Yamaha MT-03 | Verso il parco di Villalba
Parco di Villalba | Allerona | Umbria
Hosteria di Villalba nel Parco della Selva di Meana TEF Channel
servizio di Paolo Pianigiani Tef Channel News
Uno sviluppo “Coeso” per la valorizzazione delle aree montane
Il Consorzio Orvietano recupera spazi destinati a trasformarsi in melanconici ruderi
E' stata inaugurata nell'area naturale protetta della Selva di Meana, al confine tra Umbria Lazio e Toscana grazie al lavoro della Cooperativa sociale Oasi, l'Hosteria di Villalba. Il complesso, inteso come osteria alla maniera antica, conta un ristorante con 70 posti, una struttura ricettiva con 3 appartamenti dotati di ogni comfort e 10 piazzole attrezzate per la sosta dei camper. Il progetto, studiato per offrire ospitalità al viandante, porta 10 nuovi posti di lavoro, anche per persone svantaggiate, in un'area inutilizzata.Vale davvero la pena fare un po’ di strada, inoltrarsi tra il verde delle macchie di specie quercine, oltrepassare la Baita di Villalba sempre gestita dal consorzio, e arrivare ad un nuovo spazio pubblico che rivede la luce. Il viaggio è ripagato da un’antica struttura rimessa a nuovo, il silenzioso respiro della piante, l’aria tersa e le vibrazioni positive della natura incontaminata. Una cucina tradizionale curata nei particolari e per chi si ferma di notte una memorabile esperienza di un cielo che si concede come al tempo degli etruschi (o dei tagliaboschi medievali), senza il fastidioso sfarfallio dell’inquinamento luminoso.
“Dopo anni di ristrutturazioni e investimenti -dice Andrea Tiberi Presidente Cooperativa sociale Oasi- riusciamo ad aprire quest'attività per la ricettività turistica. Abbiamo lavorato su un rudere recuperato dalla Comunità Montana, oggi Agenzia Forestale, cercando di offrire la nostra proposta per creare occupazione legata soprattutto alle persone svantaggiate e in un'area finora inutilizzata mettendo in campo un recupero a più livelli.
Questo è un territorio particolare in una posizione di confine fra 3 regioni, convergono e si intrecciano qua molte tradizioni, e abbiamo cercato di recuperare quello che questo territorio ha offerto nella storia anche da un punto di vista enogastronomico, e siamo attenti a selezionare i produttori, rigorosamente locali, che sono attenti alla tutela del lavoro e della qualità del prodotto”.
Così si completa la messa a punto del progetto che ha recuperato prima la Baita di Villalba, poi il Casale di Acquaviva e infine questo, conosciuto anche come Casale Casanova. Proprietà pubbliche destinate altrimenti a trasformarsi in melanconici ruderi. Grazie ad un combinato di risorse pubbliche e di risorse del Consorzio di Cooperative Sociali “Coeso”, oggi questo patrimonio “comune” torna ad essere animato. Tutto ciò porta nuova linfa alla progettazione di un diverso sviluppo del territorio che metta in moto le passioni e le energie del Terzo Settore, delle Cooperative Sociali e delle persone deboli le quali, unendosi, diventano forti. Un altro step fondamentale è chiedere alle comunità in cui queste esperienze nascono e si sviluppano di partecipare, di far proprio lo spirito del progetto e di amplificare l’idea per trasformare queste nuove risorse in un “bene comune”.
Negli ultimi in Italia sono sorte tutta una serie di cooperative la cui struttura ed organizzazione si basano sui principi cooperativi internazionali, ma con una vocazione diversa dai modelli cooperativi fin qui sviluppatisi, che cerca di ricucire il rapporto tra mutualità, solidarietà sociale e sussidiarietà alla base di ogni comunità civile e politica. Oggi si parla di cooperazione di comunità, che si ispira al principio di sostenibilità sociale ed ambientale ed ha come obiettivo la produzione di vantaggi a favore di una comunità territoriale ben definita.
