Museo di Preistoria e Protostoria della valle del fiume Fiora_PALEOLITICO
Descrizione
Recuperata la Testa di Ade, riportata a Enna dal Ghetty Museum
Al termine di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno riportato in Sicilia la Testa di Ade, restituita dal J.P. Getty Museum di Los Angeles che l'aveva acquistata nel 1985 e collocata presso la
Getty Villa di Malibu'. Il reperto era stato trafugato alla fine degli anni settanta dall'area archeologica di Morgantina, nel territorio
di Aidone (EN). A tale conclusione si e' giunti attraverso l'esame di alcuni reperti in frantumi abbandonati dai tombaroli a seguito di scavi clandestini in quell'area archeologica. Tra questi, vi erano 4 riccioli (recuperati tra il 1978 e il 1988) che a distanza di diversi anni, nell'ambito di una collaborazione - avviata dal 2011 - tra il Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana ed il museo californiano sono stati comparati, con esito positivo, con l testa custodita presso il Getty.
(Cristina Pantaleoni)
Una visita al Museo annesso ad una delle nostre più antiche fabbriche di ceramiche
Giornale Luce C0114 del 31/01/1941
Descrizione sequenze:ceramiche esposte in una sala ; raffigurazioni su vasi ; quadro, statuine girano su piedistalli rotante ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Mont'e Prama, qual è il nome dell'eroe?
Svelato il volto virtuale dell'eroe di Mont'e Prama, si avanzano proposte sul nome. Attilio Mastino, storico, epigrafista, propone Ithocor, nome riconducibile al Medioevo guidicale logudorese. Raimondo Zucca rilancia, invece, con Orzocor, omologo di Ithocor nel Guidicato di Arborea. In questo video Raimondo Zucca ci spiega il perché delle proposte
monti prama
I Giganti di monte Prama sono sculture nuragiche scolpite a tutto tondo. Spezzate in numerosi frammenti, sono state trovate casualmente in un campo nel marzo del 1974 in località Mont'e Prama, a Cabras, nella Sardegna centro-occidentale. Le statue sono scolpite in pietra calcarea locale e la loro altezza varia tra i 2 e i 2,5 metri.
Sono ora esposte nei Musei di Cabras e Cagliari.
Trinitapoli | #mostriamoliatutti: al via la campagna di crowdfunding per il Museo degli Ipogei
Al via a Trinitapoli la campagna di crowdfunding per all'ampliamento del Museo Archeologico degli Ipogei. L'obiettivo è quello della riapertura del primo piano della struttura, che ospita i reperti inerenti la sfera funeraria.
GIOCONDA FAPPIANO - La nicchia delle vergini
TELESE TERME - 9 NOVEMBRE 2016
Fondazione Gerardino Romano
MERCOLEDì CULTURALI
La nicchia delle vergini
Edizioni Ge.@.s., Cerreto Sannita, 2012
L'incontro è coordinato dal prof. Felice Casucci.
Si raccontano le vicende sofferte ed i turbamenti esistenziali di quattro personaggi le cui scelte di vita li collocano al limite di contesti culturali, accoglienti sì, ma spesso emarginati ed umanamente depauperanti (Quartieri spagnoli di Napoli, periferie, paesini di provincia). Spiazzante, per certi versi, l’utilizzo di un linguaggio moderno e spersonalizzante insieme, usato nella la chat-nicchia attraverso la quale si dipana l’intreccio. Emanuele è un operaio cocainomane, vittima di un incidente sul lavoro, che non si riconosce più nella classe operaia, precario nella vita e della vita che spera di modificare col miraggio effimero di una vincita al gioco; Lalla-Salvatore, il “femminiello”, o per meglio dire un transessuale, colto professore di filosofia è in lotta con la sua identità e l’accettazione sociale; Isabella è il prototipo contemporaneo di chi del proprio corpo e della propria bellezza fa l’oggetto di desiderio dei suoi molti amanti, esibiti come abiti acquistati in saldo; Santa, di nome e di fatto, vittima sacrificale di un destino da crocerossina “salvatutti”, separata dal marito e sofferente per la sua irrisolutezza, alla fine si riscatta accogliendo ed eleggendo i tre compagni di chat a sua famiglia e nido protettore. L’intreccio di vite si conclude nella pirotecnica scenografia del pellegrinaggio dei femminielli sul monte Partenio, dove essi si recano per onorare il giorno della Candelora la Mamma Schiavona, la “Madonna nera che tutto concede e tutto perdona”. Il rito finale ripercorre strade antiche e paganeggianti in cui si mescolano usanze che sprofondano nella notte dei tempi e rinnovano il viaggio che i coribanti- sacerdoti di Cibele, della fertilità e delle forze della natura- compivano. Al culmine di rituali parossistici, questi si eviravano per offrire il loro sesso alla dea e rinascere con una nuova identità.
