Magna Grecia , Calabria , Vibo Valentia , Hipponion, foto scavi Paolo Orsi, mura , avanzi di templi
Paolo Orsi(1859-1935), archeologo di fama internazionale, effettuò fra il 1916 e il 1925, degli scavi a Monteleone di Calabria (odierna Vibo Valentia), riportando alla luce un tratto delle mura di Hipponion, riconosciute come il maggiore esempio di architettura militare della Magna Grecia. Furono scoperti anche i resti di un tempio dorico, uno ionico, un naiskos ( tempietto) e i frammenti architettonici di un altro tempio dorico di grandi dimensioni, di cui ancora oggi non si conosce l'esatta ubicazione. Purtroppo questi edifici sacri, ancor più delle mur di cinta, vennero utilizzati come cave per materiale da costruzione nel Medioevo lasciando poche tracce fino ai nostri giorni. (video di Manuel Zinnà)
#InvadiVibo: Mura Greche, Castello Normanno-Svevo e Centro Storico - Invasioni Digitali 2015
Il 25 aprile 2015, giorno della Liberazione, abbiamo deciso di organizzare in collaborazione con la locale Pro loco, #InvadiVibo. L’obiettivo principale è stato quello di “invadere e liberare i luoghi di cultura”, attraverso una visita guidata per scoprire i tesori della nostra città. L’invasione è stata organizzata nell'ambito del progetto Invasioni Digitali, che si occupa di formare e sensibilizzare le istituzioni all'utilizzo del web e dei social media per la realizzazione di progetti innovativi alla promozione e alla diffusione della cultura.
L’incontro con gli invasori, circa 50, è avvenuto alle Mura Greche, dove eravamo presenti noi di Calabria360.com il vice presidente della Pro loco cittadina e le guide.
L’invasione ha avuto inizio con la visita delle Mura Greche, l’antica cinta muraria di Hipponion; la guida ha definito le tre fasi di costruzione delle mura e ne ha descritto dettagliatamente le varie parti che costituivano la cinta muraria, in particolar modo le torri.
Dopo le Mura Greche, tutti insieme, ci siamo diretti verso il centro storico della città; a piedi, siamo andati a visitare, attraverso le splendide viuzze che caratterizzano la Vibo vecchia, la magnifica Chiesa di San Michele. Lì c’era, ad attenderci, il parroco Don Bruno, il quale ha raccontato la storia della chiesetta e ci ha dato la possibilità di visitare sia il piccolo museo, in cui è conservato un orologio risalente al 1700, sia la suggestiva cripta sotterranea. Abbiamo, quindi, avuto la possibilità di visitare i resti e i cimeli presenti nella cripta museale,immersi in uno scenario molto particolare.
Dopo la Chiesa di San Michele, proseguendo a piedi nel centro storico,abbiamo potuto visitare, l’arco e l’ingresso del famoso Palazzo Marzano, Piazza Terranova, la più antica e bella piazza della città, la porta e torre di Conte d’Apice ed infine, la particolarissima Chiesa della Madonna dei Poveri.
Dopo la lunga ed interessante visita al caratteristico centro storico della città, tutti insieme, ci siamo spostati verso l’ultimo luogo dell’invasione, il Castello Normanno-Svevo, sostando prima davanti al Palazzo Capialbi.
Una volta arrivati al Castello, abbiamo visitato prima la parte esterna, dove le guide hanno spiegato le varie fasi di costruzione e distruzione del Castello; in seguito ci siamo spostati all'interno del Castello, e infine verso il Museo Capialbi. Accompagnati da una guida esperta in numismatica, abbiamo visitato la stanza in cui sono conservate le numerose monete che appartenevano all’archivio privato di Vito Capialbi. Dopo aver visitato “il monetario”, ci siamo spostati nelle altre sale, in cui sono conservati i reperti rinvenuti a Monteleone e quelli provenienti dalle altre colonie della Magna Grecia. L’invasione si è conclusa al termine di una mattina all’insegna della ri-scoperta dei luoghi e del patrimonio storico, artistico e culturale di Vibo Valentia. Ognuno di noi è tornato a casa arricchito e con tante bellissime foto da condividere sui social network e con la consapevolezza che Vibo Valentia è ricca di tesori che tutti dovrebbero conoscere.
Un grande ringraziamento alla Pro Loco di Vibo Valentia per la collaborazione e in particolar modo alle guide: Luigi, Giuseppe, Claudia e Loretta.
Appuntamento alle prossime #invasionidigitali in altri luoghi, con nuove storie e tanti amici.
Scopri sui social tutti i contenuti postati durante la giornata e condivisi con l’hashtag #invadivibo
Articolo su con tutte le immagini della manifestazione.
