Best Attractions and Places to See in Manduria, Italy
Manduria Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Manduria. We have sorted Tourist Attractions in Manduria for You. Discover Manduria as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Manduria.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Manduria.
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List of Best Things to do in Manduria, Italy
Museo della Civilta del Vino Primitivo
Spiaggia Salina dei Monaci
Spiaggia di San Pietro in Bevagna
Riserva Naturale della Foce del Fiume Chidro
Centro Storico di Manduria
Societa' Coop. Cantina Sociale Di Manduria
Duomo di Manduria
Ghetto Ebraico
Spiaggia di Borraco
Bosco Cuturi
CONSORZIO PRODUTTORI VINI – MANDURIA (TA)
Il Consorzio Produttori Vini è la più antica cantina del territorio del primitivo di Manduria e la più antica cooperativa in terra di Puglia. Fondata nel 1932, dopo 84 anni di vita, oggi conta 400 soci, per un vigneto di mille ettari e 700 mila bottiglie prodotte l’anno, principalmente primitivo. Anna Gennari, pr eventi e comunicazione: “Questa realtà ormai è il punto di riferimento per la promozione del vino, della cultura del vino primitivo del territorio e per la tutela e custodia delle tradizioni contadine. Ciò ha portato alla creazione di un ricco Museo di rilevanza etnografica e documentaria riguardo il millenario rapporto tra le genti di Manduria e l’arte di far vino”.
Giordano: degustazioni con l'enologo | Primitivo di Manduria DOC Riserva
| Il Primitivo di Manduria DOC è una leggenda del vino italiano, un capolavoro della vinificazione Made in Puglia. Direttamente dalle nostre Cantine di Torricella, un rosso sontuoso, impreziosito da una sosta in legno che ne determina carattere e ispirazione. Ce ne parla Andrea, Winemaker Giordano.
Primitivo di Manduria falso, sequestrate 100mila bottiglie vino
Taranto, (askanews) - Le etichette recitavano Terre del Sud, Follia, Oversessanta, Oversettanta: nomi evocativi per un vino contraffatto. La Guardia di finanza di Taranto ha sequestrato oltre 100 mila bottiglie di falso Primitivo di Manduria commercializzato da un'azienda abruzzese del settore vitivinicolo cha vantava clienti in Italia e all'estero.
Grazie alle indagini della procura della Repubblica di Taranto è stata accertata la vendita di vino segnalato come Doc e Igt attraverso marchi ingannevoli appartenenti in via esclusiva a una cantina sociale di San Marzano di San Giuseppe, nel tarantino. Nell'etichettatura poi si faceva riferimento ad una società-ombra con sede in Manduria che, in realtà, non ha mai acquistato né venduto vino.
I responsabili dell'impresa abruzzese sono stati denunciati per i reati di contraffazione, frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci.
A história de uma Vinícola familiar no sul da Itália [LEGENDADO | T13 E33]
A Puglia é a região da Itália conhecida como o taco da bota e lá são produzidos vinhos importantes, como o Primitivo de Manduria e o Negroamaro. Nós fomos fazer uma visita à vinícola familiar Palamà, fundada em 1936, para conhecer a história da cantina, ver a produção e degustar os vinhos feitos com as uvas autóctones da região.
Para saber mais sobre a Palamà, acesse: vinicolapalama.com
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Dream Drone (15) x Cantine Lizzano
Un velo di terra rossa su di uno strato di roccia calcarea baciata avidamente dal sole e agitata da venti contrari che filtrano tra i muretti a secco, spargendo i profumi della macchia mediterranea e degli ulivi.
È qui che i nostri vigneti affondano le radici, nella terra sulla quale fu pronto a scommettere Luigi Ruggieri, medico e agricoltore illuminato che, nel lontano 1959, riunì un gruppo di viticoltori per valorizzare le produzioni locali recuperando le antiche pratiche contadine e coniugandole con le moderne tecniche di vinificazione.
Con la vendemmia del ’61 nacque la Società Cooperativa Cantine Lizzano, battezzata con il vino delle prime uve conferite dai 111 soci, pionieri dello sviluppo economico e sociale di questa parte d’ Italia fino ad allora vittima di politiche agricole e condizioni di vendita decisi altrove.
Uno dei primi esempi di filiera corta, premiata nel 1989 con il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata (DOC), oggi la cooperativa è tra le più grandi e moderne del Sud-Italia, con oltre 400 soci vignaioli e 500 ettari di vigneti con vitigni autoctoni (Primitivo, Negroamaro, Malvasia, Moscato) e internazionali (Chardonnay, Pinot e Cabernet), unica in Italia presieduta da una donna, Rita Macripò, che porta avanti i valori fondanti della cooperativa con la stessa passione del fondatore.
