Places to see in ( Bologna - Italy ) Basilica di San Petronio
Places to see in ( Bologna - Italy ) Basilica di San Petronio
The Basilica of San Petronio is the main church of Bologna, Emilia Romagna, northern Italy. It dominates Piazza Maggiore. It is the tenth-largest church in the world by volume, 132 metres long and 66 metres wide, while the vault reaches 45 metres inside and 51 metres in the facade. With its volume of 258,000 m³, it is the largest (Gothic or otherwise) church built of bricks of the world.
The basilica is dedicated to the patron saint of the city, Saint Petronius, who was the bishop of Bologna in the fifth century. The construction was a communal project of Bologna, not of the bishops: the property was a symbol of communal power that was not transferred from the city to the diocese until 1929; the basilica was finally consecrated in 1954. It has been the seat of the relics of Bologna's patron saint only since 2000; until then they were preserved in the Santo Stefano church of Bologna.
Following a council decree of 1388, the first stone of construction was laid June 7, 1390, when the town council entrusted Antonio di Vincenzo with raising a Gothic cathedral. In order to make room for this monumental construction, the adjacent Curia of Sancti Ambrosii was demolished, together with the majority of one of the city’s burgs, including at least eight churches and towers. Works lasted for several centuries: after the completion of the first version of the facade, in 1393 the first pair of side chapels were begun. The series were completed only in 1479.
However, in 1514 Arduino degli Arriguzzi proposed a revised plan in the form of a Latin cross with the intent to outdo even Saint Peter's Basilica of Rome, the greatest church of the Western Christian world even in its ancient version. According to tradition, Pope Pius IV halted such a majestic project.
The facing of the main facade remains unfinished: many architects (notably Baldassarre Peruzzi, Vignola, Andrea Palladio and Alberto Alberti) were commissioned to propose solutions for it, but a definitive one was never found. Jacopo della Quercia of Siena enriched the main doorway with sculptures (illustrated, left) and two new small flanking doorways, with subjects taken from the Old Testament, forming a traditional prelude to the new dispensation that is represented by the basilica itself. The heroic nudes of Adam and other figures in the rectangular bas-relief panels were an inspiration to artists of the Renaissance. The 65-metre-tall (213 ft) campanile was built at the end of the 1400s.
The church hosts also a marking in the form of a meridian line inlaid in the paving of the left aisle in 1655; it was calculated and designed by the astronomer Giovanni Domenico Cassini, who was teaching astronomy at the University. A meridian line does not indicate the time, but instead the day of the year and also meridian lines were used to accurately determine the length of the solar year. At 66.8 metres (219 ft) it is one of the largest astronomical instruments in the world, allowing measurements that were for the time uniquely precise; Cassini and Domenico Guglielmini published an illustrated account of how the meridian was accomplished in 1695.
( Bologna - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Bologna . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Bologna - Italy
Join us for more :
Santo Patrono di Bologna. Due TORRI. Italia. #Bologna #DueTorri #Italy
La Statua di San Petronio è la statua del PATRONO della città.
Santo Patrono di Bologna si trova in piazza di Porta Ravegnana ma fra un po' e la statua torna nella chiesa che porta il suo nome Basilica di San Petronio (ci sarà un definitivo trasferimento).
**********************
Iscriviti al mio canale YouTube:
*********************
Visitare Bologna
Un altro video che descrive in 90 secondi le bellezze principali di una città che ho visitato... È la volta della città di Bologna , capoluogo di provincia dell'Emilia Romagna. Uno sguardo alla Basilica di San Petronio situata in piazza Maggiore, alla celebre statua del Nettuno in piazza del Nettuno ed alle due Torri, la torre degli asinelli e la torre Garisenda.
Bologna è una delle città più visitate in Italia. Ogni anno, oltre a tantissimi studenti che risiedono in quanto ricca di tantissime università, Bologna è conosciuta sopratutto per il suo centro storico.
Le torri di Bologna poste proprio nel centro, la cattedrale e tutte le vie adiacenti, rendono Bologna un bellissimo posto in cui andare a fare una breve vacanza.
Anche se in questo video ho voluto prendere solo alcune delle parti più importanti della città, sono tantissimi i posti che possono essere visitati. Ci sono tantissime chiese, la principale quella di san petrolio posta in centro...
