Il Rotary dona stendardo a museo di Giulianova
Il Rotary Club Teramo Est ha donato al Polo Museale Civico di Giulianova il nuovo stendardo del Museo Archeologico sito nel torrione della Rocca. L'iniziativa rientra nelle finalità dell'associazione come spiegato dalla presidente Eva Galli
WWW.TERAMOWEB.IT - L'Italia intatta di Gennaro Della Monica
Si e' svolta stamattina,al Museo Archeologico “F. Savini” di Teramo,la conferenza stampa di presentazione della Mostra L’Italia intatta di Gennaro Della Monica. L'evento, promosso dal Comune di Teramo, dal Comune di Napoli e dalla Fondazione Marchesa Carla De’ Petris, si terra' in una location importante quale Castel dell’Ovo di Napoli dal 7 Novembre 2014 al 10 Gennaio 2015.Il servizio e' di Marco Calvarese.
L'Abruzzo punta sul turismo ambientale
L'Abruzzo si conferma tra i capofila in Italia nel turismo sostenibile
e di qualità. Questa mattina a Giulianova, presso il Museo
Archeologico, Legambiente Turismo ha premiato due alberghi abruzzesi
esempi eccellenti di buone pratiche ambientali.
La città - Mense e banchetti nella Udine rinascimentale | Mostra al Museo Archeologico Udine
La fisionomia della città di Udine e le trasformazioni dello spazio urbano: questo video fa parte del percorso della mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, prorogata a Udine fino al 15 gennaio 2017.
Nell'anno dell'esposizione universale milanese Expo 2015, dedicata al tema “Nutrire il pianeta-energia per la vita”, il museo Archeologico dei Civici Musei di Udine, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, propone la mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”: un percorso che, partendo dalle scoperte archeologiche e dal ricco patrimonio culturale della città, illustra cibi, libri, suppellettili e rituali dei nobili friulani tra Quattrocento e Cinquecento.
Informazioni:
Civici Musei di Udine tel. 0432 1272591
Puntoinforma tel. 0432 1273717
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Tra le fonti utilizzate nell'ambito dell'esposizione “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale” al Museo Archeologico di Udine: il ricettario del Platina, pubblicato a Cividale nel 1480 e curiosamente il primo libro a stampa noto in Friuli, e una tra le opere più importanti di Pomponio Amalteo, un olio su tela di grandi dimensioni esposto nella Galleria d’Arte Antica dei Civici Musei di Udine in cui viene rappresentata un’ultima Cena all'interno di una sala dall'architettura rinascimentale con aspetti formali che rimandano ai rituali dell’epoca. I personaggi, ossia lo scalco, il credenziere, i paggi e gli scudieri, il cantiniere e il coppiere, e ancora gli oggetti per l’apparecchio della tavola, sono elementi secondari rispetto alla scena del sacrificio dell’Eucarestia, ma fondamentali per immaginare una cena dell’epoca, ecco perché, grazie alla multimedialità, questi stessi elementi si animano e consentono di rivivere il rituale del banchetto.
Il tema della mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, l'alimentazione, viene raccontato anche dai reperti archeologici che restituiscono suggestivi spaccati di vita quotidiana. Vasellame da mensa, stoviglie da cucina, resti di pasto forniscono significative informazioni sulle consuetudini della tavola e su come l'alimentazione veniva concepita e vissuta nella Udine rinascimentale.
Sulla scorta delle ricerche archeologiche effettuate in città negli ultimi vent'anni dai Civici Musei di Udine e dalla competente Soprintendenza, spesso in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia, è stato possibile ricomporre l’immagine della città medievale e delle sue successive trasformazioni. Le indagini, generate da lavori infrastrutturali e da interventi di restauro di edifici storici cittadini, offrono una lettura articolata di quello che doveva essere il tessuto urbano tra XV e XVI secolo. Un periodo in cui Udine conosce un significativo sviluppo economico e, di conseguenza, una notevole crescita edilizia e produttiva stimolata dalle sopravvenute esigenze dei ceti elevati, desiderosi di mostrare la propria agiatezza nella sontuosità delle dimore e nella ricercatezza dei corredi da tavola. Non a caso sono questi i secoli che vedono realizzarsi la grande stagione del “graffito friulano”, una produzione ceramica che raggiunge episodi artistici di altissimo livello, come attestano le mattonelle parietali rinvenute in palazzo Ottelio, ma anche il vasellame restituito per esempio dagli scavi in piazza Venerio, presso Casa Cavazzini e residenza Palladio.
