Rocca di Urbisaglia - visita 5 luglio 2017
La Rocca è posta nell´angolo occidentale del tracciato delle mura della città antica. La sua posizione, dominante l´intero spazio cittadino, fa ipotizzare che qui fosse localizzato l´arce o il Campidoglio. Tracce consistenti di agglomerati in calcestruzzo di epoca romana sono ancora oggi visibili all´interno della Rocca.
In questo luogo si rifugiò la popolazione nel periodo successivo alla caduta dell´impero romano, quando ci fu il ritorno alle alture per motivi di sicurezza, dando origine al Castro de Orbesallia.
La Rocca di Urbisaglia
costruita agli inizi del cinquecento la rocca era una fortezza militare ed oggi è il simbolo di Urbisaglia.
Il Paese di Urbisaglia (MC) - Servizio del TG2 del 29 marzo 2015
Urbisaglia in prov. di Macerata, paese di quasi 2800 abitanti, dal punto di vista storico-naturalistico è importante per il Parco Archeologico uno dei più importanti d'Italia, per la Riserva Naturale dell'Abbadia di Fiastra ed il relativo complesso monastico, e per la Rocca medievale che sovrasta il paese. In ambito culturale per la stagione di Teatro Antico che si svolge presso l'Anfiteatro romano
Beautiful ROCCA ROVERESCA | Senigallia, Italy | Photo tour @ maradaroit
ROCCA ROVERESCA | Senigallia (Ancona) - ecco cosa vedere | here's what you should see
URBS SALVIA. AREA ARCHEOLOGICA (URBISAGLIA, MARCHE, ITALY)
URBS SALVIA. AREA ARCHEOLOGICA / ARCHAEOLOGICAL AREA. Urbisaglia, comune di 2737 abitanti, provincia di Macerata, Marche, Italia. Città della Regio V Picenum nacque come colonia romana nel II secolo a.C. con il nome originario di Pollentia, in corrispondenza di un importante tracciato viario che nel suo tratto urbano costituiva il cardo maximus della città, la via Salaria Gallica, una strada a carattere intervallivo e pedemontano, che conduceva da Ausculum (Ascoli Piceno) fino alla via Flaminia. Distrutte, livellate e talvolta riutilizzate le strutture tardorepubblicane, la città vide l'avvio di un progetto unitario pianificato già in età augustea, quando la colonia assunse il nome di Urbs Salvia, portato a termine con successivi interventi in età Tiberiano-Claudia, tra i quali la realizzazione del complesso tempio criptoportico dedicato alla Salus Augusta. La monumentalizzazione della città ebbe il suo culmine in età Flavia, grazie soprattutto alle donazioni di alcuni notabili locali che si erano arricchiti con i servizi prestati presso gli imperatori. Solitamente la distruzione e l'abbandono della città sono associati al passaggio dei Visigoti guidati da Alarico nel 408-409 d.C. In realtà in quella occasione la città fu saccheggiata e parzialmente distrutta, ma non abbandonata, del resto lo storico bizantino Procopio di Cesarea, di passaggio a Urbs Salvia nel corso del VI secolo al seguito di Belisario, riferì di una città ridotta a un misero stato, ma dalle sue parole si intuisce come questa fosse ancora abitata. L'abbandono dell'insediamento in pianura fu graduale e successivamente gli abitanti di Urbs Salvia, rifugiatisi sul colle di S.Biagio, avrebbero dato origine al Castro de Orbesallia, primo nucleo dell'attuale Urbisaglia. Nell'attuale centro storico del comune si trova un moderno parcheggio a più piani intitolato alla fortezza di Masada, oggi nello stato di Israele: fu infatti Flavio Silva Nonio Basso, cittadino di Urbs Salvia, che nel 74 d.C. vi comandò le legioni romane impegnate nel famoso assedio che portò al suicidio di massa dei difensori (circa un migliaio, che lo preferirono alla schiavitù delle catene). Galleria di immagini di archivio e con fotografie scattate giovedì 10 aprile 2014.
