Serie B (Italy) Stadiums 2017/18
Serie B venues of the 2017/18 season. Enjoy :)
Including:
Pro Vercelli Stadio Silvio Piola 5,500
Carpi Stadio Sandro Cabassi 5,510
Virtus Entella Stadio Comunale Aldo Gastaldi 5,535
Venezia Stadio Pierluigi Penzo 7,450
Cittadella Stadio Pier Cesare Tombolato 7,623
Avellino Stadio Partenio – Adriano Lombardi 10,215
Spezia Stadio Alberto Picco 10,290
Ascoli Stadio Cino e Lillo Del Duca 10,887
Frosinone Stadio Benito Stirpe 16,125
Brescia Stadio Mario Rigamonti 16,743
Foggia Stadio Pino Zaccheria 16,798
Empoli Stadio Carlo Castellani 16,800
Ternana Stadio Libero Liberati 17,460
Novara Stadio Silvio Piola 17,875
Pescara Stadio Adriatico 20,515
Cremonese Stadio Giovanni Zini 20,641
Perugia Stadio Renato Curi 23,125
Cesena Orogel Stadium Dino Manuzzi 23,860
Parma Stadio Ennio Tardini 27,906
Salernitana Stadio Arechi 31,300
Palermo Stadio Renzo Barbera 36,349
Bari Stadio San Nicola 58,270
Song: Axol x Alex Skrindo - You [NCS Release]
Link:
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Tifo Grigi dopo partita La Spezia - Alessandria (1 a 2) - Stadio Picco
18 Gennaio 2016
AlessandriaOggi.it
Fotografie di Tony Frisina.
La Spezia (Spezia 1 – Alessandria 2) – Beh, proprio subito subito no. Prima infatti abbiamo eliminato, partendo da agosto, nell’ordine, l’Altovicentino (Serie D), poi sempre in casa Juve Stabia (Legapro); in seguito abbiamo superato a domicilio Pro Vercelli (Serie B), Palermo (Serie A), Genoa (Serie A), Spezia (Serie B). Adesso ci tocca il Milan, stavolta con andata e ritorno. Ma parliamo di questo Spezia – Alessandria. E se la partita vinta a Marassi è stato un evento che ci ha commosso questo invece è stato un gran bel match, soprattutto per noi mandrogni. E d’una partita vera abbiamo visto tutto: un’arena gremita e rumorosa, uno stadio fatto apposta per vedere un incontro di calcio, due città che si sono fermate un lunedì pomeriggio qualunque per celebrare l’occasione, un battage di comunicazione a livello nazionale, un’organizzazione perfetta della città ospitante, la vittoria degli umili, la qualificazione andata a chi ha giocato meglio al calcio e due campanili che si sono ritrovati a sfidarsi attraverso i loro atleti. Una riedizione della disfida di Barletta. Nel calcio la figura del mister è importante e stavolta il migliore in campo è stato il nostro allenatore Gregucci. Il Nostro Caro Angelo ha schierato dall’inizio una formazione a sorpresa (a sorpresa solo per chi ne mastica poco…), ha cambiato in corsa giocatori e moduli a ragion veduta, ha annichilito il suo omologo spezzino, il quale ha visto i suoi progressivamente spegnersi senza fare sostanzialmente nulla, sperando che il privilegio di militare in una categoria superiore gli consentisse di traccheggiare al riparo del rigorino d’apertura. Essì perché gli spezzini al 18’ pt sono andati in vantaggio con Nenè su rigore assegnato per un fallo in mischia di Celijak. Poi i cadetti liguri, pur dotati d’una certa supremazia fisica, peraltro ovvia, visto il loro campionato d’appartenenza, hanno abbassato il loro baricentro fidando sulle ripartenze della loro invidiabile batteria di attaccanti. Dopo una cinquantina di minuti giocati in svantaggio senza patire oltremodo ma offendendo poco il mister grigio cambiava: fuori Loviso - play dai piedi di velluto che, fin lì, non aveva tentato una giocata che non fosse men che banale - dentro Bocalon, bomber di razza accanto ad un sublime Marconi, e dal 4-3-3 si passava quindi al 4-4-2 dove Branca, liberato da “l’invadenza” del capitano, cresceva a vista d’occhio e gli esterni alti Fishnaller e Marras facevano i fenomeni negli “uno contro uno”. La morale tattica: i nostri attaccanti hanno difeso meglio di quelli bianconeri mantenendo compattezza fra i reparti. Ma se vogliamo sapere chi è il braccio violento che sposta gli equilibri con cinque tocchi cinque dobbiamo scrivere un numero ed un nome: l’otto di Bocalon. Un giocatore che, nell’area avversaria è stato, una volta di più, devastante. Due sigilli, i suoi, uno di piede (12’ dopo il suo ingresso in campo) e uno (splendido) di testa (46’st). Ma stavolta la partita contro gli aquilotti l’abbiamo vinta senza eroismo né casualità: semplicemente siamo stati umili, intensi, più organizzati e fantasiosi. I migliori, non gli eroi, rigorosamente in ordine alfabetico e a pari merito: Bocalon, Branca Marconi, Nicco, Sirri, Sosa, Vannucchi. Alla fine in novantanove minuti siamo stati i migliori. Basta e avanza. Per i miracoli aspettiamo ancora un po’.
Ed è subito Milan per una sfida che si giocherà tra andata e ritorno.
Spezia: Chichizola, De Col, Valentini, Nené (dal 74’ Catellani), Calaiò, Migliore, Situm, Terzi (C), Ciurria (dal 71’ Kvrzic), Canadjia, Pulzetti. A disposizione: Sluga, Saloni, Postigo, Juande, Catellani, Rossi, Errasti, Crocchianti, Kvrzic, Vignali, Misic, Azzi. All. Domenico Di Carlo
Alessandria: Vannucchi, Sirri, Marconi (dall’85’ Vitofrancesco), Nicco, Fischnaller (dal 93’ Boniperti), Branca, Marras, Sosa, Celjak, Loviso (C, dal 70’ Bocalon), Sperotto. A disposizione: Nordi, Picone, Terigi, Mezavilla, Morero, Bocalon, Boniperti, Sabato, Cittadino, Vitofrancesco. All. Angelo A. Gregucci.
Gol: 19’ Calaiò (S, rig.), 82’ e 91’ Bocalon (A)
Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni
Guardalinee: Giacomo Paganessi di Bergamo e Sergio Ranghetti di Chiari
Ammoniti: 19’ Celjak (A), 32’ Pulzetti (S), 57’ Marras (A), De Col (S)
Corner: 6-3
Recuperi: 1+5.