Riscoprire la storia recente: I rifugi antiaerei di Monopoli
Durante il secondo conflitto bellico, Monopoli (Bari), già parte integrante del regime fascista, vide la presenza, nei quartieri della città, delle milizie naziste tedesche. Avevano il controllo della stazione, del IV Deposito Carburante dell'allora Regio Esercito Italiano, nonché del porto ma non delle principali vie d'accesso al centro urbano, a causa del loro esiguo numero. In seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943 i tedeschi si diedero alla fuga mentre sull'agglomerato urbano, sino a quel giorno, erano imperversati i bombardamenti aerei delle truppe alleate provocando distruzioni e morti.
Gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale hanno profondamente segnato chi li ha vissuti; quel periodo storico ha lasciato in eredità i luoghi in cui quella generazione ha sofferto in sommesso silenzio, i luoghi in cui ha affrontato la paura della distruzione. Quei luoghi nascosti, dimenticati per lungo tempo, oggi sono architetture uniche da catalogare e che possono essere valorizzate e restituite ai posteri per non perdere la memoria storica della drammaticità dei tempi che furono. Per queste ragioni fra le cavità artificiali presenti sul nostro territorio è necessario annoverare i rifugi sotterranei di Monopoli che si estendono per una lunghezza di circa 400 metri sotto Piazza Vittorio Emanuele, nel pieno centro cittadino.
Questo lavoro è stato presentato in occasione del Convegno Regionale Pugliese SPELAION 2010.
RIFUGI ANTIAEREI MONOPOLI (BA)
Cerimonia di inaugurazione dei rifugi antiaerei siti sotto il Borgo a Monopoli (Ba).
Video di 15'15 per chi non ha potuto esserci...
MONOPOLI APERTURA RIFUGIO ANTIAEREO
MONOPOLI APERTURA RIFUGIO ANTIAEREO
A MONOPOLI, PER IL 4 NOVEMBRE, SONO STATI RIAPERTI I RIFUGI ANTIAEREI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE.
Inaugurazione dei rifugi antiaerei in Piazza Vittorio Emanuele II
Per i dettagli:
The Monopoli Times, la nuova frontiera dell'informazione - monopolitimes.com
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I Rifugi Antiaerei
Licata , I cunicoli sotterranei, sfruttati come rifugi dalla popolazione durante la seconda guerra mondiale.
FANTASMI NEL CASTELLO DI MONOPOLI
intervista al fondatore della Paranormal society investigation-Bari
Approfondimento. A Bari un rifugio antiaereo nei sotterranei della scuola Don Bosco
Tavole in legno, da cui ricavare letti di fortuna, bauli pieni di divise e abiti impolverati, panche in pietra dove sedersi, in attesa che il rumore assordante delle bombe e della paura smettesse per ricominciare a respirare. C'è persino una lavagna e forse ci sono anche dei banchi, nei sotterranei della scuola Don Bosco, nel cuore del quartiere Libertà di Bari. Il dirigente scolastico, Gerardo Marchitelli, ci ha accompagnato lungo i tanti cunicoli scavati nella roccia, dove, molto probabilmente, nel corso della Seconda Guerra mondiale, le famiglie del quartiere cercavano riparo durante i bombardamenti aerei. A svelare il meraviglioso mondo sotterranei, a cui è possibile accedere attraverso una botola esterna ed un secondo accesso interno al cortile dell'istituto, alcuni collaboratori scolastici che hanno mostrato questi luoghi storici al preside che, a sua volta, ne è rimasto affascinato e ha deciso di contattare l'Ance per chiedere la disponibilità a supportare il recupero delle stanze dimenticate per decenni.
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www.verdetv.tv - Bari sotteranea - la grotta di villa Costantino
Resiste all'incuria del tempo in un terreno tra Bari e Modugno una grotta scavata nei sotterranei di un'antica villa ottocentesca ormai demolita. Erano i sotterranei di villa Costantino ora abbandonati su un terreno circondato da fabbriche e accessibile dalla zona artigianale sulla SP 1 all'altezza dell' Hotel Jolly.
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Il più bel video della Compagnia!!! WAZAAA!!!
TG PADOVA (31/10/2017) - FA UNA PASSEGGIATA E SCOPRE UN ORDIGNO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
TG PADOVA (martedì 31 ottobre 2017) - Un proiettile di mortaio lungo 26 centimetri e dal diametro di sei risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Lo ha scoperto un residente nella zona di via Campanello di San Giorgio in Brenta in comune di Fontaniva, durante la sua abituale passeggiata. Sul posto sono arrivati i Carabinieri che hanno presidiato l’area in attesa dell’arrivo degli artificieri. L’ordigno è stato fatto brillare poco dopo. (
Bari, alla scoperta del rifugio antiaereo nel quartiere Libertà
Il rifugio, nei sotterranei della scuola Don Bosco, risale al 1926
BATTAGLIA DEL SANGRO - Rifugi antiaerei a Lanciano
Sempre legati alle vicende della Seconda Guerra mondiale in Abruzzo, lungo la Linea Gustav, nel periodo della Battaglia del Sangro (a partire da ottobre '43 e fino alla primavera '44) si susseguirono i bombardamenti aerei e le popolazioni terrorizzate cercavano rifugio nei sotterranei dei palazzi. In particolare a Lanciano esistono tuttora rifugi aerei da visitare o da riscoprire.
