Museo civico di Storia Naturale Craveri di Bra - Alla scoperta di Federico Craveri
Le avventurose gesta del fondatore del museo, Federico Craveri.
A cura di Rino Brancato, regia e montaggio Stefano Scarafia, fotografia Vito Custodero e Stefano Scarafia, produzione BODACOM
Un Klimt nelle sale del Museo di Bra
Mercoledì 2 ottobre - 9.45 - Un Klimt a palazzo Traversa. E' questa la star dell'autunno museale 2013 di Bra che, mai come quest'anno, ha in programma un calendario di eventi, iniziative, mostre e attrattive in grado di valorizzare al meglio collezioni e attività dei tre musei civici della città piemontese.
Il Museo di storia naturale Craveri, il museo del giocattolo ospitato all'interno del centro polifunzionale culturale Giovanni Arpino (che nell'occasione metterà on line il suo nuovo sito museodelgiocattolobra.it) e il museo di storia e arte di palazzo Traversa.
Ed è proprio quest'ultimo a ospitare il Ritratto di nobildonna dell'autore viennese, dal 17 settembre al 10 novembre, nell'ambito di una collaborazione di territorio che interesserà Bra e Baldissero d'Alba, dove il noto critico d'arte e assessore del comune roerino, Vittorio Sgarbi, proporrà un doppio appuntamento con il suo progetto I volti e l'anima, con la tela di Gustav Klimt a Bra e il Ritratto di Olga Lindpaintner di Fanz Von Stuck in mostra nella sala consiliare di Baldissero. Eventi questi che potranno essere visitati anche sottoscrivendo una speciale CardMuseidiBra, che al prezzo di 5 euro darà modo di visitare anche le esposizioni De Rerum natura e Mito e quotidianità, da fine settembre al museo Craveri.
596 Confraternita salsiccia di Bra 07 10 2018 3a Festa Sociale
Domenica 7 ottobre la confraternita della salsiccia di Bra retta dal gran maestro Giacomo Berrino e dal suo vice Fabio Bailo ha celebrato la sua terza festa sociale. Gli associati alla confraternita, i nuovi aderenti, i simpatizzanti dell’associazione si sono ritrovati alle ore 10 sull’ala di corso Garibaldi ove agli intervenuti è stata offerta la tradizionale colazione. A seguire si è svolta l’apprezzata visita guidata al museo civico di storia naturale “Craveri” terminata la quale ci si è trasferiti al ristorante “Il Principe”. Qui sono stati presentati e “vestiti” con la divisa della confraternita i nuovi soci aderenti, Johnny Stenta e le consorelle Simona Ghiberti, Giorgia Olivero, Anita Porta e Cristina Sampiero. Nella circostanza è stato insignito della qualifica di “ambasciatore” della confraternita il noto cantautore Piero Montanaro che ha preso parte al pranzo sociale che ha simpaticamente animato con la sua voce. Montanaro viene così ad ad aggiungersi ai soci onorari che hanno ricevuto le insegne sociali negli scorsi anni, tra cui Pietro Maria Toselli,Renato Pozzetto e il gruppo musicale Trelilu.
A seguire si è svolto il pranzo sociale a base di prodotti del territorio e con i formaggi cortesemente offerti dal Sig.Dario Osella del noto e apprezzato caseificio delle Fattorie Osella di Caramagna Piemonte.
Ma cosa è esattamente la salsiccia di Bra? È un insaccato che ha una peculiarità che la rende unica: è la sola salsiccia italiana autorizzata a essere prodotta con la carne di vitello anziché di suino. La tradizione vuole che tale insaccato sia nato e stato autorizzato nella prima metà dell’Ottocento dall’allora sovrano del Regno di Sardegna, Carlo Alberto, per soddisfare la comunità ebraica della vicina Cherasco che altrimenti, in ossequio ai precetti religiosi, non avrebbe mai potuto consumare salsiccia essendo questa, fino ad allora, di solo suino.
