Ascona tra arte e il Monte Verità
8 agosto 2017 - Meeting Point - puntata 10 - La nuova puntata di Meeting Point vi porta ad Ascona per un visita alla mostra 'Nouveaux Réalistes. Gli anni classici 1960-1970' allestita al Museo Comunale d'Arte Moderna fino al 3 settembre. Esposte, tra le altre, opere di Mimmo Rotella, Arman, Tinguely, Villeglé. Ma strettamente legato alla vivace attività artistica e culturale di Ascona è il vicino Monte Verità: scopriremo la sua affascinante storia, raccontata anche all'interno di un museo.
ARTISTI RUSSI TRA OTTO E NOVECENTO Gli anni di formazione di Marianne Werefkin
Dal 3 aprile al 31 luglio 2011, al Museo Comunale d'Arte Moderna di Ascona si tiene la mostra ARTISTI RUSSI TRA OTTO E NOVECENTO che ricostruisce il periodo di formazione e di riferimento di Marianne Werefkin (Tula, 1860 - Ascona, 1938), avvenuto in Russia tra il 1880 e il 1896.
Il percorso espositivo, ordinato da Mara Folini, direttrice del Museo di Ascona, coadiuvata da un comitato scientifico composto da John Bowlt, Laima Lauckaite Surgailiene, Jean-Claude Marcadé, Nicoletta Misler, presenta 25 opere, esposte per la prima volta fuori dalla Russia e inedite per la Svizzera, provenienti dalle collezioni dell'Otto e Novecento della Galleria Statale Tretyakov di Mosca, che affiancano 3 rarissime tele giovanili, 60 lavori e 30 libretti di schizzi, diari e documenti di una delle artiste più originali dello scorso secolo che, tra il 1909 e il 1910, contribuì a fondare i movimenti d'avanguardia della Nuova Associazione degli Artisti di Monaco e del Blaue Reiter.
L'iniziativa, che ha già vissuto un primo momento espositivo in autunno, proprio alla Galleria Tretyakov, nasce da un progetto voluto dal Dicastero Cultura del Comune di Ascona, con il sostegno del Comune di Ascona, del Museo di Ascona, e dell'Ambasciata Svizzera a Mosca, nell'ambito della manifestazione Economic Forum & Cultural Discoveries, organizzata dalla Repubblica del Canton Ticino in partnership con l'Ambasciata Svizzera a Mosca e che è inserita nei programmi di scambi culturali dell'Ambasciata Russa a Berna, in occasione del festival della 'Russia in Svizzera' di quest'anno.
In particolare, l'esposizione di Ascona, avvalendosi delle opere dei maestri e di quelle che esemplificano l'ambiente culturale russo dell'epoca, segue i primi passi dell'artista in patria quando si confrontava con i movimenti artistici russi di fine Ottocento, siano essi gli Ambulanti (Ilja Repin, Illarion Mikhailovich Prjanišnikov) o i modernisti e i simbolisti (Borisov-Musatov, Botkin, Krymov, Kuznecov, Milioti, Rerikh, Sapunov, Savinov, Somov, Sudejkin, Ul'janov, Utkin, Jakuncikova-Veber, Vrubel), che influenzarono la sua identità artistica.
Il percorso espositivo ospita tre rarissime opere del periodo russo della Werefkin, il Contadino russo in pelliccia dal Museo di Wiesbaden, l'Autoritratto di proprietà del Comune di Ascona e il Ritratto di Vera Repin dallo Schlossmuseum di Murnau.
Accanto a esse, vengono presentate le opere dei suoi maestri e dei suoi amici, provenienti dalla collezione della Tretyakov e da molte collezioni private elvetiche. Allieva del grande realista russo Ilja Repin, Werefkin sposò con convinzione i principi realisti e umanitari dell'associazione artistica degli Ambulanti che prevedevano di portare l'arte tra il popolo a scopo educativo, dando importanza al particolare e all'espressività umana dei personaggi raffigurati (spesso ebrei). Ma già intorno agli anni Novanta dell'Ottocento la pittrice entrò in crisi, in nome di un'arte soggettiva che possa esprimere non la disadorna realtà della vita, quanto la vita vera, ovvero la personalità dell'artista creatore.
