Santuario di Santa Maria di Piazza - Busto Arsizio
Busto Arsizio - maggio 2017
Il santuario di Santa Maria di piazza compie cinquecento anni
Busto Arsizio SANTUARIO DI S. MARIA DI PIAZZA (Beata Vergine dell'Aiuto)
Il santuario di Santa Maria di Piazza (detto anche santuario della Beata Vergine dell'Aiuto) è situato nel centro storico di Busto Arsizio, dove sorgeva una precedente chiesa dedicata alla Madonna, che a sua volta aveva sostituito una cappella risalente all'epoca della cristianizzazione. Questo splendido santuario mariano fu costruito rapidamente tra il 1515 e il 1522.
Due nomi compaiono nei documenti che trattano la costruzione del tempio: quello di Antonio da Lonate (autore del modello per il duomo di Vigevano) e quello di magistro Tomaxio ingeniero, probabilmente Tommaso Rodari, il noto scultore e architetto attivo nel duomo di Como, allievo di Giovanni Antonio Amadeo. Il primo avrebbe impostato la pianta centrale, per la quale si è ipotizzata l'esistenza di un disegno bramantesco, Bramanti secutus exemplar; il secondo avrebbe eseguito i due portali a ovest e a sud, e forse l'elegante loggiato nel tamburo sotto la cupola simile al tiburio del santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno, attribuito all'Amadeo.
Internamente, la parte bassa, quadrata, che è tagliata negli angoli da archi diagonali formanti nicchie e cuffie, rimanda ai numerosi studi di chiese a pianta centrale compiuti da Leonardo mentre il tamburo ottagonale con una ghiera di nicchie (la corona dei 12 santi) e le otto unghie della volta di copertura riecheggiano gli esempi di Santa Maria Incoronata di Canepanova a Pavia e dell'Incoronata a Lodi e di Santa Maria della Croce a Crema).
All'esterno, il rigoroso volume cubico scandito da lesene è sormontato da un tiburio con gugliotti e lanterna che interpreta in forme più leggere ed eleganti la tipologia della tradizione lombarda (come già nel non lontano santuario di Saronno).
All'interno si possono ammirare opere di scultura e dipinti di Gaudenzio Ferrari (come l'Ultima cena, nell'altare di destra), Bernardino Luini ed una copia della perduta Madonna delle Vittorie di Giovan Paolo Lomazzo. La cupola fu affrescata nel 1531 da Giovan Pietro Crespi, nonno di Giovan Battista Crespi detto Il Cerano.
Del santuario di Santa Maria esiste una copia esatta, ma più piccola, a Crespi d'Adda, paese annoverato tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO. Della statua della Madonna esiste una copia esatta in Uruguay a Montevideo, nella chiesa del quartiere popolare del Cerro.
Il campanile in mattoni risale al 1584. Tra il 1886 e il 1889 fu innalzato dall'architetto Carlo Maciachini, che fece lo fece rivestire di pietra chiara.
Dipinto tra il 1539 e il 1540 da Gaudenzio Ferrari, il grande POLITTICO DELL'ASSUNTA fu offerto nel 1541 al santuario da Donato Prandoni, consigliere della comunità bustese. Originariamente esso fu collocato sulla parete di fondo del presbiterio, dove copriva un oculo, per poi essere trasferito nella posizione odierna (sulla parete settentrionale) in occasione dei lavori di restauro compiuti tra il 1939 e il 1943.
Il polittico è dominato dal Padre Eterno, raffigurato con le braccia aperte per accogliere Maria, portata in cielo da angeli che accompagnano il nimbo su cui siede e la incoronano regina.
Negli scomparti laterali vi sono i santi maggiormente venerati in quel tempo a Busto Arsizio. A sinistra si trovano le immagini di san Giovanni Battista con l'Agnus Dei e di san Gerolamo, titolare del convento femminile che sorgeva presso la chiesa di San Giovanni Battista; a destra vi sono invece san Michele Arcangelo che alza la spada contro il demonio e san Francesco d'Assisi. La ricca cornice dorata appoggia le quattro colonne, fasciate di rami e di foglie, su una predella con dipinti ed è divisa in tre parti da due piedritti: a sinistra è raffigurata la natività di Maria, al centro la presentazione al tempio e lo sposalizio, a destra si vede invece la Sacra Famiglia.
