Museo dell'Emigrazione Piemontese nel mondo
Carlotta Colombatto, curatrice del Museo regionale dell'Emigrazione Piemontese nel mondo di Frossasco, ci ha condotto in un viaggio attraverso l'emigrazione di ieri, quando erano i nostri connazionali a lasciare l'Italia per motivi economici, per migliorare la propria qualità di vita.
Questo video fa parte del progetto Ricordi e racconti. Un viaggio alla scoperta delle nostre valli... in francese e occitano, realizzato grazie ai finanziamenti per la legge 482/1999 per la tutela e la promozione delle lingue minoritarie.
Trovate il progetto completo qui: loradelpellice.it/lingue-minoritarie/
I Grandi maestri piemontesi della fisarmonica - Libro CD
A tre anni di distanza dalla prima edizione, la Zanetti Records presenta il libro di Fabio Banchio I GRANDI MAESTRI PIEMONTESI DELLA FISARMONICA VOL. 2. Aggiornato ed arricchito in ogni capitolo, il volume – 144 pagine a colori di eccezionale pregio artistico, 300 immagini storiche inedite dal 1886 ad oggi, bilingue (traduzione in inglese di Sabrina Daly) – racconta la vita e le opere di Guido Deiro, la più grande star del Vaudeville americano del primo Novecento; Pietro Deiro, “Il Papà della Fisarmonica”; Michele Corino, fisarmonicista dell’Orchestra EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) del maestro Cinico Angelini ed autore del successo mondiale Fisarmonica Impazzita; Mario Piovano, che ha avuto l’onore di accompagnare la starfrancese dell’Olympia Mirelle Mathieu; Dino Negro, fondatore dell’Académie d’Accordéon des Alpes-de-Haute-Provencee padre di Cécilia, docente di fisarmonica presso l’École Nationale de Musique, de Danse et d’Art Dramatique des Alpes-de-Haute-Provence; Carlo Artero, Stella al Merito della Comunità Europea Accordeonisti; Paolo Tricò,Oscar mondialedella Fisarmonica nel 1959 e direttore dell’omonima prestigiosa fisorchestra; Giovanni Vallero,Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Due capitoli sono inoltre dedicati alle fabbriche piemontesi di fisarmoniche Giuseppe Verde, storicamente la prima ditta del Canavesano ad esportare fisarmoniche,edAntonio Ranco, i cui strumenti hanno accompagnato i trionfi delle più grandi star della fisarmonica tra cui i fratelli Deiro ed il pluripremiato concertista svizzero Max Husi. Grazie alla collaborazione della Fondazione CRT e ad un imponente documentazione fotografica e bibliografica concessa in esclusiva dall’Associazione Piemontesi nel Mondo, dal Museo Regionale dell’Emigrazione di Frossasco, dagli stessi artisti e/o dai loro eredi (una speciale menzione va accordata al Conte Guido Roberto Deiro Junior, figlio del grande Guido, ed alle ditte Giuseppe Verde eAntonio Ranco), il libro mette in relazione la fisarmonica con il fenomeno sociale dell’emigrazione, diventando così affresco di un’epoca, riflessione sul contributo (sinora ingiustamente trascurato dagli storici) dato dagli emigranti piemontesi alla divulgazione di questo strumento ed alla creazione di un suo repertorio originale. Al libro è allegato un Cd (realizzato per l’occasione) con venti nuove registrazioni affidate ad un quartetto di musicisti d’eccezione: Luca Zanetti alla fisarmonica, Gianpaolo Petrini alla batteria, Saverio Miele al contrabbasso, Nico Di Battista alle chitarre. Accanto a brani come Fisarmonica Impazzita, Argento Vivo, Lina, Mister Wolmer…, in un felice abbinamento di tradizione e modernità, troviamo pagine storiche come gli straordinari Valse Pirouette, Deirina, Deiro Rag di Guido Deiro, un nuovo arrangiamento sinfonico-corale dell’inno ufficiale dei Piemontesi nel Mondo Noi soma piemontèis – composto da Giovanni Vallero e Claudio Chiara (testo di Domenico Torta) su commissione del presidente dell’Associazione Piemontesi nel Mondo Gr. Uff. Michele Colombino –e due inediti: Vecchia Torino, il cui incipit cita la celebre canzone Piemontesina, e Petite Suite, brano composto nel 2015 da Luca Zanetti e Fabio Banchio su commissione dall’Académie d’Accordéon des Alpes-de-Haute-Provence. Ecco, per gentile concessione dell’autore, un breve estratto del libro: San Francisco, 15 giugno 1910, American Theatre Un giovane emigrante piemontese si avvia con passo sicuro verso il centro del palcoscenico mentre, alla sua destra, le luci del teatro gradualmente tratteggiano il profilo di uno strumento sconosciuto al pubblico americano: la fisarmonica sistema-pianoforte. Veste elegantemente: abito di flanella bianco e farfallina nera... Esordisce con l’ouverture del Poeta e contadino; poi prosegue con Dill Pickles Rag, il valzer Tesoro Mio e termina con I Got a Ring on My Finger. Nel pensare «Ora o mai più…», Guido Deiro non sapeva che quella sera stava per scrivere, per sempre, il suo nome nella storia della fisarmonica. Da quel giorno sarebbe diventato Deiro, the World’s Foremost Piano Accordionist, la più grande star del Vaudeville americano del primo Novecento
Giancarlo Libert, autore di Astigiani nella Pampa
Mario Placidini intervista Giancarlo LIbert, esperto di emigrazione piemontese in Argentina. Il risultato delle sue ricerche è stato donato a Papa Francesco.