Per non dimenticare del santuario di san luca raggiungibile a piedi dai portici.. la strada è un poco lunga ma ne vale la pena arrivarci, da li la vista è magnifica.
Il video è stato ripreso con la GoPro. Trovate una serie di video che in 90 secondi descrivono una città visitata...
------
Device GoPro Hero 5
Place Bologna
Data Marzo 2019
I Vangeli Scolpiti in San Petronio, Bologna
I 7 segreti di Bologna - 4 La statua del Nettuno
RosAlì è un progetto di Alice Lovato e Rossella Preti Milencio con lo scopo di far conoscere la Lingua dei Segni Italiana attraverso contenuti video accessibili e di stampo artistico.
Se il video vi è piaciuto lasciate un Mi Piace e iscrivetevi al nostro canale!
Seguiteci anche su Facebook alla pagina RosAlì
e su instagram RosAlì (@rosali.lis)
Mons Giuseppe Stanzani: San Petronio, la facciata scolpita
Riprende dopo due fortunate edizioni, l’iniziativa de “La bellezza della festa”, con un diverso titolo, collocazione e ambientazioni.
L’occasione del Giubileo, il passaggio del direttore Faranda dalla Pinacoteca Nazionale alla Soprintendenza e il desiderio di migliorare una formula già collaudata ci hanno portato ad elaborare una nuova proposta, benché iscritta nel solco già tracciato gli scorsi anni.
Visiteremo quest’anno quattro Basiliche cittadine in quattro domeniche: il Santuario di san Luca, culla e casa della devozione mariana cittadina (10 aprile), san Francesco (15 maggio), san Petronio (9 ottobre) e san Domenico (6 novembre).
L’Arcivescovo ha salutato con entusiasmo il proseguire dell’iniziativa e terrà la prolusione iniziale alla Basilica di san Luca domenica prossima alle ore 16,00, seguito dal direttore generale di Emilbanca, Daniele Ravaglia che introduce al senso generale dell’evento.
Le conferenze, due ogni volta, sono rispettivamente a cura della Soprintendenza e della Diocesi, fra i relatori invitati, Padre Riccardo Barile o.p, Mons. Giuseppe Stanzani, don Gianluca Busi e il direttore Franco Faranda. Saranno registrate integralmente dal regista Maurizio Grandi e pubblicate in rete, reperibili alla chiave di ricerca “Itinerari giubilari”, per favorirne la diffusione capillare.
La visita alle Basiliche permette anzitutto un contatto vivo con l’edificio di culto, le opere d’arte che contiene e la cosa più preziosa: la memoria viva della fede del popolo di Dio che durante i secoli ha dimorato in questi luoghi.
Le conferenze in questo senso cercano di partire dal dato tangibile dell’edificio e della sua storia per portare gli uditori verso una più alta consapevolezza dello spazio sacro che visitano.
Come di consueto il taglio cerca di intercettare un diverso tipo di uditore aiutandolo a completare il suo consueto punto di vista. I destinatari che partecipano normalmente a questi incontri tendono a presentarsi sotto due grandi categorie: da una parte vi sono i praticanti che associano un vissuto di fede che spesso esula da conoscenze erudite, dall’altra un pubblico colto e laico che si limita a una conoscenza storico artistica puntuale e forse distaccata dei luoghi di culto.
Gli interventi a cura della Diocesi, si muovono nella direzione impressa da una scienza recente: la cosiddetta “spiritualità attraverso l’arte”, inaugurata in tempi recenti da H. Pfeiffer e T. Verdon che si accosta alle opere d’arte illuminandole a partire dall’inserimento in un contesto che vede la fede vissuta e praticata dal popolo di Dio e ne riscopre interpretazioni spesso sorprendenti che “scaldano il cuore” riattivando la memoria dei passi del Vangelo e della Liturgia.
La Soprintendenza parte come di consueto, a sua volta, da un approccio storico critico, aprendosi ad una dimensione ulteriore instaurando un dialogo fecondo con gli edifici e le opere d’arte che vengono considerati come testimonianze del vissuto ecclesiale.
