La Collegiata di San Candido
Foto di Giulio pubblicate su fotopaesaggi.it
La Collegiata di San Candido è una chiesa dell'omonimo comune di San Candido, in provincia di Bolzano, alla quale è annesso un complesso monastico. La costruzione della Collegiata iniziò intorno al 1143 con la collaborazione di architetti lombardi sopra i resti di una precedente chiesa benedettina dell'8° secolo, di cui però oggi non rimane quasi nulla. Ancora prima dell'anno 1000, questa chiesa fu sostituita da una costruzione più grande, di cui rimane la cripta sotto il presbiterio che vediamo oggi. Nell'anno 1200 la chiesa fu ridotta in cenere da un incendio insieme alla località di San Candido. In seguito fu costruita l'odierna Chiesa Collegiata, che fu consacrata nel 1284. La torre campanaria fu eretta tra il 1320 e il 1326.
Trentino Alto Adige- Alta Pusteria-San Candido (HD)
San Candido, Innichen in tedesco, è un comune della provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige, nell'Alta Pusteria. Comune-mercato dal 1303, San Candido è oggi una rinomata località turistica estiva e invernale delle Dolomiti, è un villaggio posto ad un'altitudine di 1,175 m s.l.m., al confine con l'Austria. Fa parte del Parco Naturale Tre Cime, nelle Dolomiti. Il centro città ospita l'Abbazia di San Candido in stile romanico, con una cupola affrescata, e il Museo DoloMythos, che esplora la storia naturale locale. Il Monte Baranci dispone di piste da sci, accessibili direttamente dalla città.A sud-ovest, un sentiero circonda il lago di Toblacher See (Lago di Dobbiaco).
Collegiata di San Candido
Il complesso della Collegiata di San Candido (Stiftskirche Innichen), considerato il più importante monumento romanico del Sudtirolo,fu costruito a partire dal 1043 sul sito del monastero benedettino fondato nel 769 da Tassilone III di Baviera per convertire gli slavi allora insediati nella zona. Il poderoso campanile e l'atrio con il fonte battesimale precedono il grandioso interno a tre navate, che conserva numerose opere d'arte, tra le quali affreschi di Michael Pacher e il grande Crocifisso ligneo dell'altare maggiore.
Chiesa Parrocchiale di San Michele
La Chiesa Parrocchiale di San Michele, originaria del XII secolo con uno stile romanico. Fu rimaneggiata nel 1735 per adattarla allo stile barocco, che dati i molteplici ornamenti può apparire anche come stile rococò. Fu più volte distrutta nella sua storia e della chiesa originale oggi rimane solo il campanile cilindrico. Esternamente la chiesa presenta finestre ad arco con nicchie che custodiscono delle statue e con una grande facciata principale che dà sulla piazza del paese.
Importanti sono gli affreschi, opera del pittore tirolese Christof Anton Mayr: sulla volta San Michele spinge gli angeli caduti nell'inferno; nella navata San Michele vincitore delle forze del male.
04 La Collegiata di santa Maria Assunta
I Murales di Zaspa, Oliwa e Sopot: itinerario di un giorno da Danzica
Itinerario di una giornata per scoprire Danzica e Sopot, località dalla bellezza e dal fascino difficili da scordare presentate qui in poco più di un minuto.
La prima tappa è il quartiere di Zaspa, oggi famoso per gli immensi murales che decorano gli imponenti palazzoni di costruzione comunista. Proseguendo lungo il Baltico tocchiamo Oliwa, nella cui cattedrale si tengono sensazionali concerti d'organo, e infine giungioamo a Sopot, famosa località balneare sul Baltico.
Questo è il mio #blogginpolonia day 5!
DRESDA Frauenkirche (Chiesa di Nostra Signora)
Breve storia della chiesa durante un viaggio con don Marcello Farina il 15-7-2012.
Di Tomaso Iori del Museo Scuola Rango.
Per saperne di più:
Giornata FAI nel nostro tempio San Francesco, Lodi
I ragazzi del liceo hanno più volte presentato le bellezze del nostro tempio. Le riprese sono del nostro mitico wolwol3 (canale su youtube)
Claudia De' Medici: arciduchessa del Tirolo
regia: Luciano Stoffella
formato: 16/9 Betacam SX,
durata: 30/43min
camera: Andreas Perugini
montaggio: Luciano Stoffella (Apple FCP)
colonna sonora: Tiziano Popoli
speaker: Flora Sarrubbo
produzione: CAB/studioZEM
Glocken von Toblach/Le campane di Dobbiaco - parrocchia di San Giovanni Battista
Breve ripresa della parrocchia di Dobbiaco.
