Miniere di Rosas Narcao, duecento anni di storia.
Miniere di Rosas Narcao, 200 anni di storia
Narcao - Sulcis (Sardegna) Villaggio Minerario Rosas
Sulcis - sud -occidentale (Sardegna) Video amatoriale.
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Ecomuseo Miniere di Rosas
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The yellow of the brooms open the door towards the mining village of Rosas- Narcao
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Il giallo delle ginestre apre la porta verso il villaggio minerario di Rosas-Narcao.
(COVER Bass)
Gara CSAIN Miniere Rosas - Narcao -
On Board GoPro gara su strada Miniere Rosas Narcao 2018 senza telemetria.
Causa fine memoria della SDHC nella GoPro non ho tutto il video.
IV prova Giro del Sulcis Iglesiente
Miniera Rosas
Nella Sardegna sud-occidentale nel piccolo comune di Narcao la vecchia miniera Rosas, attiva fra il 1851 e il 1980, riprende vita attraverso la possibilità di visitare i suoi impianti.
Il presidente dell'Associazione Ex Minatori Rosas racconta mentre accompagna i visitatori in una galleria, la dura vita del minatore, da lui sperimentata in prima persona.
Emergono ricordi di un mondo del lavoro così diverso da quello odierno, tanto da farlo sembrare irreale.
Ecomuseo Miniere Rosas - Narcao
Nel sud-ovest della Sardegna, nel cuore del Sulcis, sorge l'Ecomuseo Miniere Rosas, a pochi chilometri dal centro abitato di Narcao.
La storia dell'ex villaggio minerario inizia nel 1832, in seguito alla sua scoperta, e termina nel 1980 con la cessazione dell'attività mineraria.
Nel 1986, il piano di recupero del Comune di Narcao, restituisce al paese un monumento di archeologia industriale di assoluto valore culturale e una struttura turistico-ricettiva attiva tutto l'anno.
SERVIZI OFFERTI:
- VISITE GUIDATE AL MUSEO CON ESCURSIONE IN GALLERIA
- ALBERGO DIFFUSO
- PIZZERIA
- RISTORANTE DAL MINATORE
- BAR-CAFFETTERIA
- PARCO GIOCHI
- WI-FI
- PARCHEGGIO GRATUITO
Spot realizzato nell'ambito del progetto:
ROSAS VILLAGGIO GLOBALE
CULTURE LAB 2018
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Narcao, ecomuseo miniera Rosas
L' Ecomuseo Miniere Rosas è un sito di archeologia mineraria. La sua storia inizia ufficialmente nel 1832 con la dichiarazione di scoperta della miniera metallifera. I suoi 150 anni di attività estrattiva hanno portato nel paese di Narcao e in tutto il territorio sviluppo e lavoro sino all' anno della chiusura nel 1980. Come tutte le miniere, anche Rosas era destinata allo smantellamento cancellando così l' identità del territorio ma nel 1986 con ordinanza del Comune del 15 marzo e grazie alla disposizione di fondi Europei è partito un piano di recupero del sito con lo scopo di convertirlo in Museo di Archeologia Industriale. Un restauro che ha restituito a Narcao, dopo quasi vent' anni di lavoro, un monumento di archeologia industriale di assoluto valore culturale, ma anche una struttura turistico ricettiva.
Da qualche anno la miniera di Rosas, grazie anche alla collaborazione con il consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna è sotto la tutela dell' Unesco, l' organizzazione mondiale impegnata nel preservare tesori considerati patrimonio dell' Umanità.
Il villaggio è inserito in un paesaggio montano immerso nella vegetazione tipica del clima mediterraneo, tutta la popolazione fauno-floristica del territorio è molto varia e ricca di specie autoctone ed endemiche.
Sardegna - Villaggio Minerario Rosas
Complesso Minerario di rara bellezza, ubicato sul monte Rosas in Terrùbia, piccola frazione mineraria di Narcao dal quale, sin dalla notte dei tempi, si sono estratti il rame (calcopirite), il piombo (galena) e lo zinco (blenda).
L'estrazione del minerale è continuata fino al 1980, anno in cui, per motivi economici, i materiali estratti non erano più convenienti come un tempo.
In seguito si è scelto, grazie alla lungimiranza dell'Amministrazione Comunale
di ristrutturare e riconvertire il sito in centro museale, culturale e polifunzionale.
Il parco permette oggi di ospitare turisti, studiosi e scolaresche in tutti i periodi dell'anno.
Valide e preparate guide turistiche fanno rivivere con grande suggestione i momenti del duro lavoro che hanno caratterizzato nei secoli la storia mineraria della Sardegna.
