Museo della filigrana Pietro Carlo Bosio a Campo Ligure
Il museo che ha sede al primo piano dell'ex Casa della Giustizia, contiene oggetti in filigrana d'argento e oro provenienti da vari paesi. La collezione in gran parte dono di Pietro Carlo Bosio, a cui il Museo è intitolato, presenta oltre 200 rari pezzi di artigianato.
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2013©Produzione ufficio comunicazione
della Provincia di Genova
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Museo dell Carta e della Filigrana - Presentazione
Presentazione del Museo della Carta e della Filigrana - Fabriano - Italy
La carta, il ferro, la filigrana e la mappa del '900
Storie, tradizioni e musei intorno alla Badia rinata.
Dieci secoli di storia in un viaggio per immagini nelle valli Stura, Orba e Leira, alla scoperta delle tradizioni, del lavoro, dell'arte, della spirito e dei tesori di questi territori che li fanno rivivere con una rete di sorprendenti musei: a Mele, Masone, Campo Ligure e Rossiglione, lungo l'itinerario che li unisce alla Badia millenaria di Tiglieto, prima splendida gemma cistercense in ltalia.
Questo itinerario abbraccia quasi mille anni di storia, rna voi, se volete, rifatelo dal vivo.
I tesori delle Valli Leira, Stura e Orba vi aspettano.
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Murano Glass Filigrana Goblet
How Murano Glass is created.
Thanks to Seguso Gianni for the help in the realization of this video.
Video not for commercial purposes
Music by Chris Zabriskie
Leonardo da Vinci's Machines, Saint Augustine Museum, Genoa, Italy, Europe
The church of St. Augustine was a religious building in the historic center of Genoa, located in Piazza Renato Negri. Adjacent to the Museum of St. Augustine and now deconsecrated, it is sometimes home to the nearby Teatro theater of the Cough. The church was built upon by the Augustinians in the year 1260, initially dedicated to Santa Tecla, and is one of the few surviving Gothic churches in Genoa in the construction of roads, modern, which, especially in the nineteenth century, saw the demolition of a large number of churches and convents. The church has the typical facade with colored bands, white marble and black stone promontory. The prospectus, tripartite pilasters, has a portal with a pointed arch, in the lunette, a fresco by Giovanni Battista Merano depicting St. Augustine. There is also a rose window open under a frieze of arches and two lateral mullioned windows. Makes it particularly important that both the church and the particular context of the squares facing, is the bell tower on the right side of the transept. The bell tower is formed by overlapping orders of mullioned windows and four-and ends with a high spire and four spiers tiled side (ie covered with polychrome tiles). The interior is very large, has three naves separated by pointed arches, the latter built on sturdy stone columns painted white-black bands with cubic capitals. The aisles were originally covered by ceiling beams but were raised in 1400, and later, in the seventeenth century it had to provide to redo the cover of the nave, now unsafe, the chorus, however, has maintained the original curbs times. On the right side of the church, near the main altar, there is a fresco by the painter Pietro Toesca Barnaba da Modena, depicting the Last Judgment. This fresco is most likely one of the last works of Barnabas. It is divided into two parts: in the lower pane two angels overlooking the graves from which the bodies of the dead rise up to the sound of the trumpets of the Last Judgment. In the lunette above a concise dramatic tone takes on the plea of John the Baptist which the Redeemer turns with the look angry, but already subsided in the gesture of the hand turns to him: painting, a dense shadows, gives prominence to the drapery and flashes eyes. Both in Christ and in the Baptist there is still no sign of the Byzantine style that Barnabas has not forgotten its probable in this last work, but there is also the plastic relief of the figures that characterizes his last works. The temple, desecrated as early as the late eighteenth century, was severely damaged by bombing during the Second World War. After the war it was used for several decades as a repository of sculptures, architectural fragments and frescoes from churches destroyed, that have formed the core of the Museum of Sculpture of St. Augustine. Built at the end of the seventies of the twentieth century and designed by Franco Albini and Franca Helg, the museum building has included in its facilities the two cloisters of the religious complex: the so-called triangular cloister dating from the fourteenth or fifteenth century, located on the right side of the church, with columns on drums and cubic capitals and the eighteenth century, rectangular and bigger, which was moved and renovated. The most important piece of the museum is probably the tomb of Margaret of Brabant (dated around 1313), commissioned by Giovanni Pisano, in Pisa, the emperor Henry VII.
