Museo Civico - Fondi Città Smart
Inaugurato nel Luglio del 1997, il Museo Civico ha sede al piano terra della rocca e si articola in due sezioni: quella epigrafica romana e quella medievale e moderna.
Nella prima possiamo trovare materiale archeologico di vario genere, come frammenti architettonici, epigrafi, colonne miliari, urnette funebri, rilievi appartenenti a sepolcri monumentali; nella seconda oltre agli stemmi delle casate dell’Aquila, Caetani e Colonna, che hanno caratterizzato per secoli la storia della città, spicca il raffinato rilievo in alabastro di Domenico Gagini, padre dei celebri Giovanni e Antonello, raffigurante la “Madonna col bambino” (1458).
Numerosi sono i reperti di interesse storico ed artistico rinvenuti nel territorio di Fondi in diverse epoche: un busto colossale notevolissimo di Augusto dai tratti fortemente idealizzati (ritrovato nel 1936 ed ora conservato nel Museo Nazionale di Napoli); un busto giovanile di Cesare Augusto (ritrovato nel 2005 e provvisoriamente custodito nel Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga); un ritratto virile, che si dubita possa essere di Giulio Cesare; una statuetta di fanciulla romana in veste di Diana; alcuni torsi virili; una testa di caprone; diversi marmi tra cui un’ara circolare, un puteale marmoreo, un'urna cineraria, e un certo numero di blocchi architettonici (della lunghezza complessiva di oltre 10 metri) appartenenti a un epistilio marmoreo monumentale, adorni di un fine fregio con fiori d'acanto e palmette unite da girali.
Progetto Fondi Città Smart del Comune di Fondi (LT) - Italy.
Progetto sviluppato da Techmoving srlsu -
Slideshow sarcofago apostolico del Museo civico di Fondi
curato da Gaetano Orticelli
Fin dalla scoperta del sarcofago fu chiaro che ci si trovava di fronte ad un reperto archeologico unico in Italia, ma da allora poco si è fatto per spiegarne e valorizzarne le caratteristiche ai fini della promozione e diffusione della sua conoscenza, al grande pubblico e potenziali turisti appassionati della cultura.
Scopritore e studioso del reperto archeologico: il prof. Emidio Quadrino (ispettore onorario dei beni archeologici e monumentali -- storico -- direttore del Museo Civico di Fondi).
Il sarcofago è in marmo ed è di epoca pre o post costantiniana (III sec. d.C.). La superficie è a strigliature e tre gruppi di bassorilievi ne testimoniano l'importanza e unicità. Quando fu scoperto, nel maggio del 1998 (in via Purpurale nella frazione delle Querce), all'interno fu rinvenuto anche lo scheletro della persona che vi fu rinchiusa che presentava avere una corporatura abbastanza alta; tra le ossa filamenti di stoffa dorata, a testimonianza dell'alto lignaggio cui apparteneva.
Numerose le domande che ancora non trovano risposta, tra queste: Chi era la persona seppellita nel sarcofago? A cosa alludono le figure scolpite nel marmo del frontale? Cosa rappresentava all'epoca il luogo della tomba? Chi commissionò una sepoltura così ricca? Quali differenze presenta il sarcofago da altri dell'epoca da farlo diventare unico?
Sarcofago apostolico di Via Purpurale del Museo civico di Fondi
Video e testi di Gaetano Orticelli
Misteri dal sarcofago apostolico di via Purpurale di Fondi
Incontro martedì 26 novembre alle ore 18,00 nella sala del Castello Caetani di Fondi
L'Associazione Pro Loco Fondi, facendosi interprete e rappresentando l'esigenza da più parti avvertita di meglio conoscere la scoperta effettuata con il ritrovamento del Sarcofago apostolico di via Purpurale, organizza per martedì 26 novembre 2013 alle ore 18,00, nella sala terranea del Castello Caetani, un convegno con lo scopritore e studioso del reperto archeologico: il prof. Emidio Quadrino (ispettore onorario dei beni archeologici e monumentali -- storico -- direttore del Museo Civico di Fondi).
Fin dalla scoperta del sarcofago fu chiaro che ci si trovava di fronte ad un reperto archeologico unico in Italia, ma da allora poco si è fatto per spiegarne e valorizzarne le caratteristiche ai fini della promozione e diffusione della sua conoscenza, al grande pubblico e potenziali turisti appassionati della cultura.
Al convegno interverranno le autorità civili comunali e nazionali; quelle religiose e militari: il sindaco della Città di Fondi, Salvatore De Meo; il Senatore Claudio Fazzone; l'Assessore alla Cultura, Lucio Biasillo. Gli interventi saranno moderati dal giornalista e presidente della Pro Loco Fondi Gaetano Orticelli e la relazione sarà curata dal prof. Emidio Quadrino.
