Teramo puntata 2° - centro storico, chiese, monumenti (Collana le grandi città dell'Abruzzo)
ABRUZZO TURISMO - STORIA DELL'ABRUZZO RACCONTATA E COMMENTATA
Un documentario in 5 capitoli raccontato e illustrato dalla mia voce, Lorenzo Cav95, che includerà: 1 la storia d'Abruzzo dalle origini sino all'epoca contemporanea, 2 la descrizione storico-artistica delle principali città della regione, 3 la storia dell'arte con riferimenti all'architettura, scultura, pittura, letteratura, 4 approfondimento sull'architettura abruzzese, 5 le tradizioni, le leggende, il folklore, e la musica popolare.
In questa puntata espongo la prima parte di Chieti: innanzitutto la sua storia, le origini mitiche della fondazione di Achille in onore della madre Teti, dello splendore romano quando fu capitale dei Marrucini, di cui restano le vestigia dell'anfiteatro della Civitella, dei tenpietti giulio claudii, delle terme romane, poi la decadenza, la distruzione nell'801 da Pipino il Breve, la ricostruzione e l'ascesa politica ed economica come capitale dell'Abruzzo Citeriore con decreto di Alfonso d'Aragona, il potere del casato patrizio dei Valignani, sommato al potere della diocesi con sede nella Cattedrale di San Giustino, ecc...e infine parlerò delle modifiche all'urbanistica del centro storico e dei 6 rioni.
IN QUESTA PUNTATA racconterò il centyro storico teramano, suddiviso in quattro rioni: San Giorgio, San Leonardo o Sant'Antonio, Santo Spirito e Santa Maria a Bitetto, e parlerò dei monumenti princiapli, del Duomo cattedrale di Santa Maria Assunta col paliotto di Nicola da Guardiagrele, dei complessi monastici di Sant'ANtponio di Padova, di San Domenico, e dei Cappuccini, del santuario della Madonna delle Grazie, dell'ex ospedale psichiatrico Sant'Antonio, della domus col mosaico del Leone, e infine del Largo Torre Bruciata, con la chiesetta di Sant'Anna dei Pompetti, ricavata dall'antica proto cattedrale di Santa Maria Aprutiensis.
04 - Museo Archeologico di Teramo (2007-02-20)
Molti ignorano l'esistenza di reperti risalenti dalla preistoria al periodo dei Romani, passando per l'arte fenicia, conservati nel Museo Archeologico.
#Teramo #ProvinciaDiTeramo #Abruzzo
La struttura è dedicata alla figura di Francesco Savini, storico e archeologo di fama internazionale, vissuto nel periodo del fine ottocento, inizio '900, valente studioso di numismatica ed araldica.
Il Museo è un mirabile viaggio nel cuore dell'esistenza del mondo.
I resti testimoniano la grandezza dell'antica Teramo che ospitava un foro romano, il teatro, l'anfiteatro, le terme, numerose testimonianze della religiosità antica le sue ricche dimore come la domus cosiddetta del leone, di Porta Carrese, di Largo Torre Bruciata, dell'area di Largo Madonna delle Grazie o la necropoli di Ponte Messato.
Al pianterreno, è visibile una interessante sezione dedicata alla storia cittadina con reperti in gran parte riportati alla luce da Francesco Savini proprio all'inizio del '900.
Il visitatore all'interno, scopre, con meraviglia, la città romana in tutti i suoi aspetti di vita e di morte giacché i resti raccontano del teatro romano, dell'edilizia di secoli fa, ma anche di necropoli.
Di ingente valore artistico e antropologico i resti di un ritratto di Settimio Severo o di statue acefale risalenti al I° secolo d..C.
Nel piano superiore sono conservati gli innumerevoli reperti rinvenuti in provincia, dalla necropoli di Campovalano, ai resti dei sepolcri di Penna Sant'Andrea, alle antiche abitazioni del villaggio rinvenuto a Tortoreto, fino alle scoperte archeologiche di Montorio al Vomano, Crognaleto, Bellante, Basciano.
446 - Museo Archeologico di Teramo (2007-02-20)
Molti ignorano l'esistenza di reperti risalenti dalla preistoria al periodo dei Romani, passando per l'arte fenicia, conservati nel Museo Archeologico.
La struttura è dedicata alla figura di Francesco Savini, storico e archeologo di fama internazionale, vissuto nel periodo del fine ottocento, inizio '900, valente studioso di numismatica ed araldica.
Il Museo è un mirabile viaggio nel cuore dell'esistenza del mondo.
I resti testimoniano la grandezza dell'antica Teramo che ospitava un foro romano, il teatro, l'anfiteatro, le terme, numerose testimonianze della religiosità antica le sue ricche dimore come la domus cosiddetta del leone, di Porta Carrese, di Largo Torre Bruciata, dell'area di Largo Madonna delle Grazie o la necropoli di Ponte Messato.
Al pianterreno, è visibile una interessante sezione dedicata alla storia cittadina con reperti in gran parte riportati alla luce da Francesco Savini proprio all'inizio del '900.
Il visitatore all'interno, scopre, con meraviglia, la città romana in tutti i suoi aspetti di vita e di morte giacché i resti raccontano del teatro romano, dell'edilizia di secoli fa, ma anche di necropoli.
Di ingente valore artistico e antropologico i resti di un ritratto di Settimio Severo o di statue acefale risalenti al I° secolo d..C.
Nel piano superiore sono conservati gli innumerevoli reperti rinvenuti in provincia, dalla necropoli di Campovalano, ai resti dei sepolcri di Penna Sant'Andrea, alle antiche abitazioni del villaggio rinvenuto a Tortoreto, fino alle scoperte archeologiche di Montorio al Vomano, Crognaleto, Bellante, Basciano.