Marina Grande, Sorrento, Italy - Off-season in May
Our visit to Marina Grande harbor & beach in Sorrento Italy on a grey, cloudy day in May, off-season.
The sea / ocean water was too cold to swim in so the Antico Borgo Marinaro beach & harbour was pretty much empty on this Italian volcanic sandy beach on the Sorrentine peninsula near Mount Vesuvius. Marine Grande is Sorrento's original fishing village and you can sometimes see fishermen and their boats on the pier or around the port. It's quiet, picturesque, quaint & charming.
If you're in Sorrento off season, in winter or early Spring, I'd say it's still worth visiting here even if you can't swim in the cool water. The pretty colorful houses and the calm, peaceful atmosphere make for a nice place to go for a morning walk or an afternoon stroll. Apparently there are some good seafood restaurants in Marina Grande too.
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Music Credits:
Escape by Eveningland
Sorrento - Marina Grande - Borgo marinaro - Drone Amico
Stupendo borgo marinaro di Sorrento, la Marina Grande è separata dal resto della città da un promontorio su cui un tempo sorgeva la villa del nipote dell'imperatore romano Augusto. L'accesso alla marina avviene attraverso un'antica porta risalente al III secolo a.C.
La porta di Marina Grande era l’unico accesso alla città dal lato mare e dopo la demolizione delle antiche mura avvenuta nell’Ottocento rappresentava la porta più antica sopravvissuta. Come in passato, i pescatori che popolano la Marina Grande sono una piccola comunità molto unita e legata alle tradizioni. Qui un tempo erano allestiti i cantieri navali per la costruzione dei famosi gozzi sorrentini.
Storie di Marina Grande documentario del 1997 regia di Antonino Giammarino
Un viaggio a Marina Grande nella memoria collettiva di un borgo marinaro di antichissime origini. Quando le lenze si facevano con il crine delle code dei cavalli argentini e si pescava con le barche a remi anche lungo la costa toscana. Le battute di pesca seguendo i delfini. La religiosità e la devozione popolare. I viaggi in Argentina tra le due guerre. Il lavoro come momento di recupero e salvaguardia di un patrimonio di cognizioni e credenze tramandate oralmente e destinate all'oblio.
Ricordo di donna Emilia Marina Grande di Sorrento
Omaggio a Sofia Loren e donna Emilia - Marina Grande di Sorrento 25 Settembre 2015, bellissima serata.
Questo cortometraggio, prodotto dal Centro Studi e Ricerche Francis Marion Crawford, è stato ideato e realizzato da Antonino De Angelis a ricordo della mitica Donna Emilia e della sua grande dolcezza, umanità e gentilezza.
Best Attractions & Things to do in Sorrento, Italy
In this video our travel specialists have listed some of the best things to do in Sorrento . We have tried to do some extensive research before giving the listing of Things To Do in Sorrento.
If you want Things to do List in some other area, feel free to ask us in comment box, we will try to make the video of that region also.
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List of Best Things to do in Sorrento
Villa Comunale
Bagni della Regina Giovanna
Punta del Capo
Limonoro
Basilica di Sant'Antonino
Chiostro di San Francesco
Museobottega della Tarsialignea
Marina Grande - Antico Borgo Marinaro
I Giardini di Cataldos
Cattedrale di Sorrentos
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Presepe Napoletano 2014 Borgo Marinaro
Presepe in stile Napoletano 2014 Borgo Marinaro
Sperlonga (Lt), uno dei Borghi più belli d'Italia
Soundtrack by Corrado Perricone from Taormina