Il sarcofago è in marmo ed è di epoca pre o post costantiniana (III sec. d.C.). La superficie è a strigliature e tre gruppi di bassorilievi ne testimoniano l'importanza e unicità. Quando fu scoperto, nel maggio del 1998 (in via Purpurale nella frazione delle Querce), all'interno fu rinvenuto anche lo scheletro della persona che vi fu rinchiusa che presentava avere una corporatura abbastanza alta; tra le ossa filamenti di stoffa dorata, a testimonianza dell'alto lignaggio cui apparteneva.
Numerose le domande che ancora non trovano risposta, tra queste: Chi era la persona seppellita nel sarcofago? A cosa alludono le figure scolpite nel marmo del frontale? Cosa rappresentava all'epoca il luogo della tomba? Chi commissionò una sepoltura così ricca? Quali differenze presenta il sarcofago da altri dell'epoca da farlo diventare unico?
Durante la serata si avrà modo di svelare i tanti misteri che avvolgono il sarcofago apostolico di via Purpurale.
L'Ambasciatore e l'arte trafugata
A Villa Almone, residenza dell'Ambasciatore tedesco in Italia, si è svolta una cerimonia ufficiale per la restituzione, da parte della Germania, di una testa marmorea d'epoca romana (II secolo d. C) trafugata dall'Italia, da Fondi precisamente, presumibilmente tra il 1944 e il 1960 e approdata nel 1964 in Germania, a Münster. La statua era conservata presso il Museo Archeologico dell'Università di Münster ed è ora tornata al Museo Civico Archeologico di Fondi.
L'Ambasciatore tedesco, Viktor Elbling, ha ribadito che la cooperazione culturale è uno dei punti d'incontro più importanti tra l'Italia e la Germania e ha sottolineato quanto fondamentale sia la lotta comune al traffico illegale dei beni culturali.
mancano i fondi musei chiusi
mancano i fondi musei chiusi
I fondi PIAR a sostegno del Museo Civico di Montebelluna
Tra le azioni intraprese dal comune di Montebelluna nel contesto del progetto PIAR Montello e Colli Asolani, un importante intervento di ristrutturazione dell'edificio che ospita il Museo Civico, una delle realtà museali più vivaci del Veneto
IL NINFEO DI VILLA FONDI. MUSEO GEORGE VALLET
COMENIUS PROJECT DILLINGEN 2014. Lucioesp
Museo VALLET VITTORIO SGARBI
Saraci
Blog Tv Area Archeologica Minturnae
MINTURNAE - Avvincenti storie archeologiche.
Giovedì 20 ottobre, alle ore 21, su Telegolfo (canali 810 e 112 del digitale terrestre) verranno illustrate le attività di ricerca recentemente svolte a Minturnae dall'antropologa Silvia Staiano, durante lo stage svolto per l'Università di Bologna, nell'ambito del progetto di alternanza scuola – lavoro organizzato dal Liceo Cicerone – Pollione di Formia.
Le avvincenti storie svelate dai rinvenimenti e i risultati scientifici verranno raccontati dal direttore del Comprensorio di Minturnae Giovanna Rita Bellini, insieme all'antropologa Silvia Staiano, agli archeologi Gianmatteo Matullo e Mauro Treglia, dell'Associazione culturale Lestrigonia.
Le terrazze Miranda
Le terrazze Miranda si trovano a Casalciprano in provincia di Campobasso. Il borgo nel 2011, con i fondi della Regione Molise, è diventato Museo a cielo aperto della memoria contadina e ospita alcuni palazzi storici, tra cui Palazzo Fonte, costruito nel 1800. L'antico stabile, in parte restaurato con i fondi del PSR Molise 2007/2013, ospita una cantina, in cui è presente un antico palmento in pietra per la pigiatura dell'uva e delle olive, a testimonianza delle attività economiche svolte in passato. Fa parte della struttura il giardino con i suoi terrazzamenti.
Sarno. Museo Archeologico Nazionale. Mostra
saraci
MUSEO NARRANTE HERA ARGIVA. Riapertura
Video foto di Zanotti Bianco e Paola Zancani
Agropoli,museo civico archeologico delle arti,Cecchi Paone in visita al palazzo civico delle arti
Agropoli,museo civico archeologico delle arti,Cecchi Paone in visita al palazzo civico delle arti
Niscemi, conferenza stampa finanziamento Museo civiltà contadina 4,7 milioni di euro
A Niscemi, nel corso di una conferenza stampa, sono stati illustrati i dettagli di un finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro, erogati con fondi comunitari Pisu-Pist, che saranno destinati alla realizzazione di una nuova sede del Museo della civiltà contadina che, da anni, è gestito dai soci del Lions club di Niscemi.
