MUMAR Soriano Calabro VV
All'interno del complesso conventuale di San Domenico a Soriano Calabro VV, negli antichi locali del refettorio e della cucina, è ospitato il Museo dei Marmi che raccoglie apparati scultorei, decorativi, architettonici testimoni misteriosi di uno dei più importanti centri economici, culturali e religiosi del meridione d'Italia tra il XVI ed il XVII sec. il MUMAR rientra nel progetto di riqualificazione del patrimonio culturale e storico del vibonese promosso dal sindaco di Soriano, Francesco Bartone.
Soriano Calabro città d'arte
In anteprima la Pinacoteca che sarà inaugurata nelle prossime Settimane. All'interno i ruderi del convento di San Domenico e il museo dei marmi.
mumar soriano amelio caltv.mpg
Soriano Calabro: Testimonial Zanotti Bianco al Sindaco di Soriano Francesco Bartone e dono del gesso originale del Michelangelo al Museo dei Marmi (Mumar) da parte dell'autore Silvio Amelio
Soriano Calabro (VV) 26 - 2 - 15
Puntata del 26 febbraio 2015 di Diario di viaggio, format di Esperia tv (can. 18 del DTT) a cura di Daniela Malatacca e per la regia di Gianluca Basile, in onda ogni giovedì alle 21.00. In questa puntata, a Soriano Calabro (VV). Tra le bellezze e la storia di uno tra i dieci borghi più belli della Calabria. Il luogo dal quale partì nel mondo il culto di S. Domenico in Soriano. Qui, dove restano le tracce di uno dei conventi più grandi d'Europa, le stupefacenti opere che appartenevano ad esso, ora collocate nel museo dei marmi. Ancora, la Biblioteca Calabrese con oltre 50mila volumi di sola storia e cultura calabrese. E, immancabile, la tradizione e la simbologia dei mostaccioli che si perde nella notte dei tempi.
Convento Domenicano di Soriano
Costruito dal 1510 e distrutto dal terremoto del 1783.
Ora sede del museo dei marmi, delle ceramiche, del terremoto e di altri costruendi musei
Visita a Soriano Calabro
Domenica 27 ottobre 2013. Visita a Soriano Calabro con Francesco Bertone. Visita alla biblioteca delle tradizioni, al museo del marmo, al convento dei domenicani.
Onda Calabra - Vibo Valentia
nda Calabra oggi è a Vibo Valentia per affrontare un giro avventuroso con gli amici di Direzione Sud, poi a Serra San Bruno per incontrare i carbonai e poi visita al Museo dei Marmi di Soriano. Scarica la App su ondacalabra.tv per essere sempre informato.
MuTerr - Museo del Terremoto / Earthquake Museum / Schiavello Architects Office
Museo del Terremoto
Il “Museo del Terremoto – MuTerr” si trova all'interno dei grandi spazi ipogeici dell’antico Convento di San Domenico in Soriano, in Provincia di Vibo Valentia; un complesso religioso del XV Secolo, parzialmente distrutto dal terremoto del 1783. Il Convento, chiamato in passato “Santa Casa”, è stato al centro dell’”Universo Domenicano”, ha avuto importanti appoggi da numerosi Papi e Cardinali e da regnanti di Spagna e Napoli. La “Santa Casa” ha amministrato dal 1654 la Contea di Soriano e per questo la sua sfera di influenza economica, culturale e sociale ha fortemente contribuito allo sviluppo delle aree e degli insediamenti circostanti. Al proprio interno sono state attive un foresteria, la farmacia, la stamperia ed una fornitissima biblioteca, ancora esistente con numerosi e prestigiosi volumi.
Per anni il Complesso Domenicano è stato uno dei simboli più importanti della storia di quell'evento sismico e oggi rinasce come polo museale, secondo solo a quello di Reggio Calabria. Da qualche anno all'interno del complesso è aperto il Museo dei Marmi - MuMar, dove di particolare pregio si trova la Testa di Santa Caterina da Siena, in marmo di Carrara, attribuita quasi sicuramente alla mano di Gian Lorenzo Bernini. Oltre al MuTerr sono in fase di allestimento altri 3 musei: della Ceramica, dell'Arte Sacra ed una Pinacoteca di Arte Contemporanea.
Il MuTerr rappresenta un suggestivo luogo d’incontro e di informazione sui fenomeni sismici, non solo della Calabria, ma dell'intero Paese, raccontati da diverse prospettive: storica, antropologica e architettonica.
Con il recupero si è portata alla luce un' altra parte importante di questo complesso, finora rimasta “nascosta” e mai utilizzata. Tutti gli antichi spazi architettonici dell’ala sud-ovest, volgarmente detti “Scuri”, testimonianza di quella che fu la più “funesta catastrofe” causata dal terremoto del 1783, sono oggi fruibili nell'ambito del MuTerr e potranno servire anche per esposizioni temporanee di mostre, eventi culturali di vario genere o convegni.