Sperlonga è un borgo marinaro a metà strada tra Napoli e Roma, arroccato in cima a uno sperone roccioso, con gli intonaci bianchi di calce, con archi, scalette e viuzze che si aprono e si nascondono, s´inerpicano e ridiscendono fino a scivolare al mare.La sua struttura urbanistica è tipicamente medievale: partendo da un primo nucleo centrale, le case si sono avvolte intorno al promontorio divenendo tutt´uno con la roccia, e abbracciate le une alle altre in funzione difensiva. Il borgo è sorto così, sullo sperone di S. Magno, nella più pura e spontanea architettura mediterranea, con vicoli stretti e lunghe scalinate per rendere più disagevoli le incursioni dei predoni del mare.Nell´XI sec. Sperlonga era un castello chiuso da una cinta muraria, nella quale si aprivano due porte che oggi sono le testimonianze superstiti dell´epoca medievale: la Portella (o Porta Carrese) e Porta Marina, la principale via d´accesso al paese, entrambe con lo stemma dell´aquila della famiglia Caetani.Le torri di avvistamento rimaste sono tre: Torre Truglia, edificata su uno scoglio all´estrema punta del promontorio di Sperlonga nel 1532, sulle fondamenta di un´analoga costruzione romana, ricostruita nel 1611, di nuovo distrutta nel 1623 e rifiorita nel secolo successivo; Torre Capovento, contemporanea della precedente, su uno sperone del monte Bazzano; Torre del Nibbio, che era inclusa nel castello baronale e risale al 1500.Dopo la devastazione del 1534 dovette passare quasi un secolo perché la vita tornasse a Sperlonga, che fu ricostruita nell´attuale forma a testuggine ed arricchita di chiese e palazzi signorili.Tra le emergenze architettoniche, sono da ricordare l´antichissima chiesa di S. Maria di Spelonca, costruita nei primi anni del XII sec. con campanile e pianta latina con matronei, la chiesa di S. Rocco, edificata nel XV sec., Palazzo Sabella, il più antico e importante del borgo, temporanea residenza nel 1379 dell´antipapa Clemente VII e con facciata rifatta nel ´500.L´antro di Tiberio, infine, è una grotta ricavata in una villa romana che si dice appartenesse all´imperatore. La residenza si sviluppava per oltre 300 m. di lunghezza lungo la spiaggia di levante e comprendeva, in epoca augustea, un impianto termale e una piscina circolare collegata a vasche destinate all´itticoltura.Internamente l´antro era decorato con marmi e mosaici in tessere di vetro e arredato con i gruppi marmorei ispirati alle imprese di Ulisse conservati al Museo Archeologico.
Sorrento - Bagni della Regina Giovanna - Villa romana I sec. d.C. - Drone Amico - Full HD
Una scogliera calcarea situata a Sorrento (Napoli), un posto incantevole, dove natura, mare e passato si fondono. Il nome, secondo la leggenda, è dovuto alla Regina Giovanna D’Angiò, sovrana di Napoli. Pare che tra il 1371 ed il 1435, spesso la Regina si recasse in villeggiatura in questo luogo. I Bagni della Regina Giovanna ospitano i resti di un’antica villa romana, dimora di Pollio Felice, cittadino e storico romano. Risalente al I° sec d.C., la villa aveva una superfice di circa trentamila metri quadri ed era divisa in due parti: la domus marittima e la villa immersa nei campi.
L’affascinante conca è stata inoltre, nel 1955, protagonista dell’incontro clandestino tra Sophia Loren e Vittorio De Sica nel famoso film “Pane Amore e..”
Un sito archeologico purtroppo poco curato e valorizzato. A causa dell'inciviltà della gente e del quasi totale disinteresse del Comune di Sorrento questo luogo perde molta della sua bellezza!
Argentario - Cruise weekend - secondo capitolo
Meta-10/9/2019-Meta Mare in ...festa-4° edizione-inaugurazione
Meta, 10/9/2019 Partenza 4° edizione della rassegna Meta Mare in... festa- Musica,spettacolo,gastronomia eventi e...
