Palazzo Caetani - Fondi Città Smart
Il Palazzo Caetani, detto anche Palazzo del Principe, è un notevole esempio di architettura rinascimentale “mediterranea” e, come si deduce dal nome, fu la dimora abituale del feudatario, ovvero dei Caetani, e dei Colonna-Gonzaga.
Forse, insieme con il castello, la sua costruzione ebbe inizio con la prima vera signoria della città, assunta dalla famiglia Dell’Aquila. Si deve ad essa, infatti, se dopo l’anno Mille Fondi comincia ad acquistare di nuovo le sembianze di una città ed un ruolo politico-economico di rilievo nel circondario.
I Caetani continuarono il disegno dei Dell’Aquila fino a far risplendere di monumenti e di arte la città. Anche in virtù del fermento culturale che la animò sotto il governo di Giulia Gonzaga, Fondi si fregiò della definizione di “Piccola Atene d’Italia”.
Il Palazzo, parzialmente restaurato, presenta elementi architettonici distinti: una porta nettamente di stile angioino durazzesco, come se ne vedono esempi nella città e nel quartiere medievale di Gaeta, e un loggiato ogivale nel primo piano (con altra loggia al secondo piano), al quale si accede con una scala esterna dal pittoresco cortile. Ma la parte più caratteristica della residenza è costituita dalla fantasiosa decorazione delle eleganti finestre monofore e bifore, due interne nel cortile e due esterne (in parte danneggiate nel corso del secondo conflitto mondiale), formate nella parte superiore da una lastra di pietra tenera, lavorata a traforo così da sembrare un ricchissimo ricamo, un pannello intagliato.
Onorato II, acquisita dopo l’invasione angioina (1464) notevole potenza e ricchezza, volendo rendere la residenza più consona al suo nuovo stato, chiamò da Napoli o da Gaeta maestranze e artisti forestieri.
Si attribuisce appunto al catalano Matteo Forcimanya la nuova squisita eleganza di linee e di ornamenti, magnifico esempio di arte italo-catalana che si manifesta anche in alcuni edifici di Gaeta, Sessa, Carinola e Capua. L'epoca della ricostruzione del palazzo si può fissare con certezza al periodo 1466-1477.
Infatti Ferrante I concesse al conte di Fondi nel 1466 il privilegio di portare il cognome e lo stemma di casa d'Aragona, così le armi dei Caetani unitamente a quelle aragonesi figuravano nei camini e nei rosoni delle volte.
L’edificio, che formava parte della cinta fortificata di cui sono ancora visibili i resti sulla strada di circonvallazione, risulta ricostruito sulle antiche mura e nell'area compresa tra la cinta castellana e la chiesa di S. Pietro. Rocca e Palazzo erano uniti dall’arco che costituiva la porta della città verso Napoli e da un ponte ligneo, come si evince dall’Annunciazione dipinta da Cristoforo Scacco nel 1499 (ora custodita nell’adiacente Duomo di S. Pietro). All’interno, il Palazzo doveva essere ricco di affreschi e decorazioni. Le catastrofiche vicende cui andò incontro nei secoli cancellarono gran parte delle testimonianze artistiche. Sono rimasti, comunque, dei lacerti di affreschi in alcuni ambienti che rivelano una mano d’artista molto raffinato.
Progetto Fondi Città Smart del Comune di Fondi (LT) - Italy.
Progetto sviluppato da Techmoving srlsu -
Fondi - Restauro Palazzo del Principe al 4 ott 2007
Il restauro al Palazzo del Principe, residenza dei Conti Gaetani e della contessa Giulia Gonzaga
Genova - Palazzo del Principe -
Genova - Palazzo del Principe -
Napoli - Rigenerazione Urbana Temporanea a Palazzo Fondi (14.03.18)
- Napoli - Palazzo Fondi diventa un contenitore versatile e dinamico grazie a un esperimento unico in Italia: la rigenerazione urbana temporanea.
Per anni sede di uffici, l’edifico, un antico teatro costruito nel settecento a via Medina, a due passi dal Maschio Angioino di Napoli, è stato abbandonato per sette anni all’incuria, in attesa di una nuova destinazione che viene annunciata.
Per un anno ospiterà mostre, installazioni artistiche, produzioni televisive, poi partirà la ristrutturazione e dal 2021 sarà la sede a Napoli dell’Agcom. (14.03.18)
Palazzo del Principe di San Nicola, la proprietà passa al Comune
palazzo del principe San Nicola Arcella
Insediamento del Sindaco e del nuovo Consiglio Comunale nel Palazzo del Principe restaurato e aperto al pubblico per la prima volta.
Gandino fondi Bim per palazzo Giovanelli Antenna 2 TV 141209
Ballo di Beneficenza 2016 a Palazzo Doria Pamphilj
Luci, musica e arte riunite in un luogo magico e ricco di storia per dare vita a una serata di beneficenza. Tra un valzer e un sirtaki, una salsa e una bachata la serata danzante di Palazzo Doria Pamphilj ha permesso di raccogliere i fondi destinati alla Casa di riposo Santa Francesca Romana.
Cliente: Fondazione Santa Francesca Romana per Palazzo Doria Pamphilj
Organizzazione evento: Gestalt Eventi
Riprese e montaggio video: Gestalt Eventi
Contatti: +39 06 99 700 800 - info@gestalteventi.it - gestalteventi.it
Storia, arte e natura a Fondi, Segmento 3, Codice MSS6745 -0303AA
Questo modulo ha lo scopo di illustrare e far conoscere le bellezze storico-artistiche e naturalistiche del territorio fondano. Si inizia dal Museo civico del castello, dove è possibile ripercorrere la storia della città sin dalle sue antichissime origini. Si ammireranno poi il Castello, simbolo di Fondi, e l'attiguo Palazzo comitale, residenza dei Caetani prima e dei Colonna Gonzaga poi. Si prosegue con il Duomo, ex Cattedrale, intitolato a San Pietro. Altro segmento è dedicato alla Chiesa di Santa Maria Assunta, gioiello rinascimentale, recentemente elevata a santuario. Nel segmento successivo è illustrato il complesso di San Domenico, con la chiesa e il chiostro rinascimentali e la chiesetta medievale di San Tommaso. Altro segmento è dedicato al complesso di San Francesco e all'antico quartiere ebraico chiamato Giudea, si conclude la parte dedicata alla storia e ai monumenti fondani. Per gli ultimi segmenti, dedicati alle bellezze naturalistiche, ci si è avvalsi della preziosa collaborazione dei Parchi naturali dei Monti Aurunci e dei Monti Ausoni. Per la parte monumentale, modulo è stato curato dalla dott.ssa Paola De Luca
Il progetto “Officina dei giovani” prevede la collaborazione e la messa in rete degli istituti scolastici di Fondi: al termine dell’intervento sarà possibile per i soggetti partecipanti facilitare l’opportunità che lo studio delle discipline venga integrato con progetti che ne facilitino l’apprendimento, tramite l’utilizzo di tecnologie informatiche.
Palazzo Mazzetti - Storia di un restauro
Documentario sui restauri di Palazzo Mazzetti di Asti.
San Nicola Arcella si riprende il palazzo del Principe
GEMELLAGGIO STORICO GAETA-FONDI SULLE ORME DI BARBAROSSA
VENERDÌ 24 MAGGIO E’ ANDATO IN SCENA IL GEMELLAGGIO STORICO GAETA-FONDI “SULLE ORME DI BARBAROSSA”
PRIMA L’ APPUNTAMENTO AL PALAZZO DELLA CULTURA E POI LA VISITA AL VELIERO “SIGNORA DEL VENTO”
I SALUTI DEL SINDACO MITRANO – SODDISFATTE LE DIRIGENTI SCOLASTICHE
Gaeta, 28 maggio 2018 - Un anno scolastico ricco di soddisfazioni ed importanti risultati per la “Principe Amedeo”, che si conclude col gemellaggio culturale dal titolo “Sulle orme di Barbarossa”.
L’ultimo appuntamento che si è tenuto venerdì scorso presso il Palazzo della Cultura – ITS Fondazione “Caboto”, ha visto la partecipazione degli studenti gaetani e dei loro “colleghi” dell’IC “Garibaldi” di Fondi che si sono confrontati su tematiche riguardanti la storia e la cultura del nostro territorio.
Presente all’incontro il Sindaco Mitrano che ha colto l’occasione per complimentarsi con la Preside Rispoli ed i Dirigenti degli Istituti coinvolti dal progetto sottolineando “quanto è fondamentale il confronto soprattutto tra i più giovani a cui bisogna insegnare che la crescita culturale è indispensabile ed avviene attraverso lo studio e l’impegno mentre quella umana e personale si raggiunge soltanto grazie al dialogo e allo scambio di opinioni con l’altro”.
**Servizio realizzato da Maria Vaudo (GAETA NEWS 24) e Roberto D’Angelis (AIG AGENZIA INFORMAZIONE GAETA)**
Copyright © 24-05-2018 by Maria Vaudo
Guarda qui (Foto):
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Il Principe di Piemonte inaugura a Napoli la ricca Mostra dell'Agricoltura. Tutto il viale della
Giornale Luce B0275 del 06/1933
Descrizione sequenze:Arrivo del Principe di Piemonte ; Inaugurazione della Mostra dell'Agricoltura con il tradizionale taglio del nastro ; Gli invitati per le stanze della Mostra ; Il Principe di Piemonte prosegue la visita ; Frontale delll'ingresso della Mostra ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Napoli - Totò Memories, documentario-inchiesta sul museo mai realizzato (13.11.14)
- Napoli. Sono vent'anni che le istituzioni dichiarano la volontà di aprire un museo dedicato a Totò, ma di anno in anno l'apertura slitta. Perchè?
E la domanda a cui cerca di rispondere Totò Memories - Il Museo del Principe atteso da vent'anni, il documentario-inchiesta dei giornalisti Carlo Maria Alfarano e Daniela Giordano presentato il 14 novembre a Napoli.
Totò è un'icona che rivive nei gesti e nelle battute del popolo napoletano, ma che non ha un luogo fisico che lo commemori. Sono molte le ragioni per cui il museo non potrà aprire nel prossimo futuro, nonostante venga annunciato continuamente il contrario. Il documentario tenta di ricostruire tutte le vicissitudini, i problemi strutturali e quelli legati alla gestione museale non ancora definita, attraverso la testimonianza dei protagonisti coinvolti.
Ci sono problemi di staticità al palazzo, danni procurati a quello adiacente, milioni di euro già spesi per dei lavori di ristrutturazione che dovranno oltremodo essere compensati da nuovi fondi, per ripristinare un luogo ancora inagibile.
Infine, l’offerta di 30 mila euro del Fai – Fondo Ambiente Italiano – per il censimento “I Luoghi del Cuore” 2012, dove il museo ha raccolto oltre 40 mila firme per la sua apertura, ma che purtroppo restano congelati finché non verranno soddisfatte le condizioni di una sua gestione chiara e trasparente.
La casa in cui si suppone Totò sia nato, nel cuore del Rione Sanità, è stata venduta all’asta per poche migliaia di euro, per giunta disertata dalle istituzioni. Sempre per iniziativa privata, sono state realizzate due statue che lo raffigurano e per cui ci sono voluti anni per stabilire il luogo in cui posizionarle. Altri due progetti artistici, che avrebbero dovuto finanziare le istituzioni e da installare sempre nel quartiere natale, sono stati invece revocati.
Emblema di tanto oblio, la mancata realizzazione di un museo che celebri i ricordi di una vita, l’attività artistica e i cimeli, a dispetto dell’annuncio di prossima apertura da oltre vent’anni. Sono stati eseguiti lavori di restauro e ristrutturazione per rendere agibili i locali di Palazzo dello Spagnolo - uno dei palazzi più belli del quartiere Sanità con la tipica scala ad “ali di falco” dell’Architetto Sanfelice - e svariate inaugurazioni che però non hanno portato a una effettiva apertura del museo. Una beffa per il popolo napoletano e i turisti, ansiosi di vederlo, ma ignari delle effettive motivazioni che ostacolano un’imminente apertura al pubblico. Ignari della necessità di un ascensore per raggiungere i locali al terzo e quarto piano. Ignari dei problemi di staticità di un palazzo storico e ignari, infine, dei danni frattanto procurati al palazzo adiacente.
Milioni di euro spesi che però dovranno essere compensati da altri fondi, necessari a ripristinare la struttura in questi ultimi anni abbandonata e tornata inagibile. Infine, l’offerta di 30 mila euro da parte del Fai – Fondo Ambiente Italiano – che nell’edizione 2012 del censimento “I Luoghi del Cuore” è riuscito a raccogliere oltre 40 mila firme spontanee di cittadini, in tutta Italia, affinché avvenisse la tanto sospirata apertura. Fondi per ora congelati perché non è chiara e trasparente la futura gestione dell’attività museale, tra istituzioni e Associazione De Curtis.
Il documentario tenta di ricostruire tutte queste vicende, facendo finalmente chiarezza con le testimonianze delle persone coinvolte. Appellarsi al nome “Totò” a ogni iniziativa, si è rivelato sempre un marchio di successo nel richiamare attenzione e risorse economiche, ma di fatto è coinciso più alla speculazione di quell’immagine che a una sua effettiva rappresentazione. (13.11.14)
Roma - Relazione Covip - Commissione di vigilanza sui fondi pensione (09.06.16)
- Roma - EVENTO - Relazione Covip - Commissione di vigilanza sui fondi pensione
Dalle ore 11, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio è stata presentata la relazione della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) sull'attività svolta nel 2015. E' intervenuto il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano. Ha illustrato la relazione il Presidente della Covip, Mario Padula. Conclusioni di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro. (09.06.16)
Fondi - Movimento Naturale al Lago di Fondi 7 ott 2007
Giornata dedicata alla natura e alla riscoperta del Lago di Fondi
Fondi incontra Sabbioneta nel 500° anniversario della nascita di Giulia Gonzaga
Sabato 13 Aprile ha avuto luogo la prima visita d'amicizia tra le Città di Fondi e Sabbioneta, accomunate dalla figura di Giulia Gonzaga, figlia di Ludovico, sposa di Vespasiano Colonna, Conte di Fondi e Duca di Traetto, e amorevole zia di Vespasiano I Gonzaga, che all'età di un anno fu orfano del padre Luigi. Proprio per volere di Vespasiano fu edificata tra il 1556 ed il 1591 la città di Sabbioneta, dichiarata nel 2008 Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Forme, Bergamo capitale dell'arte casearia Grande attesa per i World Cheese Awards
Presentata il 17 gennaio a Palazzo Regione Lombardia la quarta edizione di “Forme – Bergamo, capitale europea dei Formaggi”, manifestazione dedicata all’arte casearia italiana in calendario dal 17 al 20 ottobre 2019. Organizzato dall’Associazione Promozione del Territorio in collaborazione con la Regione Lombardia e la Camera di Commercio di Bergamo, l’evento che si svilupperà tra Città Alta e Polo fieristico, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa che ne ha approfondito obiettivi, strategie e programma. Presenti Attilio Fontana, presidente Regione Lombardia, Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Francesco Maroni, presidente Progetto Forme, Giorgio Beltrami, presidente Associazione promozione del territorio e John Farrand, direttore generale di Guild of Fine Food, organizzatore di World Cheese Awards.
«Bergamo - ha dichiarato Fabio Rolfi - è la capitale italiana del formaggio. Il territorio è la culla di quasi il 20% delle Dop casearie del nostro Paese. Vogliamo che sia una realtà riconosciuta a livello mondiale e qualunque iniziativa rivolta alla promozione della biodiversità agricola lombarda ha il sostegno della Regione Lombardia. È la prima volta, inoltre, che arrivano in Italia le Olimpiadi del formaggio. E non è un caso: alle spalle c’è un lungo percorso e soprattutto valori come identità, distintività e narrazione».
Il riferimento è ai World Cheese Awards, in calendario dal 18 al 20 ottobre. Da oltre 30 anni premiano i migliori produttori del pianeta, dai piccoli artigiani ai grandi brand. 3.472 formaggi provenienti da 41 Paesi, oltre 2.500 aziende produttrici, una giuria internazionale di 235 esperti e 6.000 visitatori, tra specialisti, opinion leader e appassionati da tutto il mondo sono state le credenziali dell’ultima edizione tenutasi a Bergen, in Norvegia, dove l’Italia ha collezionato 175 Awards, di cui 13 Super Gold, 42 Gold, 60 Silver e 60 Bronze. Ben 4 dei 16 Top Cheese finalisti sono stati italiani, con il riconoscimento di Best Italian Cheese andato al Pecorino Toscano Riserva del Fondatore del Caseificio Il Fiorino di Roccalbenga, nel grossetano. Per la 32esima edizione si prevede di superare il record di 3.500 formaggi con la presenza di nuove nazioni produttrici, come Giappone, Barbados, Tailandia e Taiwan.