Per ulteriori informazioni
Miniera Rosas
Escursione Sardinia Mountain Bike 20/03/2011 Narcao
DH NARCAO Miniera Rosas 20-6-2010 2°manche
DH NARCAO Miniera Rosas 20-6-2010
2° manche
...molta acqua e fango :-D
SARDEGNA | Miniera di ROSAS | racconti dei MINATORI
In occasione della manifestazione ROSSO IN MINIERA gli ex minatori raccontano le loro esperienze lavorative.
SARDINIA MINING VILLAGE OF ROSAS
iscrivetevi:
Rosas, l'ex borgo minerario di Narcao, oggi tutelato dall'Unesco, appare così ai visitatori. Aperto, con il suo museo multimediale, i grandi mulini per frantumare i minerali ancora funzionanti, le ex casette dei minatori trasformate in confortevoli stanze d'albergo e la galleria Santa Barbara aperta al pubblico. Vivo, con i minatori che, dopo anni di duro lavoro nelle viscere della terra, hanno deciso di non abbandonarlo per raccontare con aneddoti, storie semplici fatte di piccole e grandi conquiste, fatica, sudore e sacrifici, l'epopea di Narcao e delle sue miniere.
Il complesso ricettivo del villaggio minerario di Rosas è attualmente costituito da un numerose unità abitative (altre sono in fase di recupero) per un totale di 40 posti letto. Tutte le vecchie casette dei minatori sono dotate di camera da letto, bagni, disimpegno e angolo cottura. I locali sono climatizzati. Il complesso può contare anche sulla vecchia Foresteria, una struttura che, ormai quasi pronta all'uso, potrà rendere disponibili altri sessanta posti letto. Il villaggio è dotato di una reception per l'accoglienza degli ospiti.
Nella piazza della Laveria si affaccia il bar terrazza dove si possono degustare piatti veloci, sorseggiare long drink, aperitivi, cocktail ed essere servite le colazioni. Il bar, dotato di tv, al piano superiore, offre anche un'accogliente area relax. Accanto, nell'edificio che un tempo ospitava l'ufficio postale, è stato ricavato un accogliente ristorante oggi gestito dalle mogli dei minatori in cui è possibile organizzare, su prenotazione, pranzi a base di saporiti piatti tipici della tradizione locale.
Dalle miniere Rosas sino a Villacidro.
Editing by Gigi Canepa
Miniera Monteponi - Iglesias
Parco Minerario Argentiera - I Turismi - Site Visit Sardegna 2011
Il centro minerario dell'Argentiera, sorto nell'Ottocento per lo sfruttamento dei giacimenti di piombo e zinco, fu abbandonato nel 1962, il sito rappresenta un significativo esempio di archeologia industriale. Molte delle strutture del nucleo principale, costituito da quattro edifici rettangolari, sono realizzate in legno con tetti a capanna e inserite in un paesaggio di rara bellezza. Alcune delle strutture minerarie sono in fase di recupero come il Pozzo Podestà e la Laveria, che domina una bella spiaggia ghiaiosa circondata da rupi. Il centro, ancora abitato da alcune decine di persone, è frequentato, nella stagione turistica, da un flusso turistico soprattutto interno. Recentemente è stato inaugurato un ostello della gioventù. Ma l'Argentiera non è solo miniere, essa è un'area di grande bellezza paesaggistica caratterizzata dalla presenza di emergenze ambientali come Capo Argentiera, Porto Palmas, La Frana, a cui si può giungere facilmente mediante diversi sentieri o tratturi.
Sardegna 2016 Viaggio alla scoperta delle miniere Tappa 1
Da Olbia a Cala Domestica dove faremo campo base per la nostra prima tappa di esplorazione dell'area mineraria di Buggerru.
