I mosaici di Ravenna a San Salvo
Le copie dei mosaici di Ravenna sono in mostra presso la Porta della Terra, la Chiesa di San Giuseppe e la Casa del mosaico romano. La mostra resterà aperta fino al 9 settembre.
Servizio di Pino Cavuoti
Riprese e Montaggio Nicola Civitarese.
VIDEO AUTOPRODOTTO LICEO SAN SALVO
Gabriele Marchese e il centro storico di San Salvo
In queste immagini, l'ex sindaco di San Salvo Gabriele Marchese, illustra, attraverso un protocollo d'intesa con la Camera di Commercio di Chieti per lo studio di marketing territoriale, il rilancio del centro storico di San Salvo.
Il servizio é di Emanuele di Nardo
Le riprese ed il montaggio sono di Ercole Michele d'Ercole
Eccellenza: Civitella Roveto - San Salvo 1-3
16^ giornata - Campionato Eccellenza Abruzzo
Giardino Botanico Mediterraneo
Il Giardino Botanico Mediterraneo di San Salvo si trova sul Lungomare Cristoforo Colombo, nella Marina della Città. È un'area protetta di circa 60 ettari e uno degli ultimi lembi dell'antico sistema dunale del medio Adriatico, posto all'estremità meridionale della costa abruzzese.
Nato da un intervento di restauro ed ispirato a criteri rigorosamente naturalistici, è uno dei rari giardini dunali italiani, nonché l'unico in tutta la costa adriatica. Il Giardino offre la possibilità di osservare e conoscere le caratteristiche di questo habitat e rare specie botaniche, altrove estinte.
Al suo interno sono stati ricostituiti tutti gli ambienti tipici della costa sabbiosa medioadriatica, a partire, dalla vegetazione dunale, con la tipica struttura a fasce parallele alla riva. L'ambiente retrodunale ospita invece una vegetazione legata agli ambienti umidi; gli stagni retrodunali costituiscono inoltre un habitat per molte specie di uccelli migratori, anfibi e testuggini d'acqua dolce. È presente, infine, un ambiente di macchia mediterranea, con i tipici arbusti sempreverdi, macchia bassa a ginepro e rosmarino e macchia alta a leccio, che sfuma nel bosco di latifoglie.
The Mediterranean Botanical Garden of San Salvo is situated at Lungomare Cristoforo Colombo, in the Marina of the City. It is a protected area of about 60 hectares and one of the last strips of the old dune system of the mid-Adriatic region, located at the southern end of the Abruzzo coast.
Created thanks to a restoration intervention and inspired by strictly naturalistic principles, it is one of the rare dune gardens in Italy, and the only one in all the Adriatic Coast. The Garden offers the opportunity to observe and get acquainted with the characteristics of this habitat and rare botanical species, elsewhere extinct.
Inside the garden, all the typical environments of the mid-Adriatic sandy coast have been recreated, starting from the dune vegetation, with its typical structure in bands parallel to the shore. The environment behind the dunes presents instead, a vegetation typical of the humid regions; besides the ponds, behind the dunes is the habitat for many species of migratory birds, amphibians and sweet water turtles. Finally, a Mediterranean scrub environment can be found with the typical evergreen thickets, low bushes of juniper and rosemary and high scrub of holm-oaks, that fade into the broad-leaf wood.
Torino: Collezione a cura di studenti - GRP Televisione
Per la prima volta Palazzo Madama espone al pubblico la sua collezione di biglietti da visita. Quaranta opere realizzate tra Settecento e Ottocento, scelte e ordinate da quindici studenti delle scuole secondarie di secondo grado che hanno vinto le partecipazioni alla prima Summer School di Palazzo Madama attraverso il concorso Raccontami Palazzo Madama, promosso dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni storici di Torino. La mostra è allestita fino al 12 settembre 2016.
Lezioni di Storia - D’ANNUNZIO E MUSSOLINI RIVALI
D’ANNUNZIO E MUSSOLINI RIVALI
a partire da un disegno sul “Sesto centenario dantesco” di E. Anichini
Lezione di storia su D'Annunzio e Mussolini rivali a cura del professor Emilio Gentile
TRINITAPOLI: YPOGEA, RETE DEI MUSEI DEL TERRITORIO. NEL 2018 IL PRIMO PIANO DEL MAT
TRINITAPOLI – La cultura in rete attraverso una gestione condivisa dei musei presenti sul territorio. È questa in sintesi la proposta avanzata dall'impresa culturale Fabers e dall'associazione Tautor, nel corso del convegno di martedì sera, sul tema “Ypogea. Verso una rete di musei civici”.