L’esposizione al Museo Archeologico di Udine è realizzata grazie al sostegno della fondazione Crup e di Unicredit.
Torna la Notte Bianca di Notaresco
E' stata presentata in Provincia la III Edizione della Notte Bianca Città di Notaresco. Un'intera notte, che inizierà alle 20 di sabato 13 agosto per protrarsi fino alle 6 del mattino successivo, e che prevede l'allestimento di una serie di eventi e spettacoli di intrattenimento in sette diverse piazze del centro storico. Tanti gli ospiti, tra cui i protagonisti del Grande Fratello
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Polo Museale Civico di Cerignola
Video di presentazione del Polo Museale Civico di Cerignola (FG), realizzato da Roberto Russo nell'ottobre 2017, in occasione del terzo anniversario della fondazione.
Teramo, 20 e 21 settembre Chi dice donna…dice dono
E’ terminata ieri la due giorni della seconda edizione di “Reflexi”, dal titolo quest’anno: “Chi dice donna…dice dono” !
Sabato e domenica scorsi, 20 e 21 settembre, il Museo Archeologico di Teramo in via Delfico ha ospitato la collettiva fotografica di sette artisti.
L’evento è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Teramo, della Commissione Pari Opportunità della Provincia e della Consigliera di Parità. Sette validi artisti e professionisti hanno esposto i loro scatti, il cui tema, liberamente interpretabile, era quello della “donna” , in virtù della finalità benefica che persegue quest’anno l’Associazione Federica e Serena. I fotografi che hanno esibito le loro opere, allestendole all’interno delle sale museali, sono:
MAURIZIO ANSELMI,
MARCO CIAMPANI,
SILVIA COMPAGNONI,
PAOLO CERITANO,
TULLIO D’AMBROSIO,
PAOLO DI GIOSIA,
ENIKÖ LÖRINCZI.
Durante le due giornate la mostra è rimasta aperta al pubblico dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 22:00 con ingresso gratuito.
In entrambe le giornate e a partire dalle ore 18:00, è stato allestito, da parte dell’Associazione Federica e Serena, un invitante buffet con prodotti tipici locali (che sono stati donati da diverse aziende del territorio) ed è stato possibile ascoltare nella cornice del chiostro, dell’ottima musica con l’esibizione sabato di Riccardo La Chioma (compositore), Eugenia Trimarelli (percussioni) , Ludovica Trimarelli (violino) , Caterina Trimarelli ( sassofono), e domenica di due chitarristi dell’Istituto musicale Braga di Teramo, Massimo D’Auri (chitarra), Danilo Di Ventura (chitarra).
La degustazione dell’aperitivo, con un contributo minimo di 5€, ha consentito di raccogliere fondi da destinare in beneficenza al Centro antiviolenza La Fenice di Teramo per la realizzazione di un progetto volto a sensibilizzare i ragazzi delle scuole sul tema della violenza sulle donne. Nelle due serate sono stati raccolti ben 1000 euro a sostegno del progetto menzionato.
Dato il successo riscosso nel week-end il Comune ha proposto di protrarre la mostra fino al 28 settembre. Sarà possibile quindi visitare la collettiva presso le sale del Museo Archeologico di Teramo in via Delfico e, per chi vuole, continuare a sostenere l’Associazione culturale Federica e Serena e i suoi progetti!
Con questa importante manifestazione è stato pertanto possibile mantenere sempre vivo il ricordo di Federica e Serena e di portare avanti concretamente la loro idea di altruismo e solidarietà. Ci auguriamo che con il sostegno degli enti preposti e con la partecipazione sempre numerosa di un pubblico sensibile, la nostra farfalla continui a volare!
Associazione culturale Federica e Serena
Presidente : Elena Di Tommaso
Sito: federicaeserena.org
Pagina fb : associazione culturale Federica e Serena.
Percorsi900_Broccoli.mp4
Il Sovraintendente Umberto Broccoli presenta la mostra Percorsi del 900 romano al Casino dei Principi - Musei di Villa Torlonia -
Scheletro del Neolitico rinvenuto nel centro di Teramo
| SUPER J |
Scheletro del Neolitico rinvenuto nel centro di Teramo
Siamo in onda sul Digitale Terrestre per l'Abruzzo (canale 634) e per la Val Vibrata e per le Marche (canale 603). Visibili anche in streaming su superj.it
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Acchiappa fantasmi a Civitella
Ghostbasters italiani studiano il paranormale alla Fortezza di Civitella del Tronto dopo la segnalazione di strane presenze.