Museo del Damasco di Lorsica
Nel museo del Damasco di Lorsica vi trovano spazio gli strumenti del mestiere, dai grandi telai lignei alle piccole spolette, senza tralasciare ciò che serviva per filare, incannare, tingere. Accanto agli utensili sono esposti alcuni esempi di antichi manufatti, teli in damasco, lampassi, finissimi lini lavorati a macramè e un bellissimo piviale ricamato della chiesa parrocchiale.
2004 ©Archivio Audiovisivi Città Metropolitana di Genova
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Pendant earrings - filigree jewelry - unique jewelry
Authentic filigree jewel, a work of art made in Italy. This bracelet was made in one of the oldest Italian laboratories, in Liguria, Campo Ligure, the international center of filigree craftsmanship.
Available on our site here:
Magica Italia al MCF
La trasmissione di RAI 1 Magica Italia dedica un servizio al Museo della Carta e della Filigrana
Castello D'Albertis
Genova-foto del 2007 al castello capitano Enrico Alberto d'Albertis
Carta bollata e filigrana sono il... Pioraco trademark
Entriamo nel Museo della Carta con Alberto Micheli, assessore alla cultura di Pioraco, per conoscere la storia della carta. Il racconto è di Enrico Dirminti.
Apriti museo!
Con l'anno nuovo (2015) i Musei Civici di Verona riaprono le porte alle scuole con interessanti novità. Musei e monumenti sono luoghi aperti a tutti, dove è possibile scoprire tesori preziosi, oggetti magici, libri antichi o anche appena pubblicati, opere d'arte d'inestimabile valore, animali estinti, piante rare, immagini provenienti da tutto il mondo.
In questi siti civici la sezione Didattica propone un'ampia varietà di iniziative legate alla ricchezza di questo patrimonio, offrendo - alle scuole, ai bambini e ai ragazzi - la possibilità di conoscere realtà naturalistiche, scientifiche e artistiche.
Le visite, i percorsi tematici e i laboratori hanno un minimo comune denominatore: imparare divertendosi, specie quando le attività sono rivolte ai più piccoli. Il Museo non viene più visto e vissuto come il luogo dei divieti, ma come un momento piacevole, in cui si entra in contatto con l’Arte di qualsiasi epoca, per imparare tecniche antiche o per prendere spunto e reinventare con creatività la realtà moderna.
Le principali novità dell'offerta didattica 2015 sono la partecipazione gratuita ad un laboratorio o a una visita guidata per classe nel corrente anno scolastico e le nuove tariffe, più vantaggiose per tutte le attività.
l'araba fenice gioielli
Gioielli in oro granulato etrusco
Etruscan granulation gold jewelry
A view from the castle - Castello d' Albertis, Genova (a) - 20140830084159 1
Castello d' Albertis, Genova (a)
Palazzo del Principe (Genova)
Di fronte alla Stazione Marittima si ammira uno dei gioielli della Superba: il Palazzo di Fassolo o Palazzo del Principe è uno dei palazzi storici più importanti di Genova.
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2013 ©Archivio Audiovisivi Città Metropolitana di Genova
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Spy Story al museo
Spy story al museo
di Milena Bertacchini
Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Storia digitale prodotta durante il workshop di
“Musei scientifici e nuove tecniche di comunicazione e coinvolgimento dei pubblici: lo Storytelling digitale” organizzato da Melting Pro Learning, Museo civico di zoologia di Roma, ECCOM e Associazione Nazionale Musei Scientifici
6-7-8 luglio 2015, Roma
Fare la carta a Mele - Papè pestou...pisto in HD
Il Comune di Mele, in provincia di Genova tra i monti e il mare, grazie al Centro di Testimonianza dell'Arte Cartaria, ha la possibilità di far conoscere l'affascinante mondo della carta, illustrando le metodiche della sua produzione con le tecniche impiegate per più di 400 anni.