Ex miniera Monteponi - Iglesias [drone parrot]
VILLAPERUCCIO - MONTE NARCAO ( PARTE 1 )
PANORAMICA SUL PAESAGGIO DALLA PIANA DI MONTE NARCAO
Le miniere di Monteponi (Iglesias)
SONG: EDITOR DI YOUTOBE CREATOR STUDIO
RACCOLTA AUDIO:
La grandiosa miniera metallifera di piombo, argento e zinco ha rappresentato a lungo uno dei più importanti impianti produttivi dell'Italia ed è a tutt'oggi fra i più caratteristici insediamenti minerari della Sardegna. Si è sviluppata per aggregazioni successive, saturando le aree disposte a livelli diversi del pendio, secondo la consueta logica dell'utilizzazione progressiva dei filoni più idonei. Gli impianti più antichi sono i due pozzi principali (Vittorio Emanuele II, 1869, e Quintino Sella, 1874), che nonostante la destinazione industriale mostrano un'architettura di derivazione classica con timpani, paraste e cornici. Gli edifici che hanno via via soffocato questi pozzi sono un'interessante traccia del progresso tecnologico e produttivo della miniera. Nell'insediamento abitativo spicca il palazzo Bellavista, sede della direzione, costruito nel 1865-66 dall'ingegnere Adolfo Pellegrini, direttore della miniera. In posizione preminente e un tempo isolata, ha una pianta a U, con un alto zoccolo per le finestre del piano terra e una serie di paraste, che inquadrano le aperture del piano nobile, con un richiamo evidente a modelli aulici di gusto classico. Sul retro un giardino terrazzato ad emiciclo, abbellito da essenze esotiche come le palme, permette una magnifica vista della vallata sottostante. Il verde avvolge anche le abitazioni per dirigenti e impiegati, isolate più a monte, mentre secondo principi gerarchici ricorrenti in tutte le miniere, verso la strada statale proveniente da Iglesias, a valle sono disposte le case operaie su file parallele a schiera. Ad una quota intermedia, il piazzale d'ingresso fornisce anche il volto pubblico della società mineraria, con il busto di Carlo Baudi di Vesme (1877) e gli edifici di servizio: oltre il vecchio ospedale, la chiesa, l'asilo, la scuola, tutti rispondenti a criteri di semplicità e di razionalità, costruiti tra le due guerre mondiali. Il più singolare è la chiesa, inaugurata nel 1945, semplice e geometrica d'impianto, che in realtà nasce dalla trasformazione della casa del fascio (1936) con la soppressione di alcune parti e l'aggiunta di un campanile e di un timpano geometrico. L'ultimo grande intervento a Monteponi è la foresteria, dove un'intera parete del vasto salone è decorata con un affresco di Aligi Sassu, realizzato nel 1950 e restaurato nel 1997. Il dipinto mostra i lavoratori nudi, a s. della composizione, contrapposti alle gallerie che accolgono i minatori moderni, sovrastate dal paesaggio industriale. A valle, al di là della strada statale, fin dagli anni venti del Novecento si è insediato Monteponi scalo con lo stabilimento per l'acido solforico, in cemento armato e mattoni. A monte, sempre lungo la SS 126, è visibile il suggestivo accumulo di fanghi rossi, oggi vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali di Cagliari, derivante dalle scorie del trattamento elettrolitico dello zinco, provenienti dalla miniera soprastante. Storia degli studi Gli impianti minerari di Iglesias sono menzionati in diverse opere sull'archeologia industriale in Sardegna. Bibliografia [i]Società di Monteponi. Centenario 1850-1950[/i], Torino, 1950. S. Mezzolani-A. Simoncini, [i]Sardegna da salvare. Paesaggi e architettura delle miniere[/i], Nuoro, Archivio Fotografico Sardo, 1993, pp. 194-212. M.L. Frongia, Il lavoro in miniera nella pittura sarda del Novecento, in [i]L'uomo e le miniere in Sardegna[/i], a cura di T.K. Kirova, Cagliari, Edizioni della Torre, 1993, pp. 166-167. F. Masala, Architetture minerarie in Sardegna fra revivals ed eclettismo, in L'uomo e le miniere in Sardegna, a cura di T.K. Kirova, Cagliari, Edizioni della Torre, 1993, pp. 166-167. F. Masala, Gli insediamenti minerari. Forme, architetture, problemi, in [i]Le città di fondazione in Sardegna[/i], a cura di A. Lino, Cagliari, Cuec, 1998, pp. 43-45. F. Masala, [i]Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900[/i], collana Storia dell'arte in Sardegna, Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 48. [i]Eclettismo e miniere. Riflessi europei nell'architettura e nella società sarda tra '800 e '900
Mare & Miniere 2013
Il concerto inaugurale della rassegna Mare & Miniere
In occasione dei lavori del Workshop, venerdì 21 giugno, presso il sito minerario di Rosas a Narcao, con inizio alle ore 22, si terrà il concerto inaugurale della fortunata rassegna Mare & Miniere.
Il concerto è intitolato Le immagini del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Si esibiranno gli artisti Elena Ledda, Mauro Palmas, Luigi Lai e il quartetto d'archi dell'Orchestra da Camera della Sardegna che eseguiranno musiche originali con la proiezione di filmati storici e di un suggestivo documentario dedicato alle bellezze del Parco Geominerario. L'ingresso è libero.
Direttore Artistico Mauro Palmas
Coordinamento Alberto Monteverde - Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna
Realizzazione video Stefano Sernagiotto - Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna
Museo Minerario di Santa Fiora - Immagini dalle Miniere del Monte Amiata
Museo Minerario di Santa Fiora. Per informazioni contattare il Parco Nazionale Museo delle Miniere del Monte Amiata, visitando il sito
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Interviste ai minatori del monte Amiata
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Parco Nazionale Museo delle Miniere dell'Amiata:
Interviste ai minatori del Monte Amiata:
Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata: