MTB Bergamo - discesa da Santuario Madonna della Neve in S. Gregorio Predore (BG) Italy
Descrizione:passando dalla strada che da Sarnico costeggiando la sponda Bergamasca del lago d'Iseo giunge a Lovere non si può non visitare questa chiesa e ammirare il panorama da lassù.
Sospeso tra cielo e terra: il Santuario della Madonna della Corona, una meraviglia tutta italiana
Il Santuario della Madonna della Corona è situato a Spiazzi, sul confine fra Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo in provincia di Verona, in un incavo scavato nel monte Baldo. Sospeso tra cielo e terra, a 774 metri sul livello del mare, è a strapiombo sulla valle dell’Adige. Meta di pellegrinaggio e luogo di silenzio e di meditazione, è l’ideale per chi cerca un momento di serenità interiore e al tempo stesso desidera godere dello spettacolo della natura.
Fonte video:
Sentiero della Speranza-Madonna della Corona
il sentiero dei pellegrini
che porta al santuario
Santuario Madonna della Corona
This video is about Santurio Madonna della Corona
«Lo sviluppo del territorio di Adro e la tutela del Santuario nel paesaggio della Franciacorta»
Un convegno per riflettere e analizzare la situazione del territorio a fronte del nuovo Pgt quello di sabato 23 giugno 2012 all'Istituto Madonna della Neve in via Nigoline 36. «Lo sviluppo del territorio di Adro e la tutela del santuario nel paesaggio della Franciacorta» è il titolo dell'incontro organizzato dall'associazione «Terre di Lombardia» in collaborazione con l'Istituto scolastico Madonna della Neve e il Comitato 1519, in cui si parlerà principalmente della tangenziale contenuta nel Pgt - in fase di approvazione - prevista nella campagna intorno al santuario della Madonna della Neve.
A intervenire Anna Rivadossi, presidente dell'associazione «Terre di Lombardia», Gian Luigi Zanetti, presidente del comitato spontaneo, Danilo Oscar Lancini, sindaco di Adro e Alessandro Gatti, presidente dell'associazione Monte alto.
Un argomento importante, quello della tangenziale, che ha portato nelle scorse settimane alla creazione del Comitato 1519 - data che rievoca quella dell'apparizione della Madonna - che ad oggi ha già raccolto oltre 1500 firme e proseguirà fino a domenica 24. L'obiettivo, come spiegato dal presidente Zanetti, «è quello di presentare lunedì mattina in Comune un'osservazione al Pgt contro la realizzazione della tangenziale con cui «chiedere di tutelare l'area verde delimitata ad ovest da via Nigoline, a sud dall'abitato di Torbiato, ad est dalla strada provinciale Iseo-Rovato e a nord dal confine con il comune di Corte Franca, sottoponendola a vincolo specifico di non edificabilitàanche per l'imprenditore agricolo quale Ambito di tutela del Santuario della Madonna della Neve».
Lo stesso principio muove anche l'associazione Terre di Lombardia, il cui presidente Rivadossi si dichiara convinta che «il sindaco avrà la sensibilità di capire la situazione e cercherà delle soluzioni nel rispetto di un territorio pregiato e di grande importanza storica, che non ha bisogno di un'altra strada».
È un appello «morale» quello lanciato invece da padre Gino Toppan, direttore dell'istituto scolastico, dai Carmelitani e da tutti i sacerdoti di Adro e Torbiato che, con una lettera indirizzata a Regione, Provincia e Comune chiedono che venga rivolta l'attenzione alla «connotazione educativa e religiosa di questo spazio. Una vocazione secolare che non è bene di pochi privilegiati ma patrimonio comune, apprezzato e fruito da migliaia di persone».
Un luogo in cui oggi circolano quasi duemila studenti tra scuola statale e paritaria, e che verrebbero soffocati e chiusi dalla nuova infrastruttura - con la realizzazione della tangenziale anche un'area di 5 ettari di terreno diventerebbe luogo deputato a un «Progetto del centro specializzato sulla viticoltura» e ad «Aree a servizio da potenziare» - che risponde «non tanto a un bisogno quanto a un progetto», come affermato da padre Gino Toppan.
La voce di Gian Francesco Tomasoni, assessore provinciale all'Agricoltura, si risolve nel suo impegno perché «venga tutelato il territorio, che non ha bisogno di altre strade né di altre aree edificabili».
Lago Moro visto dal santuario della Madonna della Neve di Anfurro (BS) - Drone Cheerson CX-20
lago Moro (lac de la cüna in dialetto camuno) è un piccolo lago alpino della Val Camonica, attualmente diviso tra i comuni di Darfo Boario Terme e Angolo Terme. Fino al 1959 il lago rientrava interamente nei confini territoriali del comune di Angolo Terme. Tipico laghetto alpino, è circondato da boschi e monti. Lago Moro visto dal santuario della Madonna della Neve di Anfurro (BS) - Drone Cheerson CX-20 - GoPro hero 3 white
GANDIZZANO.flv
Santuario della Beata Vergine Maria o della Madonna della Neve di Gandizzano -- Sale Marasino -- Brescia
La chiesa attualmente ha un aspetto neoclassico. Al suo interno spicca un polittico ligneo nel quale trovano posto le statue di S. Giovanni Battista e di S. Rocco ed al centro la Vergine Mater Misericordiae. Tutto l'apparato ligneo è opera di Giuseppe Bulgarini (XVII sec.). Si tratta di una statua molto particolare, in quanto è l'unica, nella zona, a raffigurare la Madonna in dolce attesa.Un pregevole ciclo pittorico raffigurante la Passione di Cristo, datato 1539, che occupa la controfacciata e parte della parete sud della navata (ne restano alcuni tratti)
Santuario San Gregorio, Predore (Bergamo)
Sorvolo nell'area di San Gregorio,edificato nel XV secolo, raggiungibile salendo una ripida scalinata di 288 gradini, godendo però di una delle migliori visuali sul lago.
L'Area Sacra della Pieve di S. Andrea a Iseo (BS)
Fuori dal clangore della stupenda cittadina lacustre, a pochi passi dal centro commerciale di Iseo ma quasi discosto dal resto, si trova l'antico complesso vescovile paleocristiano fondato nel V-VI secolo, su un'area romana. Modificato nei secoli, il nucleo si compone della Pieve di S. Andrea, con la caratteristica e monumentale tour-porche, dell'antico Battistero di San Giovanni (irriconoscibile perchè trasformato in chiesa settecentesca) e dalla piccola chiesa di San Silvestro. Quest'ultima, chiusa per decenni, ha rivelato la presenza di un interessante ciclo a tema Danza macabra nel semiciclo absidale interno.
NOSSO DOMINGO | PASSEIO EM MONTE ISOLA | KESIA SILVA | VIDA NA ITALIA
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Santuario di Sant'Euseo - Serravalle Sesia (VC)
È venerato come protettore dei calzolai, il primo a parlare di lui è lo storico di Vercelli, Vercellino Bellini, che visse perlomeno tre secoli dopo il santo, le sue notizie si fondarono su tradizioni orali e su qualche documento esistente ma poi andato distrutto in un incendio.
Il culto che s. Euseo ha sempre goduto è la prova più lampante della sua esistenza, egli sarebbe vissuto nel secolo XIII o nel XIV, nella zona di Serravalle - Sesia, in provincia di Vercelli, facendo il calzolaio.
E così è stato sempre rappresentato, nell’atto di aggiustare le scarpe, in pitture precedenti il secolo XVII, esistenti in varie chiese della regione; queste pitture insieme con gli ex-voto e la partecipazione del popolo, costituivano una chiara testimonianza della sua santità, che è evidente riguarda la sua vita eremitica e penitente, non il mestiere professato.
Si ebbe un miracolo che rivelò a tutti la santa vita di Euseo, era l’ultimo giorno di carnevale, di un anno imprecisato, quando alcune persone mascherate, passando vicino al suo romito, si accorsero che sopra il tugurio erano fioriti tre gigli; giacché si era d’inverno, la cosa suscitò la meraviglia dei presenti, i quali si avvicinarono, trovando il corpo del pio eremita da poco morto.
Il fatto suscitò commozione fra gli abitanti della zona, che provvidero alla sua sepoltura sullo stesso posto, erigendo da quasi subito una chiesa. Con il passare del tempo, vista l’affluenza dei fedeli e la loro devozione, questa chiesa fu ampliata e altre ne sorsero a lui dedicate nei paesi dei dintorni.