Scusate ma ho perso i tocchi delle 17:45 però è bella d'aspetto e un'altra volta riprenderò le campane a plenum.
Agnone (IS) plenum campane Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli
La chiesa risale agli anni '80, sorta sopra il piazzale dell'a vecchia stazione ferroviaria, eretta nei primi del Novecento sopra l'antico convento dei Padri Cappuccini della Beata Vergine Maria di Costantinopoli. Dalle foto storiche si nota come la chiesa fossi assai bella, mostrasse un esterno semplice in pietra, come le altre chiese agnonesi, e un interno decorato alla maniera barocca, con un tabernacolo ligneo presso l'altare maggiore. La piazza si chiamò Largo della Vittoria, poi dopo la guerra Piazza dell'Unità d'Italia.
Campana Concordia 2000 in Plan de Corones di Brunico (BZ), VIDEO 100
Brunico (Bruneck in tedesco), loc. Plan de Corones (Kronplatz in tedesco)
1 campana (Concordia 2000) in Reb2, a slancio tirolese con il fermabattaglio all'intero della campana, fusa dal fonditore austriaco Oberascher nel 2003 in occasione del 25° anniversario dell'area sciistica.
Distesa della campana con partenza alle 11:55 e sgancio del battaglio alle 12:00 per l'Angelus feriale
Che dire...sono entusiasta di aver raggiunto un traguardo così importante. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che fanno crescere questo canale e a tutti gli appassionati di campane come me. Mi scuso se manca la fine della suonata ma avevo la memoria agli sgoccioli e ho dovuto spegnere subito la ripresa. Per adesso è tutto, vi lascio al video e soprattutto...
...Buona visione
Ah dimenticavo...
La musica di presentazione è Fix You dei Coldplay
Concerto carillon di campane 26 Agosto 2017 (Bergamo) (1)
Concerto per la festa di Sant'Alessandro, Patrono di Bergamo.
26 Agosto 2017
Cattedrale di San Cataldo - Puglia
Le voci di Montevarchi Edizione 2007
Ultimo live nel mondo della musica hip hop da parte di Bart (Giuliano Nocera)
Dunque Giuliano perchè hai deciso di dare un taglio con l'Hip hop?
NO!Non ho smesso,e solo che mi sono preso un momento anche per me,cioè scrivere canzoni che possono essere anche suonate e non solo campionate con i loop di batterie e bassi,mi sono reso conto che ad un certo punto della vita puoi tentare di cambiare,io non sono cambiato nel senso di lasciare il mondo Rap,ma cambiato nella musica,voglio provare tutto...poi scusa vorrei dirti una cosa: io...come vedi nel live di Montevarchi (delle voci di Montevarchi)sfido chiunque a ripresentarsi davanti ad un certo tipo di persone,spente,scoglionate,con sedie di plastica,senza un sorriso,fredde,con gli occhi a palla di pesce che ti fissano dicendo:hooo...mammina mia...sto figliolo che dice?..Se la canzone fosse stata (Felicità) credo che le mani allora tenevano il tempo,ma io non mi incazzo...per questo,io sono triste nel montar su di un palco dove davanti a me in prima fila vedo la faccia di chi veramente a fatto che Montevarchi diventasse quella che vediamo noi tutti oggi,un cesso all'aria aperta,una discarica in pieno centro storico,dove risse omicidi e spaccio sono all'ordine comune,poi vuoi farti un giro nel centro e vedi i grandi negozi che segnavano gli anni d'oro di Montevarchi fallire,come quello che gestivo con Mariana,il famoso Bonciani,chiuso dopo quasi 50anni di attività,dove spuntano come funghi centri di invio denaro,gastronomia estera e negozi di abbigliamento che poi vedi sequestrare in televisione,dove macchine di grossa cilindrata ormai parcheggiano dentro la piazza e neppure i vigili si muovono,la mia povera 600 aveva sempre le multe,ma queste no!Perchè?questo l'ho vissuto e visto con i miei occhi,dove per fare un giro nella famosa e quel che resta della Via Roma se non hai il passaporto sei te lo straniero,dove la Piazza Veneto non esiste ormai da 2 anni,dove nei parcheggi delle bici o motorini trovi solo ferrivecchi lasciati li a marcire chissà ormai per quanto tempo ancora,dove i panni stesi nelle finestre sventolano come se fossero bandiere,questo e quello che mi ha spinto a lasciare il palco di Montevarchi con la mia musica,tanto se devo cantare ciò che penso di Montevarchi alla gente che lascia Montevarchi..senza aver una risposta positiva da loro stessi...e meglio cantare ciò che era la gioventù dei nostri nonni,quindi ora continuo con la musica cantando le canzoni di altri artisti,oppure scrivo le storie che possono capitarmi e le metto in musica,c'è molto più gusto che cercare di far alzare le mani ad una città morta.Non credi?
