REGGELLO. PIEVE DI S.PIETRO A CASCIA (FIRENZE, ITALY)
Pieve romanica di S.Pietro a Cascia a Reggello, provincia di Firenze, Valdarno, Toscana, Italia. È una tra le più interessanti pievi valdarnesi per la qualità delle sculture e per l'impianto architettonico romanico riferibile al tardo XII secolo. La facciata decorata con arcatelle è preceduta da un portico a quattro arcate con colonne e capitelli classicheggianti. All'interno le tre navate sono divise da colonne monolitiche, cui fa eccezione nella penultima campata la presenza di pilastri quadrangolari; a conclusione è una sola grande abside semicircolare. Molte delle opere un tempo esposte in chiesa si trovano nell'adiacente Museo Masaccio di Arte Sacra inaugurato nell'aprile del 2002: la Madonna in trono con il bambino con angeli adoranti e santi, noto anche come il Trittico di San Giovenale di Masaccio (1422) è senza dubbio l'opera più importante che sia stata ospitata in questa chiesa, la Madonna con il bambino e santi di ambito ghirlandaiesco, nonchè l'affresco staccato con l' Annunciazione di Mariotto di Cristofano.
Dipingere a parole. Angeli di Terra. Trittico di San Giovenale di Masaccio
I VIDEO DEL PROGETTO DIPINGERE A PAROLE:
Narrazioni tra vita e arte nei luoghi del Sistema Museale del Chianti e Valdarno Fiorentino
Tra le pieghe dei ricordi familiari e le finestre di immagini del trittico di San Giovenale dipinto dal giovane Masaccio nel 1422 e conservato nel Museo Masaccio d’arte sacra di Cascia a Reggello a cura della narratrice Maria Italia Lanzarini
Da Reggello a Vallombrosa
Da CASCIA in Reggello, Firenze a Vallombrosa, paseggiata a Monte Secchieta. Uscita A1 Incisa Valdarno, Reggello, Saltino, Vallombrosa, Monte Secchieta. Fiat Panda 4x4 GPL , Museo d'Arte Sacra Masaccio di Cascia (Reggello) a Riserva Naturale Statale Vallombrosa - Toscana, Tuscany trip
Da Reggello a Vallombrosa: il cammino
Da CASCIA in Reggello, Firenze a Vallombrosa, paseggiata a Monte Secchieta. Uscita A1 Incisa Valdarno, Reggello, Saltino, Vallombrosa, Monte Secchieta. Fiat Panda 4x4 GPL , Museo d'Arte Sacra Masaccio di Cascia (Reggello) a Riserva Naturale Statale Vallombrosa - Toscana, Tuscany trip
By Rampicanti 2008
Musica: Down To The River
Niccolò Jommelli - Agonia di Cristo, lama sabactani 4_7
Performed by: Ensemble Vocale e Strumentale Concerto Direttore Roberto Gini,Fagotto Massimo Data registrazione per la Nuova Era effettuata presso la Chiesa S.Michele Maggiore Pavia
Picture by: Masaccio - Crocefissione (polittico di Pisa) presso il museo Capodimonte, Napoli
IMPORTANTE
Se ritenete che questo video leda i vostri diritti di proprietà, vogliate comunicarmelo e sarà mio dovere eliminare il video dal web. Grazie.
If you think this video is affecting your property rights, please tell me and I will remove it from the web. Thank you.
FRANCESCO GRANACCI (1469-1543). PITTORE FIORENTINO
FRANCESCO GRANACCI (Villamagna 1469-Firenze 1543). PITTORE FIORENTINO / ITALIAN PAINTER.
Fu un pittore italiano del primo periodo del manierismo fiorentino. Si formò alla bottega di Domenico Ghirlandaio, dove si esercitava anche Michelangelo, che diventò suo amico e con il quale fu scelto per frequentare la scuola di Lorenzo il Magnifico nel Giardino di San Marco. Assimilò così bene la lezione quattrocentesca, che in un lungo arco della sua produzione rimase fedele a certi stilemi nei dettagli e nelle composizione, rendendo talvolta assai incerta la datazione delle sue opere, per la quale è quindi fondamentale la sua biografia nelle Vite del Vasari, dove sono elencate numerose opere, tutte rintracciate anche se talvolta non databili esattamente. Le prime opere giovanili furono influenzate dallo stile di Filippino Lippi, come la Madonna in trono tra i Santi Michele e Giovanni Battista (Staatliche Museen, Berlino), l'Adorazione del Bambino (Academy of Art di Honolulu) e le Quattro Storie di San Giovanni Battista (divise tra New York, Liverpool e Cleveland), dotate di una vivace vena narrativa e probabilmente create per una committenza privata fiorentina. Nel 1508 andò a Roma, dove, con altri artisti, aiutò Michelangelo a trasferire i segni dei cartoni sulla volta della Cappella Sistina. Di nuovo a Firenze, dipinse una Madonna con Bambino fra i Santi Francesco e Gerolamo per il convento degli Agostiniani di San Gallo (oggi alla Galleria dell'Accademia), la Madonna della Cintola per la Compagnia di San Benedetto Bigi, e nel 1515 partecipò alla realizzazione degli apparati per la visita a Firenze di papa Leone X; dello stesso periodo le Storie di San Giuseppe (divise tra gli Uffizi e Palazzo Davanzati). La piena maturità artistica si ebbe attorno al 1519, con opere come la Madonna col Bambino e San Giovannino (Museo di Arte Occidentale e Orientale di Odessa), con il superamento degli stilemi quattrocenteschi verso un senso più complesso e moderno dello spazio compositivo e del movimento. Opere del 1520-1525 tradiscono un'influenza diretta di Fra Bartolomeo (Madonna in trono tra San Sebastiano e San Francesco a Castelfiorentino, Sacra Conversazione a Montemurlo), mentre è ascrivibile all'influsso di Pietro Perugino la pala della Vergine Assunta e quattro santi (galleria dell'Accademia, Firenze, 1525 circa). Le idee degli altri pittori manieristi portano nel frattempo la pittura del Granacci a soluzioni originali, che il pittore usa soprattutto nelle opere di dimensioni ridotte, mentre in quelle di grande formato predilige ancora uno stile classicheggiante. Un'altro prestigioso incarico fu l'esecuzione di una pala per il convento di Sant'Apollonia, secondo il Vasari dipinta su uno schema fornito dallo stesso Michelangelo, della quale rimangono solo alcuni frammenti, fra alcune storie della predella con l'Annunciazione e le Storie dei Santi Martiri, dalla tecnica sicura e fluente, con una vivace espressività. Spigliatamente manierista è anche la grande tela con l'Entrata di Carlo VIII a Firenze (1527, Uffizi) o i Diecimila martiri nella Chiesa dei Santi Simone e Giuda a Firenze, entrambe della sua ultima fase. E' sepolto nella chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze.