La nuova Piazza Trento e Trieste di Ferrara
Il progetto di riqualificazione della Piazza Trento e Trieste, a cura del Comune di Ferrara.
Piazza Trento e Trieste è lunga complessivamente 150 metri e larga 27 metri nel punto minore e 38 nel maggiore, la piazza ha una superficie di circa 4850 mq.
Intenzione principale del progetto è stata la riqualificazione della piazza attraverso il ridisegno delle quote e delle pavimentazioni, per recuperare ed esaltare il suo ruolo di luogo centrale, spazio privilegiato per lo svolgimento di eventi e manifestazioni ma soprattutto luogo di sosta, di incontro e socializzazione.
L'imprescindibile richiesta conservativa nei confronti del “listone” centrale della piazza lo ha fatto assumere come asse principale dell'area di progetto, rimanendo l'unico elemento emergente della piazza che è stato enfatizzato aumentandone le dimensioni.
Nella restante superficie si è scelto di agire con interventi minimali a ricucire le relazioni tra la grande area centrale e i suoi bordi e a sottolineare la relazione con gli edifici perimetrali; al disegno delle pavimentazioni è affidato il compito di determinare una sequenza ritmica nello spazio e di evidenziare il rapporto della piazza con gli elementi architettonici che vi si affacciano.
Per informazioni e dettagli:
[Errata corrige: il concerto di Elio e le Storie Tese si è tenuto a Ferrara il 16 maggio 2014.]
Folklore toscano minore (1971)
Querceta e il Palio dei Micci:corteo in costume, con sbandieratori, e la corsa dei Micci.
Suvereto e la Sagra del cinghiale: manifestazione a carattere gastronomico e storico, con cottura del cinghiale nella Piazza Principale.
Pomarance e le sue tradizioni: spettacolo folkloristico , con rievocazione di avvenimenti storici da parte dei vari Rioni. Crespina e la Fiera delle civette: la caratteristica Fiera delle civette fa riferimento ad una tradizione locale.
Massa Marittima e la Giostra del Girifalco : sin dal Medio Evo si svolge la gara di tiro con la balestra,con corteo in costume, sbandieratori, balestrieri ed altre figure per ogni terziere della città.
Donazione di Giampiero Lang - Copia del film realizzato nel 1971 - Documentario culturale - pellicola Ektachrome (duplicato)
Programma 115/B
nuova digitalizzazione HD 2017 Produzione Contenuti Multimediali
La Basilica minore di Santa Maria Assunta (Randazzo, CT, ITALY)
La basilica minore di Santa Maria è il principale luogo di culto in stile gotico - normanno ubicato nella piazza omonima della cittadina di Randazzo.
L’attuale assetto della Basilica è il risultato di contributi architettonici che vanno dal XIII secolo fino al 1863 (rifacimento del Campanile), fino ancora ai restauri dei nostri giorni. Lungi dal creare dissonanze, i diversi apporti stilistici si sono fusi in modo armonico e unitario. All’esterno, interamente realizzato in neri blocchi di pietra lavica, oltre al campanile bicromo che svetta sulla facciata, movimentata da archetti, sculture e rosoni di arenaria, interessanti sono i due portali quattrocenteschi di nord e sud, quest’ultimo con bassorilievi scolpiti, e le absidi merlate, con alla sommità lo stemma marmoreo del paese. All’interno, dove le navate sono scandite da una fuga di nere colonne monolitiche, si ammirano:l’affresco bizantino della Madonna del Pileri, legato alla leggenda sull’origine della chiesa,-la tavoletta «Salvezza di Randazzo» di Girolamo Alibrandi (1470-1524), le tele: -«Dormizione, Assunzione e Incoronazione di Maria Vergine» di Giovanni Caniglia (1548);
-«Martirio di S. Sebastiano» di Daniele Monteleone (sec.XVII),santa maria madonna
-«Martirio di S. Lorenzo» e «Martirio di S.Agata» (Onofrio Gabrieli, sec.XVII),
-Crocifissione di Van Houmbracken (XVII sec.),
-una Pentecoste del XVI secolo, già appartenuta alla chiesa dello Spirito Santo;
-il Battesimo di Gesù, di Francesco Paolo Finocchiaro(1894),
-sei tele di Giuseppe Velasques (1750-1827): Annunciazione, Assunzione, Incoronazione di Maria V., Martirio di S.Andrea, Martirio dei SS. Filippo e Giacomo, Sacra Famiglia;
- sull’altare maggiore in marmi mischi una Madonna in trono di Pietro Vanni (1866 circa);
-il Crocifisso scolpito in legno da Frate Umile da Petralia (sec.XVII)
Il soffitto è affrescato con scene della vita della B.Vergine, di Filippo Tancredi (1682).