Il castello di Urbisaglia
Il castello di Urbisaglia
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Rocca Montevarmine da Ortezzano (manortiz)
Mergo castello medievale
Il castello medievale della Valle Esina al crepuscolo!
Montottone (Marche, Italy), Cisterna Medievale (manortiz)
CASTELLO DI PITINO (SAN SEVERINO MARCHE, MACERATA, ITALY)
CASTELLO DI PITINO / CASTLE OF PITINO, frazione di S.Severino Marche, provincia di Macerata, Marche, Italia. Secondo un'antica leggenda medioevale nelle notti senza luna il fantasma di una dama si aggira tra queste mura: è quello di una bellissima nobildonna che vi fu strangolata per gelosia da messer Sigismondo da Montesanto (attualmente Potenza Picena) nel XIII secolo. Il riferimento storico è stato suffragato da pergamene recentemente rinvenute nell'Archivio di Stato di Norimberga. Il castello di Pitino sorge a circa 10,5 km da S.Severino Marche su di un colle alto 602 metri s.l.m. Il sito per la sua posizione strategica doveva essere fortificato ben prima del Mille, epoca a cui risalgono i documenti storici più antichi attualmente disponibili. I reperti preistorici rinvenuti tuttavia dimostrano che il colle ospitava insediamenti umani fin dal Paleolitico. Altri ritrovamenti archeologici hanno portato alla luce materiale della cosiddetta età del bronzo, ma la civiltà più importante che si sviluppò a Pitino tra l'VIII ed il VI secolo a.C. fu quella dei Piceni. Gli studi hanno dimostrato che a Pitino si stabilì uno dei principali insediamenti piceni dell'entroterra maceratese, la cui importanza è ampliamente documentata dai corredi funebri di alta qualità e dall'estrema varietà di materiali rinvenuti nella necropoli del monte Penna di Pitino. Con l'arrivo dei Romani e la sconfitta dei Piceni gli abitanti di Pitino furono costretti a lasciare la loro città arroccata sul colle ed a trasferirsi a Septempeda, luogo più facilmente controllabile dai vincitori. Il castello di cui ancora oggi ammiriamo i resti risale invece al Medioevo. La tradizione popolare vuole che esso sia stato fondato da un nobile septempedano, Marco Petilio, che diede il nome al castello e governò la città di Septempeda dopo le invasioni barbariche. Per tutto il Medioevo Pitino fu conteso dai vicini comuni di S.Severino, Montecchio (Treia), Camerino, Tolentino e Cingoli. Avere il possesso di Pitino infatti, significava avere il controllo dell'intera valle del Potenza e dell'importante via di comunicazione che collegava l'Umbria al mare Adriatico. Numerosi scontri si susseguirono per tutto il XII e XIII secolo ed a causa di uno di questi nel 1199 Pitino fu assediato, distrutto ed immediatamente ricostruito. Solo dalla fine del XIII secolo pur con diverse vicende il castello rimase definitivamente in possesso del comune di S.Severino. In questa epoca era cinto da una cerchia muraria realizzata in pietra silico-arenaria che misurava 400 metri ed era alta oltre 8, interrotta da torrioni rettangolari di 12 metri distanti 40 l'uno dall'altro. Oggi abbiamo i resti di quattro torrioni ed in uno di questi a sud-est si apre la porta principale. Dovevano comunque esserci ingressi anche in altri punti della cinta. Attualmente i settori di mura ad occidente e verso meridione non esistono più: infatti le pietre sono state utilizzate per la costruzione delle case coloniche della zona. Nella parte settentrionale del perimetro ci sono alcune feritoie che rappresentano tentativi di adeguamento alle armi da fuoco, ma per il resto l'impianto ha mantenuto la struttura originaria. Nel punto più alto del colle c'è la torre maestra, anch'essa in pietra silico-arenaria, alta circa 23 metri e larga 5,75 per lato con 175 centimetri di spessore murario, risalente all'inizio del XIII secolo quando il castello fu riedificato. Quasi sicuramente in origine essa era sormontata da merli per cui la sua altezza doveva essere ancora maggiore tale da