Chieti: apertura straordinaria dei Tempietti romani
Lanciano, servizio TGMAX del 15 aprile 2011. A Chieti, per la XIII settimana della cultura, apertura straordinaria dei Tempietti romani.
BISOGNA TENERE APERTI I TEMPIETTI ROMANI DI CHIETI PER SFRUTTARNE A PIENO LE POTENZIALITA'
Dopo aver mostrato lo stato di manutenzione degli altri siti archeologici dell'antica Teate, ora è arrivato il momento dei Tempietti Romani.
I Tempietti, siti nel cuore della città romano - imperiale, consacrati ai Deoscuri, nel Medioevo Chiese di San Pietro e San Paolo, sono a tutt'oggi in buono stato, poiché non presentano né lussureggianti erbacce, né sporcizia. Essi sono stati affidati dalla Soprintendenza alla gestione diretta del Comune di Chieti che ci ha realizzato una sala conferenze e un info point turistico e li fa periodicamente ripulire, anche grazie all'aiuto di alcune associazioni di cittadini. L'unica grave pecca del monumento, è che purtroppo è a tutt'oggi un pò trascurato: i vandali hanno rotto i cartelli descrittivi con la storia e la mappa dei Tempietti, mentre il cancelletto della ringhiera di sicurezza del quarto tempietto sito in gran parte sotto le poste centrali, è stato divelto. Ma la cosa peggiore purtroppo, è che attualmente il monumento è pressoché sempre chiuso, poiché per entrarci c'è bisogno di chiedere l' autorizzazione scritta all'ufficio competente comunale. Pertanto, visto che a fine gennaio scadrà l'affidamento del monumento al Comune, auspicando che sia rinnovato, si spera che venga tenuto più spesso aperto al pubblico, perché solo così potranno essere sfruttate le enormi potenzialità turistiche, culturali e commerciali di questo come degli altri siti archeologici teatini. Per fare questo, è necessario creare un tavolo permanente tra la Soprintendenza, il Comune, la Provincia di Chieti e tutte le forze economiche ed imprenditoriali cittadine e non, interessate a prendere in gestione tali strutture per fare business tramite l'organizzazione permanente di eventi.
Templi Romani @ CHIETI
esterno
Chieti puntata 2° - centro storico, i suoi quartieri antichi (Collana le grandi città dell'Abruzzo)
ABRUZZO TURISMO - STORIA DELL'ABRUZZO RACCONTATA E COMMENTATA
Un documentario in 5 capitoli raccontato e illustrato dalla mia voce, Lorenzo Cav95, che includerà: 1 la storia d'Abruzzo dalle origini sino all'epoca contemporanea, 2 la descrizione storico-artistica delle principali città della regione, 3 la storia dell'arte con riferimenti all'architettura, scultura, pittura, letteratura, 4 approfondimento sull'architettura abruzzese, 5 le tradizioni, le leggende, il folklore, e la musica popolare.
In questa puntata espongo la prima parte di Chieti: innanzitutto la sua storia, le origini mitiche della fondazione di Achille in onore della madre Teti, dello splendore romano quando fu capitale dei Marrucini, di cui restano le vestigia dell'anfiteatro della Civitella, dei tenpietti giulio claudii, delle terme romane, poi la decadenza, la distruzione nell'801 da Pipino il Breve, la ricostruzione e l'ascesa politica ed economica come capitale dell'Abruzzo Citeriore con decreto di Alfonso d'Aragona, il potere del casato patrizio dei Valignani, sommato al potere della diocesi con sede nella Cattedrale di San Giustino, ecc...e infine parlerò delle modifiche all'urbanistica del centro storico e dei 6 rioni.
IN QUESTA PUNTATA finalmente spongo la storia e i monument dei quartieri di Chieti: 6 storici + il settimo moderno, il rione Sant'Anna, che comprende il cimitero e piazza Garibaldi. Gli altri rioni sono il Colle San Paolo e il Colle Gallo, area dei tempietti romani, del corso Marrucino e di San Giustino, la Civitella, il rione Porta Monacisca o di San Giovanni, area della chiesa di Materdomini, il piano Sant'Angelo con la via Arniense (o Terranova) e infine il quartiere di Porta Santa Maria o Trivigliano, con la via degli Agostiniani e Porta Pescara. Le chiese, i palazzi, i musei, le aree archeologiche dell'antica Teate a vostra disposizione. Infine parlerò della processione storica del Venerdì santo.