L'esposizione accenna, infine, al suo periodo svizzero (1914-1938) quando, costretta a fuggire dalla Germania, giunse nel 1918 ad Ascona, attraverso l'ambiente internazionale del movimento Dada a Zurigo nel 1917, per poi restarci per il resto della sua vita. Qui, la Werefkin diventò punto di riferimento della vita culturale cittadina, grazie alla sua caparbietà e alla sua capacità persuasiva nel mettersi al centro degli eventi più importanti (dalla fondazione del Museo di Ascona nel lontano 1922, alla collaborazione nella nascita del movimento artistico Der Grosse Bär (L'Orsa maggiore) nel 1924). Tale ruolo è attestato in mostra da numerosi documenti autografi della pittrice (diari, carteggi), così come da filmati e documentari storici, alcuni dei quali provenienti dalle Teche della RSI (Radio Televisione Svizzera di lingua italiana).
Curatore
Mara Folini
Comitato scientifico
John Bowlt
Mara Folini
Lajma Laučkajtė Surgailienė
Jean‐Claude Marcadé
Nicoletta Misler
Orari
dal martedì al sabato, 10-12; 15-18
domenica e festivi: 10.30-12.30
lunedì chiuso
Ingresso
intero, 15.- fr.sv (€ 12)
ridotto (AVS, studenti, gruppi), 10.- fr.sv (€ 8)
Informazioni
tel. +41 (0)91 759 81 40
museo@ascona.ch
Sito internet
Catalogo
ALIAS edizioni (pp. 280; 52 fr sv; 40 Euro)
Ufficio stampa
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Comunicato stampa e immagini su clponline.it
Il nuovo Museo Castello San Materno @ Ascona - Lago Maggiore (Ticino/Tessin)
******Enjoy the beauty of Switzerland under the Ticino sun******
Il Municipio di Ascona e la Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten inaugurano il nuovo Museo Castello San Materno in Via Losone 10, Ascona per sabato 5 aprile, alle ore 17.
L'antico Castello San Materno, dopo un accurato restauro, ritorna a vivere nel suo splendore diventando un moderno spazio espositivo del Comune di Ascona. Grazie a un felice accordo tra il Comune e la Fondazione per la Cultura Kurt e Barbara Alten, il Castello è pronto ad accogliere in permanenza una raccolta di più di quaranta opere di artisti gravitanti in area tedesca, tra i più significativi del periodo che va dalla fine dell'Ottocento al primo dopoguerra (Max Liebermann, Lovis Corinth, Fritz Overbeck, Hans am Ende, Otto Modersohn e Paula Modersohn-Becker, Christian Rohlfs, Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Hermann Max Pechstein, Emil Nolde, Alexej Jawlensky, August Macke). ticinoonline
Ascona - Das Rathaus und die Kulturstiftung Kurt und Barbara Alten, eröffnen das neue Schloss-Museum San Materno, via Losone 10, am Samstag, 5. April um 17 Uhr.
Das historische Schloss San Materno lebt, nach sorgfältiger Restaurierung, als moderner Raum für Ausstellungen der Gemeinde Ascona in seiner ganzen Pracht wieder auf. Dank einer glücklichen Vereinbarung zwischen der Gemeinde und der Kulturstiftung Kurt und Barbara Alten, beherbergt das Schloss eine ständige Sammlung von mehr als vierzig Werken von Künstlern aus dem deutschen Raum, den bedeutendsten der Zeit von Ende des neunzehnten Jahrhunderts bis nach dem Ersten Weltkrieg.
Das Museum wird ab 6. April 2014 geöffnet sein.
Öffnungszeiten:
Montag - Mittwoch: geschlossen
Donnerstag - Samstag: 10.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00 Uhr
Sonntag: 14.00 - 16.00 Uhr
Es ist ein seltsames Phänomen: Die eiligen Autofahrer, die nach Ascona hineinstreben, nehmen eher die grosse Event-Anzeigetafel auf der Höhe des Friedhofs wahr als das Castello. Aber hat denn das ehemalige Bauern- und Fischerdorf überhaupt ein Schloss bzw. eine Burg? Das bejahen die Historiker: Seit rund tausend Jahren existiert das Castello. Die umgebauten Reste davon thronen auf dem Hügelchen vor dem Friedhof, um sie herum brandet der Verkehr auf breiten Strassen. Aber noch im Mittelalter schlugen Wellen des Flusses Maggia gegen den Fels des Castello San Materno. Das riesige Schwemmland, das später zum Delta wurde, ging damals wahrlich sehr viel fliessender in den See über.
