Mercure Genova San Biagio **** Hotel Review 2017 HD, Genoa, Italy
Save money booking hotel Mercure Genova San Biagio in Genoa, Italy
Book now
...
Property Location
With a stay at Mercure Genova San Biagio in Genoa, you'll be close to Sanctuary Of Our Lady Of The Guard and Forte Sperone. This 4-star hotel is within the vicinity of Museo di Storia e Cultura Contadina and Chiesa di Santo Stefano.
Rooms
Make yourself at home in one of the 120 air-conditioned rooms featuring minibars and LCD televisions. Complimentary wireless Internet access keeps you connected, and satellite programming is available for your entertainment. Private bathro...
Fuga dalla fame. Fotografie dalla civiltà contadina a Genova
Fotografie in bianco e nero per raccontare una civiltà contadina che non esiste più.
In mostra fino al 4 maggio a Genova a Palazzo Ducale
Portale giovani protagonisti in Liguria
giovaniliguria.it
Crozza nel Paese delle Meraviglie - CROZZA: L'ITALIA E LA CULTURA
L'italia è fornita di un patrimonio artistico di immenso valore, ma nonostante questo il Louvre da solo incassa il 25% in più di tutti i musei italiani messi insieme. Ma non è tutto: secondo gli ultimi sondaggi il nostro Paese è ultimo in Europa per le spese destinate alla cultura.
Museo Storico Didattico della Tappezzeria Villa Spada 1992
Interessante vecchio filmato dedicato al museo della tappezzeria e dei tessuti fondato da Vittorio Zironi
Villa Smeraldi d'Inverno - San Marino di Bentivoglio BO - 5 gennaio 2018
Parco di Villa Smeraldi - San Marino di Bentivoglio 5/1/2018
A 15 km da Bologna, a San Marino di Bentivoglio nel cuore di un parco storico all'inglese, l’ottocentesca Villa Smeraldi è sede dal 1973 del Museo della Civiltà Contadina: oltre 2000 mq di esposizione e 4 ettari di parco offrono al visitatore una testimonianza unica sul lavoro e sulla vita nelle campagne tra Otto e Novecento: la sezione dedicata alla canapa è la più importante in Italia. Il Museo è gestito, assieme alla villa e al parco, dalla Istituzione Villa Smeraldi costituita nel 1999 dalla Provincia di Bologna, ora Città metropolitana, e sostenuta dai Comuni di Bologna, Bentivoglio e Castel Maggiore.
Sono particolarmente legato a questo parco. Ci venni per la prima volta da ragazzino in gita con la scuola accompagnato dal mitico Prof. Volta che li curava la vecchia quercia. Poi, da grande ho frequentato questo posto con una ragazza che amavo da matti. Dopo, ci sono venuto tante volte da solo, nel tentativo di ricordare il calore del sole di quelle estati e dei suoi abbracci. Roba romantica stupida e inutile eh ?
Il sito di Villa Smeraldi:
La storia:
La Villa Smeraldi:
Il Parco:
Comune di Bentivoglio:
Città Metropolitana di Bologna
Card Musei Metropolitani di Bologna:
Riprese effettuate con Sony Alpha 6500
Stabilizzazione interna (e si vede)
Ottica Sony E 3.5-5.6/PZ 16-50 OSS
Cage SmallRig
Musica dalla libreria Audio gratuita di Youtube
As We Go The 126er
Palazzo del Principe (Genova)
Di fronte alla Stazione Marittima si ammira uno dei gioielli della Superba: il Palazzo di Fassolo o Palazzo del Principe è uno dei palazzi storici più importanti di Genova.
Map:
2013 ©Archivio Audiovisivi Città Metropolitana di Genova
#GenovaMetropoli
Iscriviti al nostro canale per rimanere sempre aggiornato:
Seguici su:
Il nostro sito:
Twitter:
Facebook:
Google Plus:
YouTube:
Emigrazione italiana 1861-1965
Dentro e Fuori i Musei della Liguria: il Musel di Sestri Levante
Intervista a Fabrizio Benente, Direttore del Sistema Museale Integrato di Sestri Levante e Castiglione Chiavarese
Visita ad Orgiano (Vi)
Torno a consigliarvi un paese da me visitato, e secoli fa visitato da Napoleone che dalla villa volle qualcosa in particolare che spiegherò nel video. Questa meravigliosa villa è tra i posti che io vi consiglio di visitare.