“Questo è un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale, -afferma Sauro Basili Sindaco di Allerona-. Dobbiamo puntare su questo: sulla cultura, sul turismo ambientale, abbiamo infatti nel comune di Allerona 4000 ettari di boschi e dobbiamo metterli a frutto. Colgo l'occasione per ringraziare l'Agenzia Regionale della Forestazione che ha investito su questo immobile insieme al Consorzio Coeso e spero che questo sia uno dei primi passi perchè vogliamo continuare a cercare di valorizzare queste aree. Un altro appuntamento importante sarà quello della progettazione delle aree interne dove 20 comuni del comprensorio Orvietano fino a Città della Pieve, e dell'Amerino, che ci consentirà di mettere queste strutture a rete per raggiungere obbiettivi importanti.”
Parco di Villalba innevato - 4k
Il Parco di Villalba si trova nella parte più alta dell’Area Naturale Protetta Selva di Meana, a ridosso della Riserva Naturale Monte Rufeno, al centro di una fetta di territorio interamente boscato tra le più vaste della fascia preappenninica, che si estende per diverse migliaia di ettari nei comuni Allerona, San Casciano dei Bagni e Acquapendente, al confine tra Umbria, Toscana e Lazio.
Hosteria di Villalba Hosteria di Villalba spazi inutilizzati rinascono umbriaTV
Uno sviluppo “Coeso” per la valorizzazione delle aree montane
Il Consorzio Orvietano recupera spazi destinati a trasformarsi in melanconici ruderi
E' stata inaugurata nell'area naturale protetta della Selva di Meana, al confine tra Umbria Lazio e Toscana grazie al lavoro della Cooperativa sociale Oasi, l'Hosteria di Villalba. Il complesso, inteso come osteria alla maniera antica, conta un ristorante con 70 posti, una struttura ricettiva con 3 appartamenti dotati di ogni comfort e 10 piazzole attrezzate per la sosta dei camper. Il progetto, studiato per offrire ospitalità al viandante, porta 10 nuovi posti di lavoro, anche per persone svantaggiate, in un'area inutilizzata.Vale davvero la pena fare un po’ di strada, inoltrarsi tra il verde delle macchie di specie quercine, oltrepassare la Baita di Villalba sempre gestita dal consorzio, e arrivare ad un nuovo spazio pubblico che rivede la luce. Il viaggio è ripagato da un’antica struttura rimessa a nuovo, il silenzioso respiro della piante, l’aria tersa e le vibrazioni positive della natura incontaminata. Una cucina tradizionale curata nei particolari e per chi si ferma di notte una memorabile esperienza di un cielo che si concede come al tempo degli etruschi (o dei tagliaboschi medievali), senza il fastidioso sfarfallio dell’inquinamento luminoso.
“Dopo anni di ristrutturazioni e investimenti -dice Andrea Tiberi Presidente Cooperativa sociale Oasi- riusciamo ad aprire quest'attività per la ricettività turistica. Abbiamo lavorato su un rudere recuperato dalla Comunità Montana, oggi Agenzia Forestale, cercando di offrire la nostra proposta per creare occupazione legata soprattutto alle persone svantaggiate e in un'area finora inutilizzata mettendo in campo un recupero a più livelli.
Questo è un territorio particolare in una posizione di confine fra 3 regioni, convergono e si intrecciano qua molte tradizioni, e abbiamo cercato di recuperare quello che questo territorio ha offerto nella storia anche da un punto di vista enogastronomico, e siamo attenti a selezionare i produttori, rigorosamente locali, che sono attenti alla tutela del lavoro e della qualità del prodotto”.