Il Museo è caratterizzato da due ambienti distinti: il visitatore è accolto all'interno di un'area moderna, contraddistinta dall’installazione di una controsoffittatura monumentale a costoloni lignei, creata con processi digitali di progettazione parametrica e tagliata con macchine a controllo numerico. Il soffitto è una vera e propria opera d’arte che richiama il movimento ondulatorio e labile proprio del terremoto e che avvolge visivamente il visitatore in un luogo aggressivo e dinamico.
La controsoffittatura è stata progettata sezionando un'onda sismica in più di mille pezzi assemblati ad incastro ed appesi tramite attacchi e cavi d'acciaio a delle travi IPE ancorate alle pareti perimetrali. Il sezionamento e la preparazione per la fabbricazione digitale sono stati creati con il software Rhino / Grasshopper.
Da quest'area luminosa il visitatore è poi condotto negli scuri, contraddistinti invece da un un’atmosfera suggestiva e da un ambiente più calmo e riflessivo. Caratteristica di questo secondo ambiente sono le volte a botte, la cui bellezza antica è fatta risaltare dalla pavimentazione di resina di colore bianco,pavimentazione continua senza fughe, per dare maggiore valore alla direzionalità delle volte e dalle lastre di vetro opaco che coprono l'incanalamento degli impianti.
La lunga e complessa riflessione sui terremoti che il MuTerr propone, fra storia e scienza, guarda al passato ma interessa fortemente il futuro, nella convinzione che su questi basi di conoscenza sui fenomeni del terremoto possa crescere una nuova cultura condivisa della sicurezza abitativa.
Una visita al Mu.Mar. di Pasquale De Masi
Il Museo dei marmi raccoglie oltre 200 opere marmoree del XVII sec. provenienti dal celebre Convento domenicano distrutto dal terremoto del 1783.
riprese e montaggio Pasquale De Masi
Inaugurazione Genesi Primordiale le astrazioni liriche di Andrea A. Siragusa.mpg
ANDREA ANTONIO SIRAGUSA
Artista siciliano, di Catania, estremamente eclettico, aperto alle più svariate forme espressive, è già noto al grande pubblico come tenore lirico, avendo calcato le scene di alcuni tra i più prestigiosi teatri d'opera italiani e partecipato a tournée lirico-sinfoniche internazionali; proseguendo ancora oggi con un'intensa attività concertistica.
Un universo del tutto sommerso, in quanto ancora in gran parte inedito, è rappresentato dalla sua vasta produzione letteraria che conta numerose raccolte poetiche, tra le quali spiccano Amorosa Passione e Resurrezione dell'Emmanuele, musicata dal M° Angelo Mazza e pubblicata da Eurarte nel 2002, e Amorosa Anima che Tutto Crea..., musicata dal M° Matthew Brooks. E' autore di diversi allestimenti poetico-musicali (Amadeus, Recitado Siragusa/Lorca, Magnificat...Dialogo Contemplativo ecc.), e di alcuni testi drammaturgici come il Lazzaro.
Il suo approccio alla pittura lo rende certamente un degno rappresentante delle istanze espressive contemporanee, pur con un'eco che lo ricollega alla corrente dell'espressionismo astratto, rielaborata secondo uno stile personalissimo ed estremamente originale.
Per i suoi alti meriti artistici riceve vari premi e riconoscimenti, tra cui: Premio Paesi Etnei Oggi (S. Giovanni La Punta -- CT); Premio Mediterraneo 2001 Nuccio Costa (Catania); nel 2002 viene insignito del titolo di Socio Onorario del Sodalizio Amedit, e nel 2007 del titolo di Cittadino Onorario della Città di Palagonia (CT).
PALAGONIA (CT): 20/6 - 2/7 Chiesa San Nicola
Vernissage: Domenica 20 Giugno, ore 19:30
CON CONCERTO CLASSICO PER TENORE E PIANO:
Andrea Antonio Siragusa, tenore -- Giuseppe Palmeri, pianista.
Organizzazione AMEDIT-Amici del Mediterraneo
Patrocinio: PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA
BCC PACHINO.
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SORIANO CALABRO (VV): 8 - 17/7 Museo dei Marmi
Vernissage: Giovedì 8 Luglio, ore 19:30
CON CONCERTO CLASSICO PER TENORE E PIANO:
Andrea Antonio Siragusa, tenore -- Damyan Tudzharov, pianista.
Organizzazione AMEDIT-Amici del Mediterraneo
Patrocinio: COMUNE DI SORIANO CALABRO.
