Scoprire l'Umbria - Parco Regionale di Colfiorito
Il Parco di Colfiorito è compreso nel comparto dell'Appennino centro-occidentale, all'interno di un complesso di conche tettonico-carsiche pianeggianti e di grande estensione, compreso tra Umbria e Marche, denominato Altipiani di Colfiorito.
L'altipiano è composto da 7 conche che costituiscono il fondo di antichi bacini lacustri, prosciugatisi sia naturalmente che per opera dell'uomo.
La Palude di Colfiorito è l'entità più significativa: ha forma tondeggiante, superficie di circa ha 100 con fitta vegetazione acquatica. La Palude è stata dichiarata di interesse internazionale dalla convenzione di Ramsar per le caratteristiche della sua torbiera, per la ricchezza di specie vegetali e quale habitat eccellente per l'avifauna.
Il sistema dei piani è racchiuso dalle dorsali calcaree, scandito da sistemi collinari e gli Altipiani di Colfiorito segnano un grande cambiamento del paesaggio che, da scosceso ed aspro, diviene dolce e ondulato. Intorno ai piani carsici, in cima ai colli, sono i castellieri, modello insediativo predominante dalla fine del X secolo a.C. fino alla conquista romana. Tra tutti i castellieri è compreso nel Parco quello di Monte Orve e, oltre all'abitato di Colfiorito, sono interni all'Area Naturale Protetta i resti dell'antica città di Plestia.
Il territorio degli altipiani è utilizzato, oltre che per le coltivazioni tradizionali dei cereali e dei foraggi, soprattutto per quelle delle lenticchie e delle patate rosse.
La popolazione dell'area di gravitazione diretta del Parco è di circa 5.000 abitanti.
UMBRIA - COLFIORITO IN ESTATE - Full HD
© CLAUDIO MORTINI -
I Piani di Colfiorito (PG) o altopiani Plestini sono costituiti da sette conche carsiche, occupate in epoche lontane da laghi. Antica armonia tra attività agricole e ambiente naturale, che si svela tra ampi altipiani dalle dolci ondulazioni in cui si alternano ambienti umidi, boschi, pascoli e campi coltivati.
I Piani di Colfiorito o altopiani Plestini sono costituiti da sette conche carsiche, occupate in epoche lontane da laghi. La Palude di Colfiorito è attualmente l'unica zona degli altopiani dove l'acqua permane tutto l'anno, subendo solo oscillazioni stagionali di livello. Gli altri piani vengono allagati temporaneamente solo a seguito delle piogge.
La palude è punto di riferimento per un gran numero di uccelli, che tra il canneto costruiscono i loro nidi, si riproducono, si nutrono. Per questo nel 1995 la Regione Umbria ha deciso di proteggerla con l'istituzione di un Parco regionale. E' inserita nella Convenzione Ramsar che ne sottolinea l'importanza internazionale per gli aspetti naturalistici ed è individuata come Zona di Protezione Speciale (ZPS) dalla Comunità Europea per l'importanza a livello conservazionistico della comunità di uccelli presente.
Plans Colfiorito (PG) or Plestini highlands consist of seven karst basins, occupied by lakes in past ages. Ancient harmony between agricultural and natural environment, which is revealed by extensive plateaus by the gentle undulations of alternating wet areas, forests, pastures and cultivated fields.
Plans Colfiorito or Plestini highlands consist of seven karst basins, occupied by lakes in past ages. The Colfiorito Marsh is currently the only area of the highlands where the water remains throughout the year, suffering only seasonal variations in level. The other floors are flooded only temporarily as a result of the rains.
The marsh is a reference point for a large number of birds, among the reeds to build their nests, reproduce, feed. For this reason in 1995 the Umbria Region has decided to protect it with the establishment of a regional park. E 'included in the Ramsar Convention which highlights the international importance for its natural features and is identified as a Special Protection Area (SPA) by the European Community to the importance of community-level conservation of birds present
Parco di Colfiorito - parte 1
Il Parco di Colfiorito è una riserva di grande valore naturalistico e di grande fascino. Il Parco di Colfiorito si trova nel territorio del comune di Foligno, in Umbria. La Palude è il centro del piccolo Parco dove si può fare bird watching e si studiano specie di uccelli molto rari, ad esempio il Tarabuso. Il documentario è stato realizzato dalla Regione Umbria
Altopiano di Colfiorito
Gli Altopiani di Colfiorito o Altopiani Plestini, situati negli Appennini umbro marchigiani, sono un sistema di sette altopiani carsici, con altitudini comprese tra i 750 e gli 800 m s.l.m., situati sullo spartiacque dell'Appennino Umbro-Marchigiano, a cavallo del confine tra il Comune di Foligno e quello di Serravalle di Chienti.