Terremoto e false perizie, arrestato geometra
Arresti domiciliari per un geometra di Corropoli, Domenico Grilli. Secondo la Procyra che indaga avrebbe falsificato delle perizie di alcuni edifici della Val Vibrata per ottenere il risarcimento che spetta agli immobili danneggiati dal sisma del 2009.
Serate Liliana Merlo 2010/2011 - conferenza stampa (4 di 4)
Parte 4 di 4: interventi conclusivi, con riferimento alla recente istituzione dei Licei coreutici in Italia (di cui Teramo è uno dei centri pilota).
Nasce la prima Stagione di Danza teramana, intitolata alla figura di Liliana Merlo. Manifestazione che rappresenta il primo cartellone interamente dedicato alla danza nella storia della città e, di fatto, anche in quella della regione Abruzzo. Ne parlano l'ideatore, Silvio Paolini Merlo, e Carlo Pesta, direttore artistico del Balletto di Milano nonché della Fondazione Arteatro, introdotti da Maurizio Cocciolito, presidente della Società dei Concerti Primo Riccitelli di Teramo, promotrice dell'evento. Presenti alla conferenza stampa, tenuta al Museo Archeologico di Teramo l'11 ottobre 2010, anche alcuni rappresentanti degli enti sostenitori: Enrica Salvatore, vicepresidente della Fondazione Tercas, Guido Campana, assessore alle manifestazioni del Comune di Teramo, e Renato Rasicci, vicepresidente della Provincia di Teramo.
© Archivio Liliana Merlo
Abruzzo da scoprire -- Gran Sasso le Ceramiche di Castelli (analogico)
Altro meraviglioso paese dell'entroterra abruzzese famoso per meravigliose opere in ceramica: Castelli è un comune italiano della provincia di Teramo. Sito alle falde del Gran Sasso d'Italia (Monte Camicia), fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia ed il territorio rientra nella Comunità montana Gran Sasso.
Il luogo è famoso per la produzione di ceramiche, una tradizione che risale all'inizio del Rinascimento, anche se si presume precedente, che è divenuta famosa nel mondo per la qualità del design, ma soprattutto per la finezza della decorazione. Tra i maestri principali si annoverarono, in ordine temporale Antonio Lollo, i Grue e i Gentili. Al primo si deve un pregevole Giudizio di Paride in manganese con ritocchi di giallo, mentre a Carlo Antonio Grue (1655-1723) si attribuisce lo stile che rese celebre la maiolica di Castelli. Le sue opere raffigurarono prevalentemente temi mitologici o gruppi di cavalieri armati. Fino agli inizi del XIX secolo varie generazioni di Grue si susseguirono ottenendo brillanti risultati.[6]
Il Comune ospita l'interessante e particolare Museo della ceramica nonché l'Istituto d'arte F. A. Grue.
Nel periodo in cui Potito Randi fu preside della Scuola d'arte fu realizzato da insegnanti e allievi dell'Istituto uno dei prodotti artistici più interessanti della moderna produzione castellana, il cosiddetto terzo soffitto della Chiesa di San Donato poi rinominato più felicemente il Terzo cielo.
Ritratto di Liliana Merlo - presentazione Rotary Teramo 13.06.2012
Presentazione del Volume Ritratto di Liliana Merlo - La vita, la figura, l'opera didattica e coreografica, Collana Rotariana di Cultura: Ricerche e Documentazioni, 6, Galaad Edizioni, Giulianova, 2012, 236 pp., 86 illustrazioni in quadricromia.
Mercoledì 13 Giugno ore 17.30 -- Teramo, Sala San Carlo del Museo Archeologico.