permettere segnalazioni visibili a tutti gli altri castelli del comune di S.Severino. La torre aveva una grande importanza strategica in quanto dalla sua sommità si controllavano il pendio del colle e le valli intorno, avvistando ogni movimento di una certa rilevanza che provenisse dal territorio circostante. La torre non ha porte in quanto vi si accedeva dai sotterranei di un fabbricato attiguo dal quale si diramavano in varie direzioni camminamenti sotterranei. Uno di questi portava alla torre mentre altri uscivano fuori dalle mura. Oggi gli ingressi sono murati, i camminamenti sono ostruiti da pietre e in alcuni casi sono stati utilizzati come ossari. In prossimità della torre si trova una piccola chiesetta dedicata a S.Antonio, che rappresenta un sicuro riadattamento di un antico edificio adibito ad alloggio degli armati, o a scopi logistici militari. Inoltre all'interno della cerchia muraria dove in origine c'erano case ed edifici militari, oggi restano un nucleo di case diroccate di costruzione relativamente recente, la canonica e la chiesa parrocchiale. La prima parrocchia risale al 1292, anno in cui l'abate di S.Lorenzo in Doliolo al quale il territorio era soggetto fece ricostruire la chiesa principale del castello e la eresse a parrocchia. Sulle rovine di questa chiesa è stata costruita quella attualmente visibile risalente alla fine del XVIII secolo. Fotografie scattate lunedì 15 aprile 2013.
Il castello di Pitino
Scorcio con il drone di quel che rimane del misterioso PITINO, situato tra le colline dell'entroterra Maceratese tra le antiche citta' di San Severino Marche e Treja.
la rocca di Mondavio
Bellissima rocca nell'interno delle Marche
Scavi archeologici ad Urbs Salvia (Italia) - Università di Macerata
Riprese video realizzate per mezzo di droni da Dronesense srl nel sito archeologico di Urbs Savia in Italia
VIDEOCLIP - Offida, Santa Maria della Rocca HD 720
Un videoclip emozionante sulla chiesa medioevale di Santa Maria della Rocca a Offida (Marche), con i suoi suggestivi affreschi e i segni templari.
castello di senigallia
Descrizione
Bandiere Arancioni Marche: Acquaviva Picena (AP)
Gusta l'arancione: Comune di Acquaviva Picena (AP)
Il borgo medioevale è cinto da mura e bastioni e culmina nella poderosa fortezza, capolavoro dell'architettura militare rinascimentale. La piazza principale è il baricentro del centro storico, disposto in forma allungata fra due opposti colli. Su quello occidentale sorge la rocca, splendido scenario ogni anno in agosto di una lieta rievocazione storica, e su quello orientale la Terra Nova, l'ampliamento dell'abitato di età rinascimentale. Le strade del borgo corrono fra loro quasi parallele e sono raccordate da rampe gradonate come il pittoresco vicolo del Trabucco, dove anti¬camente vi erano depositate delle macchine belliche simili alle catapulte. Tra gli edifici religiosi di pregio, la chiesa di San Lorenzo, contenente un retablo seicentesco, e la chiesa e convento di San Francesco, fondati secondo la tradizione dallo stesso Santo di Assisi. Interessante e caratteristico il museo della Pajarola, tipico cesto di paglia.
Perché Bandiera arancione
La località si distingue per l'efficiente servizio di informazioni turistiche, garantito dall'apposito ufficio, accogliente, ben visibile e integrato negli elementi architettonici tipici locali. Il centro storico, ricco di attrattori storico-culturali di valore, si presenta omogeneo e ben conservato e contribuisce a creare un'atmosfera tipica. Ottima è anche l'accoglienza che i residenti riservano ai visitatori.
Info: -
CASTELLO di MORBELLO FORTEZZA MEDIEVALE -Monitor.m4v
Giornata al Castello di Morbello
Veduta Aerea Borgo di Offagna
offagna-online.it
Veduta aerea del Borgo Medievale di Offagna, Paese dell'entroterra Marchigiano che rievoca ogni anno le feste medievali
Porto san Giorgio, Rocca Tiepolo, Mura e Torri merlate manortiz