Magna Grecia Poseidonia
La Magna Grecia (Magna Graecia in latino, Megálē Hellas) è il nome dell'area geografica situata nella penisola italiana meridionale che fu anticamente colonizzata dai Greci a partire dall'VIII secolo a.C.
Paestum è un'antica città della Magna Grecia sacra a Poseidone (Poseidonia) ma devotissima anche a Hera e Atena. Il suo territorio è ancora oggi cinto dalle mura greche, così come modificate in epoca lucana e romana poi.
La città fu fondata intorno all'inizio del VII secolo a.C. da coloni Greci provenienti da Sybaris con il nome di Poseidonia. La ricchezza della città è documentata dalla costruzione avvenuta tra il VI ed il V secolo a.C. di grandi templi le cui rovine si sono ben conservate fino ai giorni nostri.
Hip Hop Hipponion
Elaborato creativo finale dedicato al progetto Parco Archeologico Urbano di HIpponion-Valentia. Espone i nostri passi nell'adempimento del progetto di monitoraggio a cura di ASOC (A Scuola Di OpenCoesione) che promuove principi di cittadinanza consapevole, sviluppando attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici attraverso l'impiego di tecnologie di informazione e comunicazione mediante l'uso dei dati aperti.
Vibo Valentia: i Carabinieri scoprono uno scavo archeologico clandestino
Risalgono al periodo tra il IV e il VI secolo avanti Cristo, i reperti ritrovati dai Carabinieri all'interno di un lungo cunicolo che da un garage di uno stabile a tre piani, in pieno centro a Vibo Valentia, attraversava un'area sottoposta a vincolo archeologico. I militari del nucleo operativo di Vibo Valentia e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza hanno denunciato in stato di libertà il proprietario dello stabile. L'operazione di recupero dei reperti, tutti di enorme valore, ha reso necessario l'intervento di alcuni speleologi. Si tratta di materiale utilizzato come dono votivo per la ninfa Scrimbia. Proprio così si chiama la zona interessata, che fa parte dell'area archeologica dell'antica Hipponion.
Il Castello di Vibo Valentia e il Museo Archeologico Vito Capialbi. L'antica Hipponion.
#ViboValentia #MuseoCapialbi #CastelloNormanno
Il Castello Normanno Svevo sorge in cima ad un colle, dove probabilmente aveva sede l'antica acropoli di Hipponion. La costruzione risale all'XI secolo. Ruggiero il Normanno la edificò come semplice fortificazione con una torre triangolare circondata da torri circolari.
Nel XIII secolo il castello venne ricostruito per volontà del Re Svevo Federico II
Ampliato poi da Carlo D’Angiò, che vi insediò stabilmente una guarnigione militare, e venne rafforzato dagli Aragonesi e ancora rimaneggiato tra il XVI ed il XVII secolo. In quest’epoca il castello perse la sua funzione difensiva trasformandosi in residenza nobiliare sotto i Pignatelli, questi fecero realizzare il portale occidentale, sormontato dallo stemma della famiglia.
I terremoti del 1659 e del 1783 danneggiarono il castello e la famiglia Pignanelli abbandona la costruzione.
I Borboni trasformano la struttura in carcere e, dopo una breve ristrutturazione, in caserma per le truppe.
Oggi ospita il Museo Archeologico di Vibo Valentia dove si possono ammirare diversi manufatti tra cui una serie di armature ed elmi risalenti al periodo normanno- svevo.
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ess Lonely (Young Bombs Remix) - Frank Walker
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Per conto di: FSW Entertainment, Inc.
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Mura Greche SosBeniCulturali Reggio Calabria, la riqualificazione
Le azioni di SosBeniCulturali associazione no-profit per la tutela valorizzazione e promozione dei BeniCulturali. La riqualificazione per pulizia del sito archeologico delle Mura Greche di Reggio Calabria. Per iscriverti anche tu scrivi a sosbeniculturali@email.it
4- Le mura Greche di Reggio Calabria
Associazione Il giardino di Morgana
VIBO VALENTIA: LIBRO SU LAMINETTA ORFICA HIPPONION
VIBO VALENTIA: LIBRO SU LAMINETTA ORFICA HIPPONION
Calabria VIBO VALENTIA, castello, chiese, palazzi, piazze, siti archeologici e panorami stupendi
sequenza di foto su Vibo Valentia( autore del video e delle foto: Manuel Zinnà)
L'Inviato Speciale - Viaggio nella città di Vibo Valentia 1^ parte
Approfondimento sui problemi amministrativi della città di Vibo Valentia, a partire dalle ultime polemiche . In questa puntata: smaltimento dei rifiuti solidi urbani e il palazzo della vergogna.