Il Video del Fotografo e Videomaker Cataldo Albano vuole essere un messaggio di immagini che ha tre parole Territorio, Passione e filiera Corta.
Primitivo di Manduria. Il Consorzio guarda ad Oriente e punta su vini dalle alte gradazioni
Qualità e promozione fanno grande il Primitivo di Manduria. Al Vinitaly 2019 ne abbiamo parlato con il vicepresidente del Consorzio del Primitivo di Manduria ROBERTO ERARIO.
LEONE DE CASTRIS, VITIVINICOLTORI DAL 1665, UNA STORIA LUNGA TRE SECOLI
A Nord-Ovest della penisola Salentina, zona di antica tradizione vitivinicola, si trova SALICE SALENTINO, piccolo comune rurale che ospita da più di tre secoli un’antica cantina: la Leone de Castris.
Era l’anno 1665. Tra i vigneti ubertosi di quel tempo, il Duca Oronzo Arcangelo Maria Francesco Conte di Lemos (nipote di Ferrante e Francisco, entrambi viceré spagnoli in Italia), fece nascere la cantina.
Il Duca si appassiona ad una terra così fertile e ricca e ne comprende il valore, così, dopo i primi anni di lavorazione e trasformazione del prodotto, torna in Spagna, vende alcuni possedimenti, rientra ed investe il ricavato in terre salentine.
Intorno a Salice, Guagnano, Veglie, Villa Baldassarri, Novoli e San Pancrazio, il Duca diventa proprietario di ben 5 mila ettari, sui quali non solo impianta nuovi vitigni, ma anche piante di olivo e grano. Agli inizi dell’800 l’Azienda Vinicola inizia ad esportare vino greggio negli Stati Uniti, in Germania e in Francia.
La cantina inizia l’imbottigliamento dei suoi prodotti con Piero e Lisetta Leone de Castris, nel 1925. Nel 1943 nasce il Five Roses, il prodotto più conosciuto dell’ azienda ed il primo vino rosato ad essere imbottigliato e commercializzato in Italia e da subito esportato negli Stati Uniti.
La storia di questo vino viene ricordata ancora oggi in azienda come uno degli eventi più significativi nel percorso plurisecolare della stessa. Infatti, esiste una contrada nel feudo di Salice Salentino che si chiama “Cinque Rose”, nome dovuto al fatto che per intere generazioni i Leone de Castris avevano ciascuno, con incredibile costanza, cinque figli. Sul finire della guerra il generale Charles Poletti, commissario per gli approvvigionamenti delle forze alleate, chiese una grossa fornitura di vino rosato, le cui uve provenivano proprio dal feudo Cinque Rose. Ma il generale voleva un vino dal nome americano, e non ci si mise molto a trovarlo: nasce così il “Five Roses”.
Nel 1954 nasce il Rosso Salce Salentino che, in gran parte grazie al lavoro svolto dall’Azienda, diventa una DOC agli inizi degli anni ’70.
La storia di questa famiglia e della Cantina continua. Il Cav. del Lavoro Salvatore Leone de Castris, figlio di Piero e Lisetta, ha contribuito ad un notevole sviluppo – anche a livello internazionale – dell’Azienda. Dal 1995 il figlio, Piernicola, la dirige. Riconoscimenti sempre più prestigiosi vengono costantemente attribuiti all’intera gamma aziendale.
La Cantina presenta una variegata gamma di prodotti: vini rossi, bianchi, rosati DOC (Salice Salentino, Locorotondo, Copertino, Primitivo di Manduria), interessanti vini IGT Salento e Puglia, spumanti rosati e bianchi; un’acquavite ed una grappa di particolare pregio. La produzione media annuale è di circa 2,5 milioni di bottiglie. La rete commerciale Estera oggi vede i prodotti presenti in circa 40 Paesi in tutto il mondo.
L’Azienda è, poi, arricchita dal Museo del vino ‘Piero e Salvatore Leone de Castris’ aperto ai visitatori, che propone un unico e affascinante percorso storico-culturale incentrato sulle tappe fondamentali della storia del vino in Puglia. Attraverso foto, vecchie bottiglie e attrezzi agricoli d’epoca si ripercorrono i tre secoli di storia aziendale.
Due nuove strutture completano, infine, il percorso di accoglienza in Cantina: il Wine Bar ‘Five Roses Club 1943’ situato di fronte all’azienda, che, con il suo design semplice ed elegante, propone un luogo che coniuga passato e presente dove estimatori, turisti e appassionati possono fermarsi a degustare i vini, accompagnandoli con prodotti di alta qualità esclusivamente provenienti dal territorio pugliese; e l’Hotel ‘Villa Donna Lisa’, da poco ristrutturato, che firma un elegante connubio tra l’accoglienza tipica salentina ed il mondo del vino.
