Ciclismo Museo della Bicicletta città di Bra
Ciclismo in rosa in visita al museo della bicicletta nella città di Bra. Il museo curato dal cav. Luciano Cavrero amante da sempre del ciclismo
599 Museo della Bicicletta - Bra,11 11 2018
Domenica 11 novembre a Bra si è svolta la consueta festa sociale del Museo della bicicletta, singolare e pregevole allestimento che riunisce cimeli che onorano la storia del ciclismo italiano.
Fortemente voluto dal cavaliere Luciano Cravero il museo, inizialmente ospitato presso la residenza i Glicini, da anni ormai, grazie alla disponibilità del commendatore Giuseppe Piumatti, ha trovato sede definitiva in locali annessi alla Bra servizi, ove sorge anche il prezioso Museo della scrittura meccanica allestitito dal collezionista Domenico Scarzello. Cravero ha qui riunito parte dei molti materiali che ha raccolto nel corso della sua vita e che ancora continua a raccogliere, dalle biciclette dei campioni ai giornali, dalle maglie del Giro d'Italia a tanti, talvolta singolari, cimeli che documentano non solo la storia del ciclismo ma anche la centralità delle due ruote nella vita quotidiana degli italiani nel Novecento.
La giornata di festa è cominciata in mattinata presso il Museo stesso dove si sono dati appuntamento appassionati delle due ruote, soci del Museo, l'ospite d'onore Gianni Savio, campioni del ciclismo di ieri e di oggi: da Franco Balmanion a Italo Ziglioli, da Matteo Cravero a Francesca Fenocchio.
A nome dell'amministrazione sono intervenuti gli assessori Fabio Bailo, Massimo Borrelli, Luciano Messa e Gianni Fogliato.
Ci si è poi spostati al ristorante Le betulle ove si è svolto l'affollato pranzo sociale nel corso del quale Luciano Cravero ha proceduto alla premiazione di una decina di persone che si sono distinte per il sostegno al Museo dello bicicletta. Il primo a essere premiato è stato l'assessore alla Cultura di Bra Fabio Bailo che è ha ricevuto la medaglia di riconoscimento per quanto l'amministrazione comunale negli anni ha fatto a favore del Museo. L'ultimo a ricevere il riconoscimento è stato Giacomo Berrino, insignito per il contributo di visibilità che negli anni ha assicurato al Museo grazie ai suoi servizi televisivi. Con loro, che hanno idealmente aperto e chiuso le premiazioni, sono stati insigniti Armando Verrua, Stefano Milanesio, Valter Cravero, Toni Gazzera, Silvia Gullino, Loredana Mollo, Francesco Chiesa, Livio Tortore e Laura Zavattaro.
La giornata si è conclusa con il taglio della apprezzata torta offerta dalla pasticceria Asselle di Bra.
Al termine della giornata di festeggimenti Luciano Cravero ha ringrato tutti i presenti dando appuntamento all'anno prossimo.
559 MUSEO DELLA BICICLETTA Bra 12 novembre 2017
Bra, 12 novembre 2017 il Museo della Bicicletta festeggia con i campioni.
Quest'anno si festeggiano i 12 anni di attività del museo e a spegnere le candeline con LUCIANO CRAVERO ci sono nomi noti dello sport:
MAURIZIO DAMILANO , BEPPE CONTI, FRANCESCA FENOCCHIO FRANCO BALMAMION, MATTEO CRAVERO professionista braidese e DOMENICO CAVALLO di Cavallermaggiore
Gianbattista Baronchelli, ex professionista, ospite al Museo della Bicicletta di Bra
Intervista di Danilo Lusso
621 Donazione Triciclo da gelati al museo della Bicicletta Bra, 02 04 2019
Il Museo della Bicicletta di Bra si è arricchito di un nuovo cimelio.
Si tratta del triciclo da gelatiere, realizzato dal Cavaliere Stefano Milanesio in collaborazione con il figlio Davide.
Ufficialmente è il Museo della Bicicletta, ma per la gente è il museo di Luciano. Occhi vispi, bocca piena di parole, cuore che recapita nomi, luoghi, date, ma anche sensazioni, emozioni, avventure.
