PIEVE DI CADORE: GLI OCCHIALI IN MUSEO
- Pieve di cadore ospita in un museo la storia dell'occhiale. Numerosi pezzi, strumenti di lavoro, disegni e fotografie raccontano dove sono nati gli occhiali.
Non solo lifestyle: gli occhiali per il Cadore rappresentano anche un punto di forza dell'economia veneta.
Museo dell'occhiale
Inaugurazione della nuova sede del museo dell'occhiale a Pieve di Cadore
Museo dell'Occhiale a Pieve di Cadore - Patrizio Roversi - Tutto fa storia
Una mattinata movimentata al Museo dell'Occhiale di Pieve di Cadore: Patrizio Roversi, assieme ad una troupe televisiva, ha realizzato una puntata del programma televisivo Tutto fa Storia; un programma di divulgazione storica in cui, in 18 puntate, viene raccontata la storia e l'evoluzione degli oggetti domestici e d'uso quotidiano, come il forno, la lavatrice, la bicicletta e tanti altri, tra cui appunto l'occhiale.
Dopo aver raccontato brevemente e in maniera spiritosa la storia dell'occhiale dalle origini ai giorni nostri, Patrizio Roversi si è divertito a provare alcuni modelli di occhiali particolari in modo da dare al programma un taglio non soltanto storico e divulgativo ma anche leggero e divertente, adatto ad un pubblico vasto e indifferenziato.
Musei Dolomiti UNESCO: una grande rete di bellezza
Questo video di presentazione del progetto ‘Musei delle Dolomiti’ racconta la sorprendente varietà dei grandi e piccoli musei che punteggiano le Dolomiti UNESCO. È un viaggio tra interni ed esterni, sale espositive e paesaggi che attraversa natura, geologia, storia, arte e immaginario delle montagne e delle comunità che le abitano: tanti strati come quelli che si trovano nel profondo delle montagne e che, se guardati assieme, vanno a comporre l'inestimabile patrimonio delle Dolomiti UNESCO .
Si ringraziano per le immagini:
Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Museo Etnografico delle Regole d’Ampezzo, Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, Forte di Monte Ricco, Dolomiti Contemporanee, Nuovo Spazio di Casso, Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore, MUSE – Museo delle Scienze, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, Museum Ladin Ćiastel de Tor, LUMEN – Museum of Mountain Photography.
‘Musei delle Dolomiti’ è promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO con il contributo del Fondo Comuni confinanti nell’ambito del progetto Valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO.
PIEVE DI CADORE - TIZIANO
Pieve di Cadore è un comune di 4.087 abitanti e si trova a 878 m s.l.m.
Esso è situato al centro della valle cadorina, tra il colle Contras e Montericco e si estende da un lato fino alle pendici del monte Antelao (m. 3264 s.l.m.).
Pieve di Cadore si fregia dell'appellativo di città d'arte, grazie ai numerosi edifici storici che si possono ammirare nel suo centro, come il quattrocentesco Palazzo della Magnifica Comunità del Cadore, un'istituzione secolare di governo dei cadorini che tutela e salvaguarda l'identità e le risorse locali, e al cui interno si trova il Museo Archeologico con reperti paleo veneti, romani e celtici provenienti dalle località di Lagole e del Centro Cadore; la casa natale di Tiziano Vecellio, monumento nazionale,; la chiesa arcidiaconale di S. Maria Nascente, dove sono conservate alcune opere del pittore
Importante è il Museo dell'Occhiale dove sono esposti 2000 pezzi, provenienti da tutto il mondo e risalenti a varie epoche, che ospita spesso importanti mostre come quella allestita per celebrare il 400° anniversario dal perfezionamento del cannocchiale da parte di Galileo Galilei.
Attorno alla piazza dedicata a Tiziano, con al centro la statua bronzea del pittore, si affacciano le sedi del potere politico e religioso affiancate da nobili palazzi dell'aristocrazia locale, tra le quali si trova anche la Casa del pittore cadorino: l'edificio, dal 1922 monumento nazionale, si presenta come tipica abitazione nobiliare: di modeste dimensioni, in solida muratura, con scala di legno e lungo ballatoio che conduce al primo piano.