Intervento M° Maurizio Cocciolito (0:00:28)
Intervento Prof. Adelmo Marino (0:08:42)
Intervento Dr. Silvio Paolini Merlo (0:26:00)
Il Rotary Club di Teramo, in collaborazione con il Comune di Teramo, in previsione dell'approssimarsi del decennale della scomparsa di Liliana Merlo, ha presentato un importante volume monografico sulla figura della nota danzatrice, insegnante e coreografa italo-argentina, una delle personalità artistiche di maggiore prestigio della città. Il volume, affidato alle cure del dottor Silvio Paolini Merlo, direttore artistico dell'AISACS Liliana Merlo, raccoglie le relazioni e le testimonianze prodotte in occasione del convegno indetto nella Città di Teramo nell'ottobre del 2003, e rappresenta il primo tentativo di restituire una visione complessiva della figura della Merlo, inserendola nel quadro delle attività artistiche della Teramo della seconda metà del Novecento, nonché del complesso dei centri di studio e di ricerca privatistici del mondo coreutico italiano tra gli anni Venti e Settanta.
Tra i numerosi contributi raccolti nel libro, quelli di Alberto Testa, storico della danza tra i più prestigiosi del panorama europeo, e di Enrique Honorio Destaville, già docente di Storia della Danza all'Istituto Superiore d'Arte del Teatro Colón di Buenos Aires, che si occupano di ricostruire il periodo sinora meno indagato della Merlo, quello della sua formazione artistica in Argentina. Gli interventi di Adelmo Marino, Silvio Paolini Merlo, Luciano Paesani, Sandro Melarangelo e Giammario Sgattoni, si occupano invece di valutare da molteplici prospettive l'incidenza dell'attività merliana nel contesto della vita culturale della città di Teramo tra Otto e Novecento. Il libro è inoltre corredato di un ampio apparato di illustrazioni e di appendici, tra cui un'approfondita ballettografia.
In occasione della presentazione, che si è svolta Mercoledì 13 Giugno alla Sala San Carlo del Museo Archeologico F. Savini di Teramo, sono intervenuti il Presidente del Rotary Club di Teramo, il maestro Maurizio Cocciolito, il direttore della Collana Rotariana di Cultura che ha ospitato il volume, il professor Adelmo Marino, già docente di Storia del Mezzogiorno nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Teramo, e il dottor Silvio Paolini Merlo, figlio primogenito della Merlo, ricercatore indipendente nei settori della filosofia, dell'epistemologia, della storia delle idee e, più di recente, dell'estetica musicale e delle arti sceniche.
© Archivio Liliana Merlo
Per maggiori informazioni visitare i siti
Liliana Merlo |
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Castelli, Abruzzo, Italy | Castelli, Province of Teramo
The medieval hill town of Castelli is short drive from the Villa:
Castelli, province of Teramo in Abruzzo, is renowned for its decorative ceramic, and from the 16 century through to 18th century the ceramics from Castelli were collected by the European and Russian nobility. There is even a collection of Castelli ceramics at the Winter Palace of the Hermitage State Museum in St. Petersburg, Russia. Castelli is still revered today for its beautiful ceramics and the medieval town is dotted with little studios.
Paolo Coen - Storia e Teoria del Museo, DAMS, Università di Teramo
- ENGLISH BELOW -
Video pilota del Corso di Storia e Teoria del Museo, tenuto dal prof. Paolo Coen nel Corso di Laurea in DAMS presso l'Università degli Studi di Teramo.
Il video, prodotto nell'ambito di 'Obiettivo DAMS', è un sussidio didattico per gli studenti. Esso introduce varie unità didattiche: esse includono fra l'altro i Musei Capitolini di Roma, il Musée Napoleon a Parigi - una delle molte fasi del Louvre -, il complesso di Santa Maria di Bominaco, vicino L'Aquila. La parte conclusiva del video guarda decisamente verso il contemporaneo e dunque verso i temi di museologia gettati per esempio da Andy Warhol e da Francesco Vezzoli. Il video, scritto e diretto da Paolo Coen, è girato e montato da Sergio De Angelis.
Main tutorial video of the 'Museum Studies' course held by prof. Paolo Coen in the DAMS degree course at the University of Teramo.
The video, produced as part of the project 'Obiettivo DAMS', is an educational aid for the students. It introduces various teaching units, which include he Capitoline Museums of Rome, the Musée Napoleon in Paris - one of the many phases of the Louvre - the monastical complex of Santa Maria di Bominaco, near L'Aquila. The final part of the video looks decidedly towards the contemporary and therefore towards the themes of museology suggested for example by Andy Warhol and Francesco Vezzoli.
The video was written and directed by Paolo Coen; it was shot and edited by Sergio De Angelis.