La Leone de Castris è un’azienda che da secoli lavora in Puglia e solo prodotti pugliesi. Per qualcuno questo potrebbe essere un limite, per noi è una peculiarità poiché la nostra mission è la valorizzazione dei prodotti del territorio dove siamo nati e cresciuti.
In definitiva si può dire che noi rappresentiamo 350 anni di storia che guardano al futuro.
leonedecastris.com
#eleganzadabere
PRODUZIONE: SALENTO DRONI di Cristian Caracuta
salentodroni.com
Riprese aeree Cristian Caracuta.
PRODUZIONE ESECUTIVA: PASSO UNO PRODUZIONI SOC. COOP. passouno.it
CANTINE APERTE ALLA CANTINA SOCIALE COOPERATIVA SAN DONACI
Tele Dehon Notizie
Vinilia il wine resort in terra di Primitivo di Manduria ITALIA1 07082016
Luca Maruffa - Responsabile marketing Cantine San Marzano
Il progetto #Nomenu della nota azienda vitivinicola ha fatto tappa a Milano: i vini di Cantine San Marzano sono stati il legame nel bicchiere tra i piatti di Felice Lo Basso e del cuoco pugliese Antonio Scalera
RADUNO PRESSO LA CANTINA LA VITE DI RIESI 3/6/2018
GIORNATA INTERNAZIONELE DEL VOLONTARIATO
Profit e no Profit: un matrimonio che s’ha da fare!
Il territorio di Taranto e provincia mostra, nei rapporti tra il mondo del profit e quello del no profit, una buona vivacità di iniziative, nonostante le criticità e le contraddizioni che lo caratterizzano.
È il risultato più evidente della ricerca che il CSV Taranto ha condotto negli ultimi mesi sul rapporto profit-no profit, somministrando questionari ad organizzazioni di volontariato e a imprese sul nostro territorio.
Una prima analisi dei risultati è stata presentata da Giuseppe Ambrosio, collaboratore SDA Bocconi e docente LUMSA Taranto, nella tavola rotonda Privato, pubblico e volontariato: relazioni di valore che generano comunità” organizzata dal CSV Taranto nel pomeriggio di oggi (5 dicembre) nella sede universitaria in via Duomo nel Centro storico, iniziativa che ha richiamato un folto pubblico.
È stato il principale momento di approfondimento della giornata conclusiva della XII Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà, la più importante manifestazione di promozione del CSV Taranto, che, iniziata i primi di ottobre, si è conclusa oggi in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato.
Nella mattinata il CSV Taranto, nell'ambito della prima giornata del progetto Con il volontariato a scuola di cittadinanza, ha realizzato in tre scuole primarie e secondarie di Taranto (I.C. Alfieri, I.C. Dante Alighieri e I.C. Leonardo Sciascia) la Festa del Volontariato: con 15 insegnanti e una decina di genitori, sono stati oltre 250 gli studenti coinvolti in attività laboratoriali curate da nove organizzazioni di volontariato.
Nel primo pomeriggio, con partenza dal Molo Sant'Eligio, in collaborazione con la Jonian Dolphin Conservation c’è stata l’escursione Sulla rotta dell'accoglienza generiamo comunità: su un catamarano si è imbarcato un gruppo di immigrati, assistiti dai volontari di “Noi e Voi”, che hanno vissuto un'esperienza positiva in mare.
Tornado ai risultati della ricerca tra profit-no profit, la loro analisi ha mostrato, pur se su un campione numericamente ridotto, una notevole propensione a realizzare occasioni di collaborazione.
Le imprese hanno mostrato un certo interesse a conoscere meglio il volontariato e il terzo settore, alcuni per una personale propensione verso il sociale del titolare, altri per la volontà di intervenire positivamente nella comunità, ma lamentano la difficoltà a individuare un interlocutore nelle singole organizzazioni di volontariato e, più in generale, a trovare una “interfaccia” che sappia creare un rapporto tra le imprese e un mondo a loro poco conosciuto. Parimenti le organizzazioni di volontariato hanno mostrato un notevole interesse verso il mondo dell’impresa in cui intravedono una importante occasione per promuovere le proprie attività acquisendo così nuovi volontari e, magari, fondi.
Di fatto entrambi hanno mostrato un concreto interesse a entrare in contatto e realizzare in futuro partnership, ma manca, al momento, il soggetto che possa promuovere e creare le occasioni di conoscenza reciproca tra questi due mondi sempre più vicini.