Il nuovo arrivo si aggiunge ad una rassegna incredibile che parla al cuore di chi è innamorato del mezzo a pedali e della sua storia. Nella permanente di corso Monviso si rimane colpiti dalla perizia e dalla passione che si taglia con il coltello. C’è tutta l’essenza del ciclismo, quello recente e quello del dopoguerra. Oggetti che raccontano la corsa e ciò che le ruota intorno, il lavoro delle squadre, le macchine al seguito, i giornalisti. Un mondo eroico e colorato, che trasuda di fatica e trionfo. Dalla maglia della gloria locale Diego Rosa a quella gialla di Marco Pantani, dalla maglia rosa di Vincenzo Nibali a quella celebrativa del tricolore 2018 dell’Androni Giocattoli Sidermec guidata da Gianni Savio, fino alla bicicletta olimpica di Francesca Fenocchio.
Dietro il racconto di ciascuna bici c’è un pezzo di storia d’Italia e del mondo. In questo tempio vivo del ciclismo è possibile trovare oltre una settantina di bici: quella da bersagliere per il settore militare, da panettiere, da barbiere, da arrotino, da spazzacamino, da pompiere, da calzolaio, da stagnino per il settore componibili e catrechet. Più accessori, dalle pompe ai campanelli, portapacchi, ceste e cestini, tutto ad ispirazione ciclistica. Alcune bici sono state donate dai privati in ricordo dei nonni e dei genitori, mentre altre sono repliche ottenute grazie al sapiente lavoro del Cavaliere Stefano Milanesio.
Tratto da articolo targatocn
615 Tg4 Elisa Balsamo al Museo della Bicicletta di Bra 12 03 2019
La maglia da gara di Elisa Balsamo in regalo al Museo della Bicicletta di Bra
La campionessa di ciclismo ha visitato la Permanente nella mattina di oggi, martedì 12 marzo.
Emozione al Museo della Bicicletta di Bra per la visita di Elisa Balsamo, campionessa del mondo su strada nella categoria Juniores a Doha nel 2016. L’atleta cuneese delle Fiamme oro è stata accolta dal Cavaliere Luciano Cravero che da oggi, martedì 12 marzo, ha un cimelio in più per il suo Museo: ha ricevuto in dono dalla Balsamo la sua maglia autografata del team Valcar-PBM. Il Presidente ha ricambiato l’omaggio con un gagliardetto in ricordo della giornata. “Elisa è una ragazza generosa e piena di talento – ha detto Cravero, presidente e curatore del Museo – e ci ha fatto molto piacere che sia venuta a trovarci”. Con la promessa di tornare per la festa sociale. “Sempre che non ci siano delle gare in concomitanza”: questa l’unica condizione dettata dalla ragazza classe 1998. Ad accoglierla anche tanti appassionati di ciclismo ed una delegazione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, che si sono dati appuntamento nella sede della Permanente, allestita presso l’azienda Bra Servizi di corso Monviso, 25. Approfittando della pausa dalle gare, che riprenderanno venerdì sulle strade dell’Olanda e valide per l’U.C.I. 1.1 (Unione Ciclistica Internazionale, ndr), la campionessa ha accolto volentieri l’invito, esprimendo contentezza ed un vivo apprezzamento sia per il museo, sia per le parole di benvenuto di Silvia Gullino, formulate a nome dei presenti. Alla giornalista braidese è stato svelato anche il suo nuovo obiettivo che sarà quello di fare bene le prossime classiche del Nord che inizieranno la settimana ventura in Belgio e arrivano dopo la conclusione della stagione su pista. La sua maglia si aggiunge ad una collezione incredibile che parla al cuore di chi è innamorato del mezzo a pedali. E così è stato anche per la giovane ciclista che è rimasta colpita dalla perizia e dal calore che qui si respirano. Un sentimento che ha espresso a chiare lettere: “Mi è piaciuto tantissimo vedere tutte le biciclette da lavoro ed è bello pensare che qualcuno abbia raccolto e riprodotto bici del passato che neanche io pensavo esistessero. Poi, il numero infinito di maglie di tutti gli atleti che hanno contribuito a realizzare questa esposizione, penso che la rendano unica e davvero ricchissima di ricordi”. Impossibile per lei scegliere un oggetto cult, perché, ha confessato: “Ci sono talmente tante cose!”