percorso: Facile. Per escursionisti e famiglie con bambini
Durata del Percorso: 2h circa (Andata) + 2h circa (Ritorno)
Periodo Consigliato: da Maggio a Ottobre (In inverno è molto pericoloso per pericolo valanghe)
Cenni Storici delle Gole dell'Infernaccio e Eremo di San Leonardo
Le Gole dell'Infernaccio, o semplicemente Infernaccio, sono delle gole naturali formate dal fiume Tenna. Queste si trovano nel comune di Montefortino in provincia di Fermo, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e sono tra le gole più suggestive dell'Appennino umbro-marchigiano.
Le Gole dell'Infernaccio sono un importante luogo di escursioni e passeggiate, specialmente per il refrigerio offerto da queste durante l'estate. La Gola dell'Infernaccio apre la strada a diversi percorsi turistici ed escursionistici tra i più famosi di tutta la catena dei Monti Sibillini: la Cascata nascosta, la Sorgente del fiume Tenna (Capotenna) e l'Eremo di San Leonardo.
Pochissime persone erano a conoscenza di una antichissima chiesetta situata a strapiombo su di uno sperone proprio sopra la gola dell'Infernaccio; qualche pastore o escursionista occasionale e solamente consultando qualche vecchia cartina topografica era possibile rintracciare il luogo dove era presente una piccolissima croce segno inequivocabile della presenza in passato di una minuscola chiesa.
Quando Pietro Lavini cominciò a scavare nei dintorni con l'intenzione di ricostruire quell'antico edificio, don G. Crocetti, che per primo successivamente ne descriverà la storia in un suo libro (S. Leonardo: l'eremo dei Sibillini), gli raccomandò di fare molta attenzione perché poteva trovare delle meravigliose sorprese tra i ruderi di uno degli eremi più antichi e belli di tutte le Marche.
Ma come mai fu costruito un tempio in una zona così difficilmente raggiungibile impervia e molto scomoda??
Per rispondere a questa domanda bisogna fare senz'altro un bel tuffo nel passato e considerare e comprendere al meglio le origini e lo sviluppo che ha avuto il Golubro nel corso dei secoli. Uno dei motivi principali sta nel fatto che il Golubro era la via più breve e accessibile per tutte quelle popolazioni che si trovavano al di qua e al di là dell'Appennino. La via che univa le due vallate diametralmente opposte (quella del fiume Nera che si riversa nel Tevere e quella del fiume Tenna che sfocia nell'Adriatico), offriva una delle migliori possibilità di collegamento tra un versante e l'altro.
L'unico problema era l'attuale gola dell'Infernaccio e quindi la necessità di una via che sfiorando lo sperone che si trova a picco sulla gola, collegasse i due versanti. Infatti, anticamente la strada che collegava Capotenna con la Val Nerina , passava nel pianoro antistante all'eremo. Per chi proveniva da Amandola si costeggiava il Tenna fino a Tre Ponti sotto Montefortino dopo di che si proseguiva verso i Campi di Vetice e quindi si risaliva per l'eremo attraverso il Fosso Rio. Poi, proseguendo verso Capotenna si attraversava il valico di Passo Cattivo e si raggiungeva la Val Nerina.
Quando gli ultimi monaci camaldolesi abbandonarono l'eremo dopo circa una quarantina di anni, tra i vari motivi ci fu quello dell'esistenza di una nuova strada che conduceva a Roma attraverso Norcia, Visso ed altri luoghi (..di una strada che vi passa a lato e che duce a Roma, a Norzia, a Visse et altri luoghi che dalli tempi buoni è molto frequentata..).
Stando alle ultime parole, si può affermare che molte persone nel passato erano costrette chiaramente a percorrere il Golubro; con l'avvento poi dell'industrializzazione e lo spopolamento delle montagne molte cose sono cambiate ma un tempo la pastorizia, la transumanza, l'agricoltura erano la vera ricchezza. La montagna era piena di gregge e pastori i quali all'inizio di ogni inverno conducevano le loro pecore a svernare presso le campagne romane.
Tutte le mulattiere sotto la Priora erano un via vai di bestiame seguiti dai propri padroni ben attrezzati e con carri al seguito. I muli trasportavano le poche masserizie ed indumenti per affrontare le temperature rigide dell'inverno.