Gli altopiani derivano dal prosciugamento, naturale per effetto del carsismo o per bonifica dell'uomo, di sette conche lacustri, di cui rimane solo l'attuale palude.
I piani di Colfiorito sono delimitati a ovest e a est da due dorsali calcaree che culminano in numerose vette oltre i 1.000 m s.l.m., le più rilevanti delle quali si trovano a nord, monte Pennino (1.571 m), monte Acuto (1.300 m) e monte Prefoglio (1.322 m) e a est, monte Tolanga (1.405 m). I piani sono separati da alture più dolci e comunicano tra loro per mezzo di numerose valli.
la Palude di Colfiorito vista dal Castelliere
Idrografia.
L'area degli altipiani è di spartiacque tra il sistema idrografico tirrenico (Menotre e Vigi) e quello adriatico (Chienti) seppure, per la particolare conformazione, non ben definito. Il bacino imbrifero, di oltre 9.150 ettari, di cui circa 5.000 coltivabili, è caratterizzato da conche chiuse ed estesi fenomeni carsici, un reticolo idrografico poco organizzato che non presenta emissari di superficie. Il drenaggio delle acque avviene tramite inghiottitoi naturali di origine carsica nei Piani di Annifo, Arvello, Ricciano e nella Palude di Colfiorito. I Piani del Casone e di Popola sono bacini naturalmente chiusi che vennero bonificati da Giulio Cesare Varano alla metà del Quattrocento (1458-1464), tramite la costruzione di una rete di canali artificiali che si immettevano in un collettore sotterraneo di circa 200 m di lunghezza, detto Botte dei Varano. Nel corso della ricostruzione seguita al sisma del 1997, fu trovato anche un collettore di epoca romana, la Botte dei Varano è stata dismessa e sostituita da un nuovo collettore sotterraneo ad essa parallelo. L'uscita a valle del collettore sotterraneo, nei pressi di Serravalle di Chienti, è considerata convenzionalmente la sorgente del fiume Chienti.
L'Inghiottitoio della palude di Colfiorito in prossimità del Molinaccio
Per quello che riguarda l'apporto idrico, gli Altopiani di Colfiorito sono caratterizzati dall'assenza di immissari, poiché dai rilievi circostanti scendono solo piccoli fossi stagionali e le numerose sorgenti situate ai bordi dei piani hanno portata modesta (la sola Fonte Formaccia, sul Piano del Casone, origina un piccolo torrentello). Il grosso degli apporti idrici è costituito da quelli meteorici (pioggia e neve), che determinano una forte andamento stagionale del sistema idrico, tanto che le regioni più basse dei Piani, soprattutto sul Piano di Ricciano, risultano spesso allagate d'inverno per poi tornare a prosciugarsi completamente d'estate. L'acqua è costantemente presente unicamente nella conca della palude di Colfiorito su un'area tondeggiante estesa per circa 100 ha. Già protetta internazionalmente dal 1976 dalla convenzione di Ramsar, per la presenza di una torbiera, la ricchezza di specie vegetali e per l'avifauna, intorno ad essa è stato istituito nel 1995 il Parco regionale di Colfiorito. La palude, i Piani di Annifo e Arvello, il Piano di Ricciano e la Selva di Cupigliolo sono classificati Siti di Importanza Comunitaria (SIC).
Il sistema di altopiani rappresentò fin dalla preistoria un punto nodale della comunicazione tra il mar Tirreno e il mare Adriatico. Le testimonianze umane più antiche sono rappresentate da ritrovamenti di manufatti in pietra e da asce a margini rialzati, rinvenute ai piedi del Monte Trella, e datati alla fine del III millennio a.C. (età del bronzo antico).