Così si completa la messa a punto del progetto che ha recuperato prima la Baita di Villalba, poi il Casale di Acquaviva e infine questo, conosciuto anche come Casale Casanova. Proprietà pubbliche destinate altrimenti a trasformarsi in melanconici ruderi. Grazie ad un combinato di risorse pubbliche e di risorse del Consorzio di Cooperative Sociali “Coeso”, oggi questo patrimonio “comune” torna ad essere animato. Tutto ciò porta nuova linfa alla progettazione di un diverso sviluppo del territorio che metta in moto le passioni e le energie del Terzo Settore, delle Cooperative Sociali e delle persone deboli le quali, unendosi, diventano forti. Un altro step fondamentale è chiedere alle comunità in cui queste esperienze nascono e si sviluppano di partecipare, di far proprio lo spirito del progetto e di amplificare l’idea per trasformare queste nuove risorse in un “bene comune”.
Negli ultimi in Italia sono sorte tutta una serie di cooperative la cui struttura ed organizzazione si basano sui principi cooperativi internazionali, ma con una vocazione diversa dai modelli cooperativi fin qui sviluppatisi, che cerca di ricucire il rapporto tra mutualità, solidarietà sociale e sussidiarietà alla base di ogni comunità civile e politica. Oggi si parla di cooperazione di comunità, che si ispira al principio di sostenibilità sociale ed ambientale ed ha come obiettivo la produzione di vantaggi a favore di una comunità territoriale ben definita.
“Questo è un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale, -afferma Sauro Basili Sindaco di Allerona-. Dobbiamo puntare su questo: sulla cultura, sul turismo ambientale, abbiamo infatti nel comune di Allerona 4000 ettari di boschi e dobbiamo metterli a frutto. Colgo l'occasione per ringraziare l'Agenzia Regionale della Forestazione che ha investito su questo immobile insieme al Consorzio Coeso e spero che questo sia uno dei primi passi perchè vogliamo continuare a cercare di valorizzare queste aree. Un altro appuntamento importante sarà quello della progettazione delle aree interne dove 20 comuni del comprensorio Orvietano fino a Città della Pieve, e dell'Amerino, che ci consentirà di mettere queste strutture a rete per raggiungere obbiettivi importanti.”
Hosteria di Villalba #Cooperativadi Comunità
Uno sviluppo “Coeso” per la valorizzazione delle aree montane
Il Consorzio Orvietano recupera spazi destinati a trasformarsi in melanconici ruderi
E' stata inaugurata nell'area naturale protetta della Selva di Meana, al confine tra Umbria Lazio e Toscana grazie al lavoro della Cooperativa sociale Oasi, l'Hosteria di Villalba. Il complesso, inteso come osteria alla maniera antica, conta un ristorante con 70 posti, una struttura ricettiva con 3 appartamenti dotati di ogni comfort e 10 piazzole attrezzate per la sosta dei camper. Il progetto, studiato per offrire ospitalità al viandante, porta 10 nuovi posti di lavoro, anche per persone svantaggiate, in un'area inutilizzata.Vale davvero la pena fare un po’ di strada, inoltrarsi tra il verde delle macchie di specie quercine, oltrepassare la Baita di Villalba sempre gestita dal consorzio, e arrivare ad un nuovo spazio pubblico che rivede la luce. Il viaggio è ripagato da un’antica struttura rimessa a nuovo, il silenzioso respiro della piante, l’aria tersa e le vibrazioni positive della natura incontaminata. Una cucina tradizionale curata nei particolari e per chi si ferma di notte una memorabile esperienza di un cielo che si concede come al tempo degli etruschi (o dei tagliaboschi medievali), senza il fastidioso sfarfallio dell’inquinamento luminoso.
“Dopo anni di ristrutturazioni e investimenti -dice Andrea Tiberi Presidente Cooperativa sociale Oasi- riusciamo ad aprire quest'attività per la ricettività turistica. Abbiamo lavorato su un rudere recuperato dalla Comunità Montana, oggi Agenzia Forestale, cercando di offrire la nostra proposta per creare occupazione legata soprattutto alle persone svantaggiate e in un'area finora inutilizzata mettendo in campo un recupero a più livelli.
