PERUGIA E L'EUROCHOCOLATE
IL NOSTRO GIRO D’ITALIA OGGI CI PORTA A SCOPRIRE PERUGIA, IL BELLISSIMO CAPOLUOGO DELL’UMBRIA, SITUATO AL CENTRO DEL POLMONE VERDE D’ITALIA, IN UNA FANTASTICA POSIZIONE PANORAMICA SULLE COLLINE CIRCOSTANTI!
UNA VISITA ALLA SCOPERTA DI PERUGIA NON PUÒ CHE PARTIRE DAL PIAZZA IV NOVEMBRE. QUI SI AFFACCIANO ALCUNI DEI PIÙ IMPORTANTI EDIFICI STORICI DELLA CITTÀ: LA CATTEDRALE, IL MONUMENTALE PALAZZO DEI PRIORI, LA FONTANA MAGGIORE - SIMBOLO DI PERUGIA - E IL CORSO VANNUCCI, INTITOLATO A UNO DEI PIÙ CELEBRI ARTISTI CHE HANNO LAVORATO IN CITTÀ, PIETRO VANNUCCI, APPUNTO, UNIVERSALMENTE CONOSCIUTO COME IL PERUGINO.
LA CATTEDRALE DI PERUGIA È DEDICATA A SAN LORENZO, E VIENE ANCHE CHIAMATA “LA CATTEDRALE NUDA”, INFATTI ANCORA OGGI SI POSSONO VEDERE I GANCI PORTANTI PENSATI PER FISSARE UN RIVESTIMENTO IN MARMO, CHE PERÒ VENNE AGGIUNTO SOLAMENTE SULLA PARTE INFERIORE DELLA FACCIATA LATERALE.
DALLA PARTE OPPOSTA DI PIAZZA IV NOVEMBRE TROVIAMO IL PALAZZO DEI PRIORI, UNO DEI MIGLIORI ESEMPI DI PALAZZI MEDIEVALI IN ITALIA, DOVE DUE MENSOLONI SORREGGONO LE COPIE DELLE STATUE BRONZEE DEL GRIFO E DEL LEONE, I SIMBOLI DI PERUGIA, LE ORIGINALI SONO CONSERVATE ALL’INTERNO DEL PALAZZO DEI PRIORI IN QUANTO SONO LE PIÙ GRANDI E ANTICHE OPERE DI BRONZO REALIZZATE NEL PERIODO MEDIEVALE.
NELLA PARTE PIÙ ANTICA DELL'EDIFICIO LA SALA DEI NOTARI E’ RIVESTITA DI PREGEVOLI AFFRESCHI DELLA FINE DEL XIII SECOLO.
MA IL CAPOLAVORO IMPERDIBILE DEL PALAZZO SI TROVA NELL’ANTICA SALA DELLE UDIENZE DEL COLLEGIO DEL CAMBIO: L’OPERA MAESTRA DEL PERUGINO È UNO DEI MIGLIORI ESITI DELLA PITTURA ITALIANA DEL ‘400. ALCUNE PARTI DEGLI AFFRESCHI SONO STATE COMPLETATE DA UNO DEI SUOI ALLIEVI… UN CERTO RAFFAELLO… QUESTI AFFRESCHI SONO STATI DEFINITI COME UNO DEI TRE SOFFITTI PERFETTI DEL MONDO!
PERUGIA EUROCHOCOLATE
PERUGIA È INOLTRE LA CITTÀ DEL CIOCCOLATO! L’EUROCHOCOLATE È IL PIÙ GRANDE FESTIVAL IN EUROPA DEDICATO AL CIOCCOLATO! SI SVILUPPA PER CIRCA 400 M, DA PIAZZA IV NOVEMBRE FINO A PIAZZA ITALIA, E LUNGO LE VIE DEL CENTRO STORICO DI PERUGIA, CON CENTINAIA DI BANCARELLE DELLE PRINCIPALI AZIENDE PRODUTTRICI DI CIOCCOLATO, LOCALI E DI LIVELLO INTERNAZIONALE!
CASA DEL CIOCCOLATO PERUGINA
LA CASA DEL CIOCCOLATO ESISTE, E SI TROVA A POCHI CHILOMETRI DAL CENTRO DI PERUGIA. QUI È POSSIBILE INTRAPRENDERE UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL “CIBO DEGLI DEI”!
NEL MUSEO STORICO DELLA PERUGINA È SI SCOPRONO LA STORIA E LE TECNICHE DI PRODUZIONE DEL CIOCCOLATO, E LA STORIA DELL’AZIENDA.