L'area fu poi occupata da insediamenti stabili a partire dall'inizio dell'età del ferro.
Agli inizi del VI secolo a.C. si riscontra un significativo aumento demografico, accompagnato dall'affermazione nella zona dei Plestini, una popolazione umbra che arriva ad occupare un territorio di 120–130 km².
UMBRIA - LA FIORITURA DI COLFIORITO - full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
In Umbria il Parco Regionale di Colfiorito (Foligno - PG) protegge i segni di antichissime civiltà e una ricchezza botanica e faunistica di grande pregio.
Il sistema degli Altipiani carsici di Colfiorito si distingue per la dolcezza delle verdi ondulazioni collinari.
Intorno alla prima settimana del mese di giugno inizia la colorazione dei campi, con fiori multicolori
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In Umbria, the Regional Park of Colfiorito (Foligno, PG) protects the signs of ancient civilizations and a wealth of flora and fauna of great value.
The system of karst plateaus of Colfiorito is characterized by gentle undulations of the greens.
Around the first week of the month of May begins the coloring of the fields, with colorful flowers!
Parco di Colfiorito - parte 2
Il Parco di Colfiorito è un'Oasi Naturalistica, un'Oasi di pace in Umbria da visitare per la sua bellezza e la sua unicità
Colfiorito di Foligno , Umbria, Italy, Parco di Colfiorito
Colfiorito di Foligno , Umbria, Italy, Parco di Colfiorito
Marcia Alpina di Regolarità 1-2 settembre 2018 Parco di Colfiorito Foligno
#marciaalpina #regolarità #colfiorito
Marcia Alpina di Regolarità 1 settembre 2018 Parco di Colfiorito Foligno
2008 Parco naturale di Colfiorito
Escursione MTB nello sterminato altopiano ricco di rare specie floristiche e testimonianze archeologiche (Antica città di Plestia).
COLFIORITO La Fioritura - Umbria - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
In Umbria il Parco Regionale di Colfiorito (Foligno - PG) protegge i segni di antichissime civiltà e una ricchezza botanica e faunistica di grande pregio.
Il sistema degli Altipiani carsici di Colfiorito si distingue per la dolcezza delle verdi ondulazioni collinari.
Intorno alla prima settimana del mese di giugno inizia la colorazione dei campi, con fiori multicolori!, in particolare si nota il fiore della patata rossa, prodotto tipico del luogo !
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In Umbria, the Regional Park of Colfiorito (Foligno, PG) protects the signs of ancient civilizations and a wealth of flora and fauna of great value.
The system of karst plateaus of Colfiorito is characterized by gentle undulations of the greens.
Around the first week of the month of May begins the coloring of the fields, with colorful flowers!
UMBRIA NEWS - Focus aziende mozzarelle Colfiorito, certificazione Grifo Latte
L'agenzia video giornalistica AVI NEWS produce e realizza il rotocalco televisivo di cultura, informazione e società Umbria News, in onda su TeF Channel e sul canale 836 Sky. In onda lo speciale sull'identificazione della linea delle mozzarelle della società cooperativa, Colfiorito Grifo Latte, che sarà firmata 100% Latte dell'Appennino umbro-marchigiano, a certificare che la totalità del latte con cui vengono prodotte proviene esclusivamente dagli allevamenti dei soci della cooperativa ubicati nell'Appennino umbro-marchigiano.