L’iniziativa, già nella sua origine cercava di raccogliere l’indicazione della Conferenza episcopale italiana, che chiedeva di collocarsi in una sorta di “Cortile dei gentili” proponendo piste di lavoro capaci di intercettare destinatari vittime di una sorta di “analfabetismo di ritorno” che hanno perso le chiavi per interpretare e godere fruttuosamente del patrimonio di fede quando visitano una chiesa, entrano in un museo, o contemplano un quadro o un arredo sacro. L’edizione nell’anno del Giubileo raccoglie nuovamente la sfida di annunciare il Vangelo a partire dal contesto delle opere d’arte in vista di una loro inedita valorizzazione.
Don Gianluca Busi
Parroco di Marzabotto, Commissione per l’Arte sacra.
Bologna Basilica di San Petronio
Antichissima città universitaria, ospita numerosi studenti che animano la sua vita culturale e sociale. Nota per le sue torri ed i suoi lunghi portici, possiede un ben conservato centro storico (fra i più estesi d'Italia), in virtù di un'attenta politica di restauro e conservazione avviata dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso, a dispetto dei gravi danni causati dagli sventramenti urbanistici della fine del XIX secolo e dalle distruzioni belliche.
La città, i cui primi insediamenti risalirebbero ad almeno un millennio prima di Cristo, è sempre stata un importante centro urbano, prima sotto gli Etruschi (Velzna/Felsina) ed i Celti (Bona), poi sotto i Romani (Bononia), poi ancora nel Medioevo, come libero comune (per un secolo è stata la quinta città europea per popolazione). Importante centro culturale ed artistico, questo ruolo fatica talvolta ad esserle riconosciuto, mancando un capolavoro di rinomanza mondiale che possa attirare in massa i turisti: tuttavia, la sua importanza artistica e monumentale è basata su un insieme omogeneo di monumenti ed emergenze architettoniche (le torri medievali, i palazzi d'epoca, le chiese, la struttura del centro storico) ed opere d'arte frutto di una storia architettonica ed artistica di prim'ordine.
Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. Secondo il dato dell'ultima ricerca dell'European Regional Economic Growth Index (E-REGI) del 2009, Bologna risulta essere la prima città italiana e la 47ª in Europa per tasso di crescita economica.
È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata capitale europea della cultura e dal 2006 è città della musica UNESCO.
La città di Bologna è stata selezionata a partecipare all'Esposizione Universale di Shanghai 2010 insieme ad altre 45 città del mondo.
Bologna - FONTANA DEL NETTUNO - Arte in Centro Storico
E' fra le più belle fontane cinquecentesche d'Italia.
Sopra una base architettonica progettata da T. Laureti sono collocate le statue in bronzo del Giambologna ( Jehan Boulogne 1529 - 1608 ): Nettuno col tridente in atto di placare le onde, putti con delfini e quattro sirene.
( T.C.I. )
Lo scultore Giambologna.
Fiammingo di nascita, si trasferì a Roma ancora giovane dove studiò, fra l'altro, l'opera di Michelangelo.
Successivamente fu attivo soprattutto nella Firenze dei Medici.
Fu il più importante scultore del periodo detto Manierismo .
La curiosità.
Il marchio della casa automobilistica Maserati , il famoso Tridente , fu ripreso nel 1926 da quello della statua del Nettuno.
La Maserati, nata a Bologna nel 1914, venne trasferita a Modena nel 1937. Oggi quel Tridente è uno dei marchi di auto più conosciuti al mondo.
La Porta Magna della Natività
12PORTE - 26 dicembre 2013: Con il prossimo servizio andiamo in Piazza Maggiore: la grande impalcatura che copre la facciata di San Petronio per il restauro, ha rivelato da pochi giorni la meraviglia della Porta Magna, ritornata al suo primitivo splendore. La porta grande della basilica è dedicata al mistero della Natività ed è già visitabile. Per pochi giorni ancora è possibile anche salire sulla impalcatura nella terrazza che consente di ammirare da vicino i capolavori di Jacopo della Quercia.
