santuario di San Giuseppe
Bella presentazione del santuario di San Giuseppe Vesuviano - Napoli (4'30) (cell. 3403429116).
Venite a visitare il santuario dello Sposo di Maria che si trova alle falde del Vesuvio, tra i due santuari mariani di Pompei e Madonna dell'Arco!
Asti - chiesa di S. Giuseppe e Piazza Cairoli - videomix
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San Giuseppe Marello
San Giuseppe Marello un Santo sociale
di Francesco Bosco
Il nuovo provinciale della Provincia Religiosa dell'Italia del Nord dei Padri Giuseppini, Padre Fiorenzo Cavallaro, ci parla della spiritualità del santo vescovo GIUSEPPE MARELLO e ci porta all'interno nell'area espositiva dedicata al santo, nella Casa Madre dei Padri Giuseppini.
Torino, 26 dicembre 1846 - Savona, 30 maggio 1895
Giuseppe Marello nacque a Torino il 26 dicembre 1846, dove suo padre gestiva un negozio ed era amico di don Giuseppe Cottolengo al quale regalava lenzuola per gli ospiti della «Piccola Casa». A dodici anni andò in pellegrinaggio al Santuario della Misericordia di Savona e qui, nella cripta davanti all'altare di Maria riconobbe la sua vocazione. Fu ordinato sacerdote nel 1868 ad Asti dal vescovo Carlo Savio che lo nominò suo segretario. Diventato vescovo di Acqui nel 1872, partecipò ai lavori del Concilio Vaticano I e si sentì particolarmente felice per la proclamazione di san Giuseppe a patrono della Chiesa universale. A lui si ispirò per gli Oblati di San Giuseppe, congregazione religiosa che sorse nel 1878. Sin dagli inizi del suo sacerdozio aveva intuito i bisogni della gioventù e dei poveri. Ai suoi preti chiedeva di essere «certosini in casa, apostoli fuori». Morì, quasi cinquantenne, a Savona il 30 maggio 1895. È santo dal 2001.
Padre Pio Tv
Emittente televisiva cattolica dei frati cappuccini di San Giovanni Rotondo.
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Asti - chiesa di S.Giuseppe - interno - videomix
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Asti (Piemonte) chiesa di Nostra Signora Portae Paradisi - video + slideshow
La chiesa di Nostra Signora Porta Paradisi, comunemente detta dagli astigiani Madonna del Portone, è una chiesa cattolica, edificata inglobando la porta della cinta muraria dell'antico borgo di San Marco (l'odierno Rione Santa Caterina), sulla quale venne poi costruita la primitiva chiesetta, ora incorporata nel santuario.
Del vecchio tempio non rimane che il piccolo presbiterio, che è stato innestato all'abside del nuovo santuario. Questo è in stile romanico-bizantino, con tre navate e due grandi cappelle delle stesse dimensioni a forma del coro, a crociera latina. Il braccio trasversale misura 35,25 metri. La cupola si innalza a 41 metri dal pavimento, sormontata dal cupolino alto 4,5 metri, su cui poggia la statua di 3 metri della Vergine, opera del bolognese Milani.
Nel 2002, in occasione del centenario della nascita del nuovo santuario, è stata abbellita la facciata con mosaici e statue che raffigurano i Santi della tradizione astigiana.
La cripta, costruita nel 1930, serve per le celebrazioni liturgiche invernali; caratteristiche sono due cappelle-diorama che raffigurano la Natività e la Sepoltura di Cristo, con statue in legno a grandezza naturale.
Giungendo al santuario dalla via posteriore, si percorre ancora un tratto della vecchia strada che attraversava l'antica Porta alla città. Questa strada, ormai trasformata in un'ampia gradinata, presenta a metà l'immagine votiva di un Ecce Homo. Di fronte, una volgare pietra incastonata nel muro. Narra la leggenda che il sasso, scagliato da un blasfemo contro l'immagine sacra, sia stato respinto dalla stessa e conficcatosi dov'è tuttora. La strada prosegue passando sotto i resti della Porta, posteriormente alla chiesa, per giungere in un parco in cui è ricostruita a grandezza naturale la grotta di Lourdes.
Places to see in ( Asti - Italy ) Collegiata di San Secondo
Places to see in ( Asti - Italy ) Collegiata di San Secondo
The Collegiate Church of San Secondo is a basilica catholic among the oldest of Asti . With the adjacent town hall and overlooking the square of the same name, is the heart of the city. Dedicated to San Secondo , patron of the city, according to tradition, it arose on the site of his martyrdom and burial. The precise epoch of its foundation is not known, the oldest document mentioning the church is of 1 August 880 and deals with a placito in which Baterico viscount astense in the period of the Supponides mentions some properties of the church.
