Non è solo un Lampione. Luisa Fiorenza incontra Carmelo Toma
“…quello che costituisce la nostra identità, la rete che ci avvolge e che ci identifica, è che il nostro patrimonio culturale sono le città nelle quali viviamo, le chiese in cui entriamo, le case e i palazzi in cui abitiamo o che visitiamo, le nostre coste e le nostre montagne. Il nostro patrimonio culturale non è un’entità estranea, calata da fuori, ma qualcosa che abbiamo creato nel tempo e con cui abbiamo convissuto per generazioni e generazioni, per secoli e secoli; non un gruzzolo nel salvadanaio, da spendere se occorre, ma la nostra memoria, la nostra anima.” (Salvatore Settis, Italia S.p.A)
Basta pensare a Parigi, la Ville Lumiere, chiamata cosi proprio per i suoi lampioni e per l’importanza che ebbero nella caratterizzazione della città. Un lampione potrebbe sembrare un bene secondario, un arredo urbano facilmente sostituibile, ma elaborando con la mente una semplice fotografia ci si rende conto di quanto un lampione, prodotto da artigiani locali, caratterizzi la via di una città o la facciata di una chiesa.
Non è solo un lampione quindi, ma un bene che appartiene al nostro patrimonio culturale, un elemento attorno al quale si definisce una parte di collettività locale. L’esigenza era quella di un intervento pubblico, colto e sensibile, che si esercitasse nella valorizzazione e nel recupero del bene, non era quella dello smaltimento e della mera sostituzione.
Oggi, davanti alla Chiesa Madre di Maglie, possiamo “ammirare” una dimostrazione dell’osceno. Al posto di opere artigianali sorgono dozzinali faretti al Led. Prova, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la totale miopia di un’amministrazione comunale che, invece di salvaguardare la bellezza e l’autenticità della città, decide di renderla un prodotto industriale, creato in serie.
Abbiamo parlato di questo con Carmelo Toma, di Maglie, artigiano del ferro. Ci chiediamo: un’amministrazione che si vanta di tutelare l’artigianato locale, sceglie invece la solita logica dell’ “appalto esterno” anzichè rivolgersi ai suoi artigiani?
Aspettiamo una risposta.