Incoming Abruzzo.mov
La regione Abruzzo, è stata per alcuni giorni ambasciatrice del valore della qualità italiana. Dal 30 maggio al 5 giugno Buonitalia e la Fondazione Italia Giappone hanno organizzato un entusiasmante tour per un gruppo di dieci buyers e giornalisti giapponesi che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare i prodotti dell'enogastronomia locale ma anche le ricchezze artistiche del territorio. I dieci rappresentanti del paese del sol levante hanno potuto visitare la splendida città di Teramo, un vero tesoro di arte e cultura italiane che non ha mancato di emozionare i suoi visitatori. L'antico centro cittadino è dominato dall'imponente mole della Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita a partire dalla metà del XII secolo in stile romanico, alle cui spalle sorgono, ancora ben conservati e a poca distanza tra loro, il teatro e l'anfiteatro di epoca romana. Teramo presenta infatti una duplice tradizione, quella romana e quella medievale, ben sintetizzate nel suo museo archeologico che, in un percorso che risale alle origini remote della città, ne testimonia lo sviluppo attraverso l'impero romano e poi nel medioevo, riportando alla luce le rovine di antichi templi pagani e di abitazioni private, accanto a marmi provenienti da edifici paleocristiani e oggetti di uso domestico.
Viaggio a Lanciano: la Città del Miracolo Eucaristico (Secondo Tempo)
Documentario completo realizzato da Lorenzo Cav95 e Abruzzo Channel Anxa, in tre puntate.
Visita guidata di Lanciano con didascalie informative
Il centro più importante della Val di Sangro è Lanciano, una città d’antica storia (secondo la tradizione, venne fondata da un compagno di Enea).
Il suo simbolo nonché monumento più illustra è la Chiesa di Santa Maria Maggiore con la sua notevole facciata gotica e il grande campanile. Centro nevralgico della città è Piazza Plebiscito con la Cattedrale della Madonna del Ponte, mentre la Basilica di San Francesco ancora oggi ospita le reliquie del Miracolo eucaristico di Lanciano, avvenuto nel 700, quando le ostie si trasformarono durante una messa nella Chiesa di San Legonziano in carne e sangue.
Lanciano, oltre a ospitare migliaia di pellegrini devoti, è una località molto piacevole anche per la bellezza del suo centro storico, diviso in quattro diversi quartieri caratterizzati da un forte spirito identitario: ognuno di essi è anche dotato del proprio stemma e della propria bandiera. Il quartiere più antico di Lanciano è Lancianovecchia, incentrato sull’affollata Via dei Frentani. Tra i monumenti che si trovano in questa parte della città vanno ricordate la Chiesa di Sant’Agostino, di San Biagio, la Cattedrale della Madonna del Ponte,il Palazzo del Capitano, il Palazzo De Crecchio e ancora l’ultima porta rimasta prima della demolizione delle mura nell’Ottocento, porta San Biagio, che risale al dodicesimo secolo.
Ancora più ricco, e ugualmente molto antico, è il quartiere Civitanova, fuso con il quartiere Sacca. Uno dei simboli di Lanciano, le Torri Montanare, si trova qui. Queste costruzioni di difesa proteggevano Lanciano dal lato dei monti (da cui il nome) e ospitano durante l’estate numerosi eventi a carattere musicale, nonché una rassegna cinematografica d’autore con la proiezione all’aperto nella Piazza d’Armi.
Da vedere nel quartiere ci sono ancora la Chiesa di Santa Maria Maggiore (che ha origini antichissime ed è stata costruita sui resti di un tempio pagano), Palazzo De’ Giorgio (dove ha sede il Museo civico), la Chiesa di Santa Giovina, il palazzo arcivescovile con il Museo Diocesano e il palazzo-casa natale del pittore di Lanciano Federico Spoltore, ora museo pubblico.
Nel quartiere Sacca, invece, si trovano la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di San Rocco, oltre alla Fontana di Civitanova e e al ponte medievale di Lamaccio. Infine c’è il quartiere Borgo, con la Chiesa di San Francesco del già citato miracolo eucaristico e Palazzo Carabba e del Malvò.
In particolare, la Chiesa di Santa Maria Maggiore è considerata come uno dei monumenti più importanti d’Abruzzo ed è il principale luogo di culto della città insieme alla Basilica della Madonna del Ponte. La gotica Chiesa di Santa Maria Maggiore porta ancora i segni della sua edificazione originale, nel 1227, secondo le regole dell’architettura borgognona-cistercense; fu poi rimaneggiata a metà del Cinquecento.