PARTICOLARE RILEVO VIENE DATO ALLA STORIA DEL MITICO BACIO PERUGINA: DALLA GENIALE INTUIZIONE DI LUISA SPAGNOLI FINO AL BACIO DA RECORD: IL CIOCCOLATINO PIU’ GRANDE DEL MONDO MISURA OLTRE 2 M DI ALTEZZA E OLTRE 7 M DI CIRCONFERENZA. 6.000 CHILI DI CIOCCOLATO!!!
I VISITATORI VENGONO CONDOTTI NEL CUORE DELLA FABBRICA DOVE UN PERCORSO CONSENTE DI OSSERVARE LA PRODUZIONE DEI PRODOTTI DELLA FABBRICA . INFINE I PIÙ INTRAPRENDENTI POSSONO ASSISTERE A UNA LEZIONE SULLA LAVORAZIONE DEL CIOCCOLATO TENUTA DA MASTRI CIOCCOLATAI, CHE ALLA FINE DELLA DIMOSTRAZIONE PASSANO CON ASSAGGI ABBONDANTI ASSAGGI!
ROCCA PAOLINA
UN’ALTRA ATTRAZIONE IMPERDIBILE DI PERUGIA È LA ROCCA PAOLINA, VOLUTA FORTEMENTE DA PAPA PAOLO III FARNESE CHE ORDINÒ LA DISTRUZIONE DI DIVERSE STRADE, TORRI, DI PIÙ DI 100 EDIFICI MEDIEVALI, SENZA RISPARMIARE MONASTERI E CHIESE. LA ROCCA DIVENNE QUINDI IL SIMBOLO DELL'AUTORITÀ PAPALE E FU MOLTO ODIATA DAI PERUGINI CHE NEL 1860 LA DISTRUSSERO QUASI INTERAMENTE. MOLTO BELLA PORTA MARZIA, LA PORTA ETRUSCA DELLA ROCCA, MA LA PARTE PIÙ SUGGESTIVA E’ QUELLA DEI SOTTERRANEI, PRATICAMENTE UNA CITTÀ NELLA CITTÀ, CON STRADE, NEGOZI, BOTTEGHE DOVE SI SVOLGEVA LA VITA MEDIEVALE, E CHE ANCORA OGGI SI POSSONO VISITARE.
ACQUEDOTTO MEDIEVALE DI PERUGIA
L’ACQUEDOTTO MEDIEVALE DI PERUGIA, LUNGO CIRCA 4 KM, FU COSTRUITO NEL ‘200 PER CONDURRE L’ACQUA DAL MONTE PACCIANO AL PUNTO PIÙ ALTO DEL CENTRO STORICO DI PERUGIA, LA FONTANA MAGGIORE, SENZA L’AUSILIO DI POMPE O ALTRI STRUMENTI, MA SOLO CON L’UTILIZZO DI UN CONDOTTO A PRESSIONE.
L’ACQUEDOTTO FU DISMESSO NEL 1835 E VENNE TRASFORMATO IN UNA STRADA PEDONALE, OGGI UNA DELLE STRADE PIÙ AFFASCINANTI DI PERUGIA..
IL MUSEO-LABORATORIO DI VETRATE ARTISTICHE MORETTI CASELLI
IL LABORATORIO FU FONDATO NEL 1895 DA FRANCESCO MORETTI. LODOVICO CASELLI, NIPOTE DI FRANCESCO MORETTI, INIZIÒ A LAVORARE INSIEME A LUI, E TRAMANDÒ LA STESSA PASSIONE PER QUEST’ARTE ALLE FIGLIE ROSA E CECILIA, CHE REALIZZARONO LA VETRATA RIPRODUCENTE L’ULTIMA CENA DI LEONARDO DA VINCI, IL LORO CAPOLAVORO, OGGI ESPOSTA AL CIMITERO DI GLENDALE A LOS ANGELES.
NELLO STUDIO ESISTONO ANCORA ANTICHI MACCHINARI E STRUMENTI CHE TESTIMONIANO LA VITA E LA CRESCITA DELLO STUDIO.
