Best Attractions and Places to See in Asti, Italy
Asti Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Asti. We have sorted Tourist Attractions in Luxembourg City for You. Discover Asti as per the Traveller Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Isle of Skye.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Asti.
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List of Best Things to do in Asti
Colle Santuario Don Bosco
Cattedrale di Asti Santa Maria Assunta
Palazzo Mazzetti / Museo e Pinacoteca Civica
Festival delle Sagre di Asti
Collegiata di San Secondo
Cripta di Sant'Anastasio e Museo Lapidario
Battistero di San Pietro
Torre Troyana
Pasticceria Giordanino
Museo Paleontologico Territoriale dell'Astigiano
6 Convegno Apriti Museo! Imbriano, Museo Astigiano
Guida in CAA al Museo dei Fossili, Museo Paleontologico Territoriale dell'Astigiano e Asti ti accoglie Comune di Asti politiche sociali
Visita al museo paleontologico di Asti 1
ASTI. Viaggio alla scoperta del complesso storico di San Pietro (seco. XII) in cui trova collocazione l'attuale MUSEO PALEONTOLOGICO DI ASTI, in cui sono conservati resti fossili tipici del pliocene piemontese, in particolare delle facies astiana e villafranchiana, che non sono comunque gli unici esemplari che si possono ammirare nella piccola ma ricca sala... I PARTE
Best Tourist Attractions you MUST SEE in Asti, Italy | 2019
Asti (UK: AST-ee, US: AH-stee, Italian: [ˈasti]; Piedmontese: Ast [ˈɑst]) is a city and comune of 76,164 inhabitants (1-1-2017) located in the Piedmont region of northwestern Italy, about 55 kilometres (34 miles) east of Turin in the plain of the Tanaro River.
Discover what's best in your city.
The rating information was taken from Google Maps and the list was last updated on 3rd June, 2019:
1: Castle of Pralormo
2: Astilido
3: Palazzo Mazzetti - Pinacoteca Civica
4: Palio di Asti
5: Asti Cathedral
6: Torre Troyana
7: Palazzo Ottolenghi
8: Museo Paleontologico Territoriale dell'Astigiano
9: Church of St Secundus
10: Castello di Montemagno
Click on a link below to see an up-to-date list and more:
Museo Paleontologico
Uno stanziamento regionale permetterà i lavori per la principale area museale del Piemonte al Palazzo del Michelerio di Asti
Balenottere ad Asti
Balenottere e squali ad Asti
5 milioni di anni fa nel Golfo Padano...
Museo Paleontologico (complesso Michelerio) di Asti
21 febbraio 2016
Campo degli Amusium - Mongardino (AT)
Affioramento pliocenico astigiano (5,3 - 1,8 milioni di anni fa) in cui si possono osservare molteplici specie di conchiglie fossili, purtroppo non in buono stato di conservazione a causa della vicinanza dell'affioramento ad un campo arato.
Specie particolarmente abbondante di questo sito è l'Amusium cristatum, con esemplari che il più delle volte conservano intatte entrambe le valve in posizione di vita e conservano le colorazioni originali.
L'affioramento segue il canale di scolo delle acque piovane del campo che si vede nel video, e partendo dal basso presenta dapprima alcuni metri di sedimento incongruente trasportato dalle pioggie, poi inizia il primo strato ad argille grigio azzurre di Lugagnano, in cui sono presenti alcuni bivalvi tra cui Glossus humanus, alcuni metri più su vi sono invece le famose sabbie gialle astiane, ricche di macrofossili e microfossili. Più sopra ancora è presente uno strato ricco di ostrea e brachiopodi, in particolare esemplari di Terebratula ampulla.
Ma l'emozione più bella che questo affioramento mi ha dato, è il ritrovamento di un dentino di squalo, uscito setacciando i sedimenti!
Paleontologia dell'Astigiano - Fossili del Pliocene - ZAVAproduzioni
Le rocce più antiche, fino ad ora scoperte nel Monferrato, risalgono all’era Mesozoica, soprattutto al periodo Cretaceo che è iniziato 130-140 milioni di anni fa. L’area attualmente occupata dal Piemonte era allora sommersa da un mare profondo chiamato Tetide. Sul fondo di questo mare si accumulavano dei fanghi, come avviene attualmente negli oceani. Man mano che tali sedimenti aumentavano di spessore e quindi di peso, le parti più basse, più antiche, si riducevano di volume, perdevano acqua e si trasformavano in rocce compatte
All’inizio dell’Era Cenozoica o terziaria, nell’ Eocene, circa 50 milioni di anni fa, l’Africa, coinvolta da grandiosi movimenti delle parti più profonde della crosta terrestre, lentamente si avvicina all’Europa. I tranquilli e profondi fondali della Tetide, nei quali si erano deposti i sedimenti che avevano originato le rocce del Mesozoico, si ripiegano, si accavallano, emergono in parte dal mare e formano le Alpi. La zona corrispondente al Monferrato è ancora sommersa, mentre la zone corrispondente alle Langhe è già emersa. Il mare ricopre ancora vaste zone anche se è meno esteso e meno profondo. Su questi fondali poco profondi si sviluppano associazioni di organismi quali molluschi, coralli, echinodermi.