Sono senza parole,avrei voluto farti altre domande ma condivido ciò che hai detto.Io sono Montevarchino Doc,spesso me ne vergogno!
Io no!Non mi vergogno di essere un cittadino di Montevarchi,io mi vergogno di vedere la realtà di Montevarchi!Quasi quasi mi candido...se fosse per me vedi come saltano dalle sedie i mangiasoldi..comunali...e il carnevale di una volta ritornerebbe con le sue vere sfilate,e nella Piazza...il famoso palco che veniva montato dai primi di giugno..fino alla festa del Perdono..meglio non dir altro,altrimenti prendo il primo aereo e vado dove esistono i veri.......indovinate voi!
XXVI RADUNO DANNUNZIANO
Da Il Trionfo della morte a La Figlia di Iorio con tanti protagonisti: D'Annunzio, il mare, la Majella, la Grotta del Cavallone, la Valle dell'Aventino ed il culto della lana e di S.Biagio e naturalmente .... Taranta.
Chi l'ha detto che i grandi personaggi si trovano solo nelle più famose città del mondo ? pensate che a Taranta e precisamente nella Grotta del Cavallone, G.D'Annunzio ha ambientato il secondo atto della sua Figlia di Iorio dando il nome a molte stalattiti e stalagmiti, mescolando fantasia popolare e cultura, arte e natura. All'interno della Grotta stanze come cattedrali (l'acquasantiera, il battistero, le campane) passaggi come architetture dantesche (Morte, Inferno, Paradiso), profondità improvvise come leggende (il pozzo senza fine) ma soprattutto le stanze della tragedia dell'amore: La Sala di Aligi, con la grande stalagmite chiamata L'angelo muto, il Laghetto di Ornella, la Sala di Mila, di Candia, il Pozzo di Lazzaro e tanto altro ancora. Nel secondo atto il riferimento alla Grotta, all'acqua ed ai monti è un punto chiave quando Aligi dice: ti sei lavato con acqua di neve, con l'acque che traboccano dai monti. Anche nel primo atto ci sono precisi riferimenti, un rapporto ideale tra Aligi, il protagonista maschile della tragedia con tutta la Valle dell'Aventino, la sua laboriosità e religiosità. Il rapporto è visibile quando Aligi mostra quasi trasognato la mazza intagliata che giorno e notte sa le vie dell'erba.... Aligi è spesso lontano sul monte alla montagna debbo ritornare, e sogna e scolpisce immagini a lui care, su quel bastone fondamentale per ogni pastore: la natura madre col suo paesaggio rude o trasformato dall'uomo (il sole con la mezzaluna, il fiume, la casa...), la famiglia com'è e come si vorrebbe che fosse (le tre sorelle, comparate a tre angeli, a tre stelle, a tre colombe) e la religione con i suoi simboli (il Sacramento, .... il campanile di San Biagio....). Il rozzo pastore Aligi raffigura sulla sua mazza proprio il campanile di San Biagio .... il campanile di Taranta .... perchè l'avvicinamento tra spirito pastorale della Figlia di Iorio e la devozione a San Biagio che dei lanieri è patrono, è naturale e giusta. I lanieri infatti ricevono dai pastori la materia prima per il loro lavoro ed anzi, in origine erano i pastori stessi che si trasformavano in operatori della lana durante le interminabili serate invernali con la conocchia e la scardella, gliu filariglie ed il telaio a mano.-
(Una coincidenza, per la verità non voluta, che si vuole evidenziare: La Figlia di Iorio è un'opera drammatica, una tragedia scritta nell'estate del 1903 e la vicenda è ambientata in un Abruzzo rurale e patriarcale proprio nel giorno di San Giovanni 24 giugno. Questa rappresentazione, pur nella sua forma semplice, è avvenuta proprio il 24 giugno .... che coincidenza propiziatrice !!! )
Santuario di S. Maria di Muggia vecchia
Video realizzato dai ragazzi della V IP classe 2016/2017
WWI MORIAGO RACCONTA La Grande Guerra
Vieni a visitare
un posto molto particolare
dedicato alla memoria,
alla guerra, alla pace.