In another of the 940s, the church became a parish at the beginning of the century, it was extra muros , that is, outside the concentric city as it was used as a cemetery church. After the incursions of the barbarians in the ninth and tenth centuries the body of San Secondo was moved to the cathedral inside the city. There are no certain documents of this displacement, but in some documents of 880 , the cathedral is named as Santa Maria Assunta and San Secondo.
According to the Incisa , the translation took place under the episcopate of Bruningo , even if there are no certain documents of the matter; it is certainly thanks to this bishop, who lived in the tenth century , that the first works of enlarging the church were carried out, thus transforming the factory into the third nerve center of the city, together with the fortified bishop's residence, the Castelvecchio and the Cathedral of Santa Maria Assunta .
Since the 11th century , the Collegiata del Santo has been in the forefront of Asti's policy, in this sense, no bishop power managed to deprive it of autonomy, becoming over the centuries the melting pot of the common forces and aspirations, but also an important area of exchanges and economic activities, worthy of the title of San Secondo de mercato.
The pre-Romanesque structure of the church can not be rebuilt, except for the presence of the crypt; the oldest part dates back to the 6th / 7th century , consisting of four small columns surmounted by Corinthian imitation capitals with a double row of leaves. Two side walls and two wrought iron gates delimit the cella confessionis, inside which there is a sixteenth-century reliquary , in silver, containing the bones of the martyr from Asti.
According to a typically high-medieval process, the presence of relics in a church increased or shifted the pole of political, demographic, commercial attractiveness, close to the same church; it is thought that this contributed to the settlement of the Longobard ducal court , mentioned in a document of 940. The church has a longitudinal plan, divided into three irregular naves, of which the central is the largest. The central nave ends with a pentagonal apse . The left aisle ends with a flat apse, while the right is circular. The facade, with the typical Roman setting gabled divided into three parts, has at its center a rosette in brick with elements Renaissance . The side doors are from the sixteenth century, the central door is eighteenth-century.
( Asti - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Asti . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Asti - Italy
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Basilica di San Giuseppe al Trionfale Roma Italia
Pertenece a la Congregación Siervos de la Caridad, Obra de Don Guanella, en Roma.
P. Joseph Pasia, OSJ Prima Messa
Prima Messa di don Joseph Pasia, osj
23 settembre 2007
Santuario di San Giuseppe, Asti, Italia
Notizie del Giorno Asti 31 Gennaio
-Asti: l'intensa nevicata ha colpito soprattutto il nord e il sud della provincia.
-Costigliole d'Asti: autobotte finisce fuori strada per la neve.
-Castelnuovo Don Bosco: al Santuario dei Becchi la celebrazione in onore di San Giuseppe Cafasso. Le immagini e le interviste.
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Restauro del maestoso organo a canne del Santuario di San Giuseppe
Restauro del maestoso organo del Santuario di San Giuseppe in Sant'Agnello di Sorrento (oltre 2500 canne). Il Priore, Franco De Angelis, unitamente all'amministrazione della Confraternita ed al responsabele diocesano, Padre Angelo Castellano, commissionano il Restauro alla ditta Bevilacqua dell'Aquila nel Marzo 2006. L'inaugurazione si effettuerà il 21 giugno 2007. sangiuseppe.net
Mostra s. Giuseppe Cafasso
Mostra al Santuario (2010-2011) per i 150 anni dalla morte e i 200 anni dalla nascita di questo grande santo prete torinese, iniziatore della grande schiera dei santi sociali. Dopo di lui don Bosco, il Cottolengo, Giuseppe Murialdo, ecc.
04/11/2017 - L'ESORCISTA DI SAN GIUSEPPE RICHIAMA CENTINAIA DI FEDELI
IL NOTIZIARIO (sabato 4 novembre 2017) - E il momento certamente di maggior impatto quello che stamane è accaduto durante una celebrazione religosa a San Giuseppe della Chiusa – Ricmanje.
Forse una manifestazione del maligno, forse una esternazione violenta provocata dalle parole di padre Rosario Palic, il sacerdote francescano arrivato da Zagabria e che da quattro anni è parroco della frazione carsica.
Sono tranquille fino a poco prima le due fedeli, nessun segno potrebbe far presagire quanto sta per accadere. Ma quando il sacerdote inizia a benedire i presenti con l’acqua santa, ecco che qualcosa in loro si scatena. L’episodio dura per un po' di minuti, dopodichè le due donne si calmano.
Va detto che padre Rosario non appare preoccupato, probabilmente è abituato a scene come questa.
Il sacerdote infatti, assieme a tre confratelli, rappresenta quella che potremmo definire la task force della diocesi, nominata dal Vescovo Giampaolo Crepaldi, dèdita a compiere gli esorcismi.