Questo è un territorio particolare in una posizione di confine fra 3 regioni, convergono e si intrecciano qua molte tradizioni, e abbiamo cercato di recuperare quello che questo territorio ha offerto nella storia anche da un punto di vista enogastronomico, e siamo attenti a selezionare i produttori, rigorosamente locali, che sono attenti alla tutela del lavoro e della qualità del prodotto”.
Così si completa la messa a punto del progetto che ha recuperato prima la Baita di Villalba, poi il Casale di Acquaviva e infine questo, conosciuto anche come Casale Casanova. Proprietà pubbliche destinate altrimenti a trasformarsi in melanconici ruderi. Grazie ad un combinato di risorse pubbliche e di risorse del Consorzio di Cooperative Sociali “Coeso”, oggi questo patrimonio “comune” torna ad essere animato. Tutto ciò porta nuova linfa alla progettazione di un diverso sviluppo del territorio che metta in moto le passioni e le energie del Terzo Settore, delle Cooperative Sociali e delle persone deboli le quali, unendosi, diventano forti. Un altro step fondamentale è chiedere alle comunità in cui queste esperienze nascono e si sviluppano di partecipare, di far proprio lo spirito del progetto e di amplificare l’idea per trasformare queste nuove risorse in un “bene comune”.
Negli ultimi in Italia sono sorte tutta una serie di cooperative la cui struttura ed organizzazione si basano sui principi cooperativi internazionali, ma con una vocazione diversa dai modelli cooperativi fin qui sviluppatisi, che cerca di ricucire il rapporto tra mutualità, solidarietà sociale e sussidiarietà alla base di ogni comunità civile e politica. Oggi si parla di cooperazione di comunità, che si ispira al principio di sostenibilità sociale ed ambientale ed ha come obiettivo la produzione di vantaggi a favore di una comunità territoriale ben definita.
“Questo è un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale, -afferma Sauro Basili Sindaco di Allerona-. Dobbiamo puntare su questo: sulla cultura, sul turismo ambientale, abbiamo infatti nel comune di Allerona 4000 ettari di boschi e dobbiamo metterli a frutto. Colgo l'occasione per ringraziare l'Agenzia Regionale della Forestazione che ha investito su questo immobile insieme al Consorzio Coeso e spero che questo sia uno dei primi passi perchè vogliamo continuare a cercare di valorizzare queste aree. Un altro appuntamento importante sarà quello della progettazione delle aree interne dove 20 comuni del comprensorio Orvietano fino a Città della Pieve, e dell'Amerino, che ci consentirà di mettere queste strutture a rete per raggiungere obbiettivi importanti.”
Anello di Villalba | The Villalba Loop
La comunità diventa motore di sviluppo #MyVillalba servizio umbriaTV
La comunità diventa motore di sviluppo
Comune di Allerona, Consorzio Coeso e Legacoop insieme per promuovere il turismo di comunità
Si è svolta ad Allerona nel Museo dei Cicli Geologici, “#MyVillalba: fra sogno e realtà”, un evento voluto dal Comune di Allerona per offrire un'opportunità di confronto sul come fare rete e promozione 2.0 e come sostenere processi di integrazione e di soddisfazione dei fabbisogni della comunità. Tutto parte per cercare di implementare le cooperative di comunità viste come nuovo modello per la gestione turistica del territorio ovvero su come le nuove linee di governance territoriali possano assumere il ruolo di volano di sviluppo di territori marginali ma ad alto potenziale naturalistico ambientale e culturale.
La cooperativa di comunità è un'impresa dove sono proprio i cittadini coloro che si attivano in prima persona per dare servizi e nuove possibilità alla propria comunità di riferimento ed al proprio territorio. E' l'attivazione delle persone che in quella comunità vivono.