DOCUMENTARIO trasmesso da RAISTORIA
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Rifugi antiaerei e vigili del fuoco nel 1940
MILANO 1966 / WWII IN MILAN, ITALY (2 of 2)
TESTIMONIANZE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE A MILANO. Filmato originale in 8 mm muto (1966).
Alcune lapidi dei caduti, segnalazioni di idranti ed uscite di sicurezza, i rifugi antiaerei della Innocenti (le piramidi) e dello scalo ferroviario di Porta Garibaldi, spezzoni incendiari conficcati nel selciato (esagoni), resti di case bombardate, la scuola di Gorla, scheggiature di proiettili sui muri, alberi scheggiati dalle bombe, il Monte Stella, i fasci del cinema Tonale, la Fiera di Sinigaglia e un camion USA tipo Dodge.
Cadono i vecchi padiglioni del Policlinico, rifugi antiaerei durante la II Guerra mondiale
E' iniziata la demolizione di quattro vecchi padiglioni della Fondazione, costruiti agli inizi del Novecento. Erano ormai vetusti e inadatti ad ospitare attività sanitaria. Con il loro abbattimento sarà possibile avviare il cantiere per la costruzione del nuovo Policlinico. Se ne va un pezzo storico dell'Ospedale Maggiore: molti infatti non sanno che quei vecchi padiglioni servirono da rifugio per i pazienti e il personale ospedaliero durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: nei sotterranei erano infatti stati costruiti dei piccoli bunker nei quali rifuguarsi in caso di attacco aereo. Sulle facciate di questi padiglioni, ma anche di altri edifici in Policlinico, erano dipinti degli appositi segnali rossi e bianchi per segnalare la presenza dell'area ospedaliera con la richiesta, quindi, di non bombardare. Questi segnali sono ancora oggi visibili su diverse facciate: alcuni andranno purtroppo persi a seguito degli abbattimenti in corso. Il servizio è andato in onda nel Settimanale del TGR Rai sabato 12 gennaio 2013 alle ore 12.25.
LORENZO GRASSI, I RIFUGI ANTIAEREI DI ROMA - VOGLIO VIVERE COSI' - RADIO IES
Terni:Visita al rifugio antiaerei di Via Carrara
Palazzo Salerno apre ai napoletani, Minin: È un giorno importante
Oggi è un giorno importante, con la mia associazione abbiamo fatto un accordo con l'esercito per aprire Palazzo Salerno ai napoletani. Il palazzo è ottocentesco ed ha sotto di sé una bellissima cavità che è ancora allo stato primordiale. Sarà attraverso il lavoro di volontari che questa cavità verrà ripulita così da creare un unico palazzo del sottosulo. Stiamo pensando anche di realizzare degli eventi. Ci sono i cunicoli rinascimentali, che sono gli stessi che venivano dalla galleria borbonica, che con il tempo sono stati parcellizzati. Abbiamo trovato anche la discarica del palazzo in queste cavità e, ovviamente, in passato è stato anche rifugio antiaereo, ma di tipo militare. Così Gianluca Minin, Presidente dell'associazione borbonica sotterranea a margine della visita, in anteprima per il Sindaco di Napoli e per la stampa, di Palazzo Salerno e delle sue cavità.(Napoli/leval)
5 Segni della guerra a Milano
Caccia ad un tesoro che sta nella caccia in se.
(come altre, queste cicatrici andrebbero mostrate, perchè raccontano una storia che non si deve dimenticare)
Ghost Hunters Puglia: a caccia di fantasmi al Carlo V di Lecce
Ecco il video che racconta la nostra esperienza nei sotterranei del Castello Carlo V di Lecce con i Ghost Hunters Puglia, l'Associazione Italiana Ricercatori del Mistero. Con le loro attrezzature abbiamo ispezionato le segrete del castello per indagare sulla leggenda che da anni incuriosisce la città, sulla veridicità o meno delle presunte presenze che di notte abiterebbero la fortezza. Il mistero si infittisce ancora di più dopo la notte scorsa quando i rilevatori termico ed elettromagnetico dei ricercatori hanno segnalato, attraverso una spia rossa, un'anomalia. Che si tratti di un fantasma, ammesso che esistano? Le analisi sono al vaglio degli esperti, noi vi mostriamo cosa è accaduto lì sotto.