Bologna | Piazza Maggiore | Basilica di San Petronio | 2016
Bologna | Piazza Maggiore | Basilica di San Petronio | Palazzo dei Notai | Palazzo d'Accursio | Palazzo del Podestà | April 7th, 2016 | filmed with Panasonic Lumix FZ300
L'arca di San Domenico
L'arca di san Domenico è il monumento sepolcrale realizzato per Domenico di Guzman (morto a Bologna il 6 agosto 1221). Si trova nella basilica di San Domenico di Bologna, più precisamente nella solenne Cappella di San Domenico, aperta sulla navata destra della basilica. L'aspetto attuale è il frutto di diversi interventi effettuati tra il XIII e il XVIII secolo. È una delle più importanti opere d'arte della città anche per testimonianze lasciate da Nicola Pisano, Niccolò dell'Arca, Michelangelo e Alfonso Lombardi.
Storia [modifica]
Domenico di Guzman morì a Bologna il 6 agosto 1221, nel convento da lui istituito e che oggi prende il nome di Convento di San Domenico. Sepolto inizialmente nell'altare di San Nicolò dell'antica e oggi scomparsa chiesa del convento (la piccola chiesa di San Nicolò delle Vigne che risiedeva al posto dell'attuale basilica di San Domenico), nel 1233 la sua salma fu posta in una cassa di cipresso, racchiusa in un semplice sarcofago marmoreo, e traslata dietro l'altare di una cappella laterale della navata sinistra della nuova basilica in corso di costruzione. L'anno successivo, precisamente Il 13 luglio 1234, Domenico fu canonizzato da papa Gregorio IX. In seguito alla canonizzazione e all'esplosione dell'ordine domenicano i pellegrini cominciarono ad accorrere sempre più numerosi a visitare il sepolcro del santo, accalcandosi sul piccolo sarcofago marmoreo che diventò ben presto inadeguato.
Si decise quindi di ricollocare i resti del santo in un monumento più insigne, innalzandolo per renderlo più visibile. Nacque quindi il primo nucleo medievale dell'arca con sei panelli marmorei, decorati ad altorilievo e descriventi sei scene della vita del santo, per racchiudere il nuovo sarcofago. L'opera fu commissionata a Nicola Pisano nel 1264 e portata a compimento il 5 giugno 1267. Alla sua esecuzione parteciparono anche alcuni allievi, quali Arnolfo di Cambio, Lapo e Donato (questi ultimi citati da Giorgio Vasari, ma non altrimenti noti) e il converso domenicano Guglielmo da Pisa. Il sarcofago parallelepipedo in origine poggiava su quattro (forse sei o otto) colonne cariatidi, alcune delle quali si conservano oggi fuori contesto (Museo del Bargello a Firenze, Museum of Fine Arts a Boston e Museo del Louvre a Parigi).
Nel 1411 l'arca fu spostata nel transetto destro della chiesa, nel frattempo trasformato in cappella dedicata al Santo fondatore.
Nei secoli successivi furono eseguite importanti aggiunte all'originaria arca medievale. Nel XV secolo Niccolò da Bari (o d'Apulia, detto appunto dell'Arca) eseguì la decorazione della cimasa sopra il sarcofago di Nicola Pisano e realizzò l'angelo reggitorcia di sinistra (1469-1473). Alla fine dello stesso secolo Il giovane Michelangelo contribuì con alcune piccole ma significative statue: quella di San Petronio, di San Procolo e l'angelo reggicandelabro di destra (1494). Il secolo successivo Alfonso Lombardi eseguì la stele sotto il sarcofago (e sopra l'altare) raffigurante l'Adorazione dei Magi e scene della vita del santo (1532).
All'inizio del XVII secolo venne realizzata l'attuale Cappella di San Domenico e l'arca venne spostata nella locazione attuale.
Infine Jean-Baptiste Boudard eseguì il bassorilievo sotto l'altare con la morte di San Domenico (1768).
Alla sommità della cimasa, nonché sommità dell'intera arca, si vede Dio Padre che sorregge il mondo con la mano sinistra tenendolo vicino al cuore. Sotto i suoi piedi troviamo un altro globo più grande. Più in basso si vedono i simboli della creazione: i festoni di frutta stanno a significare la terra, i due putti si riferiscono al cielo e gli otto delfini al mare.
Ancora più in basso troviamo il mistero della Redenzione: Gesù Cristo morto è rappresentato in mezzo a due angeli, a destra quello dell'annunciazione e a sinistra quello della passione. Allo stesso livello degli angeli i quattro evangelisti (san Matteo, san Marco, san Luca e san Giovanni) che hanno diffuso al mondo intero il messaggio di Redenzione operato da Gesù Cristo.