La statua in legno policromo della MADONNA DELL'AIUTO è collocata sopra l'altare al centro dello spazio dell'abside. Il simulacro, risalente al 1602, è opera di Fabrizio De Magistris. La statua, che venne incoronata nel 1895 dal beato cardinale Andrea Ferrari, è protetta da una teca affiancata da due angeli marmorei cinquecenteschi. La simmetria e centralità della figura di Maria (sottolineata dai torciglioni della cattedra) evidenziano il dinamismo asimmetrico del Bimbo, che è messo di lato, come scivolante sul ginocchio della Madre. È dunque evidente lo stacco tra la ieraticità dell'immagine della Madonna e quella del Bambino che sembra venire incontro all'astante. In questa particolarità, l'opera del De Magistris costituisce una innovazione rispetto all'iconicità tradizionale.
Gaudenzio Ferrari POLITTICO DELL'ASSUNTA santuario di Santa Maria di Piazza - Busto Arsizio
Dipinto tra il 1539 e il 1540 da Gaudenzio Ferrari, il grande POLITTICO DELL'ASSUNTA fu offerto nel 1541 al santuario da Donato Prandoni, consigliere della comunità bustese. Originariamente esso fu collocato sulla parete di fondo del presbiterio, dove copriva un oculo, per poi essere trasferito nella posizione odierna (sulla parete settentrionale) in occasione dei lavori di restauro compiuti tra il 1939 e il 1943.
Il polittico è dominato dal Padre Eterno, raffigurato con le braccia aperte per accogliere Maria, portata in cielo da angeli che accompagnano il nimbo su cui siede e la incoronano regina.
Negli scomparti laterali vi sono i santi maggiormente venerati in quel tempo a Busto Arsizio. A sinistra si trovano le immagini di san Giovanni Battista con l'Agnus Dei e di san Gerolamo, titolare del convento femminile che sorgeva presso la chiesa di San Giovanni Battista; a destra vi sono invece san Michele Arcangelo che alza la spada contro il demonio e san Francesco d'Assisi. La ricca cornice dorata appoggia le quattro colonne, fasciate di rami e di foglie, su una predella con dipinti ed è divisa in tre parti da due piedritti: a sinistra è raffigurata la natività di Maria, al centro la presentazione al tempio e lo sposalizio, a destra si vede invece la Sacra Famiglia.
Le campane di Busto Arsizio (VA) - Santuario di S. Maria di Piazza
Busto Arsizio (VA)
Santuario di S. Maria di Piazza
Concerto di 8 campane in Mi♭³
Fratelli Barigozzi - Milano 1889
Do⁴, Re⁴ e Mi♭⁴ agg. ??
Distesa delle 5 campane maggiori per la S. Messa Festiva delle ore 11:00 nella Solennità della Domenica delle Palme. Ore 10:50.
Il Santuario di Santa Maria di Piazza è il santuario della città, nel quale si venera la Madonna dell'Aiuto, rappresentata con la mano atteggiata a proteggere la popolazione di Busto dai pericoli incombenti: guerre, epidemie, in passato anche fame. La costruzione della chiesa iniziò nel 1517. Tra i committenti un ruolo di spicco viene riconosciuto alla Scuola dei Poveri, un consorzio di laici ordinariamente dediti per statuto alla assistenza dei poveri e dei malati, che si insediò presso la stessa chiesa di Santa Maria, nel cuore del borgo.
Secondo gli studi più recenti, l'architetto è Antonio da Lonate, esecutore - come vuole la tradizione - di un progetto di Donato Bramante. Antonio realizzò le volumetrie geometriche della chiesa con le sue lesene e con le modanature in cotto e pietra: i due prismi, a base quadrata l'inferiore, a base ottagonale il superiore, la cupola interna a spicchi con le nicchie del tamburo. Intorno al 1520 intervenne però un altro architetto, Tommaso Rodari, nativo di Maroggia sul Lago di Lugano, apportando elementi di grande eleganza: i portali, la loggetta del tiburio, i gugliotti, la cupola a doppia curvatura. Seguì, fino al 1542, la decorazione pittorica, raffinata e colta, che vide impegnati Giovan Pietro e Raffaele Crespi, di ascendenza se non di origine bustese, i piemontesi Giovan Battista Della Cerva e Gaudenzio Ferrari, autore quest'ultimo, con la collaborazione di aiuti, del polittico dell'Assunta che diede il titolo alla chiesa, polittico oggi collocato sulla parete nord ma fino al 1940 nell'abside.
Le 32 statue scolpite nel legno da Fabrizio de Magistris e dipinte a biacca, furono collocate nelle nicchie nell'anno 1602. Questo santuario di Busto, già riconosciuto `formoso cioé magnifico nel Cinquecento e zoiello d'Italia nel Seicento, è un esempio nobilissimo di arte.