Un ruolo per il quale si è candidato – attraverso le parole del presidente Francesco Riondino che ha concluso i lavori – proprio il Centro Servizi Volontariato di Taranto che in tal senso elaborerà nuovi percorsi collaborativi, basati sulla fiducia reciproca: è la scommessa con la quale si deve misurare il welfare del terzo millennio, mobilitando tutti gli attori della comunità per riportare al centro di ogni processo sociale la “persona” ed il “benessere collettivo”.
Nella tavola rotonda, dopo i saluti di Riccardo Pagano, delegato dal Direttore Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari, e di Paolo Campagna, Presidente ANCE Taranto in rappresentanza di Confindustria, i lavori sono stati moderati da Giuseppe Ambrosio, collaboratore SDA Bocconi e docente LUMSA Taranto. Sono intervenuti Stefano Rossi, direttore generale ASL Taranto, Maria Maddalena Di Maglie, dirigente scolastico Liceo “De Sanctis-Galilei” Manduria, Gianluigi Pignatelli, direttore Biblioteca Civica “P. Acclavio”, Mauro di Maggio, direttore Cantine San Marzano, Paola Vallo, responsabile sociale di territorio di Coop Alleanza 3.0, Saverio Internò, consulente O.P. Jonica Scarl, e Angelo Inglese amministratore della “Antica Sartoria G. Inglese”. Le conclusioni saranno affidate a Francesco Riondino, presidente del CSV Taranto.
Dopo un momento conviviale con le pettole del ristorante “Art. 21″, interessante esperienza di inclusione, e la degustazione dei vini delle “Cantine San Marzano”.
24-IV-2018: “Quale futuro per la politica migratoria europea?” - sessione pomeridiana
Quale futuro per la politica migratoria europea?
Fondazione Basso – Roma
martedì 24 aprile 2018
Sala conferenze Fondazione Basso
10.00-13.00
La proposta
Mario Savino, Università della Tuscia
Per una credibile politica europea dell’immigrazione e dell’asilo
L’analisi giuridica
Giuseppe Campesi, Università di Bari
I poteri limitativi della libertà personale: un ruolo crescente nel governo delle migrazioni?
Giuseppe Morgese, Università di Bari
La ricollocazione dei richiedenti protezione: il problema delle quote nazionali
Chiara Favilli, Università di Firenze
Schengen e Dublino: una convivenza impossibile?
William Chiaromonte, Università di Firenze
I canali di ingresso per i lavoratori
Introduce e coordina Elena Paciotti, Fondazione Basso
Interruzione dei lavori
14.00-17.00
Prospettive
Leonello Gabrici, Commissione europea (Servizio europeo di azione esterna)
Le migrazioni euro-mediterranee e la costruzione di canali regolari di ingresso in Europa
Luigi Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale
La politica migratoria europea in Africa
Tatiana Esposito, Direttrice generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione, Ministero del lavoro
Le politiche di integrazione
Filippo Miraglia, Vicepresidente ARCI
Esperienze di impegno sociale
Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli
Esperienze di impegno sociale
Riccardo Magi, Deputato di Più Europa e segretario di Radicali italiani
Ero straniero e Welcoming Europe: l’iniziativa popolare per una nuova normativa italiana ed europea sull’immigrazione
Coordina e conclude Franco Ippolito, Fondazione Basso
Amarone TV - Amarone Anterprima 2007: Benedetti - by Stile Italia TV - Italian Wine
Simone Benedetti co-proprietario dell'omonima azienda, produttrici di importanti vini, ci presenta l'Amarone 2007. Un'importante vendemmia per vini da comprare e conservare con cura nella propria cantina.
Italian Wine è un programma di Stile Italia TV, ideato e realizzato da Danilo della Mura. Prodotto da Symposium XXI, in collaborazione della Confraternita dell'Amarone e con il patrocinio dell'Associazione Stampa Internazionale del Gusto.
Viaggio romantico fra i vigneti in Puglia | BUON VENTO di Sabrina Merolla
In questo video, vi racconto una delle gite più romantiche e affascinanti che abbia mai fatto tra le campagne pugliesi e vi porto alla scoperta dei floridi vigneti da cui sgorga il famoso vino Primitivo Gioia del Colle DOC.
Buon Vento!
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2016 Pignoletto Colli d'Imola, Cantina di Forli - 30th Oct 2017
Caspar Bowes of The Daily Drinker tastes this Prosecco substitute from central Italy and finds a delightfully sparkling giggle-juice that he'd be happy to sup all night
Degustazione vini al Sandalo di Saronno
Produttore Coop.Sociale I Germogli che opera a San Colombano al Lambro e collabora con la casa famiglia Sherwood coinvolgendo in un sistema di agricoltura sociale minori e giovani provenienti da situazioni di disagio.
Olio Extravergine Origine Coop 100% italiano
Miss Universe Villa Castelli - parte 2x3