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Maggiori informazioni le puoi trovare sul nostro Portale Web
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Sibilliniweb.it è un Portale Web di Promozione del Territorio e Turismo nei Monti Sibillini.
All'interno potete trovare Foto, Video, Notizie, Eventi, Itinerari, e le migliori strutture turistiche come Hotel, Agriturismi, B&B, Rifugi, Camping, Ristoranti e tanto altro.
Sibilliniweb.it, il punto di riferimento per sapere di tutto e di più sui Monti Sibillini.
Il parco si trova nelle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Perugia, tra le Marche e l'Umbria.
Sibilliniweb.it realizza Siti Web, Video di Strutture Turistiche, Servizi Fotografici, Loghi ed Organizzazione di Eventi sui Monti Sibillini
Il Cammino Federiciano 2018
7 tappe nel cuore della Puglia Imperiale, da Gioia del Colle a Trani via Castel Del Monte: il #CamminoFedericiano è un percorso d’autore tra paesaggio, storia, natura e tradizioni: 115 km di cammino lungo mulattiere, tratturi e sentieri sconosciuti, ricchi di storia e cultura da raccontare e assaporare immersi in paesaggi di rara bellezza.
???? I PROTAGONISTI:
7 viandanti che grazie al lavoro di ViaggieMiraggi e Betty Locane hanno scelto di conoscere la nostra terra, la nostra storia e la nostra cultura in un modo più particolare.
Attraverso un viaggio lento su vie antiche tra ampie distese paesaggistiche e sentieri colorati, tra i vicoli dei nostri borghi e nei luoghi più nascosti, ascoltando storie ed gustando i sapori delle nostra #Murgia.
???? Grazie ancora a Claudio e Diego da Lodi, Ivano dal Lago Di Garda, Luca dalla Val Chiavenna, Massimo da Verona, Nando da Gubbio e Patrizia da Milano, camminatori professionisti che hanno arricchito il nostro lavoro e dato una grossa motivazione in più a portar avanti il nostro progetto.
✍
Siamo partiti dalle origini bizantine del Castello di Gioia del Colle ai boschi di Cassano delle Murge passando dalla federiciana Altamura, fino al paesaggio dell’habitat rupestre di Gravina in Puglia; poi giunti a Poggiorsini, dove la sua rocca del #Garagnone, segna la rotta del percorso che tocca la rete castellare sveva posta strategicamente sui fianchi dell'antica strada romana, la #ViaAppia, una tra le più importanti per il commercio ed il pellegrinaggio.
Ci siamo addentrati in una sinuosa lama che conduce a Torre Diperata (686 metri), il punto più alto dell'altopiano delle murge.
Meta Federiciana per eccellenza raggiunta! è Castel del Monte, la corona di pietra dalla forma ottagonale che rappresenta la personalità di #FedericoII.
Isolato su un’altura delle Murge, da dove si domina un panorama vastissimo. Una forma e posizione imponente e inquietante.
Infine dopo aver visitato il maniero federiciano siamo giunti a Trani, la perla dell'Adriatico, che saluta il viandante con la maestosa Cattedrale di Trani posta di fronte al Castello Svevo.
???? IL PAESAGGIO:
Il percorso s’immerge per la maggior parte del cammino nel Parco Nazionale Alta Murgia, con la sensazione di essere in un grande spazio aperto in cui vagare con lo sguardo verso orizzonti infiniti caratterizzati dagli odori pungenti della menta e del timo selvatico nel verde intenso dei campi di grano o dei pascoli rocciosi tra l'evidente giallo della ferula, incontrando #orchidee e #falchi grillai. In questa terra, imperatori, contadini, pastori, boscaioli, insieme al clima, hanno reso unico il paesaggio e la sua cultura.
In cammino abbiamo incontrato stupende masserie, attraversato boschi di querce, lungo gli antichi tratturi della transumanza abbiamo scoperto jazzi e poste, abbiamo percorso mulattiere panoramiche e tra i campi di grano ammirato pagliari e pescare antiche.
Accolti da boschi, pianure e marine, tra opere d’arte immerse nell’accecante luce meridionale rivivrete il mito di eroi e sovrani che resero grande la Puglia.