Una pianta della chiesa dell'anno 1580 circa presenta, oltre all'altare principale, cinque altari minori, in seguito ridotti a due. Lungo i secoli qualche porta è stata prima murata e poi ripristinata. Una balaustrata di legno, poi di pietra, proteggeva nel Cinque e Seicento la chiesa dalla piazza, sempre troppo affollata di gente e di bestie durante il mercato settimanale del venerdì. Per rimediare ai danni delle infiltrazioni d'acqua, si sono operati restauri nel Sei e Settecento, sono poi seguiti interventi più complessi negli anni 1874-86, 1939-43, 1983-85 e, riservati alla ornamentazione pittorica, nel 1988-89. Durante il restauro del 1940 sono venute alla luce le fondazioni del sacello altomedievale e quelle della chiesa con tre absidi, ricostruita presumibilmente nel secolo XIII, ed anche la prima pietra del santuario attuale con incisa la data 1517. Il campanile in mattoni è del 1584, sostitutivo di una torre civica medievale crollata; ma la parte alta, rivestita di pietra chiara, fu aggiunta dall'architetto Carlo Maciachini negli anni 1886-89, quando chiesa e campanile vennero isolati dalle costruzioni che ad essi si erano via via abbarbicate come edera. A pochissimi metri dal campanile sta l'oratorio di Sant'Antonio abate; Pietro Giavini lo ha raffigurato insieme al santuario.
Il Santuario ha ispirato la costruzione della Chiesa del Ss. Nome di Maria di Crespi d'Adda (Capriate San Gervasio, BG) perchè la famiglia Crespi, fondatrice dell'omonimo villaggio, era affezionata a questa chiesa e ha voluto riprodurla nel proprio villaggio. L'unica grande differenza, oltre ad alcuni elementi decorativi assenti nella chiesa di Crespi, è l'assenza del campanile.
Best Attractions and Places to See in Busto Arsizio, Italy
Busto Arsizio Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Busto Arsizio. We have sorted Tourist Attractions in Busto Arsizio for You. Discover Busto Arsizio as per the Traveller
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List of Best Things to do in Busto Arsizio, Italy
Santuario Santa Maria di Piazza
Chiesa di San Giovanni Battista
Museo Fratelli Cozzi Alfa Romeo
Parco Alto Milanese
Pista Ciclopedonale del lago di Comabbio
Chiesa Di San Michele Arcangelo
Teatro Sociale Busto Arsizio
Piazza San Giovanni
Byra - Showroom
Museo Del Tessile E Della Tradizione Industriale
Presepe in Piazza Santa Maria a Busto Arsizio
Il presepe allestito da quelli del '37 in Piazza Santa maria a Busto
14 maggio 2017 Busto Arsizio in festa con il card. Scola per i 500 anni del Santuario
14 maggio
Busto Arsizio è in festa per i 500 anni del Santuario
In Santa Maria di Piazza la Messa celebrata dall’Arcivescovo. Il parroco monsignor Pagani spiega la tradizione del luogo, un riferimento spirituale e civile per tutta la popolazione. Diverse le iniziative nell’anniversario
500 ANNI DI SANTA MARIA (BUSTO ARSIZIO)
Un po' di storia della chiesa che quest'anno compie 500 anni, siamo andati alla biblioteca capitolare .Servizio di Bustoweb
Busto Arsizio - Giardino in piazza
All'inizio della primavera, la Piazza Santa Maria diventa un giardino
Tesori di Busto Arsizio su DVD e Blu-ray Disc
BustoWebTV - Luglio 2010 - Monsignor Franco Agnesi spiega la scelta della Parrocchia di San Giovanni Battista di realizzare, in occasione del 400° Anniversario della Basilica, un cofanetto con un DVD e un Blu-ray Disc contenenti 4 tra i maggiori Tesori di Busto Arsizio: la Basilica di San Giovanni Battista, il Santuario di Santa Maria di Piazza, il Codice di Busto del IX secolo e la musica del M° Uto Ughi con i Filarmonici di Roma. Realizzato da polarStream Multimedia, è in vendita nelle librerie di Busto Arsizio e in Comune. bustowebtv.it
Tesori di Busto Arsizio, concerto Maestro Uto Ughi - Distretto del Commercio Busto Arsizio
Due testimonial d'eccezione per il cofanetto Tesori di Busto Arsizio, il DVD e il Blu-ray Disc in alta definizione realizzati in occasione delle celebrazioni per i 400 anni della posa della prima pietra della Basilica S. Giovanni.