Il territorio di Hipponion dal VII al III sec. a.C. Manuel Zinnà. Mnemosyne
Seminario di carattere divulgativo teuto dal dott. Manuel Zinnà, introduzione del dott. Giuseppe Collia. 7 novembre 2014.
II Ciclo dei percorsi della Memoria
VIBO VAGANDO IERI E OGGI VIBO VALENTIA.wmv
storia
Hipponion Storia e archeologia I Parte (dalla fondazione agli inizi del V sec. a.C.)
Questi video illustreranno la storia e i rinvenimenti archeologici di Hipponion e il suo territorio.
Calabria il disastroso stato di degrado del centro storico di Vibo Valentia
Uno dei più importanti centri storici della Calabria come quello di Vibo Valentia lasciato in completo abbandono: case, palazzi, antiche chiese cadenti, erbaccia e spazzatura ovunque. La classe politca della città è completamente disinteressata alla cultura, ma anche ai più elementari canoni di decoro pubblico, e questo è l'esempio più evidente.
(video realizzato da Manuel Zinnà)
VIBO VALENTIA, UNA CITTA' IN ETERNA EMERGENZA IL SINDACO SEMPRE PIU' IN AFFANNO
Dai rifiuti per le strade, all'acqua potabile, passando per i quartieri abbandonati e la viabilità, il capoluogo sembra letteralmente in ginocchio. Al comune, maggioranza in brandelli e opposizione divisa.
DALLA CALABRIA A BRUXELLES I TESORI DELLA MAGNA GRECIA AL PARL. EUROPEO
Alle radici dell'Europa. Progetto Magna Graecia: un grande passato davanti a noi. Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, sette tesori del patrimonio archeologico europeo, tra i maggiori reperti dall'arte magnogreca calabrese, 12 al 16 novembre 2012.
Vibo valentia un cuore archeologico per la riforma della città moderna
Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento DArTe, a.a 2013/14 Tesi a cura di Marco Migliore. ll progetto di tesi “Vibo Valentia: un cuore archeologico per la riforma della città moderna” lavora su due temi: il primo è quello di preservare con apposite coperture, e rendere fruibili, i mosaici ed altri resti archeologici di epoca classica-imperiale rinvenuti nella periferia moderna del quartiere S. Aloe a Vibo V.; il secondo è quello di realizzare una piazza urbana e un antiquarium, che ospitino la collezione di statue romane ritrovate in situ. Per riqualificare i resti archeologici si lavora sull'idea-progetto di un paesaggio “naturale” (un parco, al centro del quartiere periferico con forte densità edilizia e scarsa qualità edilizia) in cui sono stati ritrovati degli “oggetti a reazione poetica” coperti/scoperti sotto “colline artificiali”. Al margine del parco, l’antiquarium diventa il luogo di aggregazione civica; predisponendo per il quartiere S. Aloe una nuova piazza, e collegandosi attraverso una passeggiata urbana alle scuole vicine in modo da produrre occasioni di socializzazione e di cultura. Il carattere del progetto è quello di lavorare sul “fuori scala”: gli elementi da vicino ambiscono a evocare un'aura monumentale, ma nelle quantità edilizie e tecnologiche scelgono di mantenere una misura appropriata a un centro medio-piccolo qual è Vibo V. Gli interventi partono dalla terra, nella quale sono incastonati i resti archeologici, e lentamente ci guidano a sollevare lo sguardo verso l’alto, con un percorso in quota che rende possibile una nuova visione dei mosaici e dei reperti antichi. In questo modo, il progetto cerca di ricucire lo strappo che la città contemporanea ha inflitto fino ad oggi ad uno dei suoi luoghi antichi, per tessere un nuovo dialogo tra passato e presente
Museo Archeologico V. Capialbi Vibo Valentia VV
Il Museo archeologico statale, aperto nel 1969 e dedicato all'archeologo di Vibo Valentia Vito Capialbi (1790-1853), è ospitato nelle stanze del castello Normanno-Svevo. Il museo, nato da raccolte di Albanese e Capialbi e da reperti giunti dagli scavi eseguiti dal 1969 nella necropoli occidentale di Vibo Valentia e nel suo territorio, prospetta un’esposizione con un metodo topografico e cronologico.
Fra i tanti reperti esposti si segnala: il corredo di una tomba dell’età del Bronzo con materiali in cristallo di rocca; una lamina in oro con iscrizione greca relativa al culto orfico; il busto in marmo di Agrippa. Nella torre nord, infine, alcuni resti giunti dalle necropoli romane, dalla citta tardoantica e dalle ville scoperte nel territorio.