“Legacoop – afferma Andrea Bernardoni responsabile cooperative di comunità di ARCS Legacoop – da diversi anni sta promuovendo la nascita e lo sviluppo delle cooperative di comunità che rappresentano uno strumento in grado di far rivivere aree rurali, paesi e piccoli borghi puntando sulla partecipazione dei cittadini e valorizzando risorse altrimenti inutilizzate. Crediamo che le cooperative di comunità ed il turismo di comunità possano rappresentare una risorsa per un territorio come quello del Comune di Allerona e siamo a disposizione dei cittadini e dei sindaci per aiutarli a promuovere la nascita e sostenere lo sviluppo di questo tipo di cooperative sperimentando cosi nuovi percorsi di sviluppo locale”.
In un territorio con il problema dello spopolamento e dell'emigrazione, e dove l'età media va in una direzione di crescita costante perchè viene a mancare il ricambio generazionale questo tipo di impresa è fondamentale perchè cercando di creare opportunità di lavoro si propone di invertire questo trend e di far rimanere nel territorio quei soggetti che altrimenti non avrebbero la possibilità per starci.
“La lega nazionale dice -Paolo Scaramuccia Legacoop Nazionale- ha lanciato l'idea di Cooperative di Comunità nel 2010, per supportare tutte quelle piccole comunità di paesi di aree interne ma anche quelle delle aree metropolitane. Questi centri rischierebbero la chiusura per mancanza sia di servizi essenziali che di politiche di sviluppo del territorio, e lo scopo è quello di favorire il protagonismo e la partecipazione di quei cittadini recuperando i beni comuni. Per fare questo bisogna valorizzare quello che generalmente viene considerato un bene pubblico, e quindi troppo spesso in Italia un bene di nessuno. La comunità invece deve farlo proprio e cercare di promuoverlo e rilanciarlo. La Lega Nazionale è impegnata esattamente nel supportare con la propria struttura e i propri servizi sia a livello nazionale che territoriale queste comunità.”
Il Consorzio Coeso composto da 4 cooperative sociali che lavorano nell'Orvietano ha quindi cercato di creare le sinergie giuste nel territorio recuperando degli spazi inutilizzati nel Parco di Villalba all'interno dell'Area Naturale Protetta della Selva di Meana al confine tra Umbria, Toscana e Lazio, creando anche il portale di promozione del territorio parcodivillalba.it.
“Qualche anno fa - afferma il presidente Paolo Giovannini - abbiamo avuto la possibilità, partecipando ad un bando della comunità montana, di prendere in gestione dei casali che erano stati ristrutturati allo scopo di affittare degli appartamenti per le vacanze. Abbiamo creata ad hoc una cooperativa sociale, la Oasi, che sta iniziando a gestire questi edifici all'interno del parco, nel quale ci sono un punto ristoro, 2 casali con un ristorante e alcuni appartamenti. L'idea è quella di creare dei posti di lavoro anche per persone svantaggiate che durino tutto l'anno e per fare questo vorremmo occuparci anche della manutenzione del parco, dei sentieri e così via per permettere alle persone di questa zona di poter rimanere all'interno del proprio territorio implemetando la vocazione turistica”
Villalba oggi, è conosciuta soprattutto per l’area attrezzata con braceri, tavoli, pista per concerti, ballo ed eventi, dove gli abitanti dei paesi circostanti salgono nei periodi più caldi dell’estate per trovare l’aria fresca che quassù non manca mai grazie all’altitudine e alla particolare esposizione verso nord.
ALLERONA (la Meana- Villa Cahen- Sant' Abbondio)
il filmato fa parte della rubrica il comprensorio orvietano andato in onda sulla TV locale Orvieto 39 nel 2007. Questa puntata racconta la storia di due importanti realtà alleronesi, la zona dellaMeana con le sue strutture turistiche e la villa Cahen passata oggi di propirietà al ministero dell'agricoltura ed infine la zona antica dedicata a Sant'Abbondio patrono di Allerona scalo.In questa puntata ospite della trasmissione il sindaco di Allerona di quegli anni,Valentino Rocchigiani e il ricercatore storico alleronese Giovanbattista Tomassini, conduttore ed ideatore della rubrica il M° Mauro Sborra.