#Provinciadivicenza #provinciadivicenza #Vicenza #vicenza #Regioneveneto #regioneveneto #Veneto #veneto #Comunediorgiano #comunediorgiano #Orgiano #orgiano #Arte #arte #Tesori #tesori #Estate2017 #estate2017 #Italia #italia
1913: il mondo di cent'anni fa
Una selezione casuale di immagini tratte dall'immenso archivio della rete può aiutarci a capire com'era il mondo di un secolo fa: le automobili, la moda, il lavoro, le lotte per l'emancipazione femminile, lo sport...
Antichi Mestieri di Isolabona 2011
Per la XI volta nella sua storia, in occasione delle Feste Natalizie, il piccolo borgo ligure di Isolabona si trasforma e torna indietro nel tempo, ai primi anni del novecento. Come da tradizione l′illuminazione elettrica del paese viene parzialmente spenta ed in tutti i vecchi fundi, al chiarore delle fiaccole, rivivono gli Antichi Mestieri. Locande ed osterie, artigiani e contadini, scene di vita domestica, animali indispensabili alla vita dell′epoca tornano ad animare il borgo, accompagnando i viandanti in un piacevole viaggio nel tempo.
Recco un coraggio da leoni
© 1993 Ufficio Comunicazione Provincia di Genova
Da quei terribili bombardamenti dell'autunno 1943, una tenace ricostruzione restituisce a questo borgo marinaro la propria identità. Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro era presente alla cerimonia per la consegna alla città della medaglia d'oro al valore civile per i durissimi bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale.
Iscriviti al nostro canale per rimanere sempre aggiornato:
#GenovaMetropoli
Seguici su:
Il nostro sito:
Twitter:
Facebook:
Google Plus:
YouTube:
Chiostro, ponte, santuario Montebruno presenta i suoi tesori
Un abitato dalle radici millenarie sulla sponda sinistra del fiume e un antico complesso religioso che da più di cinque secoli ne accompagna storia, vita e devozione sulla sponda destra. A Montebruno li unisce il monumentale ponte sul Trebbia eretto dai Doria, signori del borgo dal 1547 al XVIII secolo e percorrendolo si arriva al santuario, al convento agostiniano e al suo chiostro, da poco magnificamente restaurato.
MIRKO BARDINI, sindaco di Montebruno
I restauri sono stati finanziati con 600.000 euro di fondi Par-Fas dalla Regione con un cofinanziamento di altri 150.000 euro complessivi da Comune, parrocchia e, per la spalla del ponte, anche dall’ex Provincia ora Città metropolitana.
MIRKO BARDINI, sindaco di Montebruno
Il ponte dei Doria tra le due sponde è anche il simbolo della comune
volontà di valorizzare Montebruno con tutti i suoi tesori.
MIRKO BARDINI, sindaco di Montebruno
Ed eccoci nel cuore dei restauri di questo antico chiostro, parte fondamentale del complesso eretto nel 1486.
DON PIETRO CAZZULLO, parroco della Val Trebbia
Dagli affreschi della sala capitolare a quelli del refettorio del convento. Dove uno di fronte all’altro i dipinti di Sant’Agostino e dell’Ultima Cena di Cristo si guardano.
DON PIETRO CAZZULLO, parroco della Val Trebbia
Annesso al convento c’è il santuario di Nostra Signora di Montebruno, dedicato alla Vergine che la tradizione racconta apparve nel 1476 a un pastorello muto che da allora ritrovò miracolosamente la voce. La chiesa eretta dieci anni dopo, con arcate ogivali che ne testimoniano l’origine tardo quattrocentesca e molti rimaneggiamenti barocchi, è uno scrigno di arte preziosa.
DON PIETRO CAZZULLO, parroco della Val Trebbia
Come la statua originaria della Madonna sull’altare maggiore, per secoli mostrata solo nelle feste religiose o alle più autorevoli personalità e protetta per tutto il resto del tempo da questa lastra di rame dipinta e scorrevole.
DON PIETRO CAZZULLO, parroco della Val Trebbia
Delle tradizioni è testimone anche il museo contadino forse più bello di tutta la Liguria, dove don Pietro conserva, per tutti, la memoria di mestieri, attrezzi straordinari, veri cicli di vita. Ne anticipiamo qualche immagine, ma per raccontarlo come merita ci torneremo presto.