Sentiero dei Mulini da Castro a Interprete di Montegallo nel Parco Monti Sibillini - Sibilliniweb.it
Ubicazione: a soli 2 km dal Capoluogo Balzo di Montegallo (AP)
Lunghezza del Percorso: circa 3,4 km (Andata e Ritorno)
Altitudine: da mt. 806 s.l.m. a 948 s.l.m.
Difficoltà del percorso: Facile. Per escursionisti e famiglie
Durata del Percorso: 0:45 h circa (Andata) + 0:45 h circa (Ritorno)
Percorribilità: Trekking, Mountain Bike, Cavallo.
Periodo Consigliato: Tutto l'anno
Intinerario:
La partenza è a soli 2 km da Balzo di Montegallo, in direzione Montemonaco, poco prima di Castro. Il tracciato è caratterizzato da una serie di deviazioni, che collegano come una ragnatela, tutte le frazioni di Pantano.
Dalla capannina informativa, posta in prossimità del ponte sul Fluvione, è situato il mulino Lori; prendere a destra la rotabile che, superato il primo mulino sale (seguendo il corso del Fluvione) attraverso il bosco.
Dopo circa 20 min. sulla destra si incontra una deviazione, che conduce alla frazione di Interprete. Seguendo il sentiero principale, sulla sinistra si incontra un ponticello.
Attraverso il tracciato principale, si giunge (in circa 40 min. dalla partenza) il secondo mulino (Mulino di Caponi).
Superando quest'ultimo, il sentiero si far ripido e sale, in 10 min. alla chiesa di Santa Croce.
Da qui, seguendo la rotabile, si raggiunge sulla destra il paese di Interprete, sulla sinistra l'area attrezzata di Santa Croce, mentre, seguendo la scalinata che fiancheggia la chiesa, il sentiero sale a Colle, punto di partenza ideale per la chiesa di Santa Maria in Pantano attualmente chiusa per restauri.
Giunti al paese di Colle si prosegue verso la Chiesa di San Rocco e poi verso il parco giochi. Subito dopo l'area dei divertimenti sulla destra si apre una strada mulattiera che prosegue per la Chiesa di S. Maria in Pantano.
Dalla chiesa di Interprete, i sentieri si diramano in due direzioni: Astorara/Colleluce oppure Casale Vecchio/Colle di Montegallo/Santa Maria in Pantano. Entrambi si raggiungono con circa 30-45 minuti in più di camminata.
Luoghi da visitare:
Chiesa di S. Michele Arcangelo, Santa Maria delle Sibille con la Sorgente Santa, Rovine di Casale Vecchio, Chiesa di S. Rocco a Colle, Chiesa di S. Croce di Interprete Mulino Capponi (Interprete) e il Mulino Lori.
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Il parco si trova nelle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Perugia, tra le Marche e l'Umbria.
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Preci Sentiero degli eremiti - The path of the hermits
#preci #valcastoriana #preci #norcia
L’itinerario che vi proponiamo ci porta nel territorio di Preci alla scoperta dei più importanti luoghi eremitici che hanno reso famosa la Val Castoriana.
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SCARPONE DOLOMITE
FOTOCAMERA
Si inizia dalla Chiesa di S. Salvatore a Campi basso (m. 716) e, attraverso sentieri e mulattiere si giunge all’eremo (ora cappella) di S.Macario (m. 1000) in un punto molto panoramico, attrezzato per i pic-nic. Proseguendo si perviene alla frazione di Valle e,
per panoramico sentiero, all’eremo di S. Fiorenzo (m. 980) attualmente abitato da un monaco polacco
che ne cura il recupero e la manutenzione. Nei pressi sono visibili i resti delle grotte scavate a partire
dal V secolo da monaci siriani in fuga dalle persecuzioni. The route that we propose takes us into the territory of Preci to discover the most important places
hermit who made famous the Val Castoriana. It starts from the Church of St. Saviour low Fields
(M. 716), and through paths and trails will take you to the hermitage (now the chapel) of S.Macario (d. 1000) in
a panoramic point, equipped for picnics. Continuing it reaches the hamlet of Valle,
for scenic trail, the hermitage of San Fiorenzo (m. 980) currently inhabited by a Polish monaco
that takes care of the restoration and maintenance. In the vicinity are the ruins of the caves carved from
the fifth century by Syrian monks fleeing persecution....
