La Riserva Naturale dei Calanchi di Atri (TE)-Regione Abruzzo
I CALANCHI di ATRI (TE)
Riserva Naturale Region.Abruzzo (L.R.n.58/1995)
Video montato da foto del 28 Dicembre 2011
Riserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri
i Calanchi di Atri
Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri
Video promozionale
Calanchi e piramidi di terra di Atri - Teramo - Abruzzo - Italia
Riprese aeree della riserva dei Calanchi di Atri, Teramo
IL FATTO - Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri
rete8.it
Abruzzo: una gita ad Atri e ai calanchi
Atri e la riserva naturale dei calanchi di Atri, due posti incredibili che, seppur piccoli, sanno affascinare il turista
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Calanchi di Atri
Il Parco dei Calanchi di Atri sono uno spettacolo unico.
Giugno a spasso tra i calanchi di Atri
Giugno sarà l'occasione di passeggiare tra i calachi di Atri e riscoprire antichi mestieri artigianali, grazie ad un evento organizzato dalla riserva naturale dei calanchi
Attilio Tauro.Riserva dei Calanchi.Atri.Abruzzo
Atri merita una visita per tre cose.Il duomo,gli spettacolari calanchi,la liquirizia
In volo sui calanchi di Atri (special guest: i cinghiali)
Ad Atri, in provincia di Teramo, la natura ha eroso il terreno creando una vera e propria ramificazione di solchi e creste che sono chiamate calanchi. L'erosione dei ruscelli sui terreni argillosi e privi di boschi ha infatti dato vita a queste forme particolari conosciute anche con il nome di bolge dantesche.
Uno spettacolo stupendo da vedere dalla strada che costeggia i calanchi ma ancora più bello se visto dall'altro, ripreso da un drone.
In più, per pura fortuna, un gruppo di cinghiali che risalivano i calanchi hanno deciso di fare la loro comparsa proprio durante le riprese del video. Una fortuna inaspettata
DISCLAIMER: La attuale normativa vieta il sorvolo di aree protette senza preventiva autorizzazione. Per fortuna le riprese sono state effettuate prima dell'entrata in vigore di tale norma.
Abruzzo da scoprire: Atri- (analogico)
Atri è un comune italiano della provincia di Teramo in Abruzzo. È situato nel comprensorio delle Terre del Cerrano, la cosiddetta Costa Giardino, ma è assai più vicino e meglio collegato con Pescara e la sua area metropolitana.
La città sorge su tre colli (Maralto, Muralto e Colle di Mezzo) che si affacciano sul mare Adriatico, verso il quale digradano, e su maestosi calanchi. La parte litoranea del territorio è costituita da una vasta pianura, che è attraversata dall'autostrada A/14 Adriatica e si estende nei pressi della Strada Statale 16 Adriatica. Lì si trova una grande area industriale che confina con quella della vicina Pineto.
Dal centro storico di Atri si raggiungono in 10 minuti d'auto le spiagge di sabbia del comprensorio del Cerrano, dove sorge ancora la cinquecentesca Torre di Cerrano, fatta erigere da Carlo V nell'area dell'antico porto romano di Atri. La zona costiera è oggi area marina protetta e nelle acque antistanti la Torre di Cerrano giacciono ancora i resti del porto di Atri. Il comitato di gestione del parco marino è costituito dalle municipalità di Atri, Pineto, Silvi.
In cinque minuti dal centro della città, seguendo la strada provinciale che porta verso la frazione di Treciminiere e la confinante Città Sant'Angelo, si raggiunge la Oasi WWF dei Calanchi di Atri.
ABRUZZO - ATRI incantevole città d'arte [HD]
© By CLAUDIO MORTINI °°°
Atri è un'antica città d'arte abruzzese del Medio Adriatico, che conta 11.225 abitanti È situata nel comprensorio delle Terre del Cerrano, la cosidedetta Costa Giardino. È in provincia di Teramo. Già Ducato, Atri rappresenta uno dei centri storicamente ed artisticamente più significativi del Medio Adriatico e del Centro Italia.
La città capoluogo sorge su tre colli (Maralto, Muralto e Colle di Mezzo) che si affacciano sul mare Adriatico, verso il quale digradano, e su maestosi calanchi. La parte litoranea del territorio è costituita da una vasta pianura, che è attraversata dall'autostrada A/14 Adriatica e si estende nei pressi della Strada Statale 16 Adriatica. Lì si trova una grande area industriale che confina con quella della vicina Pineto.
Furono gli Illiri, provenienti dalla Dalmazia, durante le migrazioni tra il X e il IX secolo a.C., a dare il nome alla città, la cui forma più antica, Hatria, deriva da Hatranus o Hadranus, divinità illirica - sicula raffigurata sulle monete cittadine, le più antiche dei popoli italici, coniate, secondo molti studiosi, tra il VI e il IV secolo a.C. Atri si contende con Adria, in provincia di Rovigo, l'onore di aver dato il nome al mare Adriatico.
In seguito arrivarono le migrazioni umbro - sabelliche, a loro volta soppiantate dai Piceni, i cui corredi funerari possono farsi risalire al VII secolo a.C.
La chiesa di San Clemente al Vomano, detta anche abbazia di San Clemente al Vomano, è un edificio religioso abruzzese che sorge sulla sommità di un piccolo colle sulla riva sinistra del fiume Vomano, poco distante da Guardia Vomano di Notaresco, in provincia di Teramo. Appartenne al complesso abbaziale dell'ordine dei benedettini che qui ebbero sia la chiesa che il monastero.
Non esistono documenti che riportino la data esatta della fondazione del cenobio di san Clemente, si ritiene che l'intero complesso abbaziale fu edificato nella seconda metà del IX secolo intorno all'anno 871 e, sicuramente, non oltre l'890.
In questo periodo storico vi fu un notevole sviluppo del monachesimo benedettino nelle vallate della provincia teramana, in particolare nella valle del fiume Vomano dove crebbero anche altri importanti cenobi come: San Salvatore di Canzano e Santa Maria di Propezzano.
L'intera estetica architettonica della chiesa attuale appartiene ai lavori di rifacimento avvenuti nell'anno 1108, come testimonia la lapide apposta sul piedritto dello stipite sinistro dell'ingresso che reca incisa la scritta: «ANNI AB INCARNATIONE DOMINI NOSTRI JESU CHRISTI SVNT MCIII INDICTIONE XV».
La facciata di stile romanico si eleva semplice e austera, aperta nella zona centrale da un importante portale e da una monofora sovrastante, concludendosi con coronamento a spiovente. Ai lati si evidenziano gli speroni in muratura dei contrafforti aggiunti per consolidare e conferire maggiore stabilità all'equilibrio della chiesa.
La chiesa di Santa Maria di Propezzano è un edificio religioso abruzzese di stile romanico presente nel territorio della valle del Vomano, nel comune di Morro d'Oro, in provincia di Teramo. Insieme con l'adiacente monastero fu parte dell'abbazia omonima appartenuta all'ordine dei padri benedettini. Il cenobio si sviluppò nello stesso periodo in cui crebbero nella vallata teramana anche altri importanti abbazie come San Salvatore di Canzano e San Clemente al Vomano. Il nome Propezzano sembra si possa etimologicamente ricollegare a quello della Madonna Propiziatrice ai miseri, cui la chiesa è intitolata.
L'iscrizione narra della sosta di tre pellegrini tedeschi, definiti archiepiscopi magni, che qui si fermarono per riposare sotto un piccolo albero di corniolo durante il viaggio di ritorno dalla Terra Santa. Questi avevano assicurato ai rami della pianta i loro cavalli e appoggiato le borse in cui trasportavano alcune reliquie prese in Palestina. Poco dopo l'albero iniziò a crescere rapidamente sollevando verso l'alto le loro bisacce, e questi, nonostante i numerosi tentativi, non riuscirono a riappropriarsene dovendovi rinunciare e continuare ad osservarle, increduli, appese e irraggiungibili sui rami.
Calanchi Atri Nature Reserve - Calanchi di Atri
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Chronos Landscapes 1x02 - Calanchi di Atri
Anthony e Alfonso della Chronos Animazione vi mostrano in modo divertente i luoghi più belli della regione Abruzzo.
Oggi siamo ai Caliscendi di Giulianova (TE).
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CON GLI OCCHI DELLA NATURA - I CALANCHI DI ATRI 4K
Episodio n.3 dedicato ai Calanchi di Atri (Oasi wwf Abruzzo)
Documentario in 8 episodi incentrato sulle meraviglie naturalistiche dell’Abruzzo – realizzato in collaborazione con WWF Abruzzo.
Credits:
Regia: Pasquale Giovine
Musica: Valerio Giovine
Video: Pasquale Giovine
Montaggio e Colore: Pasquale Giovine
Ringraziamenti:
WWF Abruzzo, Paesaggi d'Abruzzo
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