Padre Domenico da Cese - Santuario del Volto Santo di Manoppello (PE)
Seguendo i sentieri della Fede, Donato Fioriti e Rino Giardiello vanno alla scoperta di testimonianze inedite su Padre Domenico da Cese scomparso il 20 settembre 1978 a Torino. Nella splendida cornice del Santuario del Volto Santo di Manoppello in provincia di Pescara, le interviste a Carmine Cucinelli, Rettore del santuario, e Renato Polidoro, all'epoca chef ed albergatore della contigua struttura di ricezione alberghiera per i pellegrini. Il processo di beatificazione di Padre Domenico è in corso.
Santuario di manoppello ( Pescara ) il volto santo di gesù ( Davide e Chiara )
Il Volto Santo è un'immagine di tema religioso conservata a Manoppello (PE).
Si tratta di un velo tenue che ritrae l'immagine di un volto, un viso maschile con i capelli lunghi e la barba divisa a bande, ritenuto essere quello di Cristo. Secondo Chiara Vigo il velo è di bisso marino, ma c'è anche chi, come Gian Marco Rinaldi, ritiene che tale affermazione non sia provata.[1] L'immagine ritratta, secondo una tradizione, è acheropita, cioè un'immagine che sarebbe non disegnata o dipinta da mano umana, ed ha una caratteristica unica al mondo, l'immagine è visibile identicamente da ambedue le parti.[2]
I fili orizzontali del telo sono ondeggianti e di semplice struttura; l'ordito e la trama, visibile ad occhio nudo, si intrecciano a formare una normale tessitura. Le misure del panno sono 0,17 x 0,24 m. Questa reliquia di origine ignota giunse a Manoppello nel 1506, portata da uno sconosciuto pellegrino, scomparso senza lasciare traccia subito dopo aver consegnato il Velo al fisico Giacomo Antonio Leonelli. È tuttora conservata nel paese abruzzese, nell'omonimo Santuario.
Il 1º settembre 2006, papa Benedetto XVI si è recato in visita privata a Manoppello, accolto dal vescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte e dai vescovi della Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise, dai sacerdoti della diocesi teatina e da 7000 fedeli; ha fatto visita al santuario per venerare l'immagine, senza peraltro pronunciarsi sul fatto che il Volto possa essere o meno un'immagine acheropita e che possa essere identificato con la Veronica.[3] Dopo tale visita papa Benedetto XVI ha elevato il santuario a Basilica minore.
Il Volto Santo di Manoppello è solo un dipinto?
Il lino di Manoppello sembra che – a differenza della Sindone - sia sempre rimasto nell’ombra. Lontano dai riflettori, pur se sempre all' attenzione di studiosi, fedeli, semplici curiosi. Noi per tentare di capire cosa è il telo di Manoppello abbiamo chiesto a un esperto che non è molto convinto. Roberto Falcinelli, iconografo, ci spiega il perché. Dalla puntata di Indagine ai Confini del Sacro andata in onda il 16 maggio 2015 su Tv2000 (Canale 28)
Il Cammino del Volto Santo
ll Volto Santo é un velo, i fili orizzontali del tessuto sono ondeggianti e di semplice struttura, . Le misure del panno sono 17 x 24 cm. é l'immagine di un viso maschile con i capelli lunghi e la barba divisa a bande.Caso unico al mondo in cui l'immagine è visibile identicamente da ambedue le parti. Il Volto Santo ha fatto il suo viaggio da Gerusalemme a Efeso, da Efeso a Camulia in Cappadocia, da Camulia a Costantinopoli, da Costantinopoli alla Cappella Sancta Sanctorum del palazzo lateranense, da qui alla Cappella della Veronica in San Pietro in Vaticano, infine al Santuario di Manoppello.
Abruzzo,Italy
Das Volto Santo von Manoppello
Sr. Petra-Maria Steiner zeigt die wunderbaren Eigenschaften des Schweißtuchs (Sudarium) aus dem Grab Christi, das sich heute in einer Kapuzinerkirche in Manoppello (IT, Abruzzen) - im Santuario del Volto Santo - befindet.
Dort wird es als Volto Santo (Heiliges Antlitz) verehrt. Das auf dem Muschelseidentuch sichtbare Bild ist nicht von Menschenhand gemacht (Acheiropoiton) und hält den Moment der Auferstehung Jesu Christi fest. Es ist ein wahres Bild (Vera Icon oder Eicon) unseres Herren Jesus Christus.