Tiziano Vecellio appartiene ad un'antica famiglia del piccolo centro alpino. Uomo estroverso, instancabile lavoratore, Tiziano attende alle sue opere senza mai avere sosta. La sua carriera è trionfale, la vita di lunga durata, se è vero che la morte sopraggiunge quando il pittore ha già da un po' superato l'incredibile età di ottant'anni.
Ancora molto giovane, egli abbandona la magnifica comunità cadorina per ricevere un'adeguata istruzione pittorica. Giunge così a Venezia, ove i sui primi maestri sono Gentile e Giovanni Bellini.
Tiziano Vecellio é considerato il maggior pittore Veneziano nel sedicesimo secolo ed e responsabile per la tradizione veneziana del colore. Le opere di Tiziano sono riconoscibili per il flusso delle sue linee e la rilassante natura dei suoi dipinti, di cui molti furono ritratti. Tiziano ebbe l'abilitá di catturare la personalitá e le catteristiche fisiche dei suoi soggetti. Pitture ed olio erano gli elementi che Tiziano usó molto. Il suo stile era in contrasto con le linee chiare della precedente scuola fiorentina. Il suo stile di usare colori e chiaroscuro creò una novitá stilista mai vista prima con dipinti che contenevano molti strati di smalto. Questo effetto concedeva alle opere tonalità morbide e brillanti.
Vacanze a Pieve di Cadore,Cibiana e Valcellina a fine settembre 2014
Pieve di Cadore con la casa del Tiziano,il Museo Archeologico ,il magnifico Museo dell'Occhiale,il lago artificiale fatto con l'acqua del Piave e la diga.Poi c'e Cibiana con i Murales.C'e anche la Valcellina in Friuli che comincia a Longarone con la diga del Vajont,passa per Cimolais,Claut,Barcis con il lago,e finisce a Montereale.
Più sai più vai - Idee per il futuro
La nuova puntata di più sai più vai dedicata ai primi due incontri di Migliori si Diventa. Le eccellenze del territorio si sono riunite al Museo dell'Occhiale a Pieve di Cadore per parlare di Export, e alla sede Texa a Monastier per confrontarsi sul tema della Formazione.
La rivoluzione digitale dei Musei veneti
Video di presentazione de 'I Musei e le Nuove Culture Digitali', il corso di formazione per operatori della cultura promosso da Apindustria Servizi in partnership con ISOIPSE e il museo virtuale DOLOM.IT.
Da dicembre 2017 a dicembre 2018, grazie al finanziamento della Regione Veneto, il corso ha guidato più di 90 operatori culturali veneti nei cambiamenti introdotti dalla rivoluzione digitale, avvicinandoli non solo alle tecnologie, ma soprattutto alle nuove modalità di racconto che portano con sé.
Ci troviamo, oggi, in un mondo molto diverso da quello in cui i musei e le istituzioni culturali sono nati. Mai come ora abbiamo a disposizione cosí tanti strumenti per condividere il patrimonio culturale. Nuove piattaforme e nuovi spazi di relazione, sia fisici che virtuali, che stanno cambiando completamente il modo in cui immaginiamo le esperienze culturali. In questo ultimo anno abbiamo accompagnato musei, archivi e biblioteche della provincia di Belluno, Treviso e Vicenza a sperimentarli.
Assieme ai curatori, agli operatori e agli educatori che rendono vive queste istituzioni abbiamo realizzato prodotti nuovi: itinerari multimediali sulla app izi.TRAVEL, cacce al tesoro nei musei, giochi e attività partecipative sui social network, collezioni tematiche su Pinterest, mostre virtuali su Omeka, fino al primo Instant Silent Play dolomitico a Lagole di Cadore, in collaborazione con La Piccionaia di Vicenza.
Il corso si è articolato in 5 moduli, per un totale di 250 ore di formazione, durante le quali abbiamo approfondito le principali innovazioni introdotte dall’era digitale: come usare le nuove tecnologie nella didattica museale, come coinvolgere i pubblici online, come creare percorsi di narrazione multimediale sul territorio, come condividere le proprie risorse digitali all’interno del web. In questo percorso abbiamo coinvolto alcuni tra i maggiori esperti italiani nel campo della rivoluzione digitale nel mondo della cultura.