DonGocò - Dalla Parte Del Torto (Prod. Dj Argento)
DONGO - DALLA PARTE DEL TORTO è contenuta in
Far finta di essere chiari Mixtape di Dongo & Brigante a.k.a. KeePalata
mixato da Dj Impro e in freedownload da ildongo.com
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati Bertolt Brecht.
Soggetto e Sceneggiatura: Antonio Turano e Antonio Cuda
Regia: Antonio Cuda
Autore: Dongo a.k.a. DonGocò
Titolo: Dalla Parte Del Torto
Prodotto da: Dj Argento
Additional bass: Giovanni Cultrera
Mixato e Masterizzato da Stabber aka StabbyoBoy
Estratto da: Far Finta Di Essere Chiari
(p) & © KEEPALATA
Codice ISRC: IT - 1UA - 12 - 00005
Promozione e Marketing: SMC Italia
CONTATTI:
Sito Ufficiale:
Facebook:
Twitter:
antoniocuda.com
Si ringraziano i comuni di:
Mongiana (VV) per le riprese all' ex acciaieria,
Soriano Calabro (VV) per le riprese al Museo dei marmi,
Tarsia (CS) per le riprese nella zona del parco eolico.
Un ringraziamento particolare a:
-il poeta Silvano Cristofaro (per la simpatica partecipazione)
-Gianluca Postorivo (Pub Il Ritrovo)
-Vincenzo Cenzino Postorivo
-Gianluigi Scaglione
-B&B Mela (Roggiano Gravina)
-Laura Petrini
-Pia Pigna Fragomeni
-Francesca Frasca Piscanec
-Mario Patitucci
-Liberale Libbera' Piraino
-Gianfranco Niag Sposato
-Domenico Scaravaglione
-Sandro BigTetta Provenzano
-Gimmi Vampa Villani
-Damiano Slem Lo Sardo
-Giovanni Grispino
FIESOLE - convento di San Francesco - museo missionario - panorama su Firenze
FIESOLE - convento di S. Francesco - dipinti di PIERO DI COSIMO, RAFFAELLINO DEL GARBO, CENNI DI FRANCESCO, NERI DI BICCI, BICCI DI LORENZO
Il convento di San Francesco sorge nel punto più alto del colle fiesolano, in splendida posizione panoramica, nel luogo dove sorgeva anticamente l’Acropoli prima etrusca e poi romana, e infine la Rocca distrutta dai fiorentini 1125.
Il primo nucleo dell’imponente complesso risale al 1225, quando le monache Romite di Sant’Agostino fanno edificare un piccolo convento cui si aggiunge nel 1339 la Cappella dedicata a Santa Maria del Fiore ad opera del devoto Lapo di Guglielmo Pellini. Sul finire del XIV secolo (attorno al 1390) arrivano presso il piccolo complesso religioso i frati Francescani Osservanti, che ampliano la costruzione originaria portando il convento alle attuali dimensioni e conformazione grazie alla donazione del nobile fiorentino Guido del Palagio, che lasciò loro in eredità tutto il suo patrimonio per questo scopo.
Nelle sue forme attuali, il Convento appare ai visitatori affacciato sul prato che dall’alto guarda su Firenze: vi si affacciano la facciata della chiesa con il delizioso protiro ed il portico loggiato perimetrale. Oltre alla chiesa, il complesso conventuale comprende tre chiostri(chiostro grande, chiostro intermedio e chiostro piccolo), le celle dei frati ed i locali occupati dal piccolo Museo Etnografico Missionario.
Molte e di grande valore artistico e culturale sono le opere conservate presso il convento di San Francesco. La chiesa infatti conserva, all’esterno, due affreschi raffiguranti San Francesco nella lunetta che adorna il grazioso protiro che sormonta il portale.
All’interno della chiesa sono collocati i dipinti e le altre opere d’arte di maggior pregio:
• la Santissima Concezione di PIERO DI COSIMO
• l’Annunciazione di RAFFAELLINO DEL GARBO
• lo Sposalizio mistico di Santa Caterina di CENNI DI FRANCESCO
• un’Adorazione dei Magi del XV secolo
• la Crocifissione di NERI DI BICCI, dipinta alle spalle dell’altare maggiore
Il pezzo di maggior valore però è costituito dal Trittico raffigurante la Madonna in trono col Bambino fra Angeli e Santi dipinto da BICCI DI LORENZO, e collocato nella chiesa sulla parete di sinistra nel 1998. Di particolare rilevanza il pulpito in marmo in stile neogotico, il bel presbiterio delimitato dalla balaustra marmorea ed un raro esempio di organo a cannedi inizio Novecento, collocato in una nicchia dell’abside.