Poco sotto si trovano, appoggiate a una cornice, otto statue che raffigurano i protettori di Bologna (nella parte anteriore: san Francesco, san Petronio, san Domenico e san Floriano; nella parte posteriore: sant'Agricola, san Giovanni Battista, san Procolo e san Vitale).
Domenico di Guzmán, Domingo o Domínico in spagnolo (Calaroga, 1170 -- Bologna, 6 agosto 1221), fu il fondatore dell'Ordine dei Frati Predicatori ed è stato proclamato santo nel 1234.
Festeggiamenti San Petronio
12PORTE 1.10.2009 - Domenica prossima, lo ricordiamo, è la festa di San Petronio, massimo protettore della città e della diocesi di Bologna. Le parrocchie e le chiese della città ne celebreranno la ricorrenza liturgica propria, mentre nel territorio della diocesi la liturgia sarà quella della domenica corrente. Per quanto riguarda le manifestazioni, ricordiamo a mezzogiorno lomaggio alla statua del Santo sotto le due torri. A partire dalle 15 in Piazza Maggiore, concerto della banda Rossini e spettacolo degli sbandieratori petroniani. Alle 17 la solenne concelebrazione presieduta dal Cardinale Arcivescovo e la processione in Piazza Maggiore con le reliquie del Santo Patrono. La nostra emittente seguirà la celebrazione in diretta e saremo ancora in diretta da Piazza Maggiore verso le 19 per uno spazio caffè con interviste ad alcuni bolognesi. La festa prosegue con la degustazione di sapori bolognesi, lo spettacolo Due, dieci, cento torri e il gran finale di fuochi dartificio.
Bologna - Statua del Nettuno
Bologna. Statua del Nettuno (Jean de Boulogne, 1565) 6 febbraio 2012. La statua fu voluta dal Cardinale Carlo Borromeo, legato a Bologna, e il suo tridente fu preso a simbolo della Maserati (fondata a Bologna).
Audio : Vivaldi - Concerto per molti strumenti RV 569 - Allegro
Basilica S. Stefano - Bologna - Sette Chiese
- La Basilica di S.Stefano di Bologna è conosciuta anche come Basilica delle Sette Chiese. Si distingue per i diversi stili degli edifici: romanico, paleocristiano, bizantino, longobardo, franco e ottoniano.
- La Chiesa del Crocifisso risale al 13° secolo ed è di origine longobarda. Sotto l'altare si trova la cripta a cinque navate divise da colonne.
- La Basilica del Sepolcro è l'edificio più antico. Al centro si trova un'edicola che nella partebassa ospita l'urna coi resti del corpo di S. Petronio.
- La Basilica dei SS. Vitale e Agricola ha carattere del romanico - lombardo; contiene le tombe dove erano riposti i corpi dei Santi a cui è dedicata la basilica. La varietà dei capitelli denota le diverse ricostruzioni che ha subito.
- Il cortile e il catino di Pilato si presentano come un quadrilatero piuttosto regolare. Ai lato vi sono due porticati in stile romanico - lombardo con le caratteristiche colonne in mattoni; al centro del cortile si trova la vasca in marmo di stile longobardo.
- Chiesa della Santa Croce o del Calvario o della Trinità. Sorse sull'antico Battistero Longobardo e poi i Franchi la ristrutturarono. Ora è costituita da cinque navate. Al suo interno ospita affreschi e statue.
- Il chiostro testimonia la presenza monastica benedettina. La parte superiore è composta da quattro diverse colonne d'angolo e da colonnine binate; i capitelli sono rappresentati con le teste di animali o da volti umani in atteggiamenti irridenti.
Il pozzo, al centro del chiostro, risale al 1632.
Bologna Archiginnasio Teatro Anatomico (1/2) videomix
L'anfiteatro di anatomia, anche chiamato teatro anatomico, è il luogo adibito alle dimostrazioni anatomiche effettuate tramite dissezione di cadaveri.
L'anfiteatro in passato era costituito da un tavolo centrale sul quale avveniva la dissezione circondato da gradini disposti in modo circolare, ellittico o ottagonale e provvisti di parapetto dai quali gli studenti potevano osservare il procedere della dimostrazione.