Weitere Informationen unter
Il Volto Santo di Manoppello
Il Volto Santo di Manoppello, spiegato da Fra Paolo Colombari ad Antonella Ventre
6 August 2019 Manoppello Volto Santo
Festa Volto Santo Agosto 2019 Manoppello
Every year, on August 6, (Feast of the Transfiguration) , The Holy Face is carried around the Basilica in a procession, while a lively fair is held there. A good day to visit the Shrine of Manoppello: Abruzzo region, 30 Km from PESCARA, 50 Km from Lanciano.
Tho Holy Face is on public display every day of the year.
Ogni anno, il 6 Agosto, il Volto Santo è portato in processione attorno la Basilica, mentre si tiene una fiera con tante bancarelle, cibo e giochi. Un buona occasione per visitare il Santuario di Manoppello in Abruzzo, a 30 Km da Pescara.
Il Volto Santo é esposto tutti i giorni dell'anno nella chiesa dei Cappuccini.
Santuario Volto Santo - Manoppello (pe)
Viaggio a Manoppello: il borgo, il Volto Santo e Santa Maria Arabona
Abruzzo, documentario completo
Dalla puntata di ABRUZZO MADE IN ITALY, per la sezione Borghi d'Abruzzo
Il nome del paese affonda le sue radici nella tradizione contadina locale ed in particolare nel “manoppio”, manciata, fascio di spighe o d’erba contenute in una mano, simbolo che si ritrova nello stemma del paese e che indica la fertilità della terra, che in epoche passate, soprattutto in epoca romana, garantiva prosperità e abbondanza di raccolti. L’etimologia del termine“Manoppello”, dunque, si deve all’unione delle parole latine “manus” e “plere” cioè “mano piena”.
La storia del Comune di Manoppello ha origini antiche. Ritrovamenti su tutto il territorio ci confermano che l’attuale nucleo collinare sorge sulle rovine dell’antica Pollitium: tra i più noti si ricordano una tomba di un antico guerriero datata dalla Soprintendenza alle Antichità al III sec. a. C. o l’antica Villa romana nelle vicinanze dell’Abbazia di Santa Maria Arabona.
Pollitium fu assediata e vinta durante la II Guerra Sannitica, nel 311 a. C., dai Romani. La città fu successivamente distrutta nel 538 d.C. dal generale bizantino Belisario e l'attuale centro storico fu ricostruito solo in seguito grazie ai Longobardi, nel VIII secolo d.C.
Un documento molto importante permette di stabilire il periodo della fondazione del paese, che dagli inizi della sua storia fu per più di un secolo alle dipendenze del monastero di Montecassino: è un Diploma dell'imperatore Ludovico Il risalente al 874, anno in cui avvenne la donazione del castello di Manoppello alla badia di San Clemente a Casauria.
Il passato di questo paese è ricco di episodi significativi che rimandano a nomi illustri di Papi, re e condottieri che si sono avvicendati nell’amministrazione politica dell’Italia meridionale dell’epoca.
Nel 1061 Manoppello divenne feudo del Conte Boamondo. Durante l’epoca normanna fu feudo della famiglia dei Paleria, alla quale si deve la donazione dei terreni per l’edificazione dell’Abbazia di Santa Maria Arabona.
Al tempo dell’invasione di Carlo VIII, Manoppello fu possedimento di Pardo Orsini che ebbe facoltà di battere moneta per proprio conto nel 1391: la moneta recava lo scudo incoronato di Francia con il motto XLUS DG REX FR (Carlus Dei Gratia Rex Francorum) e nel retro si vedeva una croce ancorata, accostata da quattro rosette che costituivano l’emblema degli Orsini, con la scritta PARDUS UR MAC ( Pardus Urini Comes Manuppelli).
Nel 1515 Manoppello fu concessa a Fabrizio Colonna ma, alla morte di quest’ultimo, tornò possedimento degli Orsini fino al 1553: testimonianze si riscontrano nell’architettura degli antichi palazzi locali e la parte inferiore del castello. Alla morte del Pardo, si estingue la famiglia Orsini del ramo di Manoppello.
Tra gli eventi più noti della storia del paese si ricorda l’assedio, nel corso del XV secolo, da parte delle truppe di Braccio da Montone, capitano di ventura al soldo di Alfonso d’Aragona che voleva impadronirsi dell’Aquila, fedele agli Angiò.
