Padula Turismo - Chiesa della S.S.Annunziata e Sacrario dei Trecento
Filmato tratto da Percorsi, eventi e Infopoint a Padula
Progetto del Comune di Padula con il patrocinio dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania realizzato con il contributo dell'Unione Europea Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali, PSR CAMPANIA 2007/2013 Asse III - Misura 313
Direzione tecnica del progetto: Arch. Maurizio Cocilova
Direttore della fotografia: Vincenzo Di Napoli
Voce: Umberto Iervolino
Segretario di produzione: Gianfranco Cataldo
Supervisione: Vincenzo Petrizzo
Regia: Fabio Miceli
Si ringrazia per la collaborazione:
Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, Direzione dei Musei e della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte della Provincia di Salerno, l'Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Padula, l' Associazione Turistica Pro Loco di Padula, Associazione Amici del Presepio- Sez. Pietro Gallo di Padula, l'Associazione Internazionale Joe Petrosino di Padula,
Hanno contribuito alla realizzazione di questo documentario:
Alfonso Tufano, don Giuseppe Radesca, Vincenzo Maria Pinto, don Vincenzo Federico.
A cura di VIP COMPUTER
PADULA - ERAN TRECENTO
Prima parte Stele in Memoria Portabandiera Ludovico Negroni, Seconda parte Sacrario dei 300.
Carlo Pisacane, a Padula un busto per ricordare il 162° anniversario della Spedizione dei Trecento.
Dal Cav. Uff. N. H. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo originario di San Rufo attuale Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e Presidente Sezione Comune di Sanza Federazione di Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) cattolico cristiano praticante di riferimento a Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano-Policastro e Referente del Parroco don Giuseppe Spinelli presso gli uffici diocesani.
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, organizzano un convegno oggi, sabato 29 giugno 2019, alle 17.30 nel corso del quale sarà scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, sarà collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è particolarmente nutrito. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, prevede la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) e sarà arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Saranno, inoltre, presenti Autorità Civili, Militari e Religiose. Benedirà il busto di Pisacane don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
CARLO PISACANE. NAPOLI-SAPRI-SANZA-PADULA-GIOVANNI NICOTERA
COMUNE DI PADULA 1857: CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA.
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
IIS CARLO PISACANE SAPRI
PADULA 1857: CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA.
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
COMUNE DI PADULA 1857, CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
ERNESTO MARIA PISACANE PRONIPOTE DI CARLO A PADULA
COMUNE DI PADULA 1857: CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA.
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
Comune di Sapri. Cav. N. H. Attilio De Lisa
PADULA 1857: CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA.
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
CARLO PISACANE, PATRIOTA LIBERO ED OSTINATO, MARTIRE TRA AMORE E RIVOLUZIONE
PADULA 1857: CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA.
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE PER RICORDARE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
Evp ossario dei 300
Ossario dei 300 padula...al minuto 00:38 si sente una presunta voce che smbra dire cerca la mamma.
SERV CARLO PISACANE ATTILIO DE LISA PADULA 29GIU
COMUNE DI PADULA 1857: CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA.
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
ANTONELLO RIVELLESE - ENZO MATTINA - ENRICO PADULA - FEDERICO ROMANO - CARMINE PINTO
COMUNE DI PADULA 1857: CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA.
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
Comune di Sanza-Vittorio Esposito
PADULA 1857: CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA.
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
Sanza 2 luglio 2019. 162° anniversario della morte di Carlo Pisacane
COMUNE DI PADULA 1857: CARLO PISACANE E IL MEZZOGIORNO NELL'UNIFICAZIONE ITALIANA.
NELL'OCCASIONE IERI A PADULA LARGO 1° LUGLIO - 29 GIUGNO 2019 - E' STATO SCOPERTO UN BUSTO DI CARLO PISACANE IN PRESENZA ANCHE DEL CAV. UFF. N. H. ATTILIO DE LISA DI RIFERIMENTO A MONS. ANTONIO DE LUCA DELLA DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO E REFERENTE DEL PARROCO DON GIUSEPPE SPINELLI PRESSO GLI UFFICI DIOCESANI (PADRE DI ROCCO E VINCENZO ORIGINARIO DI SAN RUFO ATTUALE CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PRESIDENTE SEZIONE COMUNE DI SANZA FEDERAZIONE DI SALERNO ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI + DIPENDENTE DI RUOLO DELL'ASL SALERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE DELL'IMMACOLATA DI SAPRI CON REQUISITI PER MANSIONI SUPERIORI DAL 2008).