CHIETI - Templi Romani
interno 2
Editoria, l'antica Chieti di Camarra
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Chieti: la Capitale dei Marrucini
Per rendere il viaggio più affascinante, ho inserito le musiche del film Alexander, composte dai Vangelis, e un concerto di Mozart
Una passeggiata, realizzata da me sotto forma di documentario, sulla città più antica d'Abruzzo: Teate, oggi Chieti, fondata dall'eroe Achille nel 1181 a.C., come vuole la leggenda, in onore della madre Teti.
Fu poi popolata dai Marrucini, sotto il controllo dei Romani, e infine divenne una delle prime sedi vescovili d'Abruzzo, e dal XVI secolo fu sede del potere dei nobili Valignani.
La città ha molto da offrire: storia, alte e cultura, monumenti come la Cattedrale di San Giustino, opere archeologiche quali i Tempietti Giulio Claudii, l'anfiteatro della Civitella, le opere del Museo Archeologico Nazionale (il famoso Guerriero di Capestrano), il teatro Marrucino, il corso, i vicoli medievali e le terme romane.
IL PARCO ARCHEOLOGICO DELLA VERGOGNA TEATINA
In questi giorni l'attenzione dell'opinione pubblica teatina ha puntato i suoi riflettori sullo stato di conservazione e manutenzione del patrimonio archeologico della città di Chieti, a seguito della originale e suggestiva scelta di allestire le scene del Presepe Vivente ai Tempietti Romani e all'Anfiteatro della Civitella. Così, i ragazzi del circolo culturale Marco Porcio Catone il Censore, capitanati da Cristiano Vignali, si sono introdotti nel Parco Archeologico, sul cui stato di conservazione non si sapeva più nulla da tempo. Entrando nel sito, come si evince dalle forti e crude immagini che si commentano da sole, si mette a nudo l'estremo degrado in cui si trova la struttura, incustodita, con telecamere non funzionanti, piena di rifiuti e di lussureggianti erbacce, in balia dei vandali. Persino il Museo archeologico della Civitella, che, come recita il cartello, dovrebbe essere aperto al pubblico, è tristemente chiuso. Sicuramente, questo non è il modo di conservare il patrimonio artistico e storico della città più antica d'Abruzzo, che mira ad essere un punto di riferimento storico e culturale per tutta la regione. Immaginate, cosa succederebbe se Pompei, Ercolano, il foro romano di Assisi o quello di Spoleto fossero in queste condizioni? Sicuramente, in questa città, una grande ondata di sdegno si alzerebbe dall'opinione pubblica locale. Invece, a Chieti, tutto omertosamente tace, la città muore lentamente con il suo patrimonio storico accumulato nel corso dei secoli che lentamente l'incuria, l'ignoranza e l'inoperosità dei responsabili stanno dilapidando e distruggendo. Spero che queste immagini che si commentano da sole, squotino le coscienze della cittadinanza e delle autorità competenti,affinché l'area venga bonificata e resa fruibile alla popolazione e ai turisti, creando un sistema museale -archeologico - artistico - monumentale integrato fra i vari siti artistici e archeologici teatini, risorsa che se ben sfruttata contribuirebbe sicuramente a rilanciare il turismo e il commercio cittadino.
Chieti: centro storico pedonale..si può fare
Pedonalizzazione del centro storico. Tunnel e ascensore: spreco di denaro pubblico o utile investimento sulla qualità della vita dei cittadini di Chieti? anche su questi temi ci si confronterà in campagna elettorale per le amministrative
CHIETI - Templi Romani
interno
CHIETI - Templi Romani - Lvdi Teatini 2010
Rappresentazione storica presso uno dei tantissimi gioielli della città
CHIETI - Teatro Romano
storia di Teate e del teatro
Chieti: palazzi storici, luoghi di cultura
Il sindaco di Chieti Di Primio ha illustrato il progetto Arcus, presentato insieme alla soprintendenza, e che permetterà il recupero culturale e sociale di tre importanti edifici.
Venerdì santo, la BBC arriva a Chieti
Lanciano, servizio TGMAX del 18 aprile 2011. Settimana santa: una troupe della BBC sarà a Chieti il 22 aprile. Filmerà un documentario sulla storica processione del Venerdì Santo, iniziata nell'anno 842.