Latera, Barberino di Mugello. Inaugurazione mercato permanente km0
BARBERINO DI MUGELLO - Presso l’azienda agricola di Latera sabato 4 novembre 2017 è stato inaugurato un mercato permanente con prodotti a km0, un'iniziativa organizzata dall’azienda barberinese con i contributi della Banca di Credito Cooperativo, del Punto Campagna Amica e la collaborazione del Comitato Mugello Ovest oltre alle aziende agricole “Fattoria di Pilarciano” con i suoi ortaggi, i vini de “La Matteraia”, i formaggi biologici della “Società Agraria Bacciotti” ed il tortello mugellano dell’associazione “Granaio dei Medici”.
Articolo qui:
Cosa vedere a Perugia: 10 cose da fare in un giorno a Perugia
Scopri cosa vedere a Perugia in un itinerario a piedi nel centro storico perugino che si estende per 3 km tra Piazza IV Novembre e l'Orto Botanico toccando 10 mete turistiche di grande interesse. Info e mappa su
1) PIAZZA IV NOVEMBRE E FONTANA MAGGIORE
La Piazza rappresenta fin dal medioevo il cuore della vita pubblica, civile e religiosa della città, è considerata una delle più belle piazze d'Italia. Sulla sua pianta asimmetrica si affacciano il Palazzo dei Priori, la Cattedrale di San Lorenzo e la Loggia di Braccio Fortebraccio, mentre in posizione centrale sorge la splendida Fontana Maggiore.
Dove dormire vicino a Piazza IV Novembre
2) CATTEDRALE DI SAN LORENZO
Il principale edificio religioso della città domina l'antistante Piazza IV Novembre. Mostra sulla piazza principale la fiancata laterale caratterizzata dalla Loggia di Braccio, mentre la facciata principale si sviluppa sulla meno nota Piazza Danti. All'interno della cattedrale trova posto il Museo Capitolare di San Lorenzo, adiacente al museo è la Sala del Dottorato. Accanto alle sale trova posto anche l'ingresso all'area archeologica.
Dove dormire vicino alla Cattedrale di San Lorenzo
3) POZZO ETRUSCO
Detto anche Pozzo Sorbello dal nome della famiglia che possiede l'omonimo Palazzo Sorbello in Piazza Danti 18 che conduce ai sotterranei e quindi al pozzo stesso.
Dove dormire vicino al Pozzo Etrusco
4) PALAZZO DEI PRIORI
Detto anche Palazzo Comunale, è un importante opera gotica di età medievale che si affaccia su Piazza IV Novembre e si estende su Corso Vannucci fino a Via Boncampi. Oggi è sede del municipio e ai piani superiori ospita la Galleria Nazionale dell'Umbria. All'interno troviamo locali di grande interesse come l'antica Sala dei Notari, la Sala del Consiglio, la Cappella dei Priori, la Sala del Collegio del Cambio e la Sala del Collegio della Mercanzia.
Dove dormire vicino al Palazzo dei Priori
5) GALLERIA NAZIONALE DELL'UMBRIA
E' un museo italiano con sede ai piani superiori del Palazzo dei Priori dal 1878. Il museo espone su circa 4.000 mq disposti su due livelli la maggiore raccolta di opere dell'arte umbra ed alcune tra le più significative opere dell'Italia centrale dal XIII al XIX secolo.
Dove dormire vicino alla Galleria Nazionale dell'Umbria
6) ROCCA PAOLINA E ROCCA MARZIA
La rocca è un'antica fortezza realizzata nel 1540. Sul frontone della monumentale fortezza venne ripristinata la parte superiore di Porta Marzia: una delle antiche porte della cinta muraria etrusca della città di Perugia datata III secolo a. C.
Dove dormire vicino alla Rocca Paolina
7) MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELL'UMBRIA
Il museo di Piazza Giordano Bruno ha sede dal 1948 nel complesso architettonico di San Domenico. Il percorso espositivo prevede sette differenti itinerari che vanno dalla prestoria all'età romana.
Dove dormire vicino al Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria
8) BASILICA DI SAN DOMENICO
E' la più imponente chiesa della città e una delle maggiori della regione Umbria. Venne realizzata in stile gotico in due fasi dal 1300 al 1458, sulla preesistente Pieve di Santo Stefano del Castellare del V secolo. San Domenico Vecchio, l’ex convento dotato di due chiostri, ospita attualmente il Museo Archeologico dell’Umbria.
Dove dormire vicino alla Basilica di San Domenico
9) BASILICA DI SAN PIETRO
E' stata realizzata nel 996 sulla precedente cattedrale: la prima sede vescovile di Perugia esistente sin dal VII secolo. Il complesso è composto da 3 chiostri che conducono all’orto botanico e all'orto medievale, alla Galleria Tesori d’Arte, alla biblioteca e all’archivio, dove sono custoditi libri, codici e manoscritti antichi.
