Bomba riapre al pubblico il museo etnografico 290314
Descrizione
Val di Sangro nel 1922: Casoli, Atessa, Perano, Montelapiano, Bomba
Frammento tratto da un documentario del 1922, prodotto dalla Teatina film per L'istituto Nazionale Luce. Questa è una riproduzione degli anni '90 con commento del narratore: in vista la vallata del fiume Sangro, in provincia di Chieti, e i principali borghi: Casoli, Atessa, Bomba, patria di Silvio Spaventa, Montelapiano e Villa Santa Maria, la patria dei cuochi
POCHI SOLDI E TANTI BISOGNI, IL FUTURO COMUNITARIO DELLE COOPERATIVE SOCIALI
CONVEGNO A BOMBA DELLA CONSOL. PIANI D'AMBITO NON APPROVATI, FSE AL PALO. DOTTI, ''ANZIANO SUPERERANNO GIOVANI, REINVENTIAMO IL WELFARE'
Resoconto della tavola rotonda ''Le cooperative sociali. Imprese per la comunità, imprese di comunità'' che si è svolto a Bomba (Chieti). Organizzata in occasione dei venti anni di attività del Consorzio di Cooperative Sociali Con.Sol., che opera sull’intero territorio regionale, e che raggruppa oggi 16 cooperative sociali abruzzesi, con circa 200 lavoratori, erogando servizi di welfare per conto di 18 amministrazioni locali.
Ad analizzare i problemi, e soprattutto a delineare vie d’uscita, Teodora Di Santo, presidente Consorzio solidarietà Con.Sol, e presidente Federsolidarietà Abruzzo, Jhonny Dotti, pedagogista, docente della Cattolica di Milano ex presidente del consorzio nazionale cooperazione sociale, Fondatore di Welfare Italia, rete di poliambulatori medici a prezzi calmierati. E Padre Natale Brescianini, monaco benedettino, collaboratore della scuola di economia civile, consulente aziendale per lo sviluppo della persona.
Hanno dato un contributo bellezza e speranza, nel corso della festa finale, i Ladri di Carozzelle, gruppo rock nato nel 1989, come attività di laboratorio della Cooperativa Arcobaleno di Frascati, e composto da persone disabili che confermano che il termine “diversamente abile”, non è un termine meramente politically correct.
Pioggia e frane lungo la fondo valle Sangro 652
Lanciano, servizio Tgmax 27 febbraio 2015. Pioggia e frane, binomio ormai inscindibile lungo la Fondovalle Sangro Ss 652. Si staccano massi dai costoni, piove anche in galleria. Il sopralluogo del Tgmax da Colledimezzo (Chieti) a Tornareccio (Chieti) a Bomba (Chieti) fra tratti di strada crollati, viabilità compromessa e deviazioni del traffico.
Madre Giuseppina Vannini: Papa Francesco la proclamerà santa
Madre Laura Biondi, Superiora Generale Emerita della Congregazione Figlie di San Camillo. In studio per parlare della canonizzazione, che avverrà il 13 ottobre, della fondatrice: suor Giuseppina Vannini.
Miniere Santa barbara: ecco il progetto
VIDEOCARTOLINE DAL PASSATO: Noi c'eravamo
Alessandria sotto le bombe
30 Aprile 1944 - 5 Aprile 1945
Realizzazione: LINKANTO
Regia: Fabio Solimini
Musiche: Alessandro Russo
Isernia, scuola San Pietro Celestino: le mamme dei piccoli alunni attaccano il s...
Servizi TG | Isernia, scuola San Pietro Celestino: le mamme dei piccoli alunni attaccano il sindaco | 17/10/2016
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Barberino, al via la demolizione. Poi una ciclabile fino a Cassolo
Beni Culturali: progetto ENEA-Regione Lazio, 860mila euro per hi-tech a PMI e lavoro giovani
Nuove opportunità per i beni culturali nel Lazio.
Dopo il record di quasi 20milioni di ingressi nei musei della Regione e di oltre 60milioni di euro di ricavi nel 2015, prende il via un progetto innovativo che unisce il trasferimento di tecnologie avanzate alle PMI attive nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, alla creazione di occupazione qualificata per i giovani.
Gerardo De Canio (ENEA) Le tavole vibranti presso il Centro Ricerche ENEA della Casaccia sono molto usate dagli operatori e anche dall'ENEA per gli interventi conservativi del patrimonio artistico. Le aziende avranno la possibilità di verificare le tecniche di intervento che loro applicano e di scegliere la tecnica ottimale.