Domani sabato 19 dicembre dalle 16.00 alle 18.30, saranno il sindaco Gigi Farioli e monsignor Franco Agnesi a proporre ai visitatori del mercatino di Natale allestito nel parco del museo del Tessile l'eccezionale strenna, che, come ama ripetere Farioli in questi giorni, non può mancare nelle case dei bustocchi.
Chi acquisterà una o più copie del cofanetto avrà anche la possibilità di farsi fotografare con il sindaco e con monsignore e di portarsi a casa la foto: il set fotografico e il banco vendita sono allestiti nella casetta centrale del paese di Natale.
Il cofanetto, realizzato dalla Parrocchia di San Giovanni Battista, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, contiene quattro documentari su quattro tesori della città: la Basilica di San Giovanni Battista, il Santuario di Santa Maria di Piazza, il Codice di Busto e un significativo estratto del concerto che il Maestro Uto Ughi ha offerto all'Amministrazione comunale e alla Città tutta nel mese di marzo.
Si ricorda che i Tesori sono in vendita al prezzo di 25 Euro cadauno (ma sono previsti sconti per quantitativi superiori alle 10 copie) in alcune librerie e negozi del centro che hanno gentilmente offerto la disponibilità a collaborare: la libreria Boragno (via Milano 4/b tel. 0331/626752), Ub!k (piazza s. Giovanni 5 tel. 0331/320321), la Libreria della Basilica (via Tettamanti 2 tel. 0331/631421), Il Passalibro (corso XX Settembre 2 tel. 0331/675265), Libreria S. Giovanni (piazza Manzoni 16 tel. 0331/628194), Buzzi Alta Fedeltà e Dischi (via Cavour 1 tel. 0331/632660).
La Polizia celebra il “suo” Santo
Polizia di Stato in festa, anche a Varese. Gli agenti hanno celebrato San Michele Arcangelo, il loro santo patrono e protettore. La ricorrenza, celebrata al Santuario di Santa Maria di Piazza a Busto Arsizio, con la messa, officiata da Monsignor Severino Pagani, prevosto della città, coadiuvato dal cappellano della Polizia Don Giorgio Spada, ha visto la presenza di numerose autorità civili, militari e altresì la presenza delle famiglie dei poliziotti.
Come di consueto, infatti, le celebrazioni sono state affiancate dall’iniziativa del “Family Day”, che prevede l’apertura delle strutture e degli uffici della Questura al pubblico. L’iniziativa permette di mostrare, oltre ai luoghi di lavoro, anche gli “strumenti operativi” in dote ai poliziotti.
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“Con le ali ai piedi” da Malpensa a Busto Arsizio
Renato Ornaghi: «Dall'aereo direttamente sul Cammino di Sant'Agostino»
Paola Magugliani: «Turismo religioso, una risorsa per il Bustocco»
Chiara Milani: «Dal giornalismo un aiuto allo sviluppo del territorio»
Programma 2018
L’inaugurazione
Dalle 8: ritrovo all’Uscita-gate 1 Arrivi di Malpensa Terminal 1. dove verranno consegnate le “Credenziali del Pellegrino”
ore 9: benedizione e partenza dei pellegrini dall’aeroporto di Malpensa verso Busto Arsizio
ore 10.15: visita della chiesa romanica di Santa Maria in Campagna a Ferno
ore 10.45: transito dal centro storico di Ferno
ore 11.15: transito dal comune di Samarate (San Macario)
ore 12.15: arrivo al Santuario di Busto Arsizio, vidimazione della Credenziale
ore 12.30: pranzo al sacco organizzato dai ristoratori di Busto Arsizio
ore 14: per chi lo desidera, ripartenza per il Santuario di Legnano (ulteriori 9 km)
ore 16.30: arrivo al Santuario di Legnano, timbro della Credenziale e rientro con treno
Cammini millenari, Santuari che hanno segnato la storia di fede delle nostre terre e grandi aeroporti internazionali. Possibile coniugare antico e modernissimo? Sì, nel nome di Sant’Agostino. Infatti domenica prossima sarà inaugurato il percorso (a piedi o in bicicletta) dall’hub di Malpensa al Santuario Santa Maria in Piazza di Busto Arsizio. Presentata a Milano, nel Salone delle conferenze dell’Arcivescovado, l’iniziativa, dal titolo “Con le ali ai piedi”, è frutto di una sinergia tra Associazione Cammino di Sant’Agostino, Amministrazione comunale di Busto e Sea Milano, con VareseMese come media partner.