DOM.18-10-15: ESCURSIONE IN UMBRIA NELLA RISERVA DELLA SELVA DI MEANA DAL PAESE DI ALLERONA.
FOUR SEASONS NATURA E CULTURA: ESCURSIONE IN UMBRIA IN PROVINCIA DI TERNI CON PARTENZA DAL PAESE ALLERONA PER UN TREKKING NELLA ZONA DELLA RISERVA DELLA SELVA DI MEANA E DEL MONTE PEGLIA CON VISITA AL RITORNO DI VILLA CAHEN CONTORNATA DA PIANTE E FIORI DI VARIE SPECIE.DISLIVELLO 300 METRI, PERCORRENZA 14 KM....
Parco Fluviale del Tevere | The Water Park of River Tiber
Suoni di Villalba 2008
Anche quest'anno cocktail di musica per tutti i gusti, alcool in giuste quantità e gente che si scatena trasportata dal ritmo.
Che questi eventi ci siano più spesso!
Campagna di scavi nell'area archeologica di Sant'Ansano
Il professor David B. George, docente del College St. Anselm, illustra gli scavi eseguiti nell'area archeologica di Sant'Ansano, ad Allerona.
Parchi Attivi - Paolo Papa Dirigente Servizio Aree Protette Regione Umbria
Lo sport quale occasione per richiamare l'attenzione sui parchi e le aree naturali protette, sulla conservazione della biodiversità e, allo stesso tempo, volàno di sviluppo per l'intero territorio regionale. È la strategia che la Regione Umbria persegue con il progetto Parchi attivi, proponendo per ciascuna area protetta una pratica sportiva. Sabato 15 ottobre, ad Allerona, sarà l'equitazione a far da veicolo di promozione delle bellezze dello Stina, il Sistema territoriale di interesse naturalistico e ambientale del Monte Peglia e Selva di Meana che ricomprende i territori di Allerona, Ficulle, Parrano, San Venanzo, Orvieto, Castel Viscardo, Montegabbione, Fabro, Todi per una superficie complessiva di 44270 ettari.
L'appuntamento è al Laboratorio multimediale per l'evoluzione dei cicli geologici, nella sede del Comune di Allerona (via Roma 3) a partire dalle 10. Tra gli interventi, è in programma quello di Giulio Rapetti, in arte Mogol, celebre paroliere e presidente del Centro Europeo di Toscolano (nel comune di Avigliano Umbro), che promuoverà il progetto ippovie nei Parchi.
I lavori si apriranno alle 10 con il saluto del sindaco di Allerona, Valentino Rocchigiani; seguiranno gli interventi di Paolo Papa, Mauro Pianesi e Antonella Tiranti, dirigenti della Regione Umbria rispettivamente del Servizio Aree protette, Sport e tempo libero e Turismo, di Mogol, di Giampiero Lattanzi e Maurizio Conticelli per la Comunità Montana Orvietano Narnese Amerino e Tuderte, di Claudio Bellucci presidente dell'Associazione nazionale Nordic walking (Anwi) e Leonello Artegiani, presidente Umbria Nordic walking, di Stefano Notari, presidente del Gruppo regionale Club Alpino Italiano (Cai), e della naturalista Alessandra Amori, guida escursionistica regionale. Alle 13 si potranno gustare i sapori dei Parchi, in collaborazione con Slow Food Umbria.
Dalle 10 fino alle 17, inoltre, si potrà visitare la mostra che documenta Gli interventi ambientali per la valorizzazione dei siti Natura 2000 realizzati con i fondi comunitari del Por Fesr 2007-13, cimentarsi con il Nordic walking usando le attrezzature fornite dagli istruttori certificati Anwi o chiedere informazioni all'infopoint Sentiero Sicuro, a cura del Soccorso alpino e speleologico del Cai.