Nella sede del museo archoelogico degli Ipogei di Trinitapoli, i sindaci dei Comuni di Trinitapoli (Francesco di Feo), Spinazzola (Michele Patruno), Corato (Francesco Scaringella, vicesindaco), San Ferdinando di Puglia (Salvatore Puttilli), Minervino Murge (Maria Laura Mancini): il progetto proposto dall'amministratore di Fabers, Giambattista Sassi, è innanzitutto agli amministratori locali, che prontamente accolgono l'invito e si preparano a sfruttare le ultime risorse europee a disposizione.
SASSI (FABERS): RISPARMIO PER I COMUNI | “Proponiamo una buona pratica per mettere in rete le varie realtà museali presenti sul territorio – spiega lo stesso Sassi – . L'interlocuzione con un unico soggetto gestore porta indubbiamente un risparmio per le amministrazioni”. L'occasione si estende alla possibilità di mettere in sinergia i progetti culturali: “Anziché restare in un unico centro – aggiunge l'amministratore di Fabers – ogni iniziativa si può portare su più territori. E ciò è vantaggioso soprattutto pensando ai prossimi appuntamenti con Matera 2019, quando l'intero Mezzogiorno trarrà vantaggio dalla Capitale della Cultura”.
TUNZI (MIBACT): UN MUSEO PER TUTTI | Il progetto Ypogea guarda quindi alla cultura come “occasione per legare più realtà”, spiega il funzionario del Ministero dei Beni culturali, Annamaria Tunzi, da diversi anni vicina alle vicende del Museo di Trinitapoli. “Qui – spiega – partendo dall'Età del Bronzo abbiamo sperimentato la giusta sinergia tra Ministero e amministrazione locale: un esempio che oggi intendiamo esportare con questo progetto, ovunque ci sia buona volontà degli amministratori”. Dall’inaugurazione nel febbraio 2015, al piano terra del Museo, sono ospitati i reperti della prima fase di utilizzo degli Ipogei, quelli dell’invocazione alla dea della fertilità. Un anno fa, il progetto di crowdfunding per l'ampliamento al primo piano, che a breve permetterà l’esposizione dei ritrovamenti legati al rito funerario. “Raccogliendo fondi in mezzo alla gente ed in rete – riconosce Tunzi – abbiamo sancito, in linea con la campagna #mostriamoliatutti, che il nostro Mat è aperto effettivamente a tutti, superando quello schema che vuole i musei esclusivo appannaggio di studiosi, archeologi ed appassionati”.
BONOMI (SOPRINTENDENZA BAT): OCCORRE SBRIGARSI | Il convegno di lunedì sera traccia le basi per qualcosa che adesso deve impegnare in sinergia le amministrazioni locali, quanto il Ministero. “Abbiamo cercato di chiarire ciò che vogliamo”, premette Simona Bonomi, soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la provincia Bat. L'esigenza è di quelle che non lasciano tempo per gli indugi: “A breve i fondi comunitari 2014/2020 finiranno con l'uscita dell'Italia dall'Obiettivo 1 – avverte Bonomi – . Ciascuno per il proprio ruolo deve riflettere su ciò che si vuol fare dei beni culturali sul territorio, per spendere queste ultime risorse. Trinitapoli parte avvantaggiata, con questa realtà museale che ha ancora tante potenzialità da esprimere. Certamente la prossima apertura del primo piano è un segnale positivo”.
DI FEO: NEL 2018 APRIRÀ IL PIANO SUPERIORE DEL MUSEO | I sindaci presenti riconoscono le difficoltà gestionali dei metodi tradizionali e salutano con favore la proposta sul tavolo della discussione. “Ciascuno di noi ha interesse a rilanciare il proprio territorio – commenta il primo cittadino di Trinitapoli, di Feo – a partire dalle risorse culturali. Il lavoro di questi anni ci ha consentito di aprire il museo. Ora, dopo la campagna di crowdfunding, per noi è tempo di andare oltre: nel 2018 apriremo il piano superiore. Anche in virtù di questo lavoro avviato, grazie alla sinergia tra l'assessorato alla Cultura e la Soprintendenza, siano Comune capofila in questa impresa culturale, ma anche turistica e quindi di sviluppo per la nostra comunità”.
Diplomazia. 1914: la neutralità italiana davanti all’Europa
Seconda lezione del 25 gennaio 2015
a cura del prof. Rusconi
Modernità. Futuro e arcaicità nella guerra combattuta
Nicola Labanca - introduce Claudio Ernè