Per l'invio di una nostra troupe videogiornalistica, per la realizzazione dello speciale TV Umbria News e per avere maggiori informazioni sui servizi di comunicazione offerti dall'Agenzia Avi News, potete contattarci allo 075.5733522
Colfiorito Enrico Mattei Colfiorito, l'Italia, il mondo 19 Agosto 2013
Enrico Mattei, il matelicese leggendario fondatore dell'Eni (1906-1962), amava il lago di Colfiorito che nel 1952 -gli anni di quelle assidue frequentazioni per battute di caccia e pesca, prima di Anterselva- era ancora ricco di acque. La guida era il colfioritano Quinto Cellini. La 'scoperta' del Mattei umbro è avvenuta nel corso della presentazione del libro di Maurizio Verdenelli La leggenda del Santo Petroliere (Ilari editore), a Colfiorito. Hanno partecipato con l'autore del libro , il portavoce Onu, Andrea Angeli; il capo della comunicazione della Regione Umbria, Lucio Biagioni; il giornalista Sandro Petrollini; il fotoreporter-editore Guido Picchio; il nipote di Enrico Mattei, Paolo; il consigliere regionale delle Marche, Luca Marconi; da Macerata l'assessore provinciale Massimiliano Bianchini e il consigliere comunale Ivano Tacconi; il dottor Emilio Conforti, dirigente Eni; il segretario generale della Camera di commercio di Monza, dottor Renato Mattioni; il componente del comitato per Perugia assisi, capitale europea della cultura, dottor Riccardo Spadolini; Venanzo Ronchetti, ex sindaco di Serravalle di Chienti; Sebastiano Gubinelli, ex dipendente Eni. Nel corso del convegno, proiettato un filmato su Colfiorito con testimonianze di Renzo Cellini, Nunziatina Ricci Capocci, Stefano Capocci e Federica Santoni.
Montelago, altopiano di Colfiorito
Qualche spezzone di Montelago, visto dall'alto
L'altopiano di Colfiorito
Il piano di Colfiorito:
- IL CONDOTTO ROMANO (The roman dust)
Dopo il terremoto del 1997 che ha danneggiato la Botte dei Varano, è stato costruito un nuovo condotto.In occasione di questi lavori è stato ritrovato il condotto romano, del I sec.a.C., che corre 2.5m sotto il livello del suolo. parallelamente alla Botte dei Varano.
-LA BOTTE DEI VARANO (The bottle of Varano)
L'altropiano di Colfiorito e in particolare il territorio dell'antica città di Plestia, era caratterizzato da un lago, paludi e acquitrini.
Giulio Cesare Varano, duca di Camerino, decise di prosciugare la palude per trasformarla in campi coltivabili e incaricò alcuni ingegneri fiorentini di realizzare un condotto idraulico per scaricare le acque nel fiume Chienti.
I lavori durarno dal 1458 al 1464.
La botte dei Varano deve il suo nome alla forma del condotto che ricorda l'interno di una botte.
Primo test Panasonic HC-V110
Alle calvie si organizzano anche escursioni
Colfiorito Altipiani e Castellieri - plateaus and castles
#colfiorito #castellieri #trekking
Giugno 2016
L'escursione ci permetterà di attraversare ben tre dei sette altopiani plestini (piano della Palude, piano di Arvello e piano di Annifo) e sarà possibile ammirare quattro castellieri protostorici
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SCARPONE DOLOMITE
FOTOCAMERA
The tour allows us to cross three of the seven plateaus Plestini (floor of the Marsh,
plan Arvello and Annifo floor) and you can admire four forts proto:
Parco Naturale di Colfiorito
Parco Naturale di Colfiorito - Foligno (Pg)
UMBRIA - COLFIORITO IN PRIMAVERA - flowering spring [full HD]
© By CLAUDIO MORTINI °°
In Umbria il Parco Regionale di Colfiorito (Foligno-PG) protegge i segni di antichissime civiltà e una ricchezza botanica e faunistica di grande pregio.
Il sistema degli Altipiani carsici di Colfiorito si distingue per la dolcezza delle verdi ondulazioni collinari.
Intorno alla prima settimana del mese di maggio inizia la colorazione dei campi, con fiori multicolori!
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In Umbria, the Regional Park of Colfiorito (Foligno, PG) protects the signs of ancient civilizations and a wealth of flora and fauna of great value.
The system of karst plateaus of Colfiorito is characterized by gentle undulations of the greens.
Around the first week of the month of May begins the coloring of the fields, with colorful flowers!
Colfiorito, viaggio nel borgo sommerso dalla neve
Viaggio nel borgo di Colfiorito, una delle frazioni del Folignate più colpite dalla nevicata di questi giorni.
Palude di Colfiorito (PG) [Sony HDR-AS100V]
Due coppie di germano reale nel parco regionale di Colfiorito // Two pairs of mallards in Colfiorito Regional Park || Sony HDR-AS100V
Music: Listening To The Birds by Microform