Il segreto di una buona salsiccia è duplice. Da un lato la qualità della carne assicurata dagli apprezzati allevatori del territorio, dall’altra la cosiddetta “saporita”, cioè la miscela delle spezie utilizzate.
Per promuovere questo insaccato, così singolare per storia e caratteristiche nel 2016 è nata la confraternita della salsiccia di Bra cui possono aderire – contattando gli organismi dirigenti – tutti coloro che intendono dare il loro contributo di intelligenza e passione alla valorizzazione del prodotto portabandiera della cultura gastronomica del nostro territorio.
GrandaNews -- Venerdì 19 ottobre 2012
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Riprese curate da Donatella Casetta.
Montaggio a cura di Marco Asteggiano.
13 marzo 2019 - L'assedio di Torino e la dimensione spirituale
La mostra (13 marzo-30 aprile) coglie l’occasione del 390° anniversario di nascita del Beato Sebastiano Valfrè (9 marzo 1629), che tanta parte ebbe all’epoca dell’assedio nell’assistenza alla popolazione assieme alla Beata Maria degli Angeli, per approfondire gli aspetti religiosi, di devozione, di assistenza e di solidarietà umana e spirituale svolta dalla Chiesa torinese in un momento significativo della vita di Torino e della sua popolazione.
Tra i documenti storici che si esporranno: sei incisioni pregiate dei Patroni della Città nominati nel periodo con delibera comunale e custoditi dall’Archivio Storico della Città, e i due grandi dipinti dell’epoca relativi ai due citati Beati, normalmente custoditi rispettivamente nelle sale interne dell’Oratorio di San Filippo Neri e del Carmelo di Moncalieri.
L’inaugurazione della mostra “Torino e l’assedio 1706. La dimensione spirituale” è prevista il 13 marzo alle ore 17,30, ingresso libero.
Nel corso dell’inaugurazione, la presentazione del recente libro “L’Epistolario del Beato Sebastiano Valfrè, scritti di un fedele dispensatore dei misteri di Dio”, edito da Centro Studi Piemontesi, a cura dell’autore Daniele D’Alessandro.
La mostra, aperta liberamente al pubblico e inserita anche nel normale percorso di visita guidata, costituisce un determinante potenziamento dell’offerta culturale del museo, unico nel suo genere, per far conoscere e promuovere la storia della città alle scuole, ai cittadini e ai turisti.
La mostra è organizzata in collaborazione con la Fondazione Mario ed Anna Magnetto ed è sostenuta dalla Società Reale Mutua di Assicurazioni.
Curatori gli studiosi Daniele Bolognini e Daniele D’Alessandro.
Dopo le recenti celebrazioni del sessantennale della scoperta della vera scala di Pietro Micca, avvenuta il 1 ottobre 1958, e per favorire il percorso di avvicinamento al 60° anniversario della inaugurazione del museo civico Pietro Micca e dell’assedio di Torino del 1706 nel centenario dell’Unità d’Italia (1961-2021), è intenzione della Direzione del museo dedicare particolare attenzione e promuovere l’esposizione al pubblico in tempi successivi dei tanti documenti storici meno noti posseduti da enti diversi della Città attinenti agli eventi e ai protagonisti di quel particolare momento, vissuto con grande partecipazione da tutta la popolazione.
Parte, pertanto, da quest’anno e per i prossimi due fino al Sessantennale, un percorso di approfondimento tematico durante il periodo corrispondente ai 117 giorni dell’assedio attraverso successive mostre temporanee all’interno del museo Pietro Micca, in un particolare spazio dedicato ed attrezzato, per integrare il valore espositivo del normale percorso di visita e offrire alla curiosità cimeli storici normalmente nascosti.
Massimo Borrelli, assessore ai Grandi Eventi del Comune di Bra, a conclusione di Cheese 2019
Intervista di Danilo Lusso
Il Beato Sebastiano Valfrè
Testi tratti dalle opere di: dott.ssa Maria Teresa Silvestrini, dott.ssa Annarosa Dordoni, dott.ssa Laura Facchin.