La struttura viene inaugurata ad Acquasanta nel 1997, all'interno dell' antica cartiera risalente al 1756 denominata Sbaragia dal soprannome di Giambattista Bruzzone, uno dei più longevi fabbricanti di carta del XIX secolo. Cartiera attiva fino al 1985 ed ultima della zona ad essere chiusa.
Questo video vuole trasmettere la cultura, il sapere del fare e la tecnologia di un mondo dove la carta era il fulcro attorno al quale gravitavano la vita e l'economia di intere generazioni.
Con la collaborazione dei Mastri Cartai, chi visita il Museo farà un piccolo viaggio nel tempo apprezzando la fatica e la manualità di un tempo, quando la carta veniva prodotta nelle cartiere del territorio melese.
Mele è diventata famosa nei secoli passati in tutto il mondo per le particolari caratteristiche della propria carta. Particolarmente apprezzata, per l'uso negli archivi, dalla case reali spagnola, portoghese ed inglese in quanto per l'alta qualità della materia non era aggredita dai tarli e quindi era garanzia di durata nel tempo.
Per informazioni sul Museo Carta Mele:
Video di Riccardo Molinari info@colsub.it
2011 © Colsub.it
Tutti i diritti riservati
Oro Celtico, Celtic Gold from Montefortino di Arcevia, Museo Archeologico delle Marche (manortiz)
Oro Celtico - Celtic Gold from Montefortino di Arcevia
Museo Archeologico Nazionale delle Marche
Palazzo Ferretti, Ancona
The three golden crowns, which were discovered in a rich female grave in the necropolis of Montefortino di Arcevia, are among the most extraordinary exhibits in the National Archaeological Museum of the Marche. They belonged to the rich funerary assemblage of a high-ranking woman, dating back to the first half of the 3rd century B.C., along with other precious golden jewels (a ring, two bracelets, a torques), body care objects, and the vessels for the banquet and the symposium. The three crowns reproduce garlands of leaves and countless flowers, made with great technical mastery, taking inspiration from real flowers (...)
Le tre corone d’oro, rinvenute in una ricca tomba femminile della necropoli di Montefortino di Arcevia, sono tra i reperti più straordinari del Museo Archeologico Nazionale delle Marche. Esse appartenevano al corredo di una dama d’alto rango, risalente alla prima metà del III sec. a.C., ed erano deposte insieme ad altri preziosi monili, quali un anello con castone inciso, due bracciali spiraliformi e un eccezionale torques a tamponi con decorazione a filigrana. Faceva parte del corredo anche un nucleo considerevole di vasi in ceramica e in bronzo per il simposio, grandi calderoni, alari e spiedi per il banchetto e gli oggetti per la cura del corpo. La tomba fa parte di una necropoli di grande importanza, non solo per i molti sontuosi corredi che erano deposti nelle sepolture, ma anche per la connotazione fortemente celtica di alcune tombe, che è da lungo tempo al centro di studi approfonditi da parte degli archeologi. Le tre corone d’oro, realizzate con ammirevole maestria, riproducono ghirlande di foglie tra cui spuntano innumerevoli fiorellini ritagliati in un’impalpabile foglia d’oro, talvolta impreziositi da tocchi di smalto colorato. Alcuni sono evidentemente stilizzati, altri resi in modo più naturalistico, ma tutti senz’altro ispirati alla natura (...)
Lavorazione vetro di Murano..
Splendida lavorazione del vetro a Murano, maestro fornace Guarnieri.
Fine Tibetan Silver Tea Pot, 19th century
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lavorazione del vetro a Murano (VE)
lavorazione del vetro