Il corso ha utilizzato il digitale non solo come oggetto ma come strumento di formazione. All’interno del nostro museo virtuale DOLOM.IT abbiamo creato una piattaforma didattica dove i partecipanti hanno potuto riascoltare le lezioni, scaricare i materiali di approfondimento, ma soprattutto scambiarsi opinioni e proseguire il confronto anche da casa.
CREDITS
Il corso ‘I Musei e le Nuove Culture Digitali’ è patrocinato da:
m.a.c.lab – il laboratorio di Management delle Arti e della Cultura del Dipartimento di Management di Ca’ Foscari
DiCultHer – la Digital Cultural Heritage School italiana
IL TEAM DOCENTI
DOCENTI COORDINATORI
Stefania Zardini Lacedelli, University of Leicester
Giacomo Pompanin, ADOMultimedia Heritage
NUOVE PRODUZIONI CULTURALI
Carlo Presotto e Paola Rossi, La Piccionaia Centro di produzione teatrale
Marco Peri, formatore
AUDIENCE DEVELOPMENT E PUBBLICI ONLINE
Rosanna Spanò, BAM!Strategie Culturali
Cristina Da Milano, ECCOM
Marianna Marcucci, Invasioni Digitali
DESIGN THINKING
Marco Mason, University of Leicester
Barbara Marcotulli, digital strategist
COPYRITGH E OPEN DATA
Sara Di Giorgio, ICCU e Europeana Member Council
Simone Aliprandi, Copyleft-Italia
Niccolò Caranti, Wikipedia e Wikimedia Italia
DIGITAL EDUCATION
Altheo Valentini, DiCultHer
Fabiana Fazzi, Università Ca’ Foscari
Gilda Maeran, pedagogista
Si ringraziano anche:
Prof. Michele Tamma
Carmine Marinucci
Paolo Russo
Nicola Barbuti
Giovanni Piscolla
Pietroluigi Genovesi
Maria Elisabetta Gerhardinger
Valentina Ciprian
Chiara Zuanni
Marta Pascolini
Silvia Maria Carolo
Valentina De Marchi
Ilaria Della Giustina
Susy Bigontina
I PARTNER DI PROGETTO
Rete dei musei del Cadore, Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore, Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale delle Dolomiti, Musei delle Regole di Cortina, MIM Museo Interattivo delle Migrazioni di Belluno, Musei Civici di Feltre, Museo diocesano di Feltre, Museo della bicicletta di Cesiomaggiore, Museo Marmolada Grande Guerra, Museo del Baco di Vittorio Veneto, Musei Altovicentino, Istituto Culturale Cesa de Jan, Fondazione Tiziano, Magnifica Comunità del Cadore, Union de i Ladis d’Ampezzo, Filarmonica di Belluno, Centro Servizi Volontariato di Belluno, Gruppo Folk di Cesiomaggiore, Associazione Tramedistoria, Associazione La Fenice di Feltre, Associazione Danza e Dintorni di Cortina, TADALab, Commissione TAM del CAI di Belluno, Cooperativa Mazarol, Consorzio Dolomiti Prealpi, associazione Equistiamo, Comune di Agordo, Comune di Cortina d’Ampezzo, Comune di Limana, Comune di Ponte nelle Alpi, Comune di San Gregorio, Comune di Sedico, Comune di Sospirolo, Comune di Trichiana, Comune di Malo
I MUSEI E LE NUOVE CULTURE DIGITALI:
CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI CULTURALI
Progetto all’interno della DGR 580 del 28/04/2017
La Regione Veneto con Decreto di approvazione n. 717 del 30/06/2017 ha autorizzato il progetto cod. 4037-1-580-2017
GIRO D'ITALIA 1947 PIEVE DI CADORE BARTALI
ARCHEOLOGIA DELLO SPORT E’ SU FACEBOOK
Le immagini sono inserite con l'unica finalità di divulgazione storica e di critica e non hanno scopo di lucro. I filmati immessi in questo canale hanno la finalità di divulgare grandi e piccole imprese del passato sportivo, non dimenticando egualmente gli atleti e giornalisti di qualunque epoca. Proprio per questo si prega di non ripubblicare queste stesse immagini sul web, senza citare la fonte di provenienza e senza tagliare il logo iniziale e finale.