Circa 10 milioni di anni fa ha inizio una serie di movimenti orogenetici che porteranno alla formazione della catena degli Appennini. Tali movimenti interessano anche la nostra zona (colline del Monferrato). Si giunge così al periodo in cui si consolidano ed emergono le tre zone tipiche del nostro territorio: le Langhe, il Monferrato e la collina torinese. Si formano le arenarie (pietra da cantoni) da cui verranno estratti i materiali da costruzione nel Medioevo.
Nell’ultima parte del Miocene, 6 –7 milioni di anni fa, il mare Mediterraneo è un lago e si prosciuga lentamente a causa del clima tropicale con piovosità limitate e per effetto dell’evaporazione (che dà origine a grandi giacimenti di gesso). Ma circa 5 milioni di anni fa, in seguito alla riapertura dello stretto di Gibilterra, il Monferrato e le Langhe tornano ad essere quasi interamente coperti dal mare, il Piemonte si popola di pesci e crostacei.
Ed eccoci giunti al periodo per noi più interessante, in quanto i fossili ritrovati a Montafia risalgono proprio all’ultimo periodo dell’Era Terziaria, detto Pliocene.
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Affinché un organismo possa subire un processo di fossilizzazione è necessario che sussistano le seguenti condizioni:
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un rapido indurimento del sedimento in cui il resto è inglobato o nuovi sedimenti che seppelliscano in tempi brevi quelli già esistenti;
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la presenza di parti resistenti mineralizzate o comunque di difficile alterazione.
I fossili si conservano soprattutto in ambiente marino poiché vi sono presenti fanghi e sabbie.
Esistono due tipi di fossilizzazione:quella diretta e quella indiretta.
La conservazione diretta si può realizzare in tre modi:
bullet Mineralizzazione: dopo la distruzione delle parti molli dell’organismo rimangono nel sedimento le impalcature scheletriche che gradualmente vengono sostituite da sostanze inorganiche circolanti nel sedimento;
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Permineralizzazione: nelle impalcature scheletriche porose o vascolarizzate,come nei vegetali,si infiltrano e si depositano sostanze minerali;
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Carbonizzazione: si riscontra tipicamente nei vegetali e avviene in ambiente povero di ossigeno. Consiste in una eliminazione di idrogeno,ossigeno ed azoto dai tessuti vegetali,con conseguente arricchimento di carbonio.
La conservazione indiretta consiste nella formazione di un modello minerale interno o esterno.
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Il modello interno si forma quando la conchiglia di un mollusco viene riempita da un sedimento,le parti molli vanno in decomposizione e la conchiglia viene disciolta nelle acque acide. Nel vuoto lasciato dalle parti molli rimane un nucleo di sedimento.
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Il modello esterno si forma invece se l’ animale interno viene disciolto ed il vuoto riempito di sedimento.
FONTE UNICA:
I FOSSILI DELL'ASTIGIANO
In questo filmato (per le foto si ringrazia il dott. Piero Damarco) Floriana Porta presenta i fossili dell'Astigiano, in particolar modo le conchiglie e le foglie fossilizzate. Un breve viaggio in un mondo lontanissimo, eppure così vicino.
Blog:
Sito web:
Tour gratuiti dell'Astigiano il 19 febbraio - GRP Televisione
Una domenica dedicata alle guide turistiche: il 19 febbraio l'associazione guide, interpreti e accompagnatori turistici piemontesi regaleranno ai visitatori astigiani un tour guidato, per ricordare quanto sia importante la professionalità degli operatori che guidano i visitatori alla scoperta del nostro patrimonio.
VIGLIANOTTERA - La Balenottera di Valmontasca
Floriana Porta presenta il video della tavola a tempera del designer torinese Alessandro Porta, dedicata a Viglianottera, la Balenottera di Valmontasca (fossile scoperto nel 1959 a Valmontasca, frazione di Vigliano d'Asti).
Blog Viglianottera:
Blog mostra:
Sito web:
Insidie the Collection - CHARCHARODONTOSAURUS
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