COMUNICATO STAMPA Con Meta mare in festa luci puntate sulla città dell’accoglienza Meta è sempre più la porta che apre la penisola sorrentina Meta porta della penisola sorrentina. È il senso della quarta edizione di Meta mare in festa. La rassegna, che vive tra spiritualità, tradizioni, arti, musica, cultura, gastronomia e mare, si terrà da martedì 10 a venerdì 13 settembre con un programma ricco di eventi che di fatto puntano ad accreditare Meta come modello di accoglienza dell’intera penisola. Una iniziativa per il “popolo” come spesso ama sottolineare nei suoi interventi il sindaco, Giuseppe Tito. “Continuiamo a lavorare con grandi sforzi – afferma il primo cittadino – con l’obiettivo di consentire alla nostra città di emergere, che da tempo ha abbandonato il ‘ruolo’ di cenerentola della penisola sorrentina. Anzi, attraverso un serio lavoro di riqualificazione siamo pronti a diventare il modello di accoglienza della penisola” La manifestazione, cofinanziata dal Poc Campania 2014/2020, è promossa da Comune di Meta, dal consorzio Terra del mare, dalla pro loco Terra delle sirene e da Musiciens. “Protagonista sarà il litorale metese – afferma l’assessore al Turismo Pasquale Cacace – che come ogni anno sarà invaso da turisti e residenti. Il borgo marinaro, come da antica tradizione, si appresta a celebrare la Madonna del Lauro, protettrice del paese e dei naviganti. Un borgo antico e al contempo moderno: antico di memorie storiche e culturali, con le grandi spiagge testimonianza delle invasioni turche, ma che oggi vivono di nuova luce grazie al restyling voluto dall’amministrazione e che ha dato una nuova ed elegante veste” Tante le iniziative in programma nei quattro giorni di festa presentate da Nino Lauro e Costanza Martina Vitale: live show di Valeria Vitiello, incanto violino con Simona De Gregorio, Antonio Moccia e Carmela Persico, Le Cuntesse, Federa & Cuscini, Luigi Somma ensemble di archi, Angela D’Ammora duet, ‘A Paranza d’o Parent, Corridoio artistico a cura di Salvatore Castellano, Teatro nazionale di burattini dei fratelli Mercurio, trampolieri e artisti di strada itineranti, area giochi gonfiabili per bambini. E ancora Lino D’Angiò il 10 settembre e Tato ventriloquo show, laser show, Massimiliano Cimino e Abaracadabra magic show l’11 settembre. E poi le degustazioni a cura degli chef locali e degli operatori balneari. A guidare la pro loco Luigi Russo, mentre il presidente del consorzio Terra di mare è Antonio Cafiero, il responsabile del Rup Mario De Martino. Direttore artistico della rassegna Salvatore Piedimonte, Radio Punto Zero, seguirà tutta la manifestazione, con interviste e la diretta di tutto l’evento Le degustazioni a cura degli operatori balneari sono offerte da: LA MARÈE; chalet NINO RELAX; Lido METAMARE; Stabilimento Balneare ANTICO RESEGONE; Lido MARINELLA; Stabilimento Balneare GOLDEN BEACH; MAYA BEACH RESORT; Ristorante IL VERRICELLO 2.0; Stabilimento Balneare LA CONCA; BAR ROMANO; LIMONCELLO di CAPRI; AMORE DIVINO; GIOSUE’ A MARE; M.d.E. SHOP caffè. Si ringraziano per la collaborazione anche gli alberghi: Panorama Palace Hotel; Mar Hotel Alimuri; Hotel Giosuè A Mare; Bleu Village. e per la fattiva collaborazione: PUBLIPARKING; SORRENTO EXCELLENCE; SARIM; LIMONCELLO di CAPRI e si ringrazia ancora: META ARTE; AMICI DEL MARE; ANDREANI TRIBUTI; RUSSO MARMI; DE GENNARO SERVICE; MEGA SYSTEM; CHIERCHIA COSTRUZIONI; S.L.E.M. srl; MSC; DOMINA COSTRUZIONI; CASA ALBERGO S.M. DEL LAURO; PERRUSIO; FRUIT SERVICE; GAS CLIMA; FARMACIA ELIFANI; COMMERCIANTI DEL CASALE; LA GENERAL FUNEBRE; RISTORANTE L’APPRODO; RUSSO LUCIO; ALTOFUSTO; ARPINO COSTRUZIONI; PANIFICIO SAVARESE; CLM COSTRUZIONI. Un ringraziamento allo staff: Giuseppe Maresca per la produzione artistica, Musiciens, Marika Rinaldi, Pasquale De Angelis, Mario Ravenna, Joann Astarita e Lucia Alfano; a Eduardo con Pino Ecuba, Rosi Sica e Nino Lauro per la scelta degli artisti, a tutta la famiglia di EnergiaOra con Amedeo Rinaldi, Alessandro Ambrosio, Ciro Di Nola, Stefania Esposito e Ausilia Maresca. A dirotta su Massa con Simona de la Feld e Gigione Maresca, a Mda Set Comunications di Lina e Michele De Angelis. Ad Aniello Donnarumma per gli allestimenti, ad Antonio Mirone per la consulenza tecnica.
Foto e video di Lina e Michele De Angelis
Mda Set Comunications di Lina e Michele De Angelis
Mda Set Dirette Web
Direzione e Regia di Michele De Angelis
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Album fotografico:
AGROPOLI MY LOVE
FotoVideo di Franco Carola
Places to see in ( Sorrento - Italy )
Places to see in ( Sorrento - Italy )
Sorrento - Italy is a coastal town in southwestern Italy, facing the Bay of Naples on the Sorrentine Peninsula. Perched atop cliffs that separate the town from its busy marinas, it’s known for sweeping views and Piazza Tasso, a cafe-lined square. The historic center is a warren of narrow alleys that includes the Chiesa di San Francesco, a 14th-century church with a tranquil cloister.