La sua festa si celebrava l’ultimo giorno di carnevale, fu fissata poi al 15 febbraio.
Santuario Madonna della Villa in Sant'Egidio (PG)
Una breve e semplice visita guidata all'interno del santuario processionale intitolato alla Madonna della Villa, probabilmente costruito verso la metà del 1300 per onorare un'immagine della Madonna in trono con il Bambino attribuita alla scuola del Lorenzetti, pittore toscano vissuto tra il 1280 circa e il 1348; durante la sua vita lavorò per alcuni anni alla realizzazione degli affreschi della chiesa inferiore di S. Francesco ad Assisi e fu probabilmente in questo periodo che venne realizzata l'immagine che qui osserviamo.
Cerchiamo amichevolmente di dare un nome alle numerose figure di santi che, già dalla fine del 1400, avevano ormai ricoperto quasi tutte le pareti interne del santuario. I numerosi affreschi che adornano le pareti sono evidentemente votivi, cioè fatti fare dai fedeli che si rivolgevano alla Vergine o ai santi per avere delle grazie o per ringraziare dei benefici ricevuti. Il fatto di essere votivi fa sì che siano stati realizzati in epoche diverse: si va dai più antichi, che risalgono alla seconda metà del '300, ai più recenti e raffinati, che sono da collocare alla fine del '400. Questa diversità di epoca è evidente anche dal fatto che gli affreschi, opera di più pittori di scuola umbra, non facendo parte di un unico progetto, non sono stati dipinti su piani paralleli tanto che, a volte, addirittura di sovrappongono.
Sul tetto a capanna si innalza per circa due metri un campanile a vela, realizzato con mattoni all'inizio del '900, in cui venne posta una piccola campana risalente al XVII secolo.
Il monte Redentore e la chiesa nella roccia di San Michele (Italia)
Un percorso naturalistico adatto a tutti, ma che vi stupirà per i bellissimi scorci sul golfo di Gaeta e la natura incontaminata
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Mezzoldo - Val Terzera - Madonna delle Nevi
Paese di partenza di questo impegnativo, ma piacevole e divertente percorso è Mezzoldo (mt. 886), situato sulla strada che porta al Passo San Marco a mt. 1985, valico che collega, nei mesi estivi, la Valle Brembana alla Valtellina.
Collegamento al percorso:
Se vuoi salire in sella a grandi emozioni che corrono sui sentieri della Val Brembana, visita il sito:
Bergamo. Lago Moro. Foppolo. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, del Lago Moro nel comune di Foppolo in provincia di Bergamo. Italy.
Luoghi Visitati.
Percorso in direzione del Laghetto Alpino situato in alta Valle Brembana una altitudine 2235 m. con Vista del Ristoro Montebello di Foppolo lungo il percorso.
Ringrazio della Visualizzazione.
Monte Isola
Monte isola
Si va così,
lentamente,
tra ulivi e ulivi tra luci di lago e pezzi di cielo,
persi, da quella calma che tocca il cuore.
Ricordo di dolcezze e armonie,
ricordo di un'altra vita,
quel braccio di lago basta a frenare ogni ritmo troppo violento.
Isola, piena di seduzione,
dove lo scorrere del tempo è lento e chiaro.
Sotto le pupille passano frammenti sparsi di sere d'estate,
la fantasia galoppava inseguendo immagini suggestive...
perché Monte Isola è il rifugio dei sogni.
ELISA
Monte Isola, premiata come miglior Borgo d'Italia nell' anno 2007, oltre ad essere l'sola di lago più grande d'Europa è un luogo magico che gode, pur trovandosi circondata dalle montagne bresciane, di uno splendido microclima che la rende simile alla riviera ligure. Ulivi, viti, oleandri e altre specie floreali, caratterizzano questo luogo. La cordialità degli abitanti e l'assenza quasi totale di auto la rendono unica.
Raggiungibile in cinque minuti di battello è meta ideale per passeggiate in bicicletta o a piedi lungo i sentieri che conducono lungo le rive alla ricerca di tranquille spiaggette o verso l'alto dove è situato un Santuario dedicato alla Madonna dela Ceriola.