Nel 162° anniversario della “Spedizione dei Trecento”, per ricordare lo storico avvenimento e quanti diedero la vita per costruire un’Italia Unita, il Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed il Comune di Padula, in collaborazione con Enti e associazioni del Vallo di Diano, hanno organizzano un convegno ieri, sabato 29 giugno, alle 17.30 nel corso del quale è stato scoperto un busto di Pisacane.
La storia di Carlo Pisacane si intreccia a pieno titolo con la storia dell’intero Vallo di Diano. La sera del 28 giugno 1857 il piroscafo Cagliari arrivò nel Golfo di Policastro dove, tra Sapri e Villammare, avvenne lo sbarco. Il giorno dopo i patrioti entrarono a Torraca: tutti gli abitanti, riuniti in piazza dell’Olmo per la festa di San Pietro, ascoltarono il proclama insurrezionale di Pisacane ma nessuno lo seguì quando riprese la marcia per raggiungere il Fortino. Il 30 giugno giunsero a Casalbuono ma anche stavolta, dopo la lettura del proclama, nessuno si unì ai Trecento che, in serata, entrarono a Padula dove Pisacane incontrò il liberale Federico Romano. Proprio a Padula, all’alba del giorno dopo, le vedette annunciarono a Pisacane l’arrivo delle truppe borboniche che si scontrarono con i Trecento prima sulle alture del paese e poi nei vicoli del centro storico. A causa delle perdite subite, i reduci ripiegarono verso Buonabitacolo dove trascorsero la notte in aperta campagna. Il 2 luglio a Sanza il tragico epilogo.
Attualmente Padula ospita nella Chiesa dell’Annunziata il Sacrario dei Trecento, i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico. Sulle pareti è stata incisa la parola d’ordine scelta da Carlo Pisacane “L’Italia agli Italiani” e la risposta per farsi riconoscere “Gli Italiani per essa”.
Dopo una prima sistemazione effettuata nel 1957, in occasione del centenario della spedizione, il monumento è stato restaurato ed aperto al pubblico nel 2007 dall’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il busto, offerto dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano e realizzato dal prof. Germano Torresi e dai suoi alunni del Liceo Artistico di Teggiano, è stato collocato proprio in Piazza I Luglio, nello spazio antistante Palazzo Romano, dove Pisacane fu ospitato.
Il programma del convegno è stato particolarmente nutrito col moderatore giornalista Geppino D'Amico. Dopo il saluto del sindaco Paolo Imparato e del presidente del Club Rotary, Antonello Rivellese, infine al termine delle testimonianze c'è stata la relazione del prof. Carmine Pinto (Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) ed è stato prima arricchito dalle testimonianze di alcuni discendenti dei protagonisti del Risorgimento originari del Vallo di Diano. Assente l’on. Enzo Mattina (pronipote di Giovanni Matina ma ben fatto da un suo sostituto inviato, Prodittatore di Garibaldi per la Provincia di Salerno), Enrico Padula (pronipote di Vincenzo Padula, il sacerdote che fece parte dei Mille, morto in Sicilia durante la battaglia di Milazzo), Federico Romano (pronipote di Federico Romano, il liberale padulese che ospitò nel proprio palazzo Carlo Pisacane) ed Ernesto Pisacane, pronipote di Carlo Pisacane. Sono stati , inoltre, presenti tra il pubblico Giovanni Petrosino pronipote di Joe Petrosino,Autorità Civili compreso vice sindaco Michela Cimino e Assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, Militari e Religiose. Ha benedetto il busto di Pisacane Padre Francesco Morena in assenza di don Giuseppe Radesca, Vicario Vescovile e parroco dell’Annunziata.
Al termine c'è stato un buffet di prodotti tipici offerto dall’Associazione La Ginestra di Padula.