Carceri, il Garante dei detenuti: Piemonte in emergenza sovraffollamento
Carceri, il Garante dei detenuti: Piemonte in emergenza sovraffollamento
Sul penitenziario di Torino: Controsenso: servizio d'eccellenza, ma nei locali piove dentro
(Torino). C'è un'emergenza sulla situazione strutturale delle carceri piemontesi: vogliamo segnalare le problematiche più urgenti su cui intervenire - ha dichiarato il garante dei detenuti in Piemonte Bruno Mellaro - Ci poniamo il problema della tutela dei detenuti e in Piemonte è tornato il sovraffollamento. Torino è uno dei carceri più complessi d'Italia: ci sono situazioni specifiche, una grave criticità strutturale nei servizi sanitari, in edifici di competenza dell'amministrazione penitenziaria. Non ha senso avere un servizio d'eccellenza in locali dove piove dentro. C'è un decreto del Governo che indica una priorità nei prossimi mesi, per individuare gli spazi e le strutture che necessitano interventi. Noi, in Piemonte, pensiamo che prima di nuove strutture serva un piano regionale di ristrutturazione degli edifici esistenti: si possono recuperare oltre 200 posti, non utilizzabili per problemi strutturali così il garante, a margine della presentazione del dossier sui problemi delle carceri piemontesi. (s.iacomussi)
Newsbiella: Piemontesi nel Mondo a Oropa (Video 1)
Dalla Sicilia alla Toscana Presentazione Libro di Gian Carlo Ceruti Parte2
Canicattini Bagni 14 Giugno 2013
IL CICLISMO DALLA SICILIA ALLA TOSCANA -- Antropologia di una migrazione SI PRESENTA IL LIBRO DI GIAN CARLO CERUTI
EX PRESIDENTE NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA
VENERDI 14 GIUGNO 2013 ORE 18 -- CANICATTINI BAGNI
SALONE DEL MUSEO CIVICO DEL TESSUTO, DELL'EMIGRAZIONE E DELLA MEDICINA POPOLARE
Nell'ambito del rapporto affettivo che la città di Canicattini Bagni da sempre ha avuto con il mondo del Ciclismo, ma soprattutto con il fenomeno mai interrottosi dell'Emigrazione verso luoghi e terre promesse, come dimostrano i tanti atleti, anche a livelli professionistici, che dalla cittadina iblea hanno mosso i primi passi per intraprendere il fantastico viaggio nel mondo della due ruote, il Comune di Canicattini Bagni, Assessorato allo Sport, in collaborazione con il Consorzio delle As-sociazioni della Provincia di Siracusa, si presenta il libro di GIAN CARLO CERUTI Il ciclismo dalla Sicilia alla Toscana - antropologia di una migrazione, edito da Uni-copli.
All'incontro con GIAN CARLO CERUTI, coordinato dal giornalista Gaetano Guzzardo, dell'Ufficio Stampa del Comune, saranno presenti, il sindaco Paolo Amenta, l'assessore allo Sport, Salvatore La Rosa, il presidente regionale della Federazione Ciclistica, Salvatore D'Aquila, il vicepresidente Sergio Monterosso, il presidente provinciale Angelo Pistritto, la dirigente dell'Ufficio Sport del Comune, Paola Cappè, i rappresentanti delle Associazioni Ciclistiche e tanti sportivi di ieri e di oggi.
GIAN CARLO CERUTI, ex presidente nazionale della Federazione Ciclistica Italiana dal 1997 al 2005, è laureato in Scienze Antropologiche ed Etnologiche, in Filosofia e in Scienze Politiche, ed è stato inoltre, componente del Consiglio Nazionale CONI e della Commissione Mondiale per la Lotta al doping dell'Unione Ciclistica Internazionale, e Consigliere Nazionale dell'Istituto del Credito Sportivo.
Il testo è il frutto di una ricerca etnografica effettuata in Sicilia e in Toscana a cavallo tra il 2008-2009, e affronta l'emigrazione dall'isola al continente di tanti giovani ciclisti alla ricerca del grande sogno. Un'emigrazione che ha avuto inizio dal secondo dopo-guerra ma che ha assunto una dimensione di massa a partire dagli anni '70/80. Giovani di 13-14anni, assieme alle loro famiglie, hanno lasciato la Sicilia per giungere in Toscana, la terra della prosperità economica e della possibile realizzazione dei sogni ciclistici di diventare campioni. Alcuni di loro hanno realizzato il sogno, mentre la stragrande maggioranza ha fallito l'obiettivo.
La ricerca ha consentito di svolgere un lavoro antropologico basato sulle esperienze dei protagonisti: dai contesti territoriali di partenza a quelli di arrivo. Ha consentito, inoltre, di evidenziare le esperienze positive dei ciclisti e di alcuni familiari rimasti in Toscana e quelle negative che hanno comportato il rientro in Sicilia
con il fallimento dei sogni e degli investimenti economici impiegati per un'ipotetica carriera sportiva e promozione sociale.