NUOVI SPAZI AI MUSEI CIVICI EREMITANI
Nuovi spazi per le attività didattiche, espositive, di restauro e per servizi al pubblico dei Musei civici Eremitani so... [continua a leggere su :
Consorzio Olio Dop Cilento Expo ad Expo' 2015
Senarega, sezione etnologica del Museo a tappe dell'alta Valle Scrivia
La sezione etnologica del museo storico dell'alta valle Scrivia Situata nei fondi della canonica di Senarega in Valbrevenna, è dedicata all'ambiente della stalla, con tutte le attività produttive connesse (la fienagione, la produzione di burro e formaggio, la raccolta delle foglie da utilizzare come lettiera per gli animali, l'alpeggio nei mesi estivi), ma anche gli aspetti legati alla stalla come luogo di aggregazione nei mesi invernali. Oltre a numerosi oggetti ed utensili, sono presentati anche testi che descrivono la vita contadina di un tempo, basati sui racconti di vecchi abitanti della valle, ultimi testimoni di un mondo ormai scomparso.
Map:
2013 ©Archivio Audiovisivi Città Metropolitana di Genova
#GenovaMetropoli
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Mondragone (CE) - Calici di Stelle, 10^ edizione (10.08.13)
- Mondragone (Caserta) - La decima edizione di Calici di Stelle & Notte Bianca dell'Arte non ha deluso le aspettative, riscuotendo un successo di pubblico senza precedenti. Una serata, quella di sabato 10 agosto, caratterizzata da un evento nell'evento: l'apertura straordinaria, per la prima volta, del restaurando Palazzo Ducale. All'ingresso dell'antica residenza una lunghissima fila di curiosi ed appassionati che hanno atteso pazientemente di poter visitare l'entrata principale e lo scalone monumentale realizzato con il marmo mondragonese.
Ad ammirare soddisfatto la lunga fila di visitatori, davanti all'entrata del palazzo, c'era l'onorevole Mario Landolfi, colui che, in veste di parlamentare e ministro, si è impegnato in prima persona affinché arrivassero i fondi per la ristrutturazione. Un sogno che coltivavo sin da quando ero ragazzino. Siamo riusciti ad effettuare i lavori in una parte dell'edificio, ora occorrono altri tre milioni di euro per il completamento, ha detto il politico mondragonese, auspicando lo stanziamento di questi ulteriori fondi.
Entusiasta il sindaco Giovanni Schiappa: Come amministrazione comunale di Mondragone dopo ogni anno che abbiamo finanziato gli scavi archeologici -- ha commentato il primo cittadino -- abbiamo cercato sempre di rendere immediatamente fruibile quanto è stato oggetto di rinvenimento. Non capivamo perché il Palazzo Ducale dovesse rimanere chiuso e sbarrato alla legittima curiosità dei mondragonesi e dei turisti, essendo oggetto soltanto di 'strategie comunicative'. Dopo anni siamo riusciti nell'intento di poter almeno presentare il Palazzo Ducale nel suo splendore.
Dopo aver realizzato negli anni addietro -- ha spiegato il sindaco -- numerose acquisizioni o cessioni bonarie degli ambienti, opere di demolizione e consolidamento degli stessi prima ancora di poter passare alle attuali fasi di restauro del piano terra, del primo piano, dello scalone, dell'ingresso, dei corridoi, dell'androne, delle facciate posteriori che si dovranno portare a compimento insieme all'ultimazione dei locali al piano terra ed alla recinzione, occorrerebbero ulteriori ingenti risorse per ultimare il nostro Palazzo Ducale, imponente costruzione di circa tremila metri quadrati utilizzabili, oltre le zone esterne.
Pur nelle ristrettezze economiche del momento -- ha concluso il sindaco -- siamo lieti di poter annunciare la prossima cantierizzazione dei lavori di completamento dell'ala settecentesca, insieme a quella relativa a nuovi interventi di recupero e restauro, oltre che ad ulteriori definizioni di acquisizioni di ambienti, il tutto per un importo superiore a 500mila euro.
Dal sindaco anche una rassicurazione riguardante la qualità delle eccellenze mondragonesi, a fronte delle ultime vicende di cronaca su inquinamento e brucellosi nel casertano: La mozzarella, il vino e gli altri prodotti del territorio di Mondragone sono soggetti al controllo serrato da parte delle autorità. Così come il nostro litorale, le cui acque marine anche quest'anno hanno ottenuto la piena balneabilità da Arpac e ministero dell'Ambiente.