. Dalla maglia della gloria locale Diego Rosa a quella rosa di Vincenzo Nibali, dalla maglia gialla di Marco Pantani, a quella celebrativa del tricolore 2018 dell’Androni Giocattoli Sidermec, fino alla bicicletta olimpica di Francesca Fenocchio. C’è tutta l’essenza del ciclismo, quello recente e quello del dopoguerra. Oggetti che raccontano la corsa e ciò che le ruota intorno, il lavoro delle squadre, le macchine al seguito, i giornalisti. Un mondo eroico e colorato, che trasuda di fatica e trionfo e non si ferma. In questo tempio vivo del ciclismo è possibile trovare tante biciclette, quella da bersagliere, da panettiere, da barbiere, da arrotino, da spazzacamino, da pompiere, da calzolaio, da stagnino e “cadreghe”. Alcune di esse sono state donate, mentre altre sono repliche ottenute grazie al lavoro paziente e sapiente del Cavaliere Stefano Milanesio. Dietro il racconto di ciascuna bici c’è un pezzo di storia d’Italia e del mondo. Ci sono ricordi dell’infanzia, dei genitori e dei nonni, modelli dei marchi più conosciuti, le maglie di corridori famosi, borracce, autografi, pagine seppiate di vecchi giornali che celebrano un mezzo, la bicicletta, che guarda con il sorriso al passato e strizza l’occhio al futuro. Ad accompagnare Elisa alla scoperta delle due ruote d’epoca è stato il papà Sergio. Un full immersion in uno spettacolare contenitore di cultura, fascino e passione sportiva che racconta ai grandi campioni di oggi la storia, i trionfi, i successi di tanti campioni di ieri. (Silvia Gullino)
Museo Bicicletta_210512
Puntata Sky Sport del 21 maggio 2012 - Museo della Bicicletta, Bra (presso Bra Servizi). Intervista a Sonia Piumatti e Luciano Cravero.
Gianni Savio, team manager Androni Giocattoli, ospite al Museo della Bicicletta di Bra
Intervista di Danilo Lusso
Museo della bicicletta -Cosseria (SV)
AbBRAcciamo il FUTURO! AMAJOU CONSIGLIERE COMUNALE CITTA' DI BRA
486 Tg La Zizzola di Bra - Museo Multimediale
Da alcune settimane la Zizzola, edificio che domina Bra,è stata trasformata in museo multimediale dedicato all'identità cittadina. Realizzato dallo studio Bodà che ha saputo valorizzare al meglio i contenuti elaborati dal comitato scientifico composto da Fabio Bailo, Biagio Conterno ed Emanuele Forzinetti, il suggestivo allestimento museale prende per mano il visitatore conducendolo nelle diverse epoche che si sono succedute: dalla Pollenzo romana al boom del dopoguerra.
Al piano terreno la sala centrale è dominata da un innovativo tavolo touch screen con il quale il visitatore può interagire per leggere l'evoluzione della città attraverso foto e cartoline che illustrano la Bra di fine Ottocento.
Ci si può poi accomodare nelle salette laterali dove ascoltare frammenti di videointerviste a protagonisti e testimoni della Bra del tempo che fu che qui rievocano storie grandi e piccole del Novecento cittadino.
Spostandosi al piano superiore quattro schermi a parere consentono di avere un inconsueto punto di osservazione sulla città: il centro, le frazioni, le campagne, il corso del Tanaro ripresi dall'alto.
A corona della sala centrale vi sono le stanze tematiche dedicate rispettivamente alla apprezzata cultura enogastronomica del territorio, alla famiglia Fasola che negli anni Sessanta donò la Zizzola al Comune a patto che avesse destinazione culturale, alle caserme cittadine ove hanno fatto il Car 100 mila italiani, agli uomini di cultura che hanno dato lustro alla città, in primo luogo Giovanni Arpino, all'epopea delle concerie che ha caratterizzato un secolo di storia Braidese, al Roero su cui Bra e la Zizzola stessa si affacciano.
