Filadelfia - Piccola Grande Italia
In una posizione privilegiata, a metà strada tra il Golfo di Squillace e quello di S. Eufemia, sorge il caratteristico comune di Filadelfia, situato nella zona centrale della Calabria.
Quest’affascinante cittadina deriva dal preesistente insediamento di Castelmonardo, distrutto nel 1783 da un terribile terremoto in seguito al quale la popolazione si trasferì sul Piano della Gorna.
Su proposta del vescovo Giovanni Andrea Serrao, sostenitore delle idee illuministiche, la nuova città assunse il nome di Filadelfia, (“amore fraterno”), richiamandosi chiaramente alla città americana, a partire dalla quale venne organizzata la struttura urbanistica della città.
La pianta di Filadelfia, infatti, fu modellata sulla base di quella della città americana, a croce greca, con due grandi arterie che, incrociandosi, creano quattro quadranti.
MUSEO GUARDIA DEI LOMBARDI (Avellino-Irpinia-Italy) - VIRTUAL TOUR COMPLETO -
Il museo delle tecnologie,della cultura,della civilta' contadina e dell'emigrazione dell'Alta Irpinia,fondato nel 1981 dallo storico guardiese Salvatore Boniello, ospita un migliaio di oggetti e attrezzi di lavoro tipici della civiltà contadina altirpina dal Medioevo al XX secolo, oltre a numerosi utensili di uso comune, dall'aratro alla prima macchina da scrivere acquistata dal Comune. Vi sono allestite fedeli ricostruzioni di ambienti rurali e municipali, al fine di rappresentare e ripercorrere la vita rurale e culturale di una volta. Tra le altre sale tematiche meritano menzione la mostra fotografica sui costumi tipici, la collezione di stemmi gentilizi, i giochi e lavori femminili di tessitura e ricamo, i mestieri maschili del fabbro, del falegname e del medico.
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Castello della Rupetta - Roccella Jonica
Il Castello della Rupetta (o della Rupella), posto su un costone roccioso sul mar Jonio, fu fondato nel XV secolo, in periodo angioino, dal primo Marchese di Roccella Galeotto Bardassino. Fu eretto con la funzione di postazione difensiva costiera e risultava infatti munito di numerose fortificazioni. Adibito nei secoli a rocca feudale, venne rinforzato nella struttura in età aragonese da Antonio Centelles e successivamente rimaneggiato e ristrutturato nel settecento dai Carafa della Spina (1479-1806, da cui la denominazione spesso utilizzata di Palazzo Carafa). Durante il periodo settecentesco dei Carafa della Spina il castello assunse l'aspetto di palazzo feudale arricchendosi di elementi decorativi architettonici quali, ad esempio, il portale lapideo riccamente decorato ed il balcone su mensole calcaree scolpite e figurate (mascheroni), tuttora visibile. Le torri ed i bastioni della cinta muraria sono ascrivibili invece ai secoli XV-XVI. I caratteri del castello sono quelli di residenza signorile, la pianta è pressocchè quadrilatera con cortile interno e chiesa annessa antistante la piazza su cui affaccia anche il palazzo. Evidenti sono i possenti contrafforti lungo le pareti, aggiunti alla muratura originale nel periodo di trasformazione del castello in residenza ad opera dei Carafa durante la seconda metà del '600. Del castello originario rimane solo il basamento a scarpa che ne costituisce il perimetro. La struttura del palazzo è mista, costituita da pietrame di varia pezzatura con ricorsi in laterizio e soluzioni basamentali d'angolo in blocchi di pietra calcarea. A livello formale, di notevole interesse è il balcone monumetale sorretto da mensole scolpite a figure (mascheroni in pietra calcarea), le lesene e le cornici in cotto, i cordoni e i davanzali in pietra. Il palazzo si snoda intorno ad una corte centrale caratterizzata da un selciato a forma di stella i cui quattro bracci degli otto che la costituiscono fungevano da canali di scolo delle acque piovane. Dal cortile si