DOM.22-4-18: TREK DAL PAESE DI MONTEBUONO A QUELLO DI ROCCHETTE E BORGO FANTASMA DI ROCCHETTINE.
CON GRUPPO I CAMMINESPLORATORI, ESCURSIONE NEL LAZIO IN PROVINCIA DI RIETI CON PARTENZA DAL PAESE DI MONTEBUONO PER TREKKING AD ANELLO CHE PASSA DAL PICCOLO ABITATO DI ROCCHETTE E POI PER IL BORGO FANTASMA DI ROCCHETTINE QUASI AL CONFINE CON L' UMBRIA.PERCORRENZA 15 KM, DISLIVELLO 300 METRI CIRCA...
LUN.2-4-18: PASQUETTA PARADISE SUI MONTI DELLA TOLFA CON TUSCIA EXPLORER E GRIGLIATA SUL FIUME.
PASQUETTA PARADISE SUI MONTI DELLA TOLFA CON PERCORSO AD ANELLO AL PONTON DEL PORCO E VISITA DELLA CHIESA ALTOMEDIEVALE, TRATTO DI FERROVIA ABBANDONATA CON GALLERIE E GRIGLIATA SUL FIUME.PERCORRENZA 12 KM, DISLIVELLO SUI 150 METRI...
DOM 24-9-17: ESCURSIONE DALL'ANTICA CITTA' DI CASTRO ALL'EREMO DI POGGIO CONTE LUNGO IL FIUME FLORA
ESCURSIONE IN TRAVERSATA NEL LAZIO IN PROV.DI VITERBO CON PARTENZA DALL' ANTICA CITTA' DI CASTRO E ARRIVO ALL' EREMO DI POGGIO CONTE CON LA SUA CASCATA.PERCORRENZA 17 KM, DISLIVELLO 300 METRI...
DOM.12-7-15: ESCURSIONE DALLA RIVA DEL LAGO DI BOLSENA ALLA ROCCA DEI PAPI DI MONTEFIASCONE.
escursione nel lazio in provincia di viterbo percorrendo un sentiero che dalla riva del lago di bolsena porta alla rocca dei papi di montefiascone dalla quale si gode di ottimi panorami sul lago e dintorni del viterbese.nel pomeriggio, giro in battello per vedere da vicino le isole bisentina e martana che si trovano al centro del lago.
La Fornace TV - Metti un pomeriggio a Villalba ... - Nevicata 04-02-2012
Le riprese del Parco di Villalba di Allerona, completamente innevato. Riprese, montaggio e regia di Ono Bandana
Come opera dell'Istituto cinematografico La Fornace questo video è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons BY-NC-SA.
DOM.13-12-15: DA PALESTRINA A CASTEL SAN PIETRO PER LA VALLE DELLE CANNUCCETTE SUI MONTI PRENESTINI.
ESCURSIONE SUI MONTI PRENESTINI NEL LAZIO IN PROVINCIA DI ROMA CON PARTENZA DAL PAESE DI PALESTRINA E ARRIVO A QUELLO DI CASTEL SAN PIETRO PER POI PROSEGUIRE NELLA VALLE DELLE CANNUCCETTE E TORNARE A PALESTRINA PER BREVE VISITA.DISLIVELLO 400 METRI, PERCORRENZA 13 KM....
SAB.29-7-17: IL BOSCO DEL SASSETO, TORRE ALFINA E MONTE RUFENO NEL LAZIO PROV DI VITERBO
ESCURSIONE AD ANELLO NEL LAZIO IN PROVINCIA DI VITERBO CON PARTENZA DA TORRE ALFINA PER UN PERCORSO NEL PARTICOLARE BOSCO DEL SASSETO E PROSEGUIRE POI IL GIRO IN UNA ZONA DELLA RISERVA NATURALE DI MONTE RUFENO SUL SENTIERO DELLA SCIALIMATA..