FAI le Dolomiti - Maria Camilla Bianchini D'Alberigo - Giornate FAI di Primavera a Belluno
La Presidente Regionale del FAI Veneto, prof.ssa Maria Camilla Bianchini D'Alberigo, presenta le iniziative per le Giornate FAI di Primavera organizzate dalla Delegazione di Belluno:
PIEVE DI CADORE (BL)
FORTE DI MONTE RICCO
Via Pier Fortunato Calvi
Sabato 22 e Domenica 23, ore 10.00-13.00 e 14.30--16.30
Visite con cadenza oraria.
Per l'occasione il Forte ospiterà la mostra Catubrigum il sistema difensivo del Cadore e il Castello di Pieve.
Il Forte è raggiungibile da Piazza Tiziano in 10 minuti con una piacevole passeggiata su una comoda strada silvopastorale; in alternativa sarà disponibile una navetta accessibile anche a persone con disabilità fisiche.
Visite guidate:
Apprendisti Ciceroni® dell'IIS E. Fermi - Liceo Scientifico.
Per prenotazioni (non obbligatoria) rivolgersi a:
delegazionefai.belluno@fondoambiente.it
Iniziative collaterali:
L'evento sarà accompagnato da un ricco calendario di iniziative collaterali a Pieve di Cadore, dove rimarranno aperti il Museo Archeologico Cadorino, la Casa Natale di Tiziano e il Museo dell'Occhiale. Sono previste anche conferenze.
BELLUNO
VILLA ALPAGO A SOSSAI
Fraz. Sossai
Sabato 22 e Domenica 23, visite guidate alle ore 10.00, 11.00, 15.00 e 16.00
Visite guidate:
Apprendisti Ciceroni® dell'ISIS Galilei -Tiziano
Iniziative collaterali:
Sabato 22 e Domenica 23, visite guidate al paese (chiesa, cortili, esterno ville...)
BELLUNO
PALAZZO FULCIS - CANTIERE DI RESTAURO
Via Roma, 12
Sabato 22 e Domenica 23, ore 10.00 -- 13.00 / 15.00 -- 18.00; visite ogni 30 minuti (ultima partenza ore 12.00 e 17.00)
Per le visite guidate PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA all'indirizzo delegazionefai.belluno@fondoambiente.it entro le ore 18.00 del 21 marzo, oppure direttamente in loco durante le giornate di apertura.
Visite guidate:
Apprendisti Ciceroni® dell'ISIS Galilei -Tiziano
Iniziative collaterali:
Sabato 22 e domenica 23 il Museo Civico rimarrà aperto in concomitanza con gli orari di apertura di Palazzo Fulcis (ingresso gratuito per gli iscritti FAI). Visite guidate: Apprendisti Ciceroni® del Liceo Linguistico G. Renier (video Simone Osta).
FOVES 1964
Uno dei marchi storici dell'occhialeria Cadorina, FOVES rappresenta la tradizione e l'artigianalità di quella che è un'arte che fu per decenni vanto dell'eccellenza italiana. Oggi Thema Optical ha deciso di far rivivere la storia dell'occhialeria in una collezione bellissima
Demenego, al servizio degli occhiali
A Calalzo di Cadore ha sede la Demenego, un'azienda che ha una lunga storia nel mondo degli occhiali: già negli anni '60 faceva lenti minerali, aveva clienti importanti come Galileo ed una distribuzione diretta agli ottici. Negli anni '80 si è sempre più specializzata nella commercializzazione del prodotto: Europa, Australia, Usa, Africa. Ed oggi vende in 82 nazioni, con oltre 400 clienti e 9 linee di produzione, di cui 4 con marchi in licenza mondiale (fra cui Caractere ed Enrico Coveri) e per ciascuna linea 24 pezzi da vista e da sole. Ed oggi Demenego, che ha in licenza anche il marchio Superbyke, occupa 65 addetti fra la sede di Calalzo ed i negozi di Padova, Desenzano, Portogruaro, Vandoies (BZ), Innsbruck e Sacile. Di prossima apertura un negozio a Verona. (Intervista di Stefano Vietina a Carmelo Marchese, general manager di Demenego).
UNITE Cormons - Pieve di Cadore
Uscita culturale - Pieve di Cadore con prof. Roberto TIRELLI
Museo dell'Occhiale, Casa natale di Tiziano Vecelli, Museo Archeologico Cadorino, Chiesa di Santa Maria Nascente, Forte di Monte Ricco.