Castelluccio
Immagini della discesa alla Piana del Castelluccio di Norcia in moto.
Riprese by Zizzie - Video & Music by TheSearcher67
Moto Transalp xl600
Campionato Italiano Motorally - Il 3° round a Spello
Andrea Mancini torna alla vittoria nel terzo appuntamento del Campionato Motorally, precedendo Alex Zanotti e Glauco Ciarpaglini. Zanotti resta leader in Campionato.
Da sempre terra di grandi Motorally, l'Umbria anche questa volta si è confermata terreno ideale per la disciplina del road-book e l'attenta regia del Moto Club Foligno ha offerto una perfetta terza prova del Campionato Italiano. Epicentro della gara è stata la magnifica cittadina di Spello, le cui case medievali arroccate sulla collina dominavano il paddock allestito presso gli impianti sportivi.
La Vallata di Santo Stefano-Messina
Camminare i Peloritani - Messina - Monti Peloritani - Trekking
Trekking ad anello alla scoperta delle bellezze naturalistiche paesaggistiche e antropologiche della Valle S. Stefano. Itinerario N. 5 piano Ciappazzi-Bosco di Zifirò.
Itinerario: Cava di pietra (Fiumara del Mezzano), Contrada Feo, Piano Ciappazzi, Bosco di Zifirò, Sorgive Pietrojeni, Cava di pietra
Impegno Tecnico: medio;
Quota più alta: 693 m
Quota più bassa: 205 m
Lunghezza del percorso: 10,5 km
tempo previsto (soste escluse) 5 ore
Difficoltà E: Escursione che richiede un certo allenamento, svolgendosi su fondo di varia natura (sterrata, mulattiera, sentiero), con pendenze in alcuni tratti rilevanti.
[EPIC ENDURO RIDE] UMBRIA TERNI [TR] 100 KM FROM ROME
EnduroTerni.com, l'enduro a Terni non è più la stessa cosa!
Sito Internet:
Pagina Facebook:
Da Spelonga e Colle D'Arquata a Poggio d'Api (16/08/2016)
Queste riprese sono state effettuate 8 giorni prima del sisma del 24 Agosto 2016, partendo da Spelonga e percorrendo i 7Km di stretta strada che conducono prima a Colle d'Arquata e poi a Poggio D'Api, passando per la gola del torrente Chiarino che che divide la regione Marche dal Lazio.
Ho reso disponibile questo video per condividere le emozioni che Spelonga, Colle d'Arquata e Poggio D'Api mi hanno lasciato. Un invito a non dimenticare queste terre per quello che sono state... e che torneranno ad essere!
Spelonga, frazione di Arquata del Tronto è alloggiata sull'altura che fronteggia la Rocca di Arquata. Il centro urbano è costituito da abitazioni con mura in pietra, scalette e piccoli loggiati. Il nome Spelonga (Aspelonga) avrebbe origine da spelonca/grotta oppure dal tedesco ASPE (varietà di pioppo) dal greco aspis (scudo in senso di riparo). Altra ipotesi viene dai termini latini aspis longa, ovvero lunga serpe, dovuta alla forma del paese. Sulla piazza c'è la Chiesa di Sant'Agata (2^ metà del 1400). La chiesa ha facciata semplice con portale in pietra arenaria aggiunto dopo la sua costruzione. L'interno è rettangolare con soffitto in legno e capriate a vista. Particolarità è la presenza di una bandiera da combattimento con stemma musulmano, strappata dagli Spelongani ad una nave turca nel 1571 durante la Battaglia di Lepanto. La chiesa ospita affreschi di fine '400, tempere del XVII secolo, un gruppo in terracotta di arte sacra abruzzese del XVI secolo (altare maggiore). Sulle pareti affreschi commissionati dalla famiglia Martorelli. L'altare maggiore (1631) è in legno di noce intagliato, al centro un gruppo in terracotta policroma. Sulla parete di destra un altro altare ligneo (1638) e la Madonna di Loreto (1483), a sinistra S.Bernardino (1482), S.Agata e S.Lorenzo con gli strumenti del martirio. Gli affreschi del 1500 sono di pittori locali ispirati a scuola umbra e allo stile di Nicola Filotesio. Nel presbiterio i 4 Evangelisti. A Spelonga, ogni tre anni c'è la “Festa Bella” che ricorda la battaglia di Lepanto: nella piazza del paese viene ricostruita la sagoma di una nave con altissimo albero maestro sul quale svetta una copia della bandiera turca. Il palo è ricavato da un grosso albero (25/30m) tagliato dai boscaioli spelongani nel bosco del Farneto.