Livorno, Mercato Centrale VS Commercianti: VOI DA CHE PARTE STATE?
Piazza Cavallotti in crisi? Cosa ne pensano i commercianti.
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Sito ufficiale:
Piazza Mercato, dopo gli scontri le scuse degli scugnizzi ai carabinieri: Ma lo rifaremo
Dopo gli scontri tra un gruppo di minori che provavano ad appiccare il fuoco al tradizionale falò di Sant'Antonio e i carabinieri, che hanno portato alla contusione di un militare in piazza Mercato, le due parti si sono ritrovate. I ragazzi, convinti da alcune associazioni del quartiere, hanno chiesto pubblicamente scusa ai carabinieri e si sono incontrati con i militari della compagnia Stella proprio sul luogo dei fatti. Sì è fatto male gli chiediamo scusa - dice uno degli scugnizzi - ma non proviamo dispiacere, si poteva risparmiare non si sarebbe fatto male e noi avremmo acceso il fuoco come tutti gli altri quartieri di Napoli. Il ragazzo, minorenne, precisa: Io non vorrei mai fare il Carabiniere, è doloroso non mi piace, si arresta la gente. Io ho visto i miei familiari arrestati quindi non lo farei mai. Da parte loro i carabinieri parlano parlano di fatto positivo riferendosi alle scuse dei ragazzi, ma ribadiscono la necessità dell'intervento: Un incendio come quello se non tenuto sotto stretti controllo può divampare e provocare danni assai gravi precisa il Maggiore Francesco Cinirella. Il Comune di Napoli, da parte sua studia situazioni per evitare i tafferugli che ogni anno si ripetono tra forze dell'ordine e ragazzini: Stiamo studiano con degli esperti e con i vigili del fuoco la possibilità di creare un perimetro di controllo e fare finalmente il falò come da tradizione napoletana dice Raffaele del Giudice, vice sindaco di Napoli
Fratelli d'Italia in piazza a Bibbiano: I BAMBINI NON SI TOCCANO!
#Bibbiano #Bambini
A Milano minori stranieri dormono in strada
Secondo Save The Children sono 3mila i minori non accompagnati arrivati in città dall’inizio dell’anno. Ma non tutto è organizzato come dovrebbe, come spiegano i volontari del Progetto ARCA: Non riusciamo a prevedere numeri (Valerio Mammone)
Minori a Napoli - Reportage
Il mondo dell'assistenza ai minori a Napoli trova sostegno in cooperative sociali, comunità alloggio, associazioni attive da anni con un lavoro quotidiano sul territorio. Un attività che costituisce per le famiglie dei quartieri a rischio, come i Quartieri Spagnoli o Scampia una zattera di salvataggio. Povertà, ignoranza, genitori alcolizzati o tossicodipendenti, violenze e abusi : questo il quadro in cui vivono molti minorenni della città. I percorsi di recupero richiedono molto tempo, variano a seconda delle persone e dei contesti, ma sono possibili. Gli operatori che lavorano con passione accompagnano i minori nella scoperta di sé e dei propri diritti. Le attività sono molteplici, dal doposcuola allo sport, dall'arte al teatro; le entità coinvolte sono sia laiche che religiose. I frutti del lavoro di rete sono visibili, i minori gradualmente riprendono a relazionarsi in modo sano. Ma le difficoltà economiche rischiano di mettere in discussione il futuro dell'assistenza.