Enzo Lavolta - GoogleGlass4Lis: Gli occhiali del faraone - Torino 11 11 2013
I GoogleGlass4Lis sono degli occhiali tecnologici che permettono alle persone sorde di non perdere nemmeno una parola durante le visite nei musei.
Si tratta di un'applicazione sviluppata per i Google Glass, cioè gli innovativi occhiali per la realtà aumentata di Google, grazie alla collaborazione tra i responsabili della piattaforma Atlas e le società Rokivo e Vidiemme.
Questa applicazione viene utilizzata per tradurre simultaneamente il parlato o lo scritto nella lingua italiana dei segni.
La stessa tecnologia è in fase di sperimentazione presso la stazione di Porta Nuova per la traduzione in tecnologia Lis degli avvisi acustici per le partenze, arrivi, ecc. ecc.
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Questi progetti sono sostenuti dall'Assessore all'Innovazione del Comune di Torino Enzo Lavolta, all'interno del piano Torino Smart City.
Pieve di Cadore BL - Documentario 2009
Questa è una versione ridotta, è possibile ottenere gratuitamente la versione completa richiedendola
via e-mai lpresso: sfm-star@live.it - in HD
Lo scopo del documentario allegato è quello di offrire uno strumento utile e nuovo per presentare e
far conocere nel mondo la località di Pieve di Cadore, utilizzando i mezzi di diffusione attuali, quali Internet, You Tube, etc. A beneficio di quanti, appassionati di Montagna, di Turismo, di Dolomiti e di quanto
In esse contenuto: di Panorami, di Arte, Cultura, di Storia, di Conoscenza o di quant'altro comunque interessante per un migliore godimento da un lato, dei luoghi; dall altro, delle opportunità e della efficienza dei mezzi utilizzati.
Speriamo lo troviate di Vs. gradimento, sia per il filmato, sia per l 'iniziativa.
Ben sapendo che come tutto, anche questo lavoro possa essere migliorato.
Vedi anche : Le Cartoline da Pieve di Cadore.
Grazie pr la Vs. attenzione.
Cordiali Saluti. Fausto (minimizzimu)
Quattrocento, gli occhiali del Rinascimento - Intervista del Corriere Innovazione
Quattrocento , si è lanciata nella realizzazione di occhiali. L'esperienza del marchio, che è ispirato dallo spirito ribelle del Rinascimento italiano, è raccontata da Eugenio Pugliese in questa puntata di #StartupCorner, il videoblog di Bocconi e Corriere Innovazione.
Quattrocento è un brand di occhiali che sviluppa la sua rete commerciale principalmente online. La sua missione è quella di vendere occhiali di alta qualità, sia da vista sia da sole, ad un prezzo rivoluzionario. Aggirando i canali tradizionali, abbattendo i costi di filiera e vendendo principalmente online attraverso il sito, che è in grado di fornire occhiali di altissima qualità, Made in Italy, ad un prezzo di 115€, inclusivo di lenti graduate e spese di spedizione.
Il successo di Quattrocento non è solo online, attualmente infatti sono venduti anche presso gli store La Rinascente, EveryDay e M-Collective a Milano,
Il marchio fonda la sua natura estetica sulla bellezza e sul tripudio dell’arte e dell’innovazione, che solo il Rinascimento italiano ha consolidato nel mondo. Il nome stesso deriva proprio da uno dei periodi più rivoluzionari e innovatori della storia italiana: il 1400. Dal passato riprende l’animo ribelle, dal presente ruba lo stile pop-rinascimentale.
La nuova collezione trae ispirazione dal sogno e dalla fantasia. Il suo immaginario si colloca sullo sfondo di Giotto di Bondone, considerato il primo artista contemporaneo del Rinascimento italiano. Pittore e architetto fiorentino ha conquistato il mondo artistico con il suo spirito ribelle e un codice estetico fresco e moderno, che ancora oggi risulta sempre attuale. A partire da uno dei suoi più rinomati capolavori, la Cappella degli Scrovegni, Quattrocento introduce proposte che ne richiamano le linee geometriche e i colori metallizzati. Il risultato è una palette vivace, che passa dal giallo limone, al verde mela, al blu oceano, al rosa pastello, trasformandosi in un vero e proprio omaggio al Rinascimento e ad uno dei suoi artisti più importanti.