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Busto Arsizio, tutti pazzi per il rosso papavero
Un campo di papaveri, considerati oggi una pianta infestante, sta richiamando molti curiosi armati di smartphone per i selfie e persino macchine per veri e propri servizi fotografici
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Giostra in piazza
Busto Arsizio - Giostra installata in Piazza Santa Maria
Busto Arsizio Viabilità Via San Michele
Busto Arsizio, cambia la viabilità in Via San Michele il motivo principale è per dar miglior accesso al parcheggione di Via San Michele
1996 S.Messa a Busto Arsizio, S.Giovanni Battista
Descrizione introduttiva alla S.Messa celebrata a Busto Arsizio il 28 gennaio 1996 in occasione dell'inizio delle celebrazioni del 350° anniversario della consacrazione della Basilica di San Giovanni Battista, trasmessa in diretta televisiva.
busto arsizio drone
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Unesco, Varese riscopre i suoi quattro siti: patrimonio da record
Varese (askanews) - Con il Sacro Monte, l'Isolino Virginia, Castelseprio e il Monte San Giorgio, quello di Varese è il territorio con il maggior numero di siti Unesco in una regione, la Lombardia, che a sua volta è la prima in Italia in questa speciale classifica. Un patrimonio culturale tanto prezioso quanto sconosciuto, talvolta perfino dagli stessi varesini, anche se, come evidenzia il presidente della Provincia di Varese, Gunnar Vincenzi, l'aria sta cambiando.
Noto che i varesini si interessano sempre più alla bellezze del proprio territorio. Il territorio varesino è bellissimo non solo dal punto di vista storico-culturale, ma anche ambientale. Questi tre valori messi insieme permettono a tanti varesini che fino ad oggi non si sono resi conto, forse perché sono abituati al bello, di capire di quale patrimonio noi possiamo godere.
Il viaggio non può che partire dal Sacro Monte, percorso di devozione creato nel 1600 su una salita che da secoli era già itinerario di pellegrinaggi. Si conclude dopo 14 cappelle, popolate di statue e affreschi, con il santuario di Santa Maria del Monte.
E' spettacolare come vista, come posto di raccoglimento. C'è tutta una serie di cose. Poi abbiamo fatto un giro e siamo andati anche a farci una mangiatina che non guasta quindi abbiamo passato qualche ora di tranquillità. Uno che è a Varese in dieci minuti è qui e si trova fuori dal mondo, arriva in un mondo diverso.
Un luogo che ha mantenuto nel tempo il fascino originario, così come il lago di Varese, dove il paesaggio non è poi molto diverso da quello che si vedeva nel 5300 avanti Cristo, quando una comunità di uomini preistorici costruì le prime palafitte dando vita all'Isolino Virginia e a quello che oggi è il più antico sito palafitticolo preistorico dell'arco alpino, abitato per settemila anni.
Il nostro territorio è una zona di passaggio, nella quale, fin dall'antichità, c'era interscambio tra popoli, tra civiltà diverse e tra popolazioni diverse. Questo ha portato ad avere anche delle bellezze dal punto di vista culturale e storico incredibili.
Un ulteriore esempio è Castelseprio, dove la vegetazione ha nascosto e conservato per secoli i ruderi di un borgo fortificato longobardo e la chiesa di Santa Maria Foris Portas, nella quale un affresco straordinario narra le vicende di Maria e dell'infanzia di Cristo secondo la tradizione dei vangeli apocrifi.
crediti:
Provincia di Varese
Centro studi preistorici e archeologici di Varese
Cammino di Sant'Agostino: la foglia occidentale da Saronno a Busto Arsizio
Lasciato il Santuario di Saronno si piega decisi verso i campi (coltivati a verze e zucche) e tagliamo poi le propaggini del Bosco del Rugareto.
Il breve attraversamento di Rescalda e poi si rientra nel bosco per uscirne praticamente alle spalle della Madonna dell'Albero di Gorla Minore.
Per il timbro rivolgersi alla parrocchia di San Lorenzo o alla ditta davanti al santuario.
Attraversato Gorla Minore svoltiamo a sud verso Olgiate Olona e percorriamo un bel tratto a fianco del fiume Olona, che ci farà compagnia anche nelle prossime tappe.
In via Adamello svoltiamo a destra e poi sempre dritti fino al centro di Busto Arsizio e al Santuario di Santa Maria di Piazza.
per maggiori informazioni