L'allestimento museale, realizzato grazie al Ministero dei beni culturali, alla regione Piemonte, alla benemerita fondazione Cassa di Risparmio di Bra e al Comune di Bra è visitabile gratuitamente fino alla fine di settembre il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18.
Consiglio comunale dei ragazzi - Seduta del 7 maggio 2015
(Bra, Italy, 07.05.2015) - Museo della bicicletta, museo della macchina da scrivere e impianti della Bra servizi ecologici. Intensa mattinata di visita per i componenti il consiglio comunale di Bra.
494 Tg Mostra Giovanni Piumati a Bra
Sabato 14 novembre è stata inaugurata a Bra la mostra “Giovanni Piumati. La parabola artistica di un intellettuale europeo” che, curata da Carla Gutermann e Armando Audoli, tratteggia, a cento anni dalla morte, la singolare vita di un illustre e misconosciuto braidese, Giovanni Piumati, appunto.
Egli fu apprezzato pittore di scuola fontanesiana, critico e giornalista, illustre docente universitario in Germania. Fu, soprattutto, uno dei più acuti e profondi studiosi di Leonardo da Vinci cui consacrò tutta la sua vita spesa a viaggiare in lungo e in largo l’Europa alla fine dell’Ottocento per rintracciare e studiare le opere del genio rinascimentale da secoli sparse in ogni angolo del continente.
Grazie al sostegno materiale di un suo ricchissimo studente russo, come lui appassionato leonardista, Piumati poté fotografare e, ove possibile, addirittura comprare le opere di Leonardo, anche singoli fogli, che in seguito avrebbe donato all’umanità curandone la pubblicazione in edizione anastatica e commentata.
È grazie allo studioso braidese che il mondo ha nuovamente potuto ammirare alcune delle opere leonardesche più famose, dal Codice atlantico al Volo degli uccelli passando per i Fogli A e B dell’Anatomia.
L’affascinante e avventurosa storia di Giovanni Piumati rivive ora nella mostra braidese che si articola su due sedi espositive, palazzo Mathis per la sezione pittorica e palazzo Traversa per quella leonardesca.
La mostra, voluta da Città di Bra, Fondazione Cassa di Risparmio di Bra e Regione Piemonte, è stata presentata alla cittadinanza dal sindaco di Bra Bruna Sibille, dall’assessore alla Cultura Fabio Bailo e dalla presidente della Fondazione CrB Donatella Vigna.
La mostra sarà visitabile, a ingresso gratuito, fino al 10 gennaio 2016 dal mercoledì alla domenica dalle ore 9 alle 12,30 e dalle ore15 alle 18.
Gara ciclistica Bra -Bra ,prima salita per La Morra 04 maggio 2014
Gara ciclistica Bra-Bra prima salita per La Morra 04 maggio 2014
bici x tutti - pedalando per le vie cittadine Novi Ligure ( AL )Italia 2016
videoclip
by
Guido Romano
591 Inaugurazione Nuova Macelleria Masino (fhd)
Lunedì 3 settembre è stata inaugurata la nuova Macelleria Masino.
Complimenti per il buon gusto dell'arredo ed il buon gusto dei prodotti.
Fiera di Bra Settembre 2011
Fiera dei formaggi di Bra che si svolge ogni due anni
Piccolo Museo della Moto a Castroreale(Me)
Il piccolo museo della moto è un luogo affascinante per chi ama i motori, la velocità, e per chi semplicemente è attratto da tutto ciò che è bello. Un'enciclopedia dei motori, curata e custodita in maniera impeccabile da Enrico Munafò, appassionato del mondo delle due ruote e ideatore del museo. All'interno è possibile ammirare moto rare, delle vere e proprie opere d'arte, dagli anni '30 fino ai giorni nostri, e ogni tipo di oggetto inerente al mondo dei motori.