Il progetto si chiama COBRA, è finanziato con 860mila euro dalla Regione ed è stato vinto dall’ENEA, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Roberta Fantoni (ENEA) In questo progetto trasferiamo le nostre tecnologie e ci posizioniamo a livello nazionale e internazionale per partecipare anche a iniziative maggiori, che sono quelle relative alla realizzazione di grandi insfrastrutture europee che sul tema dei beni culturali sono in partenza proprio in questo momento e l'Italia è capofila.
In particolare, per i prossimi due anni i Centri di Ricerca ENEA di Casaccia e Frascati apriranno i loro laboratori per mettere a disposizione infrastrutture e tecnologie d’avanguardia per le imprese che vorranno arricchire le loro competenze di diagnostica e restauro del patrimonio culturale.
Lucrezia Ungaro (Sovrintendenza Capitolina ai beni culturali - Responsabile Museo dei Fori Imperiali) Il tema della conservazione dei materiali lapidei e non solo, all'aperto e nei depositi e anche direi in esposizione è un tema nevralgico. Dobbiamo fare i conti con i finanziamenti che non sono mai sufficienti a coprire il fabbisogno. Quindi a sperimentare tecnologie sicure chiaramente che anzi miglioriano il rapporto con il materiale, con la sua pelle diciamo, non può essere altro che un vantaggio.
Ulderico Santamaria (Responsabile Laboratori Scientifici Musei Vaticani) La manutenzione è alla base della conservazione prima ancora del restauro. Quindi una corretta manutenzione che viene affidata a sensori qualificati come stiamo facendo per la Cappella Sistina che poi possa coniugarsi con metodologie avanzate come la biopulitura per esempio che stiamo sperimentando con l'ENEA, con la dr.ssa Sprocati del Laboratorio di microbiologia, che ha dato già ottimi risultati. Intendiamo sempre di più estenderla per le nostre opere d'arte. Quindi manutenzione, monitoraggio, attenzione per l'ambiente, utilizzo di materiali che siano fortemente attivi ed efficaci ma non pericolosi nè per l'opera nè per l'uomo. Ringraziamo l'ENEA per questo supporto, in quanto fortemente specializzato in questo campo.
PINACOTECA NAZIONALE CAGLIARI
Apre il lunedì la Pinacoteca Nazionale di Cagliari. La Soprintendenza ai BAPSAE aderisce al progetto per l'apertura straordinaria del lunedì, giornata in cui i musei nazionali chiudono . La Pinacoteca Nazionale di Cagliari sarà visitabile nelle giornate di lunedì, secondo il calendario proposto, a partire dalle 11. La sede, facilmente raggiungibile, é attigua al Museo Archeologico, nella Cittadella dei Musei, in piazza Arsenale.
I turisti e gli ospiti della città e della costa avranno, previo appuntamento, la possibilità di conoscere la Sardegna attraverso una serie di itinerari culturali collegati alle opere esposte nel sito museale.
Le visite saranno coordinate dal direttore della Pinacoteca, Marcella Serreli, in collaborazione con i Servizi Educativi del Museo e del Territorio della Soprintendenza ai BPSAE per le province di Cagliari e Oristano e i Servizi Aggiuntivi della Nova Musa.
14 e 28 giugno 2010 L'immagine di Sant'Antioco.
Itinerario informatico: Le chiese medievali della Sardegna meridionale.
5 e 12 luglio 2010 1 dipinti della Scuola di Stampace
Itinerario informatico: Dalla Pinacoteca all'antico quartiere di Stampace.
2 e 9 agosto 2010 Pietro, Michele Cavaro e la loro scuola nel Cinquecento
Itinerario informatico : La chiesa di San Francesco di Stampace a Cagliari.
6 e 20 settembre 2010 La Pala di Sant'Orsola di Francesco Pinna,
Itinerario informatico : Francesco Pinna tra Pinacoteca e territorio
4 e 18 ottobre 2010 Pittori napoletani e genovesi in Pinacoteca.
