Candalla
Esiste un luogo unico e magico, nascosto tra le colline sopra Camaiore. E' un luogo di fate e folletti, è un luogo dove ricaricarsi e sognare. Siete mai stati a Candalla?
Se volete sapere come ci si arriva, dove si trova e un possibile percorso, trovate tutte le info qua :
TREKKING: Certosa - Par di Rota - Calci - Con ilrifugiotrekking - di Sergio Colombini
L' itinerario di oggi inizia dalla Certosa di Calci, si svolge su leggeri saliscendi in ambiente dominato da ulivi e da antichi muretti a secco. A Caprile di sotto troviamo il piccolo Oratorio della Madonna della Cava con l'entrata posta al piano superiore per consentire l'accesso dalla villa padronale, situata dalla parte opposta della strada, tramite un piccolo terrazzino. Più avanti, superiamo la Chiesa di Sant'Andrea a Lama che precede un bellissimo tratto porticato. Oltrepassato il “ponte dei morti” e fatta una visita alla severa struttura del molino Gangalandi, iniziamo la salita per Par di Rota, superando i resti delle mura del castello di Ripabrunoli e il Ponte delle streghe. Poco dopo la Chiesa del Colle, giriamo sulla sinistra attraversando una grande oliveta dove intercettiamo la stradina sterrata di Par di Rota. Qui i muretti a secco diventano un'opera ingegneristica, sia per efficacia che per armonia, come del resto i due “acquidocci” che troviamo nei pressi del Podere Bellosguardo che da secoli, svolgono il loro silenzioso lavoro di canalizzazione delle acque meteoriche. Giunti alla chiesina di Bocio Delle Sedie, decidiamo di pranzare comodamente seduti sul muretto a secco che orla la strada della chiesa.
Il sentiero pianeggiante, adesso molto panoramico nonostante una cappa di caligine, dopo aver girato il costone della Stipareccia, entra in una sughereta iniziando la discesa verso la piana calcesana. Dopo un traverso tra rocce affioranti, due alti muri a secco con il piano lastricato, annunciano l'inizio della “scala santa dei Rosselmini”. Molto ripido e scivoloso, questa antico accesso alle varie “chiudende”, non tiene conto della possibilità di addomesticare la discesa, ma va giù dritto fino al piano per la linea di massima pendenza. Raggiunta la Pieve, imbocchiamo la Vietta, direzione monte, superando la Filanda Ruschi, la villa omonima e l'Aldio (antica gora con lavatoi). Dopo l' oratorio di San Rocco, breve pausa caffè presso un circolino prospiciente il Ponte a Parlamento. Dopo aver superato la bella villa Buonafalce Martini, riprendiamo un tratto del sentiero percorso la mattina che in breve ci ha riportato al piazzale della Certosa. Percorso di circa 10,5 km.