Dove dormire vicino alla Basilica di San Pietro
10) ORTO BOTANICO E MEDIEVALE
L'orto vede conservate su una superficie di 26.000 mq circa 1.200 tipi della flora umbra, italiana ed esotica. L'orto è in realtà formato da due strutture distinte: l'orto botanico nei pressi della Chiesa di San Costanzo e l'orto medievale collocato all'interno del complesso di San Pietro.
Dove dormire vicino all'Orto Botanico
Pià in generale ecco dove dormire nel capoluogo umbro
inaugurazione piazza palazzo mancinelli
Ancora tensioni in piazza Verdi torna la Polizia
Un'altra serata di tensioni in piazza Verdi, alla mensa gestita da Volontarius, dove alcuni degli ospiti hanno dato il via all'ennesimo diverbio.
Sul posto altre due volanti della Polizia, come era già accaduto la sera del 24 ottobre e in molte altre occasioni in passato.
Il problema delle risse e dei diverbi accesi che coinvolgono i migranti nella struttura non è dunque nuovo ed evidentemente difficile da risolvere.
La struttura aperta circa due anni fa da Volontarius presso l’ex Agip distribuisce a pranzo e a cena dei pasti caldi a stranieri e senza fissa dimora.
Per la precisione in Piazza Verdi, con apertura della 10 alle 14, vengono serviti nell’arco della settimana 7 pranzi e in collaborazione con la S. Vincenzo sette cene dalle 19,30 alle 20,30.
Ed è soprattutto in questi orari serali che liti e tensioni si acuiscono sfociando talvolta in risse che richiedono l'intervento delle forze dell'ordine.
Marina Militare - I professionisti del mare
Una clip che vi racconta sinteticamente, i ritmi della vita professionale dei nostri Marinai
Sla, dalle docce gelate alla piazza bollente
Roma, 4 novembre 2014: i malati di Sla in piazza contro il Governo Renzi.
Villa aldobrandini ( roma )
Situata in prossimità della piazza del Quirinale, la villa, dal 1926 proprietà dello Stato, si presenta come un giardino pensile, racchiuso da muraglioni, in prossimità di via Nazionale e via Quattro Novembre. Vi si accede da una via laterale, via Mazzarino, attraverso una ripida scalinata che si inerpica tra ruderi antichi della fine del I secolo. L’apertura di via Nazionale, realizzata dopo il 1870 in seguito all’avvento di Roma Capitale, comportò la drastica riduzione delle estese proprietà della villa, (che con i suoi orti arrivava in prossimità del Casino Pallavicini-Rospigliosi accanto alla piazza del Quirinale) riducendo il territorio alle dimensioni attuali. Nel secolo scorso il palazzo e parte del giardino, furono assegnati all'Istituto Internazionale per l'Unificazione del Diritto Privato.
CASTRO - ZONA ARCHEOLOGICA, VITERBO, ITALY (1 of 2)
Zona archeologica di Castro, comune di Ischia di Castro, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Castro era un'antica città nel cuore della Maremma laziale, capitale del Ducato di Castro. Fu distrutta nel 1649 dopo il saccheggio, l'assedio e la deportazione dei suoi abitanti. La città sorgeva su di un costone tufaceo compreso tra il fiume Olpeta e il fosso del Filonica, a 12 km dall'odierna Farnese e a 5 km dal fiume Fiora. Le origini risalgono alla preistoria; tracce del passaggio dell'uomo sono state rinvenute nelle località Chiusa del Vescovo e dell'Infernaccio. In seguito fu sede di una non meglio identificata città etrusca, forse Statonia. Nella vicina necropoli sono presenti numerose sepolture, fra cui la famosa Tomba della Biga, rinvenuta da archeologi belgi nel 1967. Nel Medioevo, il Castello fu dominato da una donna, e questo singolare fatto gli lasciò il nome di Castrum Felicitatis, cioè Castello di Madonna Felicita, nome che conserverà nei secoli successivi. Il villaggio si accrebbe e divenne una città, che assunse anche qualche autonomia comunale, ma rimase fortemente sotto il controllo del Papa che la difese anche dalle mire dei vicini feudatari toscani e del Lazio. Nel 1527 una forte fazione si impossessa del potere a Castro e per scacciarla un gruppo di cittadini guidato da Antonio Scaramuccia e Giacomo (Jacopo) Caronio organizza un colpo di Stato e chiede la protezione di Pier Luigi Farnese, che accetta ed entra pacificamente in città, accolto con gioia dagli abitanti. Intanto i Lanzichenecchi saccheggiano Roma e costringono Papa Clemente VII a fuggire ad Orvieto. Qui scopre il fatto e ordina a Pier Luigi di abbandonare subito Castro. Pier Luigi lascia la città a novembre e subito dopo il Papa chiede a Gian Galeazzo Farnese, cugino di Pier Luigi e signore di Latera, di infliggere ai cittadini di Castro una punizione esemplare. All'alba del 28 dicembre, giorno che per ironia della sorte è dedicato ai Santi Innocenti, Gian Galeazzo irrompe a Castro e saccheggia la città. Il saccheggio viene descritto nel 1575 dal notaio Domenico Angeli, abitante di Castro, nel De Depraedatione Castrensium et suae Patriae Historia (Il Sacco di Castro e la storia della sua Patria).