Itinerario informatico: La presenza dei genovesi e dei napoletani a Cagliari. Testimonianze della loro cultura in Sardegna
Info:
Direttore Pinacoteca : Marcella Serreli 3409823500
Ufficio Pinacoteca 070.662496 - 070.674054
pinacoteca.cagliari.beniculturali.it
MUSEO PIANA DELLE ORME + KING OLIVER
Piana delle Orme è un parco tematico realizzato all’interno dell’omonima azienda agrituristica per ospitare una delle collezioni più grandi ed eterogenee al mondo. Dedicato al Novecento, il complesso museale rappresenta un viaggio attraverso 50 anni di storia italiana. Oltre 30 mila mq di esposizione per raccontare le tradizioni e la cultura della civiltà contadina, le grandi opere di bonifica delle Paludi Pontine, la Seconda Guerra Mondiale, ma anche per mostrare i veicoli e i mezzi agli albori della grande industrializzazione e i giocattoli con i quali si divertivano i bambini di una volta. Un museo per tutti, all’interno del quale bambini e adulti possono ritrovare e rivivere
NUORO | Autunno in Barbagia (edizione 2014)
Nel cuore della Sardegna si trova la città di Nuoro custodita da Su Monte come chiamano affettuosamente i nuoresi il Monte Ortobene che, sospeso tra passato e presente, sfoggia solenni torrioni e pinnacoli separati da gole scoscese e circondati da incantevoli valli.
Nuoro è considerata città simbolo della cultura e delle tradizioni dell’isola e, proprio per l’intensa attività di grandi scrittori e artisti, venne nominata “Atene sarda”.
Oltre alle numerose testimonianze archeologiche del territorio, il Museo Archeologico Nazionale offre un’interessante esposizione del ricco patrimonio rinvenuto nella provincia di Nuoro a partire dal Neolitico. La città è sede dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico che gestisce l’importante Museo della Vita e delle Tradizioni Popolari Sarde in cui sono rappresentati il modo di vivere e la cultura degli isolani. Imperdibile è la visita al rinomato MAN (Museo d'Arte provincia Nuoro) che organizza numerosi eventi tra cui importanti mostre e rassegne d’arte contemporanea e alla casa natale di Grazia Deledda in cui è stato allestito un viaggio nel tempo alla scoperta della società, dei luoghi e degli oggetti personali della scrittrice premio Nobel per la letteratura. Il capoluogo fu anche la patria di illustri artisti come Antonio Ballero e Giovanni Ciusa Romagna.
Scopri di più:
LA GRANDE GUERRA MOSTRA DEL MUSEO DEL FRONTE E DELLA MEMORIA DI SALVATORE GONZALEZ
GAETA FORMIA MUSEO GONZALEZ
val grigna
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Coordinate: 45°54′19″N 10°19′20″E (Mappa)
Val Grigna
Paese/i bandiera Italia
Regione/i Stemma Lombardia
Provincia/e stemma Brescia
Comuni principali Bienno, Berzo Inferiore, Esine, Prestine
Mappa della valle
Mappa della Valle
Comunità montana Comunità Montana della Valle Camonica
La Val Grigna o Valgrigna è una valle della Lombardia orientale, tributaria laterale della Valle Camonica e pertanto appartenente, dal punto di vista amministrativo, alla Provincia di Brescia.
Geografia
La valle prende il suo nome dal torrente che l'attraversa, la Grigna (il nome è etimologicamente femminile e lo si ritrova così nel dialetto e nei proverbi). Il suo imbocco si colloca presso il comune di Esine, nella media Valle Camonica, e prosegue lungo i territori di Berzo Inferiore, Bienno e Prestine. Si conclude in testata al Passo di Croce Domini (1892 m).
La valle giace a sud del Parco regionale dell'Adamello, segnandone il confine meridionale. Dal punto di vista orografico separa le Alpi Retiche meridionali a nord dalle Prealpi Bresciane e Gardesane a sud.
Voci correlate
Valle Camonica
Vaso Re
Ensemble Mambo Varése @ Spazio Arka, Cagliari-Italy-2/4 (2014.11.04)
Norbert R.Stammberger (Sax) - Marta Bladi Loddo (voice) - Gürkan Baltacılar (Guitar&Electronics) - Matteo Muntoni (Bass) - Antonio Pinna (Drums)
Dancer : Cansu Ergin
Ensemble Mambo Varése @ Spazio Arka, Cagliari-Sardinia-Italy-(2014.11.04)
Allestimento a EXPO 2015
Allestimento dei 114 pezzi del Museo della Civiltà contadina nel padiglione d'accesso a EXPO
ZARA Dalmazia ADES
Video illustrativo della citta' di Zara, in Dalmazia. A cura dell'Associazione amici e discendenti degli esuli Giuliani Istriani Fiumani Dalmati ADES - Dal cd L'Italia oltre adriatico - da Veglia a Cattaro di Alessandro Marco FUSCO
ZARA
Il centro storico di Zara si estende su una stretta penisola e un tempo era racchiuso da una cerchia di quattro porte, di cui ne sono rimaste soltanto due: la Porta Marina, del 1560, e quella di Terraferma, quest'ultima costruita nel 1543 su progetto di Michele Sanmicheli, raffiguranti il patrono della città S. Crisogono e il leone di S. Marco. Intorno alla fortezza distrutta è stato costruito un grande parco che ospita oggi il Museo Archeologico.
