C'era una volta la scrittura meccanica - Museo delle macchine per scrivere
Domenica 9 giugno 2013 - Il museo è stato allestito all'interno della Bra Servizi, azienda leader nel settore dei servizi ecologici
La storia della scrittura meccanica va in scena a Bra, in via Monviso 25, all'interno della sede di Bra Servizi. Decine e decine di modelli storici, diventati veri e propri cimeli, restaurati e rimessi a nuovo, perfettamente funzionanti. Ecco come nasce C'era una volta la scrittura meccanica, la rassegna fondata e curata da Domenico Scarzello: Ci sono modelli da tutto il mondo, con tutti gli alfabeti possibili.
Ci sono macchine che hanno delle storie molto curiose o storicamente molto rilevanti. Non tutti sanno ad esempio che la macchina per scrivere è stata inventata da un piemontese, Giuseppe Ravizza, il primo italiano a depositare un brevetto. C'è una sezione dedicata alla Olivetti, che è stata un'azienda leader del settore. Solo alcuni dei molti aspetti interessanti: La macchina per scrivere ha rivoluzionato persino il mondo del lavoro: ha dato cioè la possibilità alle donne di entrare a far parte del sistema, emancipandole e permettendo loro di guadagnare, in alcuni casi, anche più degli uomini.
Per capire da dove siamo partiti, spiega Giuseppe Piumatti, titolare di Bra Servizi. Adesso ci sono i computer ma è iniziato tutto dalle macchine per scrivere. Bra Servizi è felicissima di ospitare questo museo. Solo l'inizio di un percorso già tracciato: Bra Servizi e il gruppo Piumatti proseguirà su questa strada, grazie anche alle mie figlie e a Davide Scarzello. E' una mostra eccezionale e unica. Non ci fermiamo qui, andiamo oltre, perché la cultura per noi è fondamentale, soprattutto in un momento come questo.
Nei prossimi mesi il museo verrà ampliato: una nuova ala è già pronta ad ospitare altre decine di modelli. L'ingresso è completamente gratuito e molte classi scolastiche ne hanno approfittato per approfondire l'argomento. Ancora Scarzello: Ho notato un grande interesse, sia da parte degli studenti, sia da parte di professori e maestri. Sono argomenti forse retrò, ma estremamente significativi per comprendere al meglio i meccanismi della nostra società.
L'emancipazione femminile attraverso la macchina per scrivere. - Domenico Scarzello
L'emancipazione femminile attraverso la macchina per scrivere.
In occasione della Festa della Donna.
Domenico Scarzello direttore Museo della Scrittura Meccanica di Bra
599 Museo della Bicicletta - Bra,11 11 2018
Domenica 11 novembre a Bra si è svolta la consueta festa sociale del Museo della bicicletta, singolare e pregevole allestimento che riunisce cimeli che onorano la storia del ciclismo italiano.
Fortemente voluto dal cavaliere Luciano Cravero il museo, inizialmente ospitato presso la residenza i Glicini, da anni ormai, grazie alla disponibilità del commendatore Giuseppe Piumatti, ha trovato sede definitiva in locali annessi alla Bra servizi, ove sorge anche il prezioso Museo della scrittura meccanica allestitito dal collezionista Domenico Scarzello. Cravero ha qui riunito parte dei molti materiali che ha raccolto nel corso della sua vita e che ancora continua a raccogliere, dalle biciclette dei campioni ai giornali, dalle maglie del Giro d'Italia a tanti, talvolta singolari, cimeli che documentano non solo la storia del ciclismo ma anche la centralità delle due ruote nella vita quotidiana degli italiani nel Novecento.
La giornata di festa è cominciata in mattinata presso il Museo stesso dove si sono dati appuntamento appassionati delle due ruote, soci del Museo, l'ospite d'onore Gianni Savio, campioni del ciclismo di ieri e di oggi: da Franco Balmanion a Italo Ziglioli, da Matteo Cravero a Francesca Fenocchio.
A nome dell'amministrazione sono intervenuti gli assessori Fabio Bailo, Massimo Borrelli, Luciano Messa e Gianni Fogliato.
Ci si è poi spostati al ristorante Le betulle ove si è svolto l'affollato pranzo sociale nel corso del quale Luciano Cravero ha proceduto alla premiazione di una decina di persone che si sono distinte per il sostegno al Museo dello bicicletta. Il primo a essere premiato è stato l'assessore alla Cultura di Bra Fabio Bailo che è ha ricevuto la medaglia di riconoscimento per quanto l'amministrazione comunale negli anni ha fatto a favore del Museo. L'ultimo a ricevere il riconoscimento è stato Giacomo Berrino, insignito per il contributo di visibilità che negli anni ha assicurato al Museo grazie ai suoi servizi televisivi. Con loro, che hanno idealmente aperto e chiuso le premiazioni, sono stati insigniti Armando Verrua, Stefano Milanesio, Valter Cravero, Toni Gazzera, Silvia Gullino, Loredana Mollo, Francesco Chiesa, Livio Tortore e Laura Zavattaro.