La Certosa di Padula sotto la gestione del polo museale di Napoli
“Vallo Horror”, immediata bonifica da parte del Comune di Padula!
“Vallo Horror”, promessa mantenuta: immediata bonifica da parte del Comune di Padula! 05/02/2016
Regione Campania - Sabatino Marchione - Nob. Cav. Attilio De Lisa -150° anniversario Unità d'Italia
Prefettura di Salerno e Prefetto - Comune di Sanza - Provincia di Salerno - Nob. Cav. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo come Istituzione Famiglia di Nobiltà Italiana) della Diocesi di Teggiano-Policastro onora l'ex Prefetto di Salerno Sabatino Marchione (succeduto partendo da Ezio Monaco e dall'ex Prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone fino all'attuale Salvatore Malfi),che ha avuto l'onore e il piacere di incontrare al suo Comune in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia organizzando in collaborazione con Camera Commercio Salerno La Maratona dell'Unità d'Italia del 27 marzo 2011.
Infatti è stato il prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, a dare il via alla terza tappa della maratona dell’unità d’Italia che è partita d’innanzi il Cippo di Pisacane, posto lungo la Statale 517, a poche centinaia di metri dal centro urbano, domenica 27 marzo alle ore 10,00. La terza tappa che ha visto il suo traguardo a Padula, con una lunghezza di circa venti chilometri, attraversando anche il centro abitato di Buonabitacolo per giungere al Sacrario dei Trecento intorno alle ore 12,30. Dopo la partenza dei corridori il Prefetto si è intrattenuto nel comune ai piedi del Monte Cervati, ospite del Sindaco Antonio Peluso e dell’amministrazione civica, per incontrare i cittadini di Sanza e discutere di uno degli eventi maggiormente caratterizzanti del Risorgimento italiano, la Spedizione dei trecento, appunto. Successivamente lo stesso Prefetto, accompagnato dagli amministratori locali ha raggiunto Padula per l’arrivo dei maratoneti nella cittadina che segno la fine della Spedizione di Sapri e dove, a testimonianza, si trova presso la Chiesa dell’Annunziata il Sacrario che ospita le spoglie mortali dei valorosi che il giorno primo luglio del 1857 in un duro scontro a fuoco con i gendarmi borbonici persero la vita. A Sanza, il giorno successivo, la mattina del 2 luglio, gli scampati all’eccidio di Padula si scontrarono con le guardie urbane ed in un conflitto a fuoco persero la vita ventisette valorosi patrioti e tra questi l’eroe Pisacane. Una pagina di storia dolorosa ed importante per il percorso di unificazione nazionale che vide, in quei giorni, protagoniste, loro malgrado, le comunità cilentane. La Maratona a tappe, partita il 17 marzo da San Giovanni a Piro, ha toccato tutti i comuni protagonisti degli eventi risorgimentali salernitani che portarono all’avvento dello Stato Italiano. Dopo la tappa di domenica 27 marzo, il due aprile la tappa Padula-Auletta, passando per Sala Consilina, Atena Lucana, Polla e Caggiano; il 10 aprile ad Eboli la Maratona agonistica a circuito di 10 km “Ebolitaliani”; il 16 aprile sempre ad Eboli con la maratonina non competitiva di 2 km ed una gara di Salto con l’asta. La conclusione il 17 aprile con la tappa Eboli, Battipaglia, Bellizzi, Pontecagnano, Salerno. Una bella manifestazione con un unico filo conduttore: celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia nei comuni del salernitano protagonisti degli eventi risorgimentali. Un giorno memorabile per me in un ricordo intramondabile.
Far West gestionale al comune di Padula: opposizione spara a zero contro l'amministrazione Imparato
Regione Campania. Carlo Pisacane patriota tenta di spodestare i Borbone e marciare su Napoli
Italia 28 giugno 1857. Dal Nob. Cav. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo) del Comune di Sanza della Diocesi di Teggiano-Policastro che ha avuto l’onore di incontrare a Sapri Ernesto Maria Pisacane, discendente diretto del tanto famoso Carlo. A Sanza esiste il cippo in suo onore e ricordo; a Sapri sia l’Istituto d’Istruzione Superiore “Carlo Pisacane” Sapri (IIS) che una strada in suo onore; a Padula il Liceo Scientifico “Carlo Pisacane,una strada in suo onore e il Sacrario della Spedizione di Carlo Pisacane.