La Basilica della Madonna del Ponte invece è costruita su un ponte a tre archi, il Ponte di Diocleziano, che venne restaurato nel 1088 dopo un terremoto quando venne alla luce un’antica Statua della Madonna col Bambino, icona bizantina probabilmente murata nell’antichità all’interno del ponte per far sì che potesse sopravvivere alla furia degli iconoclasti.
Piazza Plebiscito, Corso Trento e Trieste, Via dei Frentani e le altre arterie principali del centro di Lanciano sono le zone nelle quali si concentrano, per la maggior parte, i negozi e i ristoranti più alla moda di Lanciano. La zona è anche quella dei migliori locali notturni, tra pub, discoteche, discopub e così via. Nella galleria in località Gaeta si trova anche un grande centro commerciale, il Centro Commerciale Lanciano, con decine di negozi e anche un ipermercato.
Per arrivare a Lanciano si può seguire, in auto, l’Autostrada A14 Adriatica, che ha un suo casello proprio nella località abruzzese; le strade statali sono invece la SS 84, la SS 17, la ex SS 524 e c’è anche una provinciale che collega Lanciano con Atessa. Sulla ferrovia Sangritana Lanciano ha anche una sua stazione, e ce n’è una pure sulla ferrovia Adriatica nei pressi della località di San Vito. Per girare all’interno la cittadina c’è un’efficiente rete di trasporto pubblico con varie linee di autobus urbani, mentre vari servizi sia interurbani che extraurbani collegano la città di Lanciano con i maggiori centri dell’Abruzzo e del resto d’Italia.
S. Croce Effetto Notte - IVa Ed. - Intervista al Direttore del Museo dei Granatieri - www.HTO.tv
Dieci serate di bella e buona musica con i concerti delle più prestigiose Bande Musicali Militari, di cinema, di incontri con registi, attori ed artisti, di teatro, di visite archeologiche e museali ad ingresso gratuito: tutto questo è Santa Croce Effetto Notte, arrivato alla sua quarta edizione. Dopo il grande successo ottenuto con la prima edizione nel 2011, per celabrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, anche quest’anno è stato rispettato l’appuntamento, tanto gradito ed atteso dal pubblico, con la cultura a 360°.
Dal 18 al 27 luglio la manifestazione, che si è svolta nei 5 ettari del parco archeologico e museale, attiguo alla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, e resa possibile grazie alla collaborazione fra la Direzione Generale per il Cinema del Ministero Beni e Attività culturali e l'Esercito Italiano, ha previsto un programma ricco e articolato: dalle 18.30 visite guidate all’area archeologica con la visita guidata al Circo Variano, all’acquedotto Claudio, al palazzo Sessorio e alla domus romana di via Eleniana grazie ad un archeologo professionista il quale ha permesso al pubblico di poter fare delle proprie e vere passeggiate a ritroso nel tempo; l’ apertura dei Musei della Fanteria e dei Granatieri aperti anch’essi straordinariamente con gli stessi orari della kermesse notturna, i quali hanno accolto i visitatori esibendo curiosità e cimeli che fanno fatto la storia delle nostre Forze Armate e del Museo degli strumenti musicali, con visita guidata alle ore 20.00; dalle 20.30 concerti delle principali bande militari e spettacoli teatrali.
All’interno del Museo Storico della Fanteria è stata inoltre allestita la mostra multimediale “L’inferno di pietra. Vita e morte sul Carso”, una parte della vera e propria mostra che verrà inaugurata il 24 Maggio 2015, dove il pubblico ha potuto, e potrà, vedere cosa veramente è accaduto ai nostri soldati impegnati nella Prima Guerra Mondiale. Quattro sale molto significative e struggenti nelle quali si può toccare con mano ciò che il “figlio” italiano ha dovuto patire sul Carso: divise dell’epoca, non solo italiane ma anche austriache, armi da difesa e da offesa, la vita e la morte in trincea, tutte corredate da filmati originali dell’Istituto Luce e da pannelli nei quali è stata messa al centro la narrazione di chi ha vissuto quei tragici anni di guerra in prima persona, con l’intento di dare delle notizie che siano, anche e soprattutto, uno strumento di riflessione.
L'articolo completo è sul sito: HTO.tv