2016©Produzione Ufficio Comunicazione
della Città Metropolitana di Genova
#GenovaMetropoli
Iscriviti al nostro canale per rimanere sempre aggiornato:
Seguici su:
Il nostro sito:
Twitter:
Facebook:
Google Plus:
YouTube:
Zungri Museo Civilta Rupestre: IL VIDEO PROMOZIONALE
La Città di Pietra! IL MUSEO
STORIA, CULTURA, TRADIZIONI !!
IL NUOVO VIDEO PROMOZIONALE prodotto dal Comune di Zungri (VV) con finanziamenti POR Calabria e Comunità Europea, che mostra l'allestimento del Museo della Civlità Rupestre e Contadina di Zungri (VV)
Grazie a tutti coloro i quali hanno creduto e lavorato con passione ed impegno a questo progetto.
New Bookshop @ Muse - Trento - There is a new place in Town
Venite a scoprire il nuovo giftshop & bookshop al Muse - Museo di scienze a Trento!
Mai visto niente del genere!
Musica: Chemical Brothers - We Are the Night
Radici di un’antropologia in stile italiano: uno sguardo sul futuro. 7 novembre 2018.
Questo video riguarda il seminario dal titolo Parole chiave su Folklore, Demologia, Cultura popolare, Tradizioni contadine…, 6 marzo-7 novembre 2018, a cura di Antonello Ricci. A questo appuntamento partecipano: Ferdinando Mirizzi, Berardino Palumbo, Patrizia Resta.
BOVA SENTIERO DELLA CIVILTA' CONTADINA
Origini della Tavola Italiana
Primocanale - Viaggio in Liguria - Museo Contadino di Borlasca
Servizio a cura di Gilberto Volpara
IL FASCISMO della SOCIETÀ DEI CONSUMI (TV come SIMBOLO: dal 1954 in ITALIA)
LA STUPIDITÀ DELITTUOSA DELLA TELEVISIONE
(SPECIALMENTE ITALIANA) Pier Paolo Pasolini
CONTRO LA TELEVISIONE
Corriere della Sera, 9 dicembre 1973
Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l'adesione ai modelli imposti dal Centro, è tale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L'abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la tolleranza della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all'organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d'informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno oramai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d'informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l'intero paese che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un'opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè - come dicevo - i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un uomo che consuma, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane. L'antecedente ideologia voluta e imposta dal potere era, come si sa, la religione: e il cattolicesimo, infatti, era formalmente l'unico fenomeno culturale che omologava gli italiani. Ora esso è diventato concorrente di quel nuovo fenomeno culturale omologatore che è l'edonismo di massa: e, come concorrente, il nuovo potere già da qualche anno ha cominciato a liquidarlo. Non c'è infatti niente di religioso nel modello del Giovane Uomo e della Giovane Donna proposti e imposti dalla televisione. Essi sono due persone che avvalorano la vita solo attraverso i suoi Beni di consumo (e, s'intende, vanno ancora a messa la domenica: in macchina). Gli italiani hanno accettato con entusiasmo questo nuovo modello che la televisione impone loro secondo le norme della Produzione creatrice di benessere (o, meglio, di salvezza dalla miseria). Lo hanno accettato: ma sono davvero in grado di realizzarlo?
No. O lo realizzano materialmente solo in parte, diventandone la caricatura, o non riescono a realizzarlo che in misura così minima da diventarne vittime. Frustrazione o addirittura ansia nevrotica sono ormai stati d'animo collettivi. Per esempio, i sottoproletari, fino a pochi anni fa, rispettavano la cultura e non si vergognavano della propria ignoranza. Anzi, erano fieri del proprio modello popolare di analfabeti in possesso però del mistero della realtà. Guardavano con un certo disprezzo spavaldo i figli di papà, i piccoli borghesi, da cui si dissociavano, anche quando erano costretti a servirli. Adesso, al contrario, essi cominciano a vergognarsi della propria ignoranza: hanno abiurato dal proprio modello culturale (i giovanissimi non lo ricordano neanche più, l'hanno completamente perduto), e il nuovo modello che cercano di imitare non prevede l'analfabetismo e la rozzezza.
[...]
Ulteriori informazioni:
Le origini della cinematografia - IL TRAILER
Un viaggio tra storia passata e presente in un’opera che fa rivivere i segreti e la magia del cinema, che ancora oggi sorprende per i suoi capolavori e mondi apparentemente impossibili.
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo rivissute attraverso i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
Seguici anche su:
Facebook -
Twitter -
Sito Ufficiale -
Shop Online -
Archivio Storico -