Carlo Pisacane, duca di San Giovanni (Napoli, 22 agosto 1818 – Sanza, 2 luglio 1857), è stato un rivoluzionario e patriota italiano, di ideologia socialista e orientamento federalista. Partecipò attivamente all'impresa della Repubblica Romana assieme a Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli e Giuseppe Garibaldi, ed è celebre soprattutto per il tentativo di rivolta che iniziò con lo sbarco a Sapri e che fu represso nel sangue a Sanza.
VITA E ATTIVITÀ
Di nobile famiglia, fece gli studi militari alla Nunziatella, dove entrò tredicenne; nominato alfiere nel corpo del genio militare di stanza a Napoli, fu addetto alla costruzione della strada ferrata per Capua. Entrò nell'esercito (1839) come ufficiale del Genio, ma dovette interrompere la carriera militare e fuggire all'estero a causa della relazione che lo legava a una donna sposata (1847). Scampati alle indagini della polizia, i due amanti si rifugiarono a Marsiglia poi a Londra, infine a Parigi, sempre perseguitati dalla polizia per mezzo dei residenti borbonici all'estero. A Parigi P. si arruolò nella Legione straniera, e lasciata la sua compagna andò a combattere in Algeria. Avuta notizia dei moti di Milano, tornò in Italia per partecipare alla prima guerra d'indipendenza (1848); comandante di una compagnia di cacciatori, fu ferito in uno scontro e costretto a riparare a Lugano per sfuggire agli Austriaci. Nel marzo 1849 P. raggiunse Roma, dove era stata proclamata la repubblica; nominato capo di S. M., durante la difesa della città ebbe dei contrasti con G. Garibaldi, poco incline a sottostare alla rigida organizzazione che P. cercava di trasmettere all'esercito repubblicano. Tali contrasti e la critica a Carlo Alberto, accusato di volersi sostituire all'Austria come baluardo della conservazione, furono documentati nel volume La guerra combattuta in Italia negli anni 1848-49, pubblicato a Genova nel 1851; nella stessa opera P. prese le distanze dalle idee di G. Mazzini, criticato in quanto fautore di un semplice mutamento nella forma del governo: non prospettando alcun miglioramento nelle condizioni di vita dei ceti popolari, tale cambiamento era ritenuto da P. insufficiente a suscitare l'interesse delle masse alla rivoluzione nazionale. Sempre a Genova P. attese ai Saggi storici-politici-militari sull'Italia (4 voll., post., 1858-60), in cui riaffermò il primato della questione sociale su quella politica: scopi ultimi della rivoluzione dovevano essere l'abolizione della proprietà privata, dei mezzi di produzione e del principio di autorità, essendo la sovranità un diritto di natura inalienabile e non delegabile, che risiede nell'intera nazione; solo il socialismo, cioè una completa riforma dell'ordine sociale, avrebbe spinto il popolo alla battaglia, offrendogli la speranza di un futuro migliore. Pur restando fedele alle proprie convinzioni socialiste e rimanendo critico nei confronti delle idee di Mazzini, P. nel 1855 si riavvicinò a quest'ultimo. I due studiarono un'azione rivoluzionaria nel Mezzogiorno che, collegata all'attività cospirativa del comitato napoletano di G. Fanelli, scongiurasse la soluzione moderata e monarchica della questione italiana perseguita dal Piemonte. Un primo tentativo di raggiungere le coste del napoletano fallì perché P., che doveva impadronirsi con alcuni compagni del vapore Cagliari, per una tempesta non poté ricevere il carico di armi che R. Pilo gli avrebbe dovuto consegnare in mare (9 giugno 1857). Recatosi a Napoli per avvertire del contrattempo il comitato, nonostante le perplessità espresse da Fanelli, P. rientrò a Genova deciso a ritentare l'azione e il 25 giugno con una ventina di uomini s'impossessò del Cagliari. Anche questa volta P. non poté ricevere le armi da Pilo, le cui barche, a causa della nebbia, non riuscirono a incontrare il vapore, ma proseguì ugualmente facendo rotta su Ponza. Conquistato il castello e liberati i prigionieri ivi reclusi, con circa trecento di essi P. sbarcò a Sapri il 28 giugno. Non avendo trovato traccia della sperata insurrezione, cui avrebbe dovuto lavorare il comitato napoletano, P. e i suoi cercarono invano di far sollevare le popolazioni di Torraca e Casalnuovo (30 giugno); circondati e decimati dai soldati borbonici nei pressi di Padula, si aprirono un varco verso Buonabitacolo, quindi verso Sanza, ove furono attaccati dai contadini, chiamati a raccolta dal parroco (2 luglio). P., ferito in combattimento, si uccise.