All'interno della chiesa di San Donato ci sono interessanti reperti ritrovati nell'insediamento dei Liburni e in tombe della Dalmazia settentrionale. In Piazza delle Erbe si trova, superstite delle bombe, un'antica colonna romana, utilizzata dai Veneziani come gogna, oltre alla torre medievale, unico resto delle mura cittadine.
La chiesa di San Simone, costruita sulle fondamenta di una chiesa del V-VI sec., ospita le spoglie del santo in un sarcofago di epoca tardo romanica, un eccezionale lavoro in argento realizzato nel XIV sec. dall'orafo milanese Francesco da Sesto. Da questo punto si diparte il Decumano romano, ancora oggi il principale asse est-ovest della città.
Il Museo Etnografico si trova nell'antico edificio della guardia cittadina con la splendida loggia, che dà sulla piazza principale. La loggia del XII sec., ristrutturata dal Sanmicheli è oggi sede di esposizioni. Il centro religioso di Zara è costituito da due chiese e un monastero. La chiesa di San Donato è un'imponente rotonda del IX sec., costruita sullo spazio che un tempo ospitava il foro cittadino. Oggi è una bella sala di concerti. La chiesa di Santa Maria appartiene invece al vicino monastero benedettino del XI sec., ristrutturato nel XVI sec.
Il duomo di Santa Anastasia rappresenta una delle basiliche più imponenti della costa adriatica occidentale. Nel 1324 fu realizzata la splendida facciata a tre portali, con due archi ciechi a incorniciare altrettanti rosoni. Nel timpano centrale è raffigurata la Madonna con i santi Zoilo e Anastasia. La chiesa dedicata a San Crisogono risale al XII sec. Le pareti esterne degli absidi sono decorate con archi ciechi di rara bellezza.
Dopo i bombardamenti americani che rasero al suolo gran parte dell'antica cittadina nel 1944 ed il conseguente esodo totale della popolazione, nel 1958 gli zaratini superstiti, dopo aver solennemente dichiarato che il comune si afferma e si incardina soprattutto nella libera volontà unanimemente espressa dai cittadini, e di voler, forti del diritto millenario della stirpe.... mantenere intatta la tradizione municipale, plebiscitariamente deliberarono la costituzione del Libero comune di Zara in esilio, associazione storica dei dalmati italiani, al fine di ricomporre la unità municipale di un libero comune italico, di mantenere fra i cittadini associati gli antichi vincoli di concordia civica, continuando in Patria il culto delle tradizioni cittadine e di rivendicare in nome della storia e della cultura italiana della Dalmazia, il diritto ad un libero plebiscito per il ritorno alla Patria dei padri ed il 29 settembre '63, nel Palazzo ducale di Venezia, elessero il loro primo sindaco. L'attuale sindaco è lo stilista Ottavio Missoni, in foto, ragusino di nascita.
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Btg. Bersaglieri Zara
Il 12 novembre 1920 fu siglato tra Italia e Jugoslavia il trattato di Rapallo, che prevedeva la cessione di Fiume all'Italia e la Dalmazia alla Iugoslavia esclusa Zara. Il 9° Rgt. Bersaglieri arrivò a Zara nel 1924 e la lasciò il 21 gennaio 1936, ed al suo posto rimasero due btg. Mitraglieri e un btg. Bersaglieri di nuova costituzione, che per l'appunto prese il nome di Btg. Bersaglieri Zara, a giugno dello stesso anno fu equipaggiato con le biciclette, e divenne dunque Btg. Bersaglieri Ciclisti Zara. Gli elementi zaratini presenti nei suoi quadri, in special modo fra gli ufficiali, erano numerosissimi; ciò contribuì a conferire al reparto un elevato spirito di corpo, accentuato dalla sensazione di isolamento che il battaglione viveva assieme alla città.
Il casale del contadino.avi