aveva l'accesso diretto ai locali disposti al pian terreno ed adibiti a servizi (cucine, stalle, magazzini) e l'affaccio su un pozzo incassato nella muratura. Su questa stessa parete trova posto una scala a chiocciola in pietra calcarea, tuttora in buono stato di conservazione. Dal cortile interno, tramite una scala in pietra calcarea, si accedeva ai piani superiori che ospitavano gli appartamenti dei principi. I soffitti, in corso di restauro, presentano volte a crociera e ciò che rimane della pavimentazione settecentesca è un cumulo di mattonelline in cotto di forma ottagonale. In corrispondenza del balcone monumenatale, al primo piano, è la sala ottagonale in cui si pensa che il principe Carafa tenesse importanti riunioni o recitasse le sue preghiere. Si rileva una nicchia per ogni lato. Attualmente sono in corso lavori di restauro. Annessa al castello è una chiesa classicheggiante, in stile jonico, eretta dai Carafa e divenuta Matrice dell'Università civica. La chiesa, addossata al palazzo con campanile passante, fu chiusa al culto dopo il terremoto del 1905 ed in sua sostituzione venne eretta nel nuovo centro abitato di Roccella Jonica una nuova Cattedrale. Di rilevante importanza è inoltre la torre di guardia detta di Pizzofalcone (o dela Rocha de la misma terra), posta in direzione ovest, su uno sperone roccioso, con cui il castello comunicava a vista. Di forma circolare, la torre è probabilemente preesistente al sistema difensivo torriero progettato dal marchese Fabrizio Pignatelli su commissione del vicerè di Napoli Pedro de Toledo. fonte: atlante.beniculturalicalabria.it/
Sovana - by MaremmaOnline.it
Quando sarete giunti a Sovana, certamente non rimpiangerete di aver deciso di visitarla.
All' ingresso del paese spicca la Rocca Aldobrandesca, tuttavia questa non è che la prima delle piacevoli sorprese che vi attendono, a partire dalla mancanza dell' asfalto, rimpiazzato da mattoni in cotto toscano.
La Piazza del Pretorio vi attende con sullo sfondo il Palazzetto dell' Archivio, dalla sagoma tanto originale da far venire il dubbio che ne sia stato l'architetto un bambino. Sulla sinistra, nella stessa piazza, si trova la chiesa di S. Maria, il cui interno, risalente all' VIII secolo, è semplicemente stupefacente.
Il paese si presta in modo particolare alla visita a piedi. Quando sarete giunti a quello che potreste ritenere la fine del paese stesso, troverete il Duomo di S. Pietro, anch' esso più che meritevole di una visita tanto all' esterno, quanto all' interno. A poca distanza da Sovana si trova una interessantissima Necropoli, ove spicca la Tomba Ildebranda, di epoca Etrusca, interamente scavata nel tufo, materiale molto diffuso da un punto di vista geologico in questa zona.
La distanza dalle Terme non è proibitiva, anche se non si può dire che le Terme siano ad un tiro di schioppo. Sovana, insieme a Pitigliano, sono quindi luoghi ideali di soggiorno per chi non intenda recarsi quotidianamente alle Terme, ma preferisca alternare a queste anche gite ed escursioni negli interessanti luoghi circostanti.
poesia, colore, e...
Mostra personale dalla poesia al colore... Gubbio (Pg) sale dei Capitani Palazzo dei Consoli 23 giugno 2010. Jennifer (Texas USA) in visita alla mostra canta l'aria O mio babbino caro tratta dall'opera Gianni Schicchi (1918) di Giacomo Puccini...
Massignano Festa Medievale 7 8 2016
Sovana Medievale 2017 Corteo Storico
Sovana Medievale Corteo Storico
24 e 25 Giugno 2017
Tamburini e sbandieratori palio di Monselice 2016
Monteleone Sabino RI Appartamentino nel castello
Appartamentino con mansardina e cantina nel borghetto medioevale nella cinta del vecchio castello
La Tresca - Moderna -
La Tresca si svolge a Carovilli (IS) Italy. E' un modo di far rivivere le antiche tradizioni...
Spaghetti war in sant'atanasio
Gara di mangiatori di spaghetti