( Sorrento - Italy ) small city in Campania has earned a plethora of alluring names. Famed for its sea cliffs, the town's steep slopes look out over azure waters to Ischia, Capri and the Bay of Naples. The birthplace of Limoncello liqueur offers some good diving, great sea fishing, boat cruises and appetizing restaurants. Excellent hiking trails cross the peninsula. Rent a car or take a taxi if the steep streets look too intimidating.
Capri - Italy , an island in Italy’s Gulf of Naples, is famed for its rugged landscape, upscale beach resorts and high-end shops selling handmade leather sandals and signature limoncello liqueur. One of its best-known natural sites is the Blue Grotto, a dark cavern where the sea glows electric blue, the result of sunlight passing through an underwater cave.
( Capri - Italy ) is pure romance—dramatic views, the bluest ocean you’ve ever seen, even the scent of lemon blossoms in the air. The luminescent Blue Grotto, striking Faraglioni Rocks and the Palazzo al Mare are popular with travelers, but for a real treat, snorkel at Marina Piccola beach. It’s said to be the spot where Odysseus nearly succumbed to the Sirens’ song… a fitting legend for this alluring island.
Naples - Italy , a big city in southern Italy, sits on the Bay of Naples near Mt. Vesuvius. Dating to the 2nd millennium B.C.E., it has centuries of important art and architecture. Its landmarks include Naples Cathedral, whose Chapel of San Gennaro is filled with frescoes and statues, and the lavish Royal Palace. Naples is also renowned for its distinctive style of thin-crust pizza.
( Napoli - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting the city of Napoli.
Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Napoli - Italy
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Places to see in ( Capri - Italy )
Places to see in ( Sorrento - Italy )
Ristorante Ruccio - Sorrento
Situato a pochi metri dal mare, il Ristorante Bar Ruccio, si affaccia sul porto di Sorrento, un antico borgo marinaro, ed uno dei panorami più belli della Penisola Sorrentina. È un locale semplice ed accogliente, recentemente ristrutturato, dove gli ospiti possono intrattenersi piacevolmente sulla splendida terrazza che affaccia sul mare creando un'atmosfera davvero suggestiva.
Piano di Sorrento-Marina di Cassano
Storia della Marina Piccola a Sorrento con Salvatore Russo e Rodolfo Izzo
Allla V edizione del salotto letterario All'ombra del Tasso il 15 agosto 2014 Carlo Alfaro ha presentato ed intervistato Rodolfo Izzo e Salvatore Russo, autori sorrentini del bel libro di memorie storiche Marina Piccola a Sorrento. Storie (dimenticate) di uomini e di mare al Camera e Cucina. Nel libro c'è la storia, la forza e l'orgoglio delle famiglie dei marinai sorrentini che abitarono e abitano il borgo di Marina Piccola: Ambrosino, Di Leva, Di Maio, Esposito, Fornari, Gargiulo, Gherardi, Mastellone, Porzio e Serio. La cronaca parte da lontanissimo, quando questa lingua di sabbia vulcanica si chiamava Capo Cervo e apparteneva a oziosi patrizi romani, poi fu conquistata al mare dai marinai sorrentini, che non sapevano nè leggere nè scrivere ma leggevano i segni del cielo e scrivevano con le chiglie dei loro legni il mare. Sapevano riconoscere i segni della burrasca, conoscevano i posti dove il pesce abbondava, tracciavano rotte nel Golfo ed oltre. Affrontarono il mare con feluche e tartane e quando la modernità bussò con foga, misero i fuoribordo ai loro legni. Trasportarono noci,limoni,olio e vino in tutto il mondo. Il testo riporta testimonianze dal vivo della storia delle persone che hanno fatto la storia di questo borgo.Salvatore Russo e Rodolfo Izzo hanno registrato la vita di oltre due secoli di questo borgo marinaro, raccontandolo dal di dentro , dalla viva voce dei protagonisti, e arricchendolo con preziose foto d'epoca. Le vicende narrate nel libro nascono dagli aneddoti e fatti di vita raccolti dalla voce di vecchi marinai, memoria storica della nostra terra, in primis Michele Esposito, zio di Rodolfo Izzo e suocero di Salvatore Russo.