Quelle: tessinimmobilien
Mit der heutigen Einweihung und dem fast vollständigen Ende der Unbauarbeiten, ist das Castello San Materno die neue Visitenkarte am Ortseingang und erstrahlt in frischem Glanz, als neues Wahrzeichen Asconas.
Weil ich gefragt wurde: In allen Räumlichkeiten des Museums besteht striktes Film- und Fotografierverbot (Urheberrecht) - deshalb sind nur einige wenige Aufnahmen (Danke für die Erlaubnis) aus dem Inneren des Schlosses zu sehen!
Music by: Aries4RceBeatZ
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Domani torna Meeting Point, destinazione: Ascona
Visiteremo la mostra in corso al Museo Comunale d'Arte Moderna e saliremo al Monte Verità
La nuova puntata di Meeting Point vi porta ad Ascona per un visita alla mostra 'Nouveaux Réalistes. Gli anni classici 1960-1970' allestita al Museo Comunale d'Arte Moderna fino al 3 settembre. Esposte, tra le altre, opere di Mimmo Rotella, Arman, Tinguely, Villeglé.
Ma strettamente legato alla vivace attività artistica e culturale di Ascona è il vicino Monte Verità: scopriremo la sua affascinante storia, raccontata anche all'interno di un museo. Meeting Point vi aspetta come sempre il martedì alle 19 e alle 20,35 su VcoAzzurraTv o sul canale Youtube di Lago Maggiore Channel.
MINJUNG KIM
Film by Eric Minh Swenson.
Minjung Kim’s aesthetic is expressive minimalism with traces of 17th and 18th century Japanese ink paintings, yet these images are unquestionably contemporary[1]. The handmade Mulberry Hanji that Kim employs comes from the inner bark of the Paper Mulberry tree, which is native to Korea and flourishes well on its rocky mountainsides. Hanji, Korean for paper, is known for its durability. The oldest existing Mulberry Hanji in Korea is 800 years old. Kim’s ability to create soft, delicate imagery stands in marked contrast to the resilience of the paper. This is elegantly evidenced in Red Mountain, 2014 (right) a seemingly humble composition of an evolving spectrum of red watercolor from which a mountainous landscape emerges. The craggy strata materialize and then nearly disappear in misty, spectral peaks with dramatic density that ebbs and flows like the tide across the picture plane.
Included in the exhibition are new interpretations of Minjung Kim’s distinctive paper collage compositions, as in The Street, 2015 (left). Water-colored Mulberry Hanji is burned, assembled in copious layers and collaged resulting in a dynamic interplay of light, depth and a mist of perception. Energy is channeled through the extraordinary control of Kim’s hand, her pyrotechnic treatment of the paper and the masterful synthesis of color and collage culminating into enclaves of elliptical constellations. Kim explains, “The movement, the colors, they are so calm and peaceful. They are my state of mind.” Similar to Lucio Fontana, Kim feels a need to break through and go beyond the surface, which in her medium of choice is handmade paper.[2] The work expressly conveys her philosophy that all of humanity is interconnected; paths cross at unforeseen moments, journeys collectively predestined and inexorably intertwined.
Minjung Kim is Korean by birth, but has long since adopted Europe as home where she lives and works with studios in Milan and the South of France. The confluence of Asian and European influences is apparent in her aesthetic internationalist approach, which represents a highly individualized synthesis of East and West. Strains of Daoist, Buddhist and Korean thought have influenced her, as well as her experience in Western art.
Minjung Kim has exhibited in distinguished museums worldwide, among them, OCI Museum of Art, Seoul, Korea, Fondazione Palazzo Bricherasio, Torino, Italy; Museo Comunale, Ascona, Switzerland; Museum Sbygningen, Copenhagen, Henry Moore Institutes, Leeds, England; Guanshan Yue Art Museum, Shenzhen, China; Museo d’Arte Contemporanea, Rome, Italy. Her work is held in the permanent collections of numerous important institutions and private collections.
For more info on Eric Minh Swenson visit his website at thuvanarts.com. His art films can be seen at
thuvanarts.com/take1
Eric Minh Swenson also covers the international art scene and his writings and photo essays can be seen at Huffington Post Arts :
BELLINZONA CITTÀ DEI CASTELLI - Montebello
FANTASIA PER MONTEBELLO
Jean-Jacques Hauser, il pianista pittore
Dal 2000 riconosciuti tra i monumenti che costituiscono il Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, i Castelli di Bellinzona rappresentano una preziosa testimonianza dell'architettura fortificata medievale.