Rovigo - Chiesa della Beata Vergine del Soccorso - slideshow
La chiesa della rotonda venne progettata nel 1594 da Francesco Zamberlan, commissionata al fine di dare una collocazione adeguata ad una immagine religiosa, raffigurante la Madonna seduta, sulle cui ginocchia sta il Bambino che regge una rosa, ritenuta miracolosa. Questa era documentata già presente nel 1515, con il nome di Santa Maria alle Mura, in un oratorio situato appena fuori delle mura di cinta del territorio un tempo occupato dagli orti coltivati dai frati francescani residenti negli edifici, ora scomparsi, attigui alle vicine chiesa dei Santi Francesco e Giustina ed Oratorio della Beata Vergine della Concezione detta chiesa del Cristo (o della Croce).
L'immagine della Madonna con Bambino, che nel 1572 conservava ancora la precedente attribuzione, venne ribattezzata dai fedeli Santa Maria del Soccorso a seguito dei miracoli legati alla preservazione della popolazione della peste che imperversava nel territorio, divenne oggetto di culto e pellegrinaggio tali da non poter sopportare l'affluenza dei devoti nel piccolo oratorio dove era originariamente collocata. Alcune fonti attribuiscono l'evento ad un ex voto legato alla risoluzione di un assedio legato ad un 2 luglio del cui anno se n'è perso traccia. A seguito di una raccolta di denaro arrivati ad ammontare nel maggio 1594 a ben 12.000 ducati d’oro, venne interpellato il bassanese Francesco Zamberlan, collaboratore di Andrea Palladio, per la progettazione e realizzazione di un tempio adeguato all'affluenza dei fedeli ed all'importanza religiosa dell'immagine.
La prima pietra venne posta il 13 ottobre 1594 dall'allora vescovo di Adria Lorenzo Laureti.
La chiesa è valorizzata dall'ampia piazza XX settembre a pianta rettangolare ristrutturata all'inizio degli anni duemiladieci. Tuttavia la facciata rivolta alla piazza non è, come si potrebbe supporre, la facciata principale. Una volta entrati infatti si trova l'altare alla propria destra, confermando che l'entrata principale è in realtà quella che si trova alla fine della laterale via IV Novembre.
Il corpo della costruzione è composto da due strutture a pianta ottagonale, quella interna dedicata alla chiesa e quella esterna a porticato agibile su sette lati, l'ottavo è occupato dalla sacrestia, e nel quale sono stati murati negli anni, oltre a monumenti celebrativi, elementi architettonici provenienti da strutture ora scomparse, alcuni dai ponti che attraversavano il centrale Adigetto.
La struttura ottagonale interna, dotata di tre finestroni affiancati per ogni lato, si innalza sorreggendo un tetto ad elementi spioventi, finito di realizzare nel 1622, che sostituisce l'originaria cupola, demolita nel 1606 a causa di sopravvenuti cedimenti strutturali della stessa.
Contiene, collocato su di una balaustra a pianta trapezoidale, un pregevolissimo organo a canne, opera n° 34 del famoso costruttore d'organi veneziano Gaetano Callido; esso è contenuto nella cassa del precedente organo, antecedente al 1767, anno della costruzione delle nuove canne, dei mantici e di tutta la meccanica sonora callidiana.
Il campanile[modifica | modifica wikitesto]
Il campanile, che si innalza nell'adiacente piazzetta per 57 metri, venne progettato dall'architetto Baldassarre Longhena e successivamente realizzato.