Alcuni modelli giocano con silhouette spigolose, altri puntano su linea morbide, altri ancora introducono forme geometriche, realizzando una collezione con cui si può sperimentare e osare, oppure in cui ritrovare i temi classici dell’eyewear.
Sharon Ezra, designer e product manager, israeliana d’origine, ma italiana d’adozione, si è potuta innamorare negli anni delle tecniche del Made in Italy, lavorando a stretto contatto con le migliori manifatture italiane. Eugenio Pugliese, manager, è cresciuto respirando il mondo degli occhiali fin da piccolo, grazie al negozio ottico della famiglia. Per entrambi la visione è quella di un articolo eccellente, ma dal prezzo abbordabile.
Dopo i prestigiosi riconoscimenti di quest’anno, fra i quali l’inserimento nelle 15 startup 2015 da tenere d’occhio secondo Forbes, Quattrocento non si ferma e si evolve introducendo costantemente delle proposte inedite.
Importante novità sarà il Virtual Try-on: grazie ad un’app realizzata ad hoc sarà possibile “provare” i modelli che hanno attirato la vostra attenzione semplicemente cliccando sulla web camera del computer o del cellulare. Un vero eproprio fitting virtuale del prodotto, tanto divertente quanto efficace.
Un’altra assoluta innovazione è il Paper try-on: si potrà ordinare una versione cartacea di prova dei diversi modelli presenti sul sito. Il “cartamodello” verrà spedito a casa gratuitamente, consentendo di misurare e provare gli occhiali di persona, per poi procedere nell’effettivo ordine del prodotto originale.
Così’ come nel ‘400, la collezione totalmente Made in Italy, vuole investire e credere nella top quality, nel design moderno e nei piccoli laboratori artigianali espressione della qualità manifatturiera italiana.
Alessandro della Spina, l’inventore degli occhiali
Alessandro della Spina è stato uno dei pretesi inventori degli occhiali.
Appartenente all'ordine domenicano, nella seconda metà del XIII secolo faceva parte del monastero annesso alla chiesa di Santa Caterina d'Alessandria di Pisa.
Una cronaca pisana del XIV secolo lo ricorda come un individuo modesto, abile copista e miniatore, molto ingegnoso, versato nella meccanica, artefice degli occhiali.
Il beato Giordano da Rivalto, suo confratello a Pisa, in una predica tenuta nella basilica di Santa Maria Novella di Firenze nel 1305 e il cui contenuto sommario (reportatio) conosciamo grazie ad alcuni uditori laici, disse che gli occhiali erano stati ideati da meno di vent'anni e che lui aveva conosciuto bene chi li aveva creati; Giordano da Rivalto non fece tuttavia il nome dell'inventore.
Nel XVII secolo, sulla base dell'omelia di Giordano, Carlo Dati arguì che l'invenzione degli occhiali fosse da attribuire un pisano; Ferdinando Leopoldo Del Migliore, spinto verosimilmente da campanilismo cittadino, approfittò dell'assenza del nome per imbastire un falso e attribuire l'invenzione degli occhiali a un suo concittadino del XIII secolo, tale Salvino degli Armati; il falso fu smascherato dal filologo Isidoro del Lungo solo nel 1920.
Al Pelmo hotel a Pieve di Cadore- Dolomiti
intervista al direttore Gildo Trevisan dell'Hotel Al Pelmo
Questa volta in primo piano.
La settimana Incom 01649 del 08/05/1958
Francia: esposizione internazionale di occhiali da sole.
Descrizione sequenze:carrellata su occhiali da sole dalle forme insolite indossati da giovani donne ; una donna indossa un cappello di paglia su cui è collocato un paio di occhiali da sole ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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L'Occhiale: la chiave di accesso al lusso
Il Centro Ottico è l'unico tipo di attività in cui sono concentrati in un unico luogo tutti i maggiori brand del lusso, della moda, del design, della tecnologia più avanzata. Ci hai pensato, quando hai progettato l'esperienza d'acquisto del tuo cliente?
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A cura di Alessandra Salimbene
Riprese e montaggio di Claudio Bru claudiobru.com