Spedizione punitiva contro minori egiziani a Catania. Picchiati con mazze a causa di una pallonata
Sono tre gli italiani che hanno aggredito, in una sorta di spedizione punitiva, alcuni minori egiziani, ospiti di un centro di accoglienza a San Michele di Ganzaria. I presunti aggressori sono due fratelli, meccanici di professione, e un terzo giovane che si era trasferito da poco tempo a San Cono - paese a pochi chilometri da San Michele di Ganzaria - di ritorno dal Nord Italia, ci confidano. A spiegare cosa potrebbe essere successo sono due cugini dei presunti aggressori: I migranti, circa un mese fa, giocavano a pallone in piazza. Involontariamente il pallone è andato a finire nel passeggino di uno degli arrestati, il fratello più grande, che si trovava con la moglie e il figlio piccolo. Lui gli ha detto 'non giocate più', e loro invece hanno continuato. E così gli ha tolto il pallone. Io credo, quindi, che li abbiano voluti punire per questo motivo. E aggiungono: Sono tutti incensurati, nessuno ha mai avuto problemi con la legge, lavorano e non sono vicini ad ambienti di estrema destra. Mio cugino, uno dei fratelli, ha il porto d'armi sportivo: non poteva di certo essere un delinquente. [...] Non siamo razzisti, ci sono 500 rumeni che a San Cono lavorano in pace, non abbiamo mai avuto problemi. Questi ragazzi stanno portando scompiglio in paese.. hanno concluso. Intanto i tre presunti aggressori sono stati fermati dai carabinieri: a far scattare l'aggressione, dunque, potrebbero essere stati gli screzi in piazza o, forse, al mercato settimanale di San Cono. Gli inquirenti indagano senza sosta.
Violenza sessuale su un minore: città sotto choc
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Milano, nel boschetto dell'eroina lo spaccio riparte indisturbato sotto gli occhi della polizia
Nulla è cambiato dopo la maxi retata di polizia e carabinieri che ha portato al fermo di 65 persone nella piazza di spaccio più grande di Milano, l'ormai noto boschetto dell'eroina di Rogoredo. A pochi giorni dal blitz, Fanpage.it è tornato a verificare la situazione con una telecamera nascosta fingendo di voler comprare dell'eroina. Lungo il sentiero che parte da via Orwell, contiguo alla stazione ferroviaria, il via vai degli acquirenti non sembra essersi arrestato. Solo una macchina delle polizia sembra bloccare l'accesso nel boschetto dove si trovano gli spacciatori di eroina, ma dopo un'iniziale resistenza, nessuno sembra proeoccuparsene e lo spaccio continua senza sosta.
Di Sacha Biazzo e Giampaolo Mannu
Giro di propaganda per i centri minori d'Italia sui filati nazionali.
Giornale Luce B1413 del 23/11/1938
Descrizione sequenze:un pulmino è fermo in una piazza gremita di gente, soprattutto donne ; donne fasciste in divisa stanno intorno ad un tavolo sul quale sono esposti campioni di filati ; immagini dei filati ; gruppo di donne in abiti tradizionali ; un miliziano passa tra le donne di Sora mostrando un campionario di filati ; scritta sul pulmino:'Ente nazionale per l'artigianato e le piccole industrie. Roma. Autovettura dimostrativa per la propaganda dei filati.' ; il miliziano parla alle donne mostrando i filati ; la gente esegue il saluto fascista ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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La nonnina spacciatrice in carcere
Stefanina Malu a Cagliari è stata soprannominata Nonna Galera: è la detenuta più anziana d’italia, ha già passato dietro le sbarre quasi 30 anni sempre per spaccio. Tra i palazzi di Is Mirrionis la sua storia la conoscono tutti (Nicola Pinna)
Inneggiava al Jihad con Telegram: minore identificato dalla Postale a Trieste
La polizia Postale e la Digos di Trieste hanno individuato un minorenne italiano di origine algerina, che attraverso Telegram, l’applicazione di messaggistica, amministrava due gruppi chiusi e diversi canali di propaganda a favore dell’Isis.