La giornata si è conclusa con il taglio della apprezzata torta offerta dalla pasticceria Asselle di Bra.
Al termine della giornata di festeggimenti Luciano Cravero ha ringrato tutti i presenti dando appuntamento all'anno prossimo.
Bene Banca e il mondo femminile.
Le donne, il lavoro, la famiglia, questo il titolo della tavola rotonda che Bene Banca ha voluto dedicare all'universo femminile e alle difficoltà che le donne incontrano tutti i giorni nel conciliare attività professionale e familiare, in occasione dell'8 marzo 2015.
Nella sala Luigi Audino di Bene Vagienna sono intervenute le imprenditrici Claudia Borra, Sonia Piumatti e l''avvocato Nicoletta Ughetto (componenti del consiglio di amministrazione di Bene Banca),Michelangelo Fessia, Presidente dell'Associazione Amici di Bene,Domenico Scarzello direttore del Museo della scrittura meccanica di Bra e Arianna Mauri, insegnante del metodo Louise Hay. Il servizio è stato realizzato da Paola Caramella e trasmesso da Primantenna.
La CSR di Bra Servizi
Sonia Piumatti, la Responsabilità Sociale d'Impresa della Bra Servizi. Progetto transfrontaliero per diffondere la CSR ALPCORE (Alpi Competitive e Responsabili)
festa delle donne
Auguri per la Festa delle Donne dell'8 Marzo da tutta la Bra Servizi.
MTM CHERASCO: PRESIDIO CONTRO FIOM-CGIL CUNEO
montedoro banda in cocerto s.Barbara (la vita e' bella2).MP4
190th Knowledge Seekers Workshop - Sept 21, 2017
This weekly on-going public series of Knowledge Seekers Workshops brings us new teachings, universal knowledge and new understandings of true space technology to everyone on Earth direct from the Keshe Foundation Spaceship Institute. Each Thursday, at 9 am Central European Summer Time, we broadcast live, the latest news, developments, and M.T. Keshe teachings on our zoom channel and other public channels. (see below for channel links)
If you wish to discover and learn more, please see our many categories of videos on our Youtube Channel:
Become a student at the world's first Spaceship Institute! For only 100 euros, you get a full calendar year of access to live and recorded private teachings. There are thousands of hours of extended Private Teachings stored in our private portal at the Keshe Foundation Spaceship Institute (KF SSI) that you have access to, and we teach Live classes six days a week in English, plus we also have live classes 7 days a week in 18+ languages. Apply today to become a student at the KF SSI. More information is at our website
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1600 Pennsylvania Avenue / Colloquy 4: The Joe Miller Joke Book / Report on the We-Uns
After Miller's death, John Mottley (1692--1750) brought out a book called Joe Miller's Jests, or the Wit's Vade-Mecum (1739), published under the pseudonym of Elijah Jenkins Esq. at the price of one shilling. This was a collection of contemporary and ancient coarse witticisms, only three of which are told of Miller. This first edition was a thin pamphlet of 247 numbered jokes. This ran to three editions in its first year.
Later (not wholly connected) versions were entitled with names such as Joe Miller's Joke Book, and The New Joe Miller to latch onto the popularity of both Joe Miller himself and the popularity of Mottley's first book. It should be noted that joke books of this format (i.e. Mr Smith's Jests) were common even before this date. It was common practice to learn one or two jokes for use at parties etc.
Owing to the quality of the jokes in Mottley's book, their number increasing with each of the many subsequent editions, any time-worn jest came to be called a Joe Miller, a Joe-Millerism, or simply a Millerism.
Joke 99 states:
A Lady's Age happening to be questioned, she affirmed she was but Forty, and called upon a Gentleman that was in Company for his Opinion; Cousin, said she, do you believe I am in the Right, when I say I am but Forty? I ought not to dispute it, Madam, reply'd he, for I have heard you say so these ten Years.
Joke 234 speaks of:
A famous teacher of Arithmetick, who had long been married without being able to get his Wife with Child. One said to her 'Madam, your Husband is an excellent Arithmetician'. 'Yes, replies she, only he can't multiply.'
Joe Miller was referred to in Charles Dickens' A Christmas Carol (1843), by the character Scrooge, who remarks Joe Miller never made such a joke as sending [the turkey] to Bob's will be!
Joe Miller was also referred to in James Joyce's Ulysses (1922) in the limerick that Lenehan whispers during the Aeolus episode to Stephen Dedalus, the last line of which is I can't see the Joe Miller. Can you?.
According to Leonard Feinberg, the 1734 edition contains one of the oldest examples of gallows humor.