Nel convento, il chiostro piccolo e quello intermedio conservano entrambi affreschi raffiguranti il celebre episodio francescano del santo che predica agli uccelli.
Una visita turistica al convento di San Francesco può includere, oltre alla chiesa ed alle opere d’arte che conserva, il piccolo Museo Etnografico, i chiostri ma anche le celle, tutt’ora visitabili in cui dimorò, nel 1418 SAN BERNARDINO DA SIENA, il grande predicatore che svolgeva in quell’anno la funzione di frate guardiano del convento.
Il convento di San Francesco sorge a poche centinaia di metri da Piazza Mino da Fiesole: dalla piazza si diparte infatti la salita panoramica omonima (via San Francesco) che, descrivendo una curva a gomito sulla destra, ascende fino al complesso religioso.
SORIANO CALABRO: al MUMAR l'Arte incontra l'Arte con le opere di Andrea A. Siragusa. by Amedit
Artista siciliano estremamente eclettico per la sua apertura alle più svariate forme espressive, Andrea Antonio Siragusa è già noto al grande pubblico come tenore lirico, avendo calcato le scene di alcuni tra i più prestigiosi teatri d'opera italiani e partecipato a tournée lirico-sinfoniche internazionali; proseguendo ancora oggi con un'intensa attività concertistica.
Un universo del tutto sommerso, in quanto ancora in gran parte inedito, è rappresentato dalla sua vasta produzione letteraria che conta numerose raccolte poetiche, tra le quali spiccano Amorosa Passione e Resurrezione dell'Emmanuele, musicata dal M° Angelo Mazza e pubblicata da Eurarte nel 2002, e Amorosa Anima che Tutto Crea..., musicata dal M° Matthew Brooks. E' autore di diversi allestimenti poetico-musicali (Amadeus, Recitado Siragusa/Lorca, Magnificat...Dialogo Contemplativo ecc.), e di alcuni testi drammaturgici come il Lazzaro.
Il suo approccio alla pittura lo rende certamente un degno rappresentante delle istanze espressive contemporanee, pur con una eco che lo ricollega alla corrente dell'espressionismo astratto, rielaborata secondo uno stile personalissimo ed estremamente originale.
Per i suoi alti meriti artistici riceve vari premi e riconoscimenti, tra cui: Premio Paesi Etnei Oggi (S. Giovanni La Punta -- CT); Premio Mediterraneo 2001 Nuccio Costa (Catania); nel 2002 viene insignito del titolo di Socio Onorario del Sodalizio Amedit, e nel 2007 del titolo di Cittadino Onorario della Città di Palagonia (CT).
La mostra GENESI PRIMORDIALE - le astrazioni liriche di Andrea Antonio Siragusa, proporrà alcune tra le opere più rappresentative del suo percorso pittorico. Tali opere daranno al visitatore l'occasione per ammirare un'espressione assolutamente originale del panorama artistico contemporaneo, sia per lo stile sia per i temi trattati -- in gran parte attinenti alla dimensione dello Spirito ed al processo della Genesi da cui tutto ebbe origine.
INAUGURAZIONE: Giovedì 8 luglio, ore 19:30
CHIUSURA: Domenica 18 luglio, ore 21,00
SABATO 17 LUGLIO, ORE 20,00:
CONCERTO CLASSICO PER TENORE E PIANO, CON:
Andrea Antonio Siragusa, tenore -- Damyan Tudzharov, pianista.
EVENTO ORGANIZZATO DALL'ASS. AMEDIT-Amici del Mediterraneo
COL PATROCINIO DEL COMUNE DI SORIANO CALABRO (VV)
INGRESSO LIBERO
13_SORIANO E SORIANELLO
ALLA SCOPERTA DEL VIBONESE: Soriano e Sorianello
La testimonianza storica dell'antico convento di Soriano, distrutto dal terremoto del 1783, ci svela come queste terre rappresentassero uno dei punti di riferimento dell'Europa cristiana in epoca barocca. Sorianello, altro splendido borgo antico, porta le tracce della vita e del passaggio di San Bruno, figura religiosa fondamentale, amatissima in tutto il Vibonese e, più in generale, in tutta la Calabria.
12_LE GROTTE DI ZUNGRI
ALLA SCOPERTA DEL VIBONESE: Soriano e Sorianello
La testimonianza storica dell'antico convento di Soriano, distrutto dal terremoto del 1783, ci svela come queste terre rappresentassero uno dei punti di riferimento dell'Europa cristiana in epoca barocca. Sorianello, altro splendido borgo antico, porta le tracce della vita e del passaggio di San Bruno, figura religiosa fondamentale, amatissima in tutto il Vibonese e, più in generale, in tutta la Calabria.