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03 Ottobre 2019 Taranto Ultimo ammaina bandiera per le fregate Euro e Aviere
Oggi le esequie del maresciallo Verde morto in servizio a bordo di nave Bergamini 250119
Navigare in centro, l'informazione a portata di mano
Con il progetto «Navigare in centro» il Comune di Pordenone intende portare le
informazioni turistiche, culturali e di servizio più vicino alle persone che vivono il centro cittadino.
Lo farà tramite sei dispositivi, tre totem interattivi e tre punti di proiezione a parete, che saranno installati nei prossimi giorni in altrettanti punti strategici in centro città.
In via Mazzini, il totem sarà rivolto a coloro che raggiungono Pordenone in treno, pullman o parcheggiano l'auto in via Candiani; in vicolo delle Acque, una proiezione a parete per tutti quelli che stazionano o transitano tra piazza XX settembre e piazzetta Cavour; all'ingresso della biblioteca civica, a favore dei numerosi utenti che ogni giorno la frequentano; alla fermata bus in piazzale Ellero, per tutti coloro che raggiungono e lasciano la città tramite il servizio trasporti urbano; inpiazza Risorgimento, ad aggiungere un tassello al recente progetto di riqualificazione; in piazzetta Calderari, importante via di accesso alla città dal parcheggio Marcolin.
Per ulteriori informazioni
Cartoline antiche Abruzzo
Cartoline antiche Abruzzo
Alba Adriatica, i grandi alberghi sul lungomare, la spiaggia
Aquila, Castello (1912)
Aquila, Castello eretto nel 1401 dal Re Ladislao (1911)
Avezzano, Angolo di Piazza Castello e Via Roma, Zerstörung nach dem Erdbeben
Barrea, parco nazionale d'Abruzzo (1957)
Casalanguida, Panorama Lato Ovest
Carsoli, Veduta generale
Celano, Piazza IV Novembre, Monumento ai Caduti
Chieti Scalo, Scorcio panoramico
Alba Adriatica, Hotel Baltic vom Strand gesehen
Chieti, Caserma Pierantonio, Distretto Militare
Chieti, Instituto B. V. del Carmine, interno della chiesa
Chieti, Palazzo Banca d'Italia (1922)
Chieti, Palazzo dell'Economia (1936)
Chieti, Palazzo Poste e Telegrafi
Chieti, Panorama
Chieti, Portici del Palazzo dell'Economia
Chieti, Ziegelfabrik (Premiata Fabbrica)
Cugnoli, Giardino d´Infanzia Aurora de Benedictis nata Tinozzi
Francavilla a Mare, Spiaggia
Giulianova, Panorama (1922)
Colonella, Piazza Vittorio Emanuele e Via dello Sperone (1913)
Istonio, Piazza Lucio Valerio Pudente
L'Aquila, Chiesa di S. Bernardino, Mon.Naz.
L'Aquila, Kirche, Teilansicht vom Ort
Lanciano, villa delle Rose, ingresso, gente, sculture (1939)
Marana, veduta d'insieme
Montepagano, veduta d'insieme da occidente, arco del Belvedere
Montesilvano, Camping Paradiso
Ortona, Via Orientale, Ansicht bei Nacht
Passo del Diavolo, Albergo del Passo del Diavolo, Parco Nazionale d'Abruzzo
Penne, chiesa Madonna del Carmine (1964)
Pescara, Blick auf die Ortschaft
Pescara, corso Umberto, notturno, macchine, Motta pubblicità
Pescocostanzo, fontana Maggiore
Pratola Peligna, Via Vittorio Veneto e Piazza dell Liberta
Roccaraso, Alberghi Reale e Savoia
Rosburgo, Piazza Umberto I. mit Anwohnern
Roseto degli Abruzzi, Lungomare
S. Vito Chietino, Trabocco Turchino descritto nel Trionfo della Morte da G. D'Annunzio
Scanno, Arco Medioevale, Straßenpartie
Montesilvano, Grand Hotel, spiaggia
Silvi Marina, dall'aereo da Nord (1972)
Silvi Marina, Via C. Colombo
Sulmona, Antico Acquedotto Romano
Tagliacozzo, chiesa di Soccorso (1935)
Sulmona, Porta laterale della chiesa di S. Francesco (1904)
Tagliacozzo, fontana dell'Obelisco (1930)
Teramo, Chiesa Madonna delle Grazie
Torino, Reggimento Cavalleggeri Dell'Aquila 27°
Tirano Nuova, Panorama generale e Valle di Poschiavo
Torre dei Passerj, Piazza Plebiscito
Torricella Peligna, Panorama dalla Pineta (1955)
Tortoreto Lido, Hotel Continental und Strand
Vasto Marina, Alberghi Venezia e Europa
Vasto, Ristorante Bar Lido
Villamagna, Arco Vittorio Emanuele III.