In un esclusivo concerto al Teatro Sociale, il dipinto fornì al pianista lo spunto per l'improvvisazione.
Renzo Ferrari - Insonnia - Spazio Tadini
Milano, Spazio Tadini – Insonnia di Renzo Ferrari
Esposti i disegni realizzati nella scorsa stagione estiva caratterizzati da una riflessione sui cambiamenti climatici e da una pittura che attinge sempre più ad un inconscio visionario che si lascia permeare dagli accadimenti reali, dal quotidiano, dal domestico, com’è tipico nella pittura di Renzo Ferrari, molto emozionale e gestuale. Un insieme di “sogni pittorici” possibili grazie alla presenza vigile del corpo che tuttavia si lascia trasportare istintivamente dal fluire dei pensieri e delle visioni.
“Il vero tema di questi nuovi quadri (…), è il paesaggio, - scrive Pietro Luca Nicoletti - o meglio un sentimento di natura che prende una fondamentale sfumatura “ecologica”: Renzo si accosta al tema dell’ecologia nel momento in cui uno stato di natura è minacciato in maniera sempre più aggressiva e allarmante, e si rende conto di un ritorno circolare a motivi che avevano
caratterizzato l’avvio della sua vita d’artista. Parlare di “natura” senza cadere nell’equivoco del “naturalismo”, infatti, significa uno sguardo posato su luoghi che fanno parte di un patrimonio genetico e di memoria: un paesaggio rurale del Ticino della sua infanzia che si è molto trasformato e spesso selvaggiamente cementificato, mettendo in evidenza una componente artificiale che insidia l’integrità di un contesto”.
Scrive invece Sergej Roic circa l’insonnia:
“Per quel che riguarda l’insonnia, il noto stato per cui la mancanza costante di sonno mette a soqquadro la quotidianità o addirittura l’intera esistenza, vale invece la seguente affermazione:
chi soffre d’insonnia ha un unico desiderio, quello di dormire. Eppure, spesso e volentieri l’arte, la massima espressione del gioco inventivo e combinatorio consentita a un essere vivente, il fin troppo razionale essere umano, immagina, congettura, costruisce
e realizza le sue opere proprio “in mancanza di qualcosa”, ovvero agognando a raggiungere uno stato di soddisfazione all’apparenza irraggiungibile.
L’arte “insonne” configura, insomma, la rincorsa di un creativo pie’ veloce alla lenta ma inesorabile tartaruga della materia/contesto piegata alla volontà dell’artista ma mai del tutto, mai fino in fondo. L’arte assume allora un significato “insonne” essendo compiuta
ma anche incompiuta, conclusa ma pure aperta ad altre combinazioni, accostamenti, ulteriori percorsi.
La mostra è accompagnata da un catalogo.
Renzo Ferrari nasce a Cadro l’8 febbraio 1939. A Milano frequenta dapprima il liceo artistico, poi l’Accademia di Brera dove conclude gli studi con una tesi su James Ensor. Nel 1962 tiene la sua prima personale alla Galleria delle Ore. Nel 1964 viaggia ed espone in Germania; nello stesso anno ottiene il Premio Diomira per il disegno e nel 1974 il Premio Feltrinelli per la pittura. L’incontro con la PopArt americana alla XXXII Biennale di Venezia lo impressiona e lo sollecita a cimentarsi con quel linguaggio. Nel 1972 alla Cupola d’Arte Casa di Lugano espone una serie di lavori (1969-1972) sul tema “Artificio e Natura”. Nel 1977 è in mostra alla Bergamini con dei cicli improntati alla condizione esistenziale: “Urbani”, “Mimesi”, “Teste”; sul finire degli anni Settanta lo spazio si incupisce fino a un nero estremo. Nel decennio successivo viene invitato a mostre di taglio museografico quali l’ “Opera dipinta1960-1980”(1982) e “Dieci Pittori a Milano”(1989) allo CSAC di Parma e alla Rotonda della Besana. Nel 1985 Harald Szeemann cura una sua monografica al Monte Verità di Ascona. A partire dal 1989 si produce una significativa svolta nel suo lavoro