Il primo teatro anatomico stabile fu realizzato a Padova per le lezioni di medicina svolte presso la locale Università. L'anfiteatro fu costruito nel 1594 per volere dell'anatomista Girolamo Fabrici d'Acquapendente e ospitò le dissezioni anatomiche fino al 1872[1][2][3].
Tale primo esempio fu seguito pochi anni dopo, nel 1597, dalla realizzazione di una struttura analoga presso l'Università di Leida.
Successivamente teatri anatomici furono realizzati presso Università e ospedali di tutta Europa. Tra i più antichi in Italia si possono ricordare quello dell'Università di Bologna, realizzato nel 1637 all'interno del Palazzo dell'Archiginnasio, quelli delle Università di Pavia e Ferrara, quello dell'Ospedale del Ceppo di Pistoia, realizzati nel XVIII secolo e quello dell'Università di Lucca, realizzato verso il 1820.
Il teatro anatomico di Bologna fu costruito su progetto di Antonio Levanti nel 1637. Questo era una sala dedicata allo studio dell'anatomia a forma di anfiteatro, costruita in legno d'abete, soffitto a cassettoni, e decorata con statue, restaurata nel secondo Dopoguerra dopo che i bombardamenti americani del 1944 l'avevano pesantemente danneggiata. È caratterizzato da una cattedra, dove sedeva il professore, sovrastata da un baldacchino retto da due statue di uomini nudi e privati della pelle, detti gli spellati, opera settecentesca di Ercole Lelli che si può a ben diritto definire come un connubio tra arte e scienza. Le numerose statue che decorano le pareti rappresentano medici dell'antichità e della contemporaneità, in busto se ritenuti figure minori, a figura intera se considerati eminenti luminari. Le due statue principali, alla destra dell'entrata, raffigurano Ippocrate e Galeno, rispettivamente il più importante medico greco e il più importante medico romano. Una statua interessante, sulla parete opposta alla cattedra, raffigura un medico che regge in mano un naso: si tratta del bolognese Gaspare Tagliacozzi, precursore della rinoplastica.
Bologna (Italy) - Neptune & Major Square
May 2, 2008.
Me and my family returning from the St Peter Cathedral and visiting Piazza del Nettuno and Piazza Maggiore (Neptune Square and Major Square), two beautiful
squares of my town.
All the footage by me.
Quotes by me:
Now, if people don't walk in front of me... xP
Here I could take footage for a century... xD
A little curiosity.
The Maserati's logo is inspired to the Neptune statue's trident!
I didn't add text on the video for not to ruin the footage.
For some informations about the items you see in this video, feel free to visit this link:
Thank you for watching, rating, commenting... and subscribing too! ^_^
Additional tags:
Tommaso Laureti Jean de Boulogne da Douai Giambologna Papa Pope Gregorio XIII San Petronio St Saint Petronius Iacopo della Quercia Palazzo Re Enzo
Gli sbandieratori per San Petronio
12PORTE - 1 ottobre 2015: E torniamo ancora brevemente sulle manifestazioni petroniane, in occasione delle festa del santo patrono. Non potevano mancare gli sbandieratori che anche quest’anno si esibiranno nel confronto con le tradizioni di altre città.
L'arca di san Domenico a Bologna
Breve carrellata di immagini dell'arca di san Domenico nella basilica dedicata al santo a Bologna. Il sepolcro è opera di Niccolò Pisano e contiene parte del corpo del santo. Le vicende relative a queste reliquie (analisi scientifiche, inumazioni e dispersioni) si possono leggere alla pagina del blog
Il Compianto della Vita
12PORTE - 4 maggio 2017: Ci piace caratterizzare l’inizio di questo mese di maggio con la presentazione di una delle più struggenti e significative immagini della Vergine Maria custodite in città: si tratta del compianto di Nicolò dell’Arca di Santa Maria della Vita.
Il presepe nella soffitta di San Petronio
12 PORTE - 14 dicembre 2017. Nel sottotetto di San Petornio è stato allestito un particolare presepio sopra le volte del massimo tempio cittadino. Lo si può visitare accedendo dalla terrazza panoramica di piazza Galvani allestata in occcasione dei restauri.