«Forme - ha puntualizzato Francesco Maroni - è una manifestazione che ha saputo entusiasmare. I numeri dello scorso anno parlano chiaro: oltre 40mila tra visitatori e partecipanti agli eventi espositivi e formativi, con 12mila chili di formaggi venduti e degustati alla mostra-mercato. L’edizione 2019 mette inoltre in scena due importanti novità, un impulso “turbo” che accredita la manifestazione a livello mondiale: la prima italiana dei World Cheese Awards, il più prestigioso concorso internazionale per i migliori formaggi del mondo, e la fiera B2Cheese, dedicata agli addetti ai lavori. Si tratta di una crescita che mira a promuovere e valorizzare le produzioni d’eccellenza di tutta Italia, con l’obiettivo di accrescere la percezione di valore dei formaggi nazionali, fare sistema e creare cultura della qualità. Forme è un progetto aggregante ed inclusivo che vuole offrire strumenti e opportunità di promozione del comparto lattiero-caseario, un settore strategico e di grande rilevanza economica e sociale. Il formaggio e il latte italiano a Bergamo possono trovare una casa».
A B2Cheese (17-18 ottobre), il salone internazionale del formaggio, saranno presenti produttori, affinatori, confezionatori e aziende collegate (food tech, logistica, consulenza, internazionalizzazione). Due giorni interamente dedicati alla promozione dell’industria casearia italiana, con attività di matching tra produttori, buyers, importatori, distributori, convegni, workshop, degustazioni tecniche.
«L’appuntamento del prossimo ottobre con Forme - ha commentato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori - sarà una prestigiosa occasione per valorizzare il territorio bergamasco, le sue eccellenze gastronomiche, il primato italiano e europeo in ambito caseario. Con la sua configurazione ancora più ampia rispetto al programma del 2018, Forme si rivelerà un’ulteriore opportunità per dare visibilità al patrimonio artistico e culturale della città in un contesto nazionale e internazionale. Potrà inoltre offrire nuovo slancio, proprio grazie ai Formaggi delle Orobie, alla candidatura del territorio bergamasco a Città creativa per la gastronomia dell’Unesco».
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Siamo noi - Run4Parkinson’s Villa Doria Pamphili
Un unico evento, 10 nazioni coinvolte, circa 30 città partecipanti solo in Italia, 45.000 iscritti e 320.000 km percorsi nell’ultima edizione: questi sono i numeri di Run for Parkinson’s, l’iniziativa internazionale di sensibilizzazione giunta alla settima edizione. Run for Parkinson’s si svolgerà in oltre 30 città italiane durante la Settimana nazionale della corsa contro il Parkinson, che si terrà dal 9 al 17 aprile 2016: 8 giorni di corse benefiche che coinvolgeranno il Belpaese da nord a sud, con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore di tutte quelle associazioni no profit locali che sostengono la ricerca, i malati di parkinson e le loro famiglie.
Testimonial 2016: Rosaria Renna, conduttrice radiofonica di Radio Dimensione Suono. La persona che ho amato di più nella vita, mia madre Palma, ha sofferto di Parkinson negli ultimi anni della sua vita. Decidere di impegnarmi per aiutare la ricerca e le famiglie coinvolte da questa malattia è stato naturale.”
Napoli - Le donne e l'arte di vivere, raccolta fondi -1- (17.09.14)
- Napoli - Uno spazio di ascolto, accoglienza e sostegno psicologico per le pazienti oncologiche dell’Istituto Pascale. Con l’obiettivo di raccogliere fondi per questo intento il prossimo 27 settembre il teatro Mercadante ospiterà una serata di gala dal titolo “Le donne e l’arte di vivere”. Numerosi artisti, giornalisti e scrittori, da Tullio De Piscopo a Maurizio De Giovanni, da Nello Mascia ad Antonello Perillo parteciperanno all’evento benefico, presentato presso la Camera di Commercio di Napoli, il tutto coordinato dalla direzione artistica di Massimiliano Gallo. Ascoltiamo Daniela Moriniello, presidente dell’Associazione Virgilio, e Sergio D’Angelo, direttore del gruppo d’imprese sociali Gesco, promotori dell’evento.(17.09.14)