Colle d'Arquata del Tronto (Colle), 1115m slm, si raggiunge lasciando la Salaria a Trisungo e proseguendo per Faete, dopo aver oltrepassato Spelonga. Il paese sorge accanto alla gola del torrente Chiarino, che divide Marche e Lazio, scorrendo tra rocce e boschi fittissimi per confluire nel Tronto. L'abitato, immerso nel verde, è rivolto a sud e sovrastato dall'imponenza delle vette della Laga: Monte Communitore (1695m), Macera della Morte (2073m) e Pizzo di Sevo (2419m). Nel territorio di Colle si trovano le chiese di:
- S.Silvestro, 800 metri dall'abitato, sopra uno sperone di roccia a strapiombo sulla vallata.
- S.Sebastiano, al centro del paese (1500), in documenti del 1573 è menzionata come oratorio in Collis Arquati.
- S.Amico o Madonna del Divino Amore (30/8/1933), in cima a un enorme lastrone inclinato di roccia arenaria (dove s'inginocchiava S.Amico), raggiungibile solo a piedi.
- S.Michele Arcangelo (o S.Maria in Chiarino) eretta nel 1200 dai Francescani su un pianoro (1500m) presso Fonte Santa Maria Chiarino dove risulta che S.Amico d'Avellana conducesse la sua vita da eremita. Non si ha certezza che i ruderi della chiesa di S.M.in Chiarino non siano gli stessi di S.Michele Arcangelo.
Poggio d'Api (Colle dell'api), frazione di Accumoli (RI), alle falde della Macera della Morte (2073m) nel cuore della valle del Chiarino, oasi WWF del Lago Secco (1500m) la più a sud d'Europa che ospita un particolare tritone alpino. Il nome Api compare nel 1052 tra le corti confermate da Leone IX al vescovo di Ascoli. Nel 1154 Podium de Ape era feudo di Berardo Sinibaldo dei Camponeschi. Nei XIII-XIV sec. la zona e frequentata da eremiti, tra cui San Amico e Angelo da Fossombrone, che avrebbe dimorato in S.Maria in Chiarino, sui contrafforti di Pizzo di Sevo, lungo la mulattiera per la Macera della Morte. In questa chiesa sarebbe sepolto S.Amico (da una carta ritrovata nel 1580: HIC EST AMICVS DEI, QVI BENE PLACVIT EL 1524). Sul finire 1400 il villaggio era abbastanza prospero. Un secolo dopo, anche a causa del clima, da Poggio d'Api partiva per il viterbese un esodo di 500 persone (quasi tutti gli abitanti). l'11/8/1635 Poggio d'Api fu saccheggiata da 40 briganti. Nell'800 qui risiedevano le preposte (guardie di sorveglianza ai confini). A Poggio D'Api c'è la Chiesa di Santa Maria del Piano (1948) che conserva la Croce astile rinascimentale di oreficeria ascolana (29x43cm), rifatta nell'800 e custodita presso una famiglia del paese.
Il terremoto di magnitudo 6.0 del 24 Agosto 2016 (epicentro Accumoli), la scossa del 26 e quella violentissima di Norcia del 30 Ottobre (6.5), causarono distruzione in tutta la zona di Accumoli ed Arquata.
Cronache religiose. Centenario benedettino a Subiaco
La settimana Incom 00079 del 19/09/1947
Cronache religiose. Centenario benedettino a Subiaco
Descrizione sequenze:immagini di Subiaco ; l'abate presiede alle celebrazioni del 14. centenario del santo ; una processione con il busto del santo sfila per le vie della cittadina e arriva al protocenobio di Santa Scolastica ; Gonella visita il monastero di San Benedetto ; un alto prelato fuma la pipa ; la processione rprende fino al sacro speco ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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