Cartoline antiche Abruzzo
Alte Ansichtskarten Abruzzo
Old postcards Abruzzo
Stare pocztówki Abruzzo
Tutti i miei rossetti rossi indossati ????????
Elenco dei rossetti mostrati nel video in ordine di apparizione:
1. Neve Cosmetics Pastello labbra Lychee
2. Make Up Forever Rouge Artist Intense 43
3. Lancome L'Absolu Rouge 378
4. Purobio Liptint 04
5. Purobio Liptint 05
6. Too Faced Melted Matte Gingerbread Man
7. Nabla Dreamy Matte Liquid Lipstick Grande Amore
8. ClioMakeUp LiquidLove Mama Yesh
Madam Glam:
(link affiliato)
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DISCLAIMER: Preciso (se ce ne fosse bisogno!) che le opinioni espresse in questo video a proposito dei prodotti menzionati (che ho acquistato a mie spese, se non diversamente specificato) sono del tutto personali e sono derivate dalla mia esperienza e dal mio gusto personale. Nessuno mi ha pagato per parlare bene o male di un prodotto.
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La giornata della vittoria
La settimana Incom 01321 del 10/11/1955
Il IV novembre. Solennemente celebrato in tutta Italia l'anniversario della vittoria
Descrizione sequenze:veduta dall'alto di gorizia ; militari in piedi in un camion suonano la tromba ; l'esercito sfila per le strade della città ; Taviani, accanto a lui generali, assiste alla parata dal palco d'onore ; militari di guardia al monumento ai caduti, nastri e corone di fiori ; repertorio sulla prima guerra mondiale: soldati in bicicletta fanno ingresso in una città, la popolazione li acclama ; corteo nelle strade della città, invase dalla popolazione ; i soldati entrano in città a cavallo ; fanti camminano per la città, acclamazione, svetolio di fazzoletti e cappelli ; soldati aggrappati ad un camion militare salutano festosamente la popolazione ; picchetto d'onore dei soldati al sacrario di Redipuglia ; il ministro, generali, presenziano cerimonia ; partecipanti lungo le scalinate dell'anfiteatro ; in prima fila vedove e madri, con decorazioni al petto ; anziani, invalidi di guerra in prima fila ; una anziana donna appoggia la testa sulla tomba del figlio ; donne pregano al sacrario ; militari schierati davanti al vittoriano ; funzionari depongono la corona di fiori al milite ignoto ; autorità civili e militari presenziano la cerimonia ; corteo di partecipanti alla cerimonia si snoda per le vie laterali di piazza venezia ; autorità salgono le scale del vittoriano, per deporre corona di fiori ; la popolazione visita le caserme ; un militare spiega ad un bambino il funzionamento di un cannone, di una mitragliatrice ;
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Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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VENEZIA - Epifania dalla Torre dell''Orologio - S.Marco
Il 6 gen.2014 a Venezia, in Piazza San Marco la tradizione vuole che dalla Torre dell'Orologio, allo scoccar dell'ora dei bronzei Mori, appaiano i Remagi, per salutare la Vergine Maria e il Piccolo Gesù, I 3 gran personaggi dell' Epifania escono da una porticina laterale preceduti da un Angelo con tromba, si inchinano innanzi a Gesù e Maria e rientrano nell'antica Torre. Video di Leonardo Orlandi - CINIT
Napoli - Sla, convegno con Massimo Mauro a Città della Scienza (12.11.15)
- Napoli - Esperti italiani e internazionali a confronto, fino a sabato 14 novembre, sui recenti sviluppi della ricerca scientifica sulla Sla ma anche sulle soluzioni per migliorare l’assistenza a domicilio delle persone affette da questa malattia.
Simposio che ha preso il via a Città della Scienza, organizzato da Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, e AriSla, Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
L’ex calciatore del Napoli e commentatore di Sky, Massimo Mauro, da anni impegnato nel sostegno per la ricerca e divenuto presidente dell’Aisla, spiega ai nostri microfoni gli obiettivi del convegno.