L'evento, complice una temperatura mite ed accogliente, ha fatto registrare un enorme afflusso di cittadini e turisti. Lungo corso Umberto, fino alla piazzetta, si respirava un'atmosfera di gusto, musica, spensieratezza -- tra stand gastronomici di rinomate aziende vinicole, caseifici, salumifici, pasticcerie di Mondragone, Falciano, Cancello Arnone e di altre zone del casertano e del napoletano -- ma anche di cultura storia, con l'apertura straordinaria, oltre che del palazzo ducale, di tutte le sale del Museo civico archeologico Biagio Greco e delle chiese del centro storico della città.
(10.08.13)
MUSEO CIVICO GAETANO FILANGIERI: IL RESTAURO DEL MONUMENTALE PORTONE LIGNEO
MUSEO CIVICO GAETANO FILANGIERI: IL RESTAURO DEL MONUMENTALE PORTONE LIGNEO - PRESENTAZIONE
RINASCE IL PORTONE MONUMENTALE DEL MUSEO CIVICO FILANGIERI
Dopo un restauro durato sei mesi e realizzato grazie al contributo di FAI – Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto “I Luoghi del Cuore” RINASCE IL PORTONE MONUMENTALE DEL MUSEO CIVICO GAETANO FILANGIERI DI NAPOLI Napoli, 8 febbraio 2017 - Presentato oggi il restauro dell’ottocentesco portone ligneo di ingresso del Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli, che il FAI - Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto con un contributo di 5.000 euro assegnato nell’ambito della settima edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare che nel 2014 ha visto il bene, particolarmente caro ai cittadini, ricevere oltre 5.000 voti. Alla presentazione sono intervenuti Gianpaolo Leonetti, Direttore Museo Civico Gaetano Filangieri, Maria Rosaria de Divitiis, Presidente FAI Campania, Laura Giusti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, e Danilo Di Lorenzo, Direttore Area Napoli Intesa Sanpaolo. Un importante risultato, reso possibile grazie all’impegno dell’Associazione Salviamo il Museo Filangieri Onlus, che ha permesso a questo luogo del cuore di accedere nel 2015 alle Linee Guida per la Definizione degli Interventi, lanciate dal FAI in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La richiesta di recupero del monumentale portone è stata accolta e il Museo Filangieri ha così potuto beneficiare del contributo “I Luoghi del Cuore” a cui si è aggiunta la somma raccolta tramite le attività di crowdfunding dell’Associazione Salviamo il Museo Filangieri Onlus. Il museo nacque alla fine dell’Ottocento per volontà del principe Gaetano Filangieri, che sistemò nel quattrocentesco Palazzo Como la sua raccolta di dipinti, armi, porcellane, dotandolo anche di una ricca biblioteca e di un prezioso archivio. Dopo anni di chiusura è stato da poco riaperto al pubblico al termine di importanti lavori di restauro, ma necessita costantemente di fondi per completare il complessivo adeguamento funzionale dell’edificio. Il maestoso portone in legno di castagno con inserti in ghisa a forma di fiore quadrilobato era ricoperto da molteplici strati di vernice a smalto e da stucchi preparatori a base di colle e sintetici che ne alteravano completamente l’aspetto originario. Inoltre, versava in precario stato di conservazione ed erano presenti in più punti, in facciata e sul retro, aree sconnesse per cui è stato necessario un intervento di riassesto e consolidamento. Le parti in legno e gli inserti in ghisa erano ricoperti da numerose stuccature e riverniciature che impedivano, in molti casi, di riconoscere i rilievi e gli incassi originari. L’intervento di restauro appena completato e durato sei mesi ha previsto la revisione conservativa e la disinfestazione del portone ed è stato eseguito da Maria Rosaria di Leo per Graphite S.r.l., sotto l’alta sorveglianza della dottoressa Angela Schiattarella della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli. Il lavoro è iniziato dallo studio dell’archivio storico del museo – con la collaborazione di Nadia Barrella, docente dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli – dove sono stati rinvenuti i disegni originali del principe Gaetano Filangieri, con le indicazioni della finitura e della cromia superficiale originale.
Video: TV Cultura Bruno Aymone Channel
Cam: Silvio Frigerio
Montaggio: Fatima Estrella
Ottimizzazione: Lucrezia Verbena
Postproduzione: Baypressagency
Soundtrack:
Time Passing By di Audionautix è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
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Air Prelude di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
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Segreteria di produzione: Grazia Arcidiacono
Regia: Bruno Aymone
HAPPY FROM PALAZZO CIVICO DELLE ARTI