Un grande parco naturalistico
con parcheggi, centro visite,
aree attrezzate, orto botanico,
percorsi...
Come and visit
a very special place dedicated
to remembrance,
to war and to peace.
A vast nature park, with
ample parking, tourist centre,
play areas, botanical garden,
hiking paths...
Duomo
- Sul lato sud-ovest di Piazza Walter, s'affaccia il Duomo, la chiesa cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta.
Dal 1964 essa è sede della diocesi di Bolzano-Bressanone.
Una leggenda racconta che un uomo di Bolzano trovò sulla riva di una palude una piccola statua della Madonna con in braccio Gesù bambino.
In quel luogo fu costruita una chiesa dedicata alla Madonna della Palude. Quella chiesa è l'attuale Duomo di Bolzano. La statua della Madonna è ancora oggi conservata all'interno del Duomo.
Da Piazza Walther, lo sguardo del turista è catturato dal colore del tetto del Duomo. Le tegole verdi, nere e ocra formano un singolare disegno a rombi. Questo bellissimo tetto ricorda lo splendore del tetto della chiesa di Santo Stefano a Vienna.
Il primo edificio costruito in questo luogo fu una chiesa romanica nel 1100.
La costruzione della chiesa attuale iniziò nel 1280 in stile neoromanico, continuò nel 1340 in stile gotico e terminò nei primi decenni del 1400.
Dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, il Duomo fu restaurato uguale a prima.
Esso è un importante esempio di edificio in stile gotico.
Gli elementi dello stile gotico sono visibili soprattutto nel campanile, alto 65 metri, con un'elegante punta traforata di pietra arenaria.
La parte inferiore del campanile risale al 1100 mentre la parte superiore risale agli inizi del 1600.
Sul muro esterno del campanile sono dipinti due affreschi, che rappresentano uno la Crocifissione e offerenti e l'altro un viaggiatore ucciso nel sonno dalla caduta di una campana.
Vicino al campanile si apre una piccola porta gotica del 1387 decorata con viti e vignaioli, chiamata porticina del vino. Essa ricorda che la chiesa poteva vendere il vino.
La facciata del duomo è molto semplice: ha un portale romanico e una finestra a forma di rosone romanico-gotico del 1300, un affresco della Madonna con Bambino di F. Pacher e una coppia di leoni di marmo.
L'interno del Duomo è a tre navate. L'interno è stato modificato dopo i danni causati dalla seconda guerra mondiale. Fortunatamente, i bombardamenti non hanno colpito una parte degli affreschi, il pulpito e la cappella delle Grazie.
Il pulpito, in pietra arenaria, di stile tardo-gotico, mostra i quattro Padri della Chiesa e i simboli degli evangelisti.
La cappella delle Grazie, costruita nel 1745 in stile barocco, è situata dietro l'altare maggiore.
Come la cappella, anche l'altare maggiore è in stile barocco. Sull'altare è posta la stata della Madonna con Bambino del 1200. L'altare conserva anche degli affreschi di Karl Henrici.
Nella cripta, sotto l'altare maggiore, è sepolto l'arciduca Ranieri d'Austria, viceré del Lombardo Veneto dal 1818 al 1848 e morto a Bolzano nel 1853.
MUSEO DEL TESORO DEL DUOMO
Nel Tesoro del Duomo di Bolzano si trova una fra le più ricche collezioni di vestiti sacri di età barocca dell'Alto Adige. Accanto ai vestiti sacri e alle bandiere (gonfaloni) dipinti da famosi pittori, sono conservati anche preziosi oggetti di oreficeria del 1700.