Il Simposio è rivolto a medici, ricercatori e operatori sanitari, alle comunità dei pazienti, ed è aperto a tutti coloro che vogliono confrontarsi con gli esperti in materia. Mario Melazzini, presidente di Arisla, illustra le novità più importanti legate alla ricerca. (12.11.15)
Guardia dei Lombardi ( AV ) - visita guidata alla Chiesa Madre con il prof. Federico Magnotta
La Chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, detta anche Chiesa Madre, fu costruita nel 1315; data rilevabile al centro del pilastro di travertino rosato a sinistra dell'altare maggiore del Tempio. Durante il disastroso terremoto nel 5 dicembre 1456, dell'XI grado della scala Percalli, la Chiesa Matrice fu quasi distrutta; rimasero in piedi solo i 4 pilastri di pietra rosata. Nel 1565 ad iniziativa della feudataria Maria Donata del Balzo la chiesa venne ricostruita,con una maestosa facciata affiancata da un monumentale campanile. Nel 1609 sulla piazzetta antistante la Chiesa(detto sagrato) venne sostituita la pavimentazione , selciata con ciottoli, con massicci basoli rettangolari. Lo si rileva dalla lapide in latino posta sul centro della facciata, che tradotta dice L'Università di Guardia, avendo in passato aggiunto un imponente campanile, al Tempio dedicato alla Madre di Dio,recentemente lo ha abbellito con la pavimentazione della piazza nell'anno 1609..... Durante il terremoto dell'8 settembre 1694 ( X grado della scala Percalli) -- durante il quale 250 guardiesi perironosotto le macerie e 150 restarono feriti -- la Chiesa venne distrutta assiemea molte abitazioni, a 36 anni dalla sua ricostruzione e a 22 dalla sua consacrazione. Alle 13,30 del 29 novembre 1732 l'Irpinia subì un altro terribile sisma, simile ai precedenti e la Chiesa crollò. Fu ricostruita , come si legge sulla lapide al centro della facciata, in latino, che nella traduzione in italiano si legge Questo Tempio già da alcuni secoli era stato dedicato alla Santa Vergine Madre di Dio, ma siccome crollò per la violenza del terremoto del 1732, il popolo di Guardia dei Lombardi lo ha ricostruito dalle fondamenta con le stesse rendite di cui lo aveva arricchino nel passato, e nel restauralo lo ha anche abbellito. Da evidenziare che si interessò della ricostruzione, lungo gli anni, della Chiesa la Feudataria di Guardia la N.D. Silvia Della Marra, moglie di D. Guglielmo Ruffo di Calabria, Principe di Scilla e Conte di Palazzolo, che sposò nel 1699. Il 23 luglio 1930 si verificò in Irpinia un altro disastroso terremotoche distrusse Aquilona e Villanova del Battista. Guardia ebbe 10 case crollate e 691 lesionate. La Chiesa Madre ebbe anch'essa i suoi danni .Per ripararli gli Amministratori del tempo, con Nulla Osta della Santa Sede decisero di vendere i rottami dell'oro custodito nella cassa forte della Parrocchia ( Kg. 3,600 per un valore di £. 14.500). Il 23 novembre 1980 si ebbe l'ultimo disastro terremoto del secolo, con migliaia di morti e feriti e il crollo di innumerevoli case.Fu gravemente danneggiata anche la Chiesa Cattedrale di Santa Maria delle Grazie. Il crollo dell'ultimo livello del campanile sulla copertura della Chiesa ne provocò lo sfondamento nell'area della navata laterale sinistra ( dov'era il Battistero), danneggiando la volta della prima cappella. Le altre volte furono lesionate dalle vibrazioni indotte dalla centinatura lignea dell'incannucciata, mentre quelle delle due cappelle della navata destra, costituite con mummule di terracotta, più rigide, crollarono. Restaurata assieme al Campanile, dopo alterne e prolungate vicissitudini tecnico burocratiche, durate circa 20 anni, la Chiesa fu aperta al culto e consacrata il 2 luglio 1999( giorno dedicata alla Madonna delle Grazie ) alle ore 16 dall'Arcivescovo della Diocesi padre Salvatore Nunnari,da Mons. Bertoldo Arduino, vescovo di Foligno( città in cui il Santo Patrono è S.Feliciano,Vescovo e Martire, le di cui reliquie sono da secoli conservate e venerate nella nostra Chiesa Madre), Mons. Gastone Moyasky Perrelli, Arcivescovo emerito, dal Parroco don Antonio Parziale e da tutti i sacerdoti della Diocesi.
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