Sestola (Turisan)
A più di 100 m slm, Sestola è la regina delle località turistiche invernali nella regione e una delle perle più luminose nell'Appennino.
DA NON PERDERE:
- Monte Cimone: è la vetta più alta (2165 m. slm) dell'Appennino settentrionale con un vastissimo orizzonte che copre un terzo di tutto il territorio nazionale: dalle Alpi al mare Tirreno, dalle cime dell'Appennino centrale al mare Adriatico. La flora di questo massiccio è molto interessante poiché comprende specie poco diffuse.
- Passo del Lupo: nell'omonima via, è un'importante stazione del comprensorio sciistico del Cimone, situato a 1.500 m al confine del Parco Regionale del Frignano. Sito alle pendici del Monte Cimone, è punto di partenza per passeggiate ed escursioni. Nei pressi vi è il Giardino Botanico Esperia.
- Giardino Botanico Esperia: in località Passo del Lupo, nella via omonima, è a 1500 m di altitudine ed è vicino al lago della Ninfa; raccoglie quasi tutte le specie floreali dell'ambiente appenninico, alpino e subalpino, in 32 aiuole opportunamente predisposte e visitabili anche da disabili e non vedenti.
- Castello di Sestola: sovrastante Sestola, la sua presenza è documentata dal 735 d.C. Durante la signoria estense fu sede del Governatorato della Provincia del Frignano. Il complesso, a cui si accede attraverso tre portali, è cinto da mura cinquecentesche. L'area è divisa in due parti, il Borgo e la Rocca: il Borgo comprendeva gli edifici militari e di servizio (da segnalare i quartieri dei soldati, le prigioni, la Palazzina del Comandante e l'oratorio); la Rocca comprendeva le strutture governative e amministrative, particolarmente interessante è la Torre dell'Orologio (1572). La Rocca è di proprietà comunale e ospita d'estate attività culturali. L'interno della Rocca è sede del Museo della Civiltà Montanara e del Museo degli Strumenti Musicali Meccanici.
- Le Tanelle: nel centro storico, è il borgo più antico di Sestola con case in pietra basse e allungate. Il nome deriva dalla presenza di ricoveri sotto la roccia simili a tane, in uso talvolta dagli abitanti.
- L'Albaghiccia: nel centro storico, è così chiamato perchè la sua posizione, a ridosso dello sperone roccioso, condiziona l'arrivo del sole a mattina inoltrata così da rendere l'alba ghiaccia.
- L'Armanìa: in via Vivaio, è la zona che ospitava un tempo un lavatoio pubblico e il vivaio forestale, disposto a gradoni. Questo rappresentava un luogo di lavoro importante in quanto impiegava mano d'opera femminile per alcuni mesi l'anno.
- Le Volte: nel centro storico, è così chiamato per l'ampio passaggio pubblico sotto un vòlto ricavato a piano terra di modeste abitazioni contigue. Caratteristico e suggestivo è il cortile interno, sul quale si affacciavano laboratori artigianali di sartoria e falegnameria.
- Via delle Ville: le Ville rappresentano la documentazione più concreta dell'inizio dell'evoluzione economica che ha interessato gli abitanti all'inizio del '900, evoluzione dovuta alle prime costruzioni di dimore estive ad opera dei signur provenienti dalle città.
- Il Perocotto: in via Cimone, è il borgo della parte più alta e panoramica del paese. Il nome deriva da un pero che produceva frutti che passavano da uno stato di acerbità assoluta a quello di maturazione eccessiva, tale da farli cadere a terra e renderli non commestibili.
PECULIARITA':
Capitale turistica invernale, Sestola è assolutamente l'ideale per tutti coloro che amano gli sport legati alla neve. E anche d'estate Sestola si rivela centro dell'attività sportiva legando allo sport la magnifica natura del paesaggio.