L'8 agosto 1956 una tragedia senza precedenti sconvolse Manoppello: un incendio scoppiato in uno dei pozzi della miniera di carbone del Bois Du Cazier, a Marcinelle, oggi frazione di Charleroi, in Belgio, causò la morte di 262 persone delle 275 presenti, di 12 diverse nazionalità, tra cui 136 italiane e di queste 23 originarie del posto. Il paese fu il centro della Val Pescara che pagò il più alto numero di vite umane nella tragedia mineraria.
El rostro de Cristo de Manoppello
A unos 160 kilómetros al este de Roma está este santuario vinculado a la ciudad eterna. Es un tesoro invalorable de la Iglesia. Es una obra maestra de arte. No está pintado, no está diseñado, no es ninguna foto. Nadie sabe cómo se ha hecho. Ninguna teoría lo explica. Es la tela más grande con la que fue cubierto el rostro de Cristo. ewtn.com
Estudio científico de la relación entre el Manto de Turín, el Volto Santo de Manoppello y..
Estudio científico de la relación entre el Manto de Turín, el Volto Santo de Manoppello y la Virgen de Guadalupe. Por la Dra. Marina De Cesare, Cardióloga - Chieti, Italia
Processione Volto Santo
Processione in onore del Volto Santo del 21 maggio 2012
Il Santuario del Volto Santo conserva un antico velo, identificato con quello della Veronica, offerto al Nazareno sulla via del Calvario e che porta impresso il volto sofferente del Cristo.
La leggenda popolare vuole che essa fosse stata consegnata da un pellegrino, al dottore Giacomantonio Leonelli, il quale era seduto a riposare su un sasso posto davanti alla Chiesa di San Nicola. Pare che il pellegrino conducesse il dottore in chiesa e gli consegnasse questo prezioso velo e che dopo scomparisse senza lasciare traccia.
L'interesse che si è andato sviluppando nel corso del tempo è stato sempre più consistente, fino al 2006, anno in cui sua santità BENEDETTO XVI ha onorato il santuario di una sua visita, richiamando una gran folla di fedeli e innalzando il santuario all'onore di Basilica Minore.
Regia Andrea Aceto
Turismo: Il cammino del Volto Santo di Manoppello
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IL VOLTO SANTO DI MANOPPELLO - di Enzo Coletta
in questa puntata si parla del Volto Santo di Manoppello, della tragedia di Marcinelle e clamoroso......sveleremo le vere origini di Ennio Flaiano. Sono intervenuti: P. Carmine Cucinelli, Giuseppe Di Biase, Achille Renzetti, Diego De Carolis, Franco Pasqualone. Ideato e condotto da Enzo Coletta
Manoppello - Interventi al Volto Santo
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Manoppello - Sporcizia al Volto Santo
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La processione del volto santo di Manoppello a Pescara
In collegamento dalla Basilica del Volto Santo a Manoppello, Vittoria Biancardi
VOLTO SANTO E MADRE FLORA 2009
La venerazione del Volto Santo di Gesù nel Santuario di Capodimonte - Napoli, si è sviluppata per volontà della Signora Flora Romano, nata a Napoli nell'anno 1899 e sposata con il signor Ernesto De Santis nell'anno 1917.Fu durante uno dei suoi momenti forti di preghiera che come si narra, il Volto di Gesù, da Madre Flora accuratamente sistemato in una cornice, si animò prodigiosamente trasfigurandosi, e nella sua bellezza radiante le rivolse la parola:;Flora, guarda questo Volto tanto offeso e ingiuriato. Amalo e fallo amare;. Era il 10 febbraio 1932. Da quel momento la sua vita si trasformò totalmente, giacché l'unica preoccupazione fu quella di aderire alla voce del Signore che la chiamava a farsi privilegiato strumento di amore tra gli uomini.
Festa del Volto Santo di Manoppello maggio 2013
Nel video di quest'anno abbiamo voluto dare risalto soprattutto alla bravura del Coro della Basilica del Volto Santo, diretto dal Prof. Nicola Costantini, e agli spettacolari fuochi pirotecnici, di cui sentiamo gli echi rimbombanti, che di questa festa sono impareggiabili: basti pensare che durante la processione di domenica 19 maggio, gli spari sono stati di un'intensità impressionante, in due riprese, per più di mezz'ora.
Cammino del Volto Santo - Intervista al Sindaco di Manoppello
Il sindaco di Manoppello Gennaro Matarazzo in merito alla prima edizione del Cammino del Volto Santo