Piazza Plebiscito – Storia – Napoli – Audioguida – MyWoWo Travel App
Ciao, sono Emiliano, la tua guida personale, ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto ad una delle meraviglie del mondo.
Oggi ti accompagnerò nella visita di Piazza del Plebiscito.
Piazza del Plebiscito è uno dei luoghi più armoniosi di Napoli.
Sei in fondo all’elegante via Toledo, nella grandiosa piazza che con i suoi venticinquemila metri quadrati e l’ampio porticato semicircolare è uno spazio inaspettato nel cuore di una città dall’urbanistica notoriamente congestionata. Nata alla fine del ‘700 nell’ambito di un progetto urbano in stile neoclassico, è anche il luogo fondamentale dei grandi eventi popolari della città.
Per avere una visuale generale della piazza ti consiglio di portarti verso il suo centro, più o meno all’altezza dei due palazzi gemelli, cioè Palazzo Salerno, rivolto verso il mare, e Palazzo della Prefettura, rivolto verso l’entroterra.
Voltando le spalle al Palazzo Reale, hai davanti a te la basilica di San Francesco di Paola, neoclassica, con la facciata a otto colonne e la cupola centrale affiancata da due cupolette minori. Nello spazio circondato da un colonnato semicircolare puoi vedere le statue a cavallo di re Carlo III, a destra, e di suo figlio Ferdinando I, a sinistra: la prima è del grande scultore settecentesco Antonio Canova e la seconda fu disegnata da lui e completata da un suo allievo.
E il nome “piazza Plebiscito”? Si riferisce al plebiscito, una sorta di referendum popolare per cui nel 1860 il Regno delle Due Sicilie fu annesso al Regno di Sardegna, che poi sarebbe diventato il Regno d’Italia…
Visita la pagina di MyWoWo dedicata a questa meraviglia:
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Le piazze dello spaccio: viaggio nel mondo della droga tra Milano e Roma
Il carico di cocaina che parte dal Sud America, arriva in Italia in barca a vela e viene scoperto grazie alle intercettazioni della Narcotici di Milano. Le azioni su strada dei Falchi di Roma, biker della polizia a caccia di spacciatori. E poi la droga. Tanta. Dalle palline di coca nascoste sotto la lingua degli spacciatori di Corso Como al fumo venduto per le strade della capitale (con Davide D'Aloiso ) - Trasmesso su Terra nell'ottobre 2015
Al mercato di Livorno spesa a ritmo di musica con Giò Minore
Al mercato di Livorno spesa a ritmo di musica con Giò Minore
Milano, è Samba l’eroe che ha disarmato l’attentatore in stazione: “Vorrei la cittadinanza italiana”
Samba Diagne è un cittadino senegalese di 52 anni che vive da 29 anni in Italia, a Milano. Martedì stava andando al mercato di via Benedetto Marcello quando si è trovato di fronte l’aggressione di un militare da parte di un ragazzo yemenita di 23 anni, Mahamad Fathe, che con un paio di forbici, al grido di Allah Akbar, lo ha colpito al collo. Samba ha provato prima a chiedere un manganello ai carabinieri presenti, al loro rifiuto ha trovato la catena di una bicicletta e ha colpito Fathe, poi caduto a terra e ormai disarmato: “I militari mi hanno ringraziato, ma sono io che ringrazio le forze dell’Ordine per il lavoro che fanno” ha detto Samba ai microfoni di Fanpage. Il 52enne è ora in cerca di lavoro e sono già tre le offerte che ha ricevuto da imprenditori che hanno letto la sua storia sui giornali. Intanto, lunedì Samba proverà a chiedere la cittadinanza italiana.