Per chi ama la cucina, nei vari ristoranti che si trovano sull'isola è possibile degustare piatti a base di pesce fresco pescato nel lago dai pescatori locali.
Ringraziamo il Signor Paolo, unico tassista e titolare dell'albergo Bellavista, per la gentilezza e disponibilità dimostrataci nell'indicarci i luoghi migliori da visitare.
In Volo su Santuario Abbazia di Montevergine
h
Lago Moro - Capo di Lago
Acqua di pece,
e dal verde un pesce
sale: Co de Lac.
(P.S.D.)
Baldassarre Galuppi Sonata in Do maggiore I tempo (A.Casari 2010)
Galuppi Baldassarre. sonata in Do Maggiore I tempo.
Esecuzione sull'organo Serassi 1773 del santuario della Madonna della Neve a Iseo.
Le foto del video sono tratte dalla Festa a Palazzo Capello al ponte dei Greci, Venezia, febbraio 2010
Madonna della Corona - Il ''Sentiero dei Pellegrini''
2.5km 600D+ 1500scalini... Video che ripercorre passo-passo nei suoi scorci più belli la suggestiva salita del ''Sentiero dei Pellegrini'' al famoso santuario della ''Madonna della Corona'' incavato nella parete rocciosa del M.Baldo
Lo storico Sentiero dei Pellegrini (o sentiero della Speranza) che dal fondo della Val d'Adige, in località Brentino, sale al Santuario della Madonna della Corona è uno degli itinerari più belli e frequentati del veronese, sia per gli aspetti paesaggistici e le valenze culturali e sia quale vera e propria Via Crucis di fede. Se il Santuario è indubbiamente uno dei più suggestivi ed il più ardito d'Italia, il sentiero storico non è da meno e permette di raggiungere la Basilica nel modo migliore.
Da Brentino si sale la caratteristica scala selciata, poco dopo il sentiero s'inoltra nella boscaglia e più oltre si trova la croce di cemento che domina la valle e la prima stazione della Via Crucis. Dopo alcuni tornanti il sentiero dirige decisamente verso l'interno del grande vajo e diventa via via più aereo e panoramico, con affascinanti visioni sui grandiosi paretoni rocciosi e l'orrido fondo della gola.
A metà percorso, quando uno scorcio permette di vedere alto il Santuario, la traccia aggredisce decisamente il verticale e repulsivo paretone del monte Cimo.
Sembra non vi siano passaggi praticabili. Ed invece un'arditissima scalinata, completamente scavata sulla roccia, incide il verticale paretone e sale a zig zag, cambiando direzione in una suggestiva grotta, nicchia per un piccolo Santuario.
Un ponte a due campate di pietra getta un passaggio sul burrone e si appoggia alla verticale parete sotto il Santuario che si raggiunge tramite una incredibile scalinata completamente scavata nella roccia. Il seicentesco ponte è chiamato 'Ponte del Tiglio' per il fatto che fino ad allora il passaggio si affrontava cavalcando un albero di tiglio cresciuto di traverso causa un grosso masso.
Quest'ultimo tratto era il percorso originario anche per i pellegrini provenienti dal soprastante paese di Spiazzi prima della costruzione, del 1922, della galleria che permette un facile accesso dal piazzale dove arrivano i bus-navetta.
il sentiero
Difficoltà: facile e percorribile da tutti, tuttavia si tenga presente che è una vera escursione alpina e come tale va affrontata in maniera adeguata. Sconsigliabile in inverno, per neve e tratti ghiacciati che potrebbero essere pericolosissimi. Quasi tutto l'itinerario è sul versante nord.
Tempo di percorrenza: circa due ore per la salita ed un'ora e trenta per la discesa, ma con un buon passo si può salire in poco più di un'ora come nel mio caso
Dislivello: circa 600 metri, superati anche grazie ad oltre 1500 gradini.
Caratteristiche: continua alternanza tra gradinate, gradini scolpiti nella roccia, gradini selciati e tratti di sentiero. A tratti la salita è abbastanza ripida. Tratti più suggestivi a metà percorso con le scale scolpite sul verticale fianco del monte Cimo e la lunga scalinata finale tra il Ponte del Tiglio ed il Santuario, con i caratteristici sette capitelli che richiamano i Sette Dolori di Maria.
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