che registra un impeto graffitista nel segno/disegno e un cromatismo acceso già ravvisabile nell’antologica “Opere 1970-1990”che il Museo civico di Bellinzona gli dedica; dieci anni più tardi, nel 1999, lo stesso museo dà vita al “Fondo Ferrari”. Nel 1995 fa un primo soggiorno a New York seguito da un secondo nel 2004. Nel 2008 è invitato alla rassegna “Artisti arabi e italiani”a Beirut, Damasco e Il Cairo. Nel 2009 riceve il Premio Morlotti alla carriera e l’editore Skira pubblica nella collana Arte Moderna due importanti volumi monografici: “Renzo Ferrari. Opere 1990-2010”(a cura di Francesco Porzio) e“Renzo Ferrari. Opere grafiche 1958-2013” (a cura di Marta Silenzi, Flaminio Gualdoni, Luca Pietro Nicoletti). Nel biennio 2014-2015 i Musei di Neuchâtel e Lugano in sinergia organizzano la retrospettiva Visions nomades-1958/2014. Nella sala del Collezionista della Fondazione Stelline Milano, nel 2016, unitamente alla mostra allestita da Mario Botta, viene presentata la monografia “Le Carte e i giorni” (a cura di Elena Pontiggia, Ed. Skira). L’anno successivo partecipa alla mostra Swiss Pop Art al Kunstmuseum di Aarau e tiene la personale Busillis Timealla Galleria Wolf di Ascona. Nel 2018 espone “Cose Figure Luoghi”al Museo Spazio Tadini di Milano; escono inoltre due nuove pubblicazioni: “Pop Art-Oggetti Ansiosi 1964-1975” e “Taccuini 1989-2015”.
NOTTE BIANCA 2011 @ LOCARNO - Lago Maggiore (Ticino/Tessin)
Notte bianca a Locarno
21 maggio 2011 - Locarno fa ormai parte delle città europee dove ogni anno si festeggia una notte bianca, dando spazio alla cultura, al teatro, alla musica live, ai giochi di magia, alle giostre, allo shopping notturno e altro ancora. Moltissimi gli eventi che fanno vivere ogni angolo della città al ritmo della festa, in un'atmosfera insolita e magica, per assistere a spettacoli all'aperto, entrare nei musei, godersi l'arte, la musica, il teatro e le molteplici animazioni. Nel programma a 360 gradi, l'offerta culturale riveste un ruolo di primo piano.
Esposizioni, proiezioni e visite guidate presentano al pubblico una tavolozza che spazia dalle collezioni della Città, al lavoro di giovani artisti meritevoli di attenzione. Classica, etnica, corale, jazz, giovane, la musica risuona durante l'intera Notte Bianca con concerti nelle varie piazze della città. Un ricco programma coinvolge pure i bambini, in veste di attori o di spettatori, in un percorso di animazioni, spettacoli, attività ludiche e musicali. Il divertimento è assicurato per tutti!
Freinacht in Locarno
21. Mai 2011 - Locarno gehört mittlerweile zu den europäischen Städten, in denen alljährlich eine notte bianca (Freinacht) gefeiert wird, bei der Kultur, Theater, Live-Musik, Zaubereien, Karussellfahrten, nächtliche Shoppingtouren und andere Aktivitäten Platz finden. Eine Vielzahl von Anlässen erfüllt jede Ecke der Stadt mit Leben im Festrhythmus - eine aussergewöhnliche und zauberhafte Atmosphäre. Das vielfältige Programm zeigt Vorstellungen auf Freilichtbühnen, Museumsbesuche, Kunstgenuss, Musik, Theater und Unterhaltung. Das Augenmerk der Veranstalter liegt dabei klar auf dem kulturellen Angebot. Ausstellungen, Darbietungen und geführte Besichtigungen zeigen den Besuchern die Vielfalt der städtischen Sammlungen auf, machen sie aber auch mit den Arbeiten junger, aufstrebender Künstler vertraut. Klassik, Ethno, Chorgesang, Jazz und moderne Stilrichtungen erklingen die ganze „Notte Bianca über mit Konzerten auf den diversen Plätzen der Stadt.
Neben den Erwachsenen kommen auch die Kinder auf ihre Rechnung. Als Darsteller und Zuschauer wirken sie auf der Bühne mit, lassen sich von Märchen verzaubern oder vergnügen sich mit Spielen und Musik. Die Unterhaltung ist für alle garantiert!