Sos Stabia:La Valle dei Mulini (Gragnano)
Nella seconda metà del XIII secolo, per aumentare la produzione di farina, fu data la concessione di costruzione di alcuni mulini, in una valle nei pressi del piccolo borgo di Gragnano, dominato dall'omonimo castello, lungo una mulattiera che congiungeva Castellammare di Stabia con Amalfi: tali mulini sfruttavano le acque del torrente Vernotico, alimentato dalle sorgenti della Forma[4]. Oltre alla presenza di acqua, che assicurava il funzionamento degli impianti anche quando quelli presenti nella Valle dei Mulini di Amalfi erano impraticabili per siccità, i mulini godettero di ottima fortuna per la vicinanza con il mare: il porto di Castellammare di Stabia era infatti il luogo dove arrivava il grano e da dove veniva esportato il prodotto finito. Con il passare degli anni la Valle dei Mulini e la sua attività divenne la principale fonte di sostentamento per sfamare la città di Napoli ed i suoi dintorni: proprio per la sua importanza la zona fu coinvolta nella rivolta di Masaniello nel 1647 e da diversi attacchi da parte dei francesi[3]. L'apice dell'attività fu raggiunto durante il XVIII secolo, quando i quasi trenta mulini, appartenenti a diverse famiglie, come i Quiroga, gli Scola o alla chiesa[4], macinavano oltre un milione e centomila quintali di grano all'anno. A partire dalla metà del XIX secolo, la nuova industria della pasta, che utilizzava farina di grano duro, soppiantò i mulini, che invece realizzavano farina di grano tenero: nel 1859 infatti in città si contavano già novantuno pastifici contro i ventotto mulini[3]; ad aggravare maggiormente la situazione, fu un'imposta del 1869 che imponeva il pagamento di una quota a seconda del numero di giri della macina[3]. L'attività cessò definitivamente intorno agli anni quaranta del XX secolo[4] ed i mulini, abbandonati, furono in parte ricoperti dalla vegetazione: la loro particolare architettura ne fa un interessante esempio di archeologia industriale ed a partire dall'inizio degli anni 2000 l'intera valle è diventata oggetto di visite turistiche, anche in notturna, grazie all'illuminazione delle strutture[5].
I mulini di Gragnano si differenziavo da quelli fluviali per la presenza di ruote verticali e non orizzontali, un sistema messo a punto dagli Amalfitani, questo perché il Vernotico era un torrente che aveva un flusso non costante: l'acqua quindi dopo essere stata canalizzata veniva accumulata in una torre e quindi la pressione esercitata e l'energia cinetica permettevano di far muovere la macina[3]; sovente esisteva anche un'altra torre che fungeva da volano. Il grano veniva poi macinato da due ruote in pietra e la farina ottenuta cadeva direttamente nei sacchi, tramite scanalature: la farina inoltre era di ottima qualità, mantenendo intatte tutte le proprietà organolettiche, grazie alla bassa velocità del movimento delle macine e del conseguente scarso surriscaldamento.
La figura della Procidana nel presepe napoletano
Il 3 gennaio alle ore 18 presso la libreria Nutrimenti alla Marina Grande, con il patrocinio del Comune di Procida, ci sarà la presentazione al pubblico delle due nuove figure della Procidana ispirate al presepe napoletano settecentesco e del libretto dedicato al progetto.
Elisabetta Montaldo, studiosa di costume, e Antonio Cantone, illustre Creatore di presepi (suo il primo presepe del pontificato di Papa Bergoglio a San Pietro). ci racconteranno della loro impresa: ripristinare con tutti i crismi una figura quasi scomparsa eppure così importante per la narrazione del 700. Infatti la figura della Procidana ha un ruolo estetico di trait d’union
tra Oriente ed Occidente, pensiamo ai colori dei magi e del loro seguito di musici ed odalische e ai pastelli e alle terre che colorano le figure prettamente napoletane. Inoltre rappresenta gli importanti traffici marittimi di Procida che arricchirono Il Regno negli anni d’oro creando una nuova borghesia mercantile.
La serata sarà introdotta dalla prof. Francesca Borgogna. Nel corso della serata, oltre alle due nuove statuette sarà esposto il costume Procidano di proprietà del Comune di Procida.