Gioconda Fappiano, è nata a Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, dove svolge la professione di docente presso l’I.I.S “Carafa-Giustiniani” e vive a Cusano Mutri. Si è laureata all’Istituto Universitario Orientale di Napoli in Lingue e letterature Straniere Moderne e successivamente in Lettere Moderne. E’ stata corrispondente per il Giornale di Napoli e alcuni suoi articoli di costume e di cultura sono stati pubblicati su il Giornale di Napoli, il Quaderno e Ottopagine. Ha curato nel 2004 la pubblicazione di Cerreto Modernata, un manoscritto teatrale inedito del XVIII secolo. Ha ottenuto nel 2006 il primo posto nel concorso letterario “Città di Montesarchio” con il racconto Lilì Marleene, presidente della giuria lo scrittore Diego De Silva. Con Melagrana Edizioni ha pubblicato uno dei racconti contenuti nella raccolta Pensieri di donna, 2007. Nel 2009 per la casa editrice Spring pubblica la raccolta Parla con Pedro, con prefazione del regista Ugo Gregoretti, che segna il suo esordio nella narrativa. E’ autrice della commedia Che 48! Speriamo che sia Italia!, rappresentata nel 2011 dal gruppo teatrale Compagnia del Genio. Successivamente pubblica, nel 2012, La Nicchia delle Vergini, per le edizioni Ge.a.s, con una nota introduttiva dello scrittore iracheno Younis Tawfik. Nel 2013 si classifica al secondo posto nel Concorso letterario “Conversiamo al Casale”, nella sezione “Franca-mente”, dedicata alla figura di Franca Rame, con il racconto “Poi ti spiego”, che successivamente farà parte della raccolta Tre novelle romantico miche, Teta print, 2013.
Alessandro Usai fa il punto sugli scavi di Mont'e Prama
Lo scavo riporta oltre 100 tombe in un percorso funerario la cui storia ed uso è oggetto di studio e di approfondimento. Non sappiamo nulla, dice Alessandro Usai, dirigente archeologo della Soprintendenza, rispetto a quale sia la vera storia di questo straordinario giacimento di storia regionale e mediterranea.
Ciò che è certo, continua Usai, è che la ricerca scientifica deve poter procedere secondo metodi e tempi propri. Lo studio di Monti Prama, dunque, prosegue nei laboratori e nelle biblioteche. Sul campo, si rimane in attesa che le convenzioni e fondi programmati possano avere il loro corso e che in primavera-estate si riprenda con maggiore agio meteorologico.
CANALE 85 - Inaugurazione della casa per la vita Kalika
Inaugurazione della casa per la vita -Kalika-
Francavilla Fontana (BR)
22 Dicembre 2015.
5^ Sagra del tartufo di Sardegna - Intervista al sindaco di Laconi
Il Consorzio turistico sa Perda'e Iddocca è costituito da 11 comuni (Allai, Asuni, Genoni, Gesturi, Laconi, Nuragus, Nurallao, Maena Sardo, Ruinas, Samugheo, Villanovatulo) con l'obiettivo di promuovere il turismo nelle aree interne della Sardegna.
Un territorio caratteristico con agriturismi, ristoranti, ma soprattutto siti archeologici, paleontologici, parchi e musei.
Visita il sito per maggiori informazioni - iddocca.it
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