Nella chiesa di San Giuseppe c’è tanta gente, almeno 250 pellegrini arrivati in pulmann da slovenia e croazia che trascorrono l’intera giornata pregando, cantando e ascoltando le parole del religioso. Una presenza che ormai si ripete con frequenza settimanale e che alla lunga potrebbe creare problemi di natura logistica per una zona che almeno per ora non è attrezzata ad accogliere e ospitare una gran massa di persone.
Certo è che la fama di Padre Rosario, ormai noto come don Rozo, cresce e si espande sempre di più, iniziando a richiamare fedeli anche dall’Italia.
Un ruolo sprituale non nuovo per la località, in quanto nel 1749 l’allora chiesetta di San Giorgio fu protagonista di un episodio legato a una lampada votiva che si accendeva ripetutamente da sola. A causa di questo che all’epoca fu definito un miracolo la chiesa fu eretta al rango di santuario e dedicata a San Giuseppe.
E oggi, anche se con presupposti e modalità diverse, l’attrattività spirituale del luogo potrebbe conoscere una nuova popolarità
Asti - chiesa di San Secondo - interno - videomix
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Restauro e risanamento conservativo della Chiesa Ex Confraternita di San Rocco in Asti
ASTI COLLEGIATA DI SAN SECONDO CONCELEBRAZIONE FESTA PATRONALE DI SAN SECONDO 02/05/2017
S. Messa celebrata dal Cardinale Severino Poletto arcivescovo emerito di Torino e concelebrata da Calogero Marino vescovo di Savona_Noli, Francesco Ravinale vescovo di Asti, Tomè Makhweliha arcivescovo emerito di Nampula (Mozambico) e da molti sacerdoti della diocesi di Asti nella ricorrenza della festa patronale di S. Secondo (alcuni momenti dell' omelia del Card. Severino Poletto)
Sacro Monte di Crea (Monferrato, Asti) (UNESCO) Cappella X - NATIVITÀ DI GESÙ - slideshow
Già Sogno di san Giuseppe
Terzo Mistero gaudioso
Mentre [Maria e Giuseppe] si trovavano [a Betlemme], per Maria giunse il tempo di partorire e diede alla luce il suo figlio primogenito. Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia… In quella stessa regione si trovavano dei pastori che vegliavano all'aperto e di notte facevano la guardia al gregge. L'angelo del Signore si presentò… e disse loro: «…Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un salvatore, che è il Messia Signore…». Subito si unì all'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio così: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama»… I pastori andarono dunque in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia.
Luca 2,6ss
La cappella, situata sul percorso che ascende verso il monte ed eretta nel 1606, in origine era dedicata al Sogno di San Giuseppe ed era composta di tre statue: la Vergine seduta intenta ai lavori domestici e l’angelo nell’atto di parlare con Giuseppe sprofondato in un sonno inquieto. Alle pareti era raffigurata la scala di Giacobbe.
A partire dal 1862 – e rispondendo alla nuova strutturazione dell’insieme della “Via Sacra” voluta dal vescovo Nazari di Calabiana –, la cappella venne dedicata al “mistero” della Natività di Gesù con una nuova sistemazione e statue eseguite dal Giuseppe Latini. Nel 1888 la scena venne ulteriormente modificata dal Canonico Giuseppe Bussi, con l’eliminazione della capanna e l’apertura di una grotta nella roccia, e con l’aggiunta di statue dei Antonio Brilla e, successivamente del De Dei e di Guido Capra.
L’edificio, a pianta rettangolare, presenta un’abside semicircolare nella quale è inserita la scena della nascita di Gesù, secondo uno schema che ritroviamo nei presepi più tradizionali. Nella grotta trovano posto Giuseppe, Maria e Gesù in braccio alla madre, l’asino e il bue (assenti, però, nel testo biblico). Avvertiti dagli angeli, i pastori (tra cui in primo piano una solida pastora con cesto di provviste sulla testa), arrivano con bambini e pecore, porgono il loro saluto e offrono al neonato bambino doni di vario genere, tra cui l’immancabile cesto di uova. Sopra di loro gli angeli, con trombe e festoni, annunciano il lieto evento. Sullo sfondo è raffigurata la città di Betlemme.
Professione perpetua
Professione perpetua di fr. Aldrich Gamboa Osj e di fr. Gilbert Aboyo Hervias Osj, Asti santuario di San Giuseppe, Easter, Pasqua 5 aprile 2015
Vercelli (Piemonte) Chiesa di San Giuliano - videomix
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Asti Collegiata di San Secondo 7 febbraio 2019
Todocco S E Francesco Gavinale parte I
Visita pastorale e celebrazione S. Messa al santuario Todocco di S.E. Francesco Guido Ravinale Vescovo diocesi Asti