Improvvisazioni all'organo a cura del maestro Guido Donati. Montaggio Giuseppe M. Fantino.
Ideazione, lettori, riprese, regia a cura dell'Associazione San Filippo.
ASSOCIAZIONE SAN FILIPPO Via Maria Vittoria, 5, 10123 Turin, Italy associazionesanfilippo.it facebook.com/associazionesanfilippo associazionesanfilippo@gmail.com
Carlo Davico, candidato a sindaco per il comune di Cherasco
Intervista di Danilo Lusso
TORINO - Chiesa di San Filippo Neri
La chiesa di San Filippo Neri con i suoi 69 m di lunghezza e 37 di larghezza è l'edificio di culto più grande della città di Torino.
Fu commissionata dalla Confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri, per volere del duca Carlo Emanuele II, nel 1675 all'architetto Antonio Bettino. Nel 1679 il progetto viene affidato a Guarino Guarini ma un rovinoso crollo avvenuto durante l'assedio francese del 1706, danneggiò l'intero cantiere. Nel 1714, a seguito di un periodo di grandi piogge, quando l'edificio è quasi terminato, la grande cupola crolló e trascinó con sé buona parte delle murature. Il progetto venne ripreso e affidato a Filippo Juvarra che vi operò tra il 1715 e il 1735, mentre l'ultimo rimaneggiamento dal 1823 al 1854 é ad opera dell'architetto Giuseppe Maria Talucchi.(Wikipedia)
19 aprile 2018 - L’Epistolario del beato Sebastiano Valfrè
Giovedì 19 aprile 2018 presso l'Oratorio di san Filippo Neri di Torino è stato presentato il volume L’Epistolario del beato Sebastiano Valfrè (1651-1710). Scritti di un fedele dispensatore dei misteri di Dio di DANIELE D’ALESSANDRO, edito dal Centro Studi Piemontesi.
Dopo i saluti di Padre Giovanni Gallo, Preposito Casa Oratoriana di Torino, intervengono insieme all'autore il Vice Presidente del Centro Studi Gustavo Mola, la Direttrice Albina Malerba e Maria Teresa Reineri.
Sebastiano Valfrè (1629-1710), il primo padre filippino ad essere innalzato all’onore degli altari, dopo San Filippo Neri, nel 1834, fu un vero protagonista del suo tempo, cruciale sia per l’autonomia del Piemonte dalla Francia sia per la trasformazione della città di Torino in un’autentica capitale europea, con il raddoppio degli abitanti in pochi anni. Nato a Verduno (Cn) in una famiglia contadina, seppur di antica nobiltà, trascorse però tutta la vita presso la Congregazione dell’Oratorio di S. Filippo Neri di Torino, intrecciando un rapporto privilegiato con l’intera Corte Sabauda e principalmente con il duca Vittorio Amedeo II, di cui divenne confessore privato e fidato consigliere.
Questo volume, pubblicato nelle edizioni del Centro Studi Piemontesi (ISBN 978-88-8262-271-8), costituisce la prima raccolta organica del suo cospicuo carteggio, per la maggior parte ancora inedito, particolarmente interessante per la grande eterogeneità dei quasi 200 corrispondenti accertati. Le oltre 600 lettere reperite e integralmente trascritte, coprono un arco temporale di mezzo secolo e documentano la vasta e straordinaria rete di relazioni del Valfrè. Inoltre esse consentono al lettore di conoscere meglio il lato più intimo e umano dell’“Apostolo di Torino e del Piemonte”, ispiratore e modello dei grandi santi piemontesi dell’800 Cottolengo, Cafasso, don Bosco, Murialdo.
Chiesa di San Filippo
La riapertura ufficiale della chiesa di San Filippo dopo anni di restauri.