Sabatino Marchione-Prefettura di Salerno-Comune di Sanza-Provincia di Salerno-Regione Campania
Nob. Cav. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo come Istituzione Famiglia di Nobiltà Italiana) della Diocesi di Teggiano-Policastro onora l'ex Prefetto di Salerno Sabatino Marchione (succeduto partendo da Ezio Monaco e dall'ex Prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone fino all'attuale Salvatore Malfi),che ha avuto l'onore e il piacere di incontrare al suo Comune in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia organizzando in collaborazione con Camera Commercio Salerno La Maratona dell'Unità d'Italia del 27 marzo 2011.
Infatti è stato il prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, a dare il via alla terza tappa della maratona dell’unità d’Italia che è partita d’innanzi il Cippo di Pisacane, posto lungo la Statale 517, a poche centinaia di metri dal centro urbano, domenica 27 marzo alle ore 10,00. La terza tappa che ha visto il suo traguardo a Padula, con una lunghezza di circa venti chilometri, attraversando anche il centro abitato di Buonabitacolo per giungere al Sacrario dei Trecento intorno alle ore 12,30. Dopo la partenza dei corridori il Prefetto si è intrattenuto nel comune ai piedi del Monte Cervati, ospite del Sindaco Antonio Peluso e dell’amministrazione civica, per incontrare i cittadini di Sanza e discutere di uno degli eventi maggiormente caratterizzanti del Risorgimento italiano, la Spedizione dei trecento, appunto. Successivamente lo stesso Prefetto, accompagnato dagli amministratori locali ha raggiunto Padula per l’arrivo dei maratoneti nella cittadina che segno la fine della Spedizione di Sapri e dove, a testimonianza, si trova presso la Chiesa dell’Annunziata il Sacrario che ospita le spoglie mortali dei valorosi che il giorno primo luglio del 1857 in un duro scontro a fuoco con i gendarmi borbonici persero la vita. A Sanza, il giorno successivo, la mattina del 2 luglio, gli scampati all’eccidio di Padula si scontrarono con le guardie urbane ed in un conflitto a fuoco persero la vita ventisette valorosi patrioti e tra questi l’eroe Pisacane. Una pagina di storia dolorosa ed importante per il percorso di unificazione nazionale che vide, in quei giorni, protagoniste, loro malgrado, le comunità cilentane. La Maratona a tappe, partita il 17 marzo da San Giovanni a Piro, ha toccato tutti i comuni protagonisti degli eventi risorgimentali salernitani che portarono all’avvento dello Stato Italiano. Dopo la tappa di domenica 27 marzo, il due aprile la tappa Padula-Auletta, passando per Sala Consilina, Atena Lucana, Polla e Caggiano; il 10 aprile ad Eboli la Maratona agonistica a circuito di 10 km “Ebolitaliani”; il 16 aprile sempre ad Eboli con la maratonina non competitiva di 2 km ed una gara di Salto con l’asta. La conclusione il 17 aprile con la tappa Eboli, Battipaglia, Bellizzi, Pontecagnano, Salerno. Una bella manifestazione con un unico filo conduttore: celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia nei comuni del salernitano protagonisti degli eventi risorgimentali. Un giorno memorabile per me in un ricordo intramondabile.