Al mercato centrale di Piazza Cavalllotti di Livorno
un meraviglioso mare di verde smeraldo Si può comprare e vendere di tutto.
I PROSTITUTI (prostituzione maschile a Napoli)
viaggio fra uomini che pagano uomini, fra le viscere del Centro Direzionale di Napoli
video pubblicato da ILMATTINO.IT nel novembre del 2013
I PROSTITUTI A NAPOLI
Sono tutti giovani. Hanno dai diciotto ai venticinque anni. Gran parte di loro proviene dalle nazioni dell'Est Europa. Ma fra loro c'è pure qualche nordafricano e anche qualche italiano. Di giorno dividono i bui parcheggi del centro Direzionale di Napoli con auto in sosta, cani randagi e rifiuti di ogni sorta.
Di sera si ritrovano sui marciapiedi del corso Meridionale. E qui restano fino a oltre la mezzanotte, in attesa di vendere l'unica cosa che posseggono: il proprio corpo. Sono i prostituti di Napoli, ragazzi quasi tutti eterosessuali che si vendono a clienti di sesso maschile.
Nessuna tratta, né sfruttamento, come avviene per le ragazze e alcuni casi per i trans che si prostituiscono. La loro è una scelta, figlia della disperazione e dalla espulsione economica ma anche sociale subita da un territorio incapace di offrire valide alternative a chi non ha prospettive, né riferimenti.
Ed è un fenomeno dalle grosse proporzioni, considerando che i prostituti del Centro direzionale formano un gruppo di non meno di trenta elementi. Peraltro, si tratta di una prostituzione particolarmente misera. Le prestazioni sessuali vengono pagate appena cinque, dieci euro l'una. Il costo raddoppia - come confida qualcuno di loro - se si accetta di consumare il rapporto senza l'utilizzo dei profilattici. Adam, il protagonista del video, nome di fantasia, storia drammaticamente vera, ha appena ventidue anni. E' arrivato in Italia come tanti altri immigrati quando ne aveva appena 16. I genitori e i fratelli sono rimasti in Romania.
Si ritrovò ben presto in una stamberga di Mondragone, insieme ad almeno altri venti connazionali. Qui la mattina alle 6 passava un furgone che li caricava tutti per condurli nelle campagne a raccogliere ortaggi. La paga era misera, appena quindici euro per dieci ore di lavoro. Peraltro, non era neanche garantito tutti i giorni che venisse pagato.
Decise di spostarsi a Napoli, e trovò lavoro in un negozio di frutta. Dopo qualche mese, il suo principale decise di licenziarlo e lui si trovò letteralmente per strada, senza alcun punto di riferimento. Finì col dormire insieme ai barboni della Stazione Centrale. Poi un connazionale gli raccontò della possibilità di guadagnare qualche spiccio prostituendosi.
Qui a Napoli - gli spiegò il suo amico - ci sono tanti uomini disposti a pagare per avere rapporti sessuali con noi. Il passo dai binari morti della ferrovia ai garage del centro Direzionale fu breve. Adam da a due anni di giorno vive in un cartone in un tunnel della City di Napoli; di sera sbuca fuori dai cunicoli del Centro Direzionale per soddisfare i libidinosi desideri di clienti sempre più esigenti.
Sull'avambraccio destro ha tatuato il nome della sua fidanzata. È una ragazza napoletana con cui vorrebbe vivere e formare famiglia. Ma il suo presente in Italia è tutt'altro. Le sue prospettive, poi, sono particolarmente incerte e oggettivamente fosche. Le speranza, invece, al momento una sola: quella di riuscire a resistere un nuovo inverno nel cartone nel tunnel del Centro Direzionale.