Fiumara di Muro Borgo Terra
Fiumara di Muro Borgo Terra
Sorrento 8 9 2007 03
Gita a Sorrento
21 maggio 2018 Marina di Puolo - Massa Lubrense, dopo 52 anni il rimorchiatore a vapore Pietro Micc
MASSA LUBRENSE - «Viaggio in Paradiso dall’alba al tramonto»: è l'idea ispiratrice del protocollo di intesa che il sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli e quello di Monte di Procida, Giuseppe Pugliese sigleranno lunedì prossimo nella baia di Puolo davanti allo storico rimorchiatore a vapore Pietro Micca. L’antico battello, infatti, è legato a doppio filo sia alla storia di Massa Lubrense che a quella di Monte di Procida. L'idea di siglare un protocollo d' intesa tra le comunità di Monte di Procida e Massa Lubrense, punti estremi che racchiudono al loro interno il Golfo di Napoli, nasce mutuando quanto scritto da Benedetto Croce e da Goethe che ammirando le bellezze del Golfo di Napoli lo descrissero racchiudendo le molteplici sensazioni in un' unica parola: Paradiso. E proprio Viaggio in Paradiso- dall' alba al tramonto è l' incipit del documento condiviso che consentirà alle due comunità di attivare sinergicamente la promozione e la valorizzazione dei relativi patrimoni culturali, artistici e paesaggistici. Diverse le strategie e le iniziative che verranno poste in essere dalla firma congiunta dei due primi cittadini: incontro delle delegazioni delle due comunità, con la presentazione del territorio e dei prodotti tipici in diversi momenti dell' anno, contaminazione gastronomica con l' alternanza di chef e sapori delle due tradizioni culinarie, presenza in ambito fieristico con brochure dedicate. Inoltre, sono previsti concerti musicali all' alba a Massa Lubrense, posta ad est rispetto al Golfo, e al tramonto a Monte di Procida, la terrazza dei Campi Flegrei, posta ad ovest, per poter ammirare il cammino del sole. A suggellare il Patto d' amicizia tra i Comuni, Lunedì 21 Maggio alle ore 12 l' arrivo della motonave Pietro Micca che, attraverso le rotte della Sirena Partenope, condurrà la delegazione istituzionale di Monte di Procida a Massa Lubrense, nella Baia di Puolo.
L' antica nave a vapore, classe 1895, fino alla metà degli anni '70 è stata parte integrante del paesaggio del piccolo borgo marinaro. Una affascinante storia lega in modo inusuale i due territori e la nave stessa. Durante i lunghi anni nei quali la Baia di Puolo era conosciuta come luogo di estrazione di pietra calcarea, usata perlopiù nella costruzione di opere marittime quali porti, dighe, frangiflutti, l' impresa Merlino , proprietaria dell' area, acquistò in Inghilterra il rimorchiatore a vapore Pietro Micca che, con la sua imponente stazza, 31 metri, stazionava nella rada di Puolo. Il borgo con l' attività estrattiva divenne una vera e propria industria, capace di dare lavoro a centinaia di persone. Durante il tempo trascorso, forti legami affettivi si strinsero fra gli abitanti e gli operai. Uno fra tutti Benito Spinelli, originario di Monte di Procida e marinaio proprio del Pietro Micca, innamorato della sua nave, al punto che, finita l'epoca estrattiva, non si rassegna all' idea di vedere il rimorchiatore in disarmo. Si adopera per il recupero e per dare nuova vita all' imbarcazione. Fonda, con altri soci l' Associazione Amici delle Navi a Vapore G.L. Spinelli che, nel 1996 su iniziativa del suo presidente Pier Paolo Giua acquista la nave e ne predispone il restauro ed il riarmo. Il Pietro Micca, proprio è ancora oggi protagonista di attività didattiche , scientifiche e ambientali come la campagna Goletta Verde di Legambiente. Oltre ala firma del protocollo di intesa anche una serie di iniziative collaterali realizzate in collaborazione con la Pro Loco di Massa Lubrense presieduta da Teresa Pappalardo. Per ricordare il legame del Pietro Micca con Puolo, nei locali del circolo parrocchiale di Puolo sarà inaugurata una mostra di fotografie degli anni ’50 e la proiezione di due documentari a cura di Rita Di Leva e Claudio Esposito. «Siamo felici di questo patto di amicizia tra Massa Lubrense con la comunità di Monte di Procida. Ci unisce l’essere inizio e la fine del meraviglioso Golfo di Napoli - commenta il sindaco Lorenzo Balducelli - senza contare la straordinaria storia del glorioso rimorchiatore a vapore Pietro Micca che tanti anziani di Puolo ricordano con commozione».