Sleepless night in Locarno
21st May 2011 - Locarno is one of the European cities where each year a 'white night' is celebrated, giving space to culture, theatre, live music, magic acts, fun fairs, night shopping and much more. You will find many events in every corner of the town, all with a party tempo and atmosphere, offering the chance to attend open air shows, enter museums, enjoy the arts, music, theatre and more. In the rich and full program, the cultural events are perhaps the highlight. A wide choice of exhibitions, projections and guided tours, ranging from city collections to the work of young and promising artists. Classical, ethnic, choral, jazz, and youth music resounds throughout the entire 'notte bianca' with concerts held in many of the town's squares.
As participants or spectators, this is an event with real appeal for kids, with a guided entertainment trail and shows, games and music. Fun, for sure, for everyone!
Cam & Cut: ticinus
All Rights Reserved
2011 © TICINUS MEDIA
Music by Sound Empire Projekt (Jamendo)
Lugano – City Tour, Kunstausstellung LAC und Artificio Design. Entdecke die Schweiz !
Besuchen Sie erstklassige Kunstausstellungen im LAC und bewundern Sie originelles Design während der Artificio Veranstaltung in Lugano.
Lugano - die grösste Stadt in der Ferienregion Tessin, ist nicht nur drittwichtigster Finanzplatz der Schweiz, Kongress-, Banken- und Businesszentrum, sondern auch die Stadt der Parks und Blumen, der Villen und Sakralbauten. Mit mediterranem Flair bietet Lugano alle Vorteile einer Stadt von Welt und zugleich das Cachet einer Kleinstadt.
In einer Bucht am Nordufer des Luganersees, umgeben von mehreren Aussichtsbergen, liegt Lugano. Der verkehrsfreie historische Stadtkern, die zahlreichen Bauten im lombardischen Stil, exklusive Museen, die Berge, der See und ein voller Veranstaltungskalender laden zum Besichtigen, Erleben - und zum Dolcefarniente ein. Dank des milden Klimas ist Lugano bereits im Frühling zur Kamelienblüte ein beliebtes Reiseziel.
Der Stadtkern mit südländisch anmutenden Plätzen und Arkaden sowie zahlreiche Parks mit subtropischen Pflanzen wie etwa der Parco Civico am Seeufer laden zum Dolcefarniente ein, zum Nichtstun und Geniessen. An der Seepromenade erstreckt sich der Belvedere-Garten. Neben Kamelien und Magnolien schmücken zahlreiche subtropische Gewächse sowie moderne Kunstwerke das Parkbild.
Das hohe Niveau verschiedener Ausstellungen lockt Interessierte in die Kunst- und Architekturstadt. Im Museo Cantonale d'Arte sind Gemälde u.a. von Klee, Jawlensky, Renoir und Degas ausgestellt. Das Tessin und besonders Lugano haben sich in den letzten 50 Jahren zu einer bedeutenden Architektur-Region entwickelt. Die bekanntesten Vertreter der Tessiner Schule sind Luigi Snozzi und Mario Botta. Bottas Banca BSI (Viale Franscini), der Palazzo Ransila (Via Pretorio) oder das eigene Atelier an der Via Ciani sind Beispiele hierfür.
Mehr Informationen auf der Webseite:
QS24
Quellennachweis «Video: Schweiz Tourismus»
Schweiz Tourismus, Tödistrasse 7, 8027 Zürich (Schweiz), E-Mail: video@switzerland.com, Web:
Museo della funicolare di Ortona
Ass. culturale ZOOARTORTONA e il Comune di Ortona
Invitano la S. V. all’inaugurazione della Mostra
125 anni dalla Funicolare “Ferretti” a quella “Rapino” di Ortona
(CH)Mostra fotografica, disegni tecnici e curiosità nel luogo originario
(con documenti inediti provenienti dall’archivio Ferretti custodito dalla Fondazione Bergamo nella Storia)
Vernissage 25 giugno ore 19
ZOOART Passeggiata OrientaleOrtona (CH)
MODERN ART Inspiert by IMPRESSIONIST ART & BYZANTINE ART
Solo Exhibitions Marinella Owens, Gallery IMMAGINI SPAZIO ARTE, Cremona, Italy, Art Critic, Prof. GianLuigi Guarneri, Trs Tv S.r.l., Vailate, Italy
MODERN ART Inspiert by IMPRESSIONIST ART & BYZANTINE ART