MARIA PAOLA LUPO ( Ufficio Cultura Comune di Chieti ) SULLO STATO DEI SITI ARCHEOLOGICI TEATINI
Nonostante i siti sono sotto la tutela della Sovrintendenza Archeologica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è doveroso sottolineare che anche le Province ed i Comuni, insieme alle Regioni e allo Stato, hanno il dovere di assicurare e sostenere, per missione istituzionale, ex art.1, comma 3 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, la conservazione del patrimonio culturale presente sul territorio, favorendone la fruizione e la valorizzazione, assolvendo alle relative funzioni in ragione delle rispettive proprietà. Dunque, ciascuno di questi soggetti è perciò deputato a svolgere programmi, azioni e progetti volti alla conservazione e alla valorizzazione di beni ascritti al patrimonio culturale presenti sul territorio regionale, provinciale e comunale. Pertanto, come avevo annunciato nel video sui Tempietti Romani, l' Osservatorio Teatino del Circolo Culturale Marco Porcio Catone il Censore , è andato ad intervistare anche la funzionaria responsabile dell'Ufficio Cultura del Comune di Chieti, la Dottoressa Maria Paola Lupo, per avere delucidazioni sulle reali ragioni dello stato di abbandono e di degrado dei siti archeologici teatini. A tal proposito, la Dottoressa Maria Paola Lupo, ci dice che il Comune di Chieti al fine di dare valenza di accordo strategico all'insieme delle iniziative ministeriali, regionali, provinciali e comunali, tese alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico teatino, integrandole con quelle che dovessero risultare di specifico interesse per altri soggetti (anche privati) che volessero condividerne i contenuti, ha elaborato il Piano Strategico di Sviluppo Culturale del territorio comunale. Per la sua ottimale attuazione,è stato firmato il 16 novembre del 2010, a L'Aquila, un Protocollo d'intesa tra il Ministero per i Beni e le attività Culturali (rappresentato dal Direttore Regionale Anna Maria Reggiani), la Provincia e il Comune di Chieti (rappresentate rispettivamente dal Presidente Enrico Di Giuseppantonio e dal Sindaco Umberto Di Primio) per lo sviluppo e l'attuazione delle attività di valorizzazione e di fruizione del patrimonio culturale del territorio cittadino, che a causa della esiguità delle risorse economiche ministeriali ( solo 170.000 euro dal 2006 al 2010 ai siti archeologici teatini), è a rischio di sottoutilizzo se non addirittura di perdita. Il protocollo risponde a criteri di economicità di gestione, di efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, anche in considerazione della limitatezza delle risorse di parte pubblica disponibili per l'assolvimento dei sopra ricordati compiti istituzionali e scaturisce a seguito della disponibilità della Provincia e del Comune di Chieti a sostenere le politiche di valorizzazione e piena fruibilità del patrimonio culturale teatino e dall'intenzione della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Abruzzo, nell'ambito della propria attività istituzionale, di affiancare e sostenere, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, la volontà degli Enti locali coinvolti di concorrere alle politiche di gestione dei beni culturali.
LE TERME ROMANE DI CHIETI CHIUSE E DEGRADATE
Dopo aver visitato il complesso del Parco Archeologico della Civitella di Chieti, i ragazzi del circolo culturale Marco Porcio Catone, capeggiati da Cristiano Vignali, si sono spostati con la loro videocamera presso il sito delle Terme Romane. Anche qui la struttura appare abbandonata, chiusa al pubblico con lussureggianti erbacce e una discarica abusiva a cielo aperto lungo la scarpata. La struttura è all'abbandono, priva di telecamere, alla mercé dei vandali e dei ladri di reperti archeologici. Il prezioso mosaico, che adornava il pavimento dei locali della struttura di epoca romano imperiale, appare coperto solo da un telo e da una tettoia in legno. Questas situazione è veramente inconcepibile per una città che ambisce ad essere la capitale culturale e storica della regione e che mira a fare del turismo culturale uno degli strumenti per rilanciare e riqualificare il centro storico. Finché i siti archeologici teatini non si bonificheranno, non si metteranno in sicurezza con telecamere funzionanti e non si renderanno nuovamente aperti al pubblico come i musei anch'essi tristemente chiusi, il progetto del turismo culturale teatino resterà solo una chimera. Si potrebbe creare un biglietto unico fra i vari poli culturali della città per permettere ai turisti di visitarli e portare avanti una efficace politica di marketing fra istituzioni e imprenditori del turismo provinciali e regionali al fine di portare visitatori in città. Pertanto si chiede alle autorità competenti comunali e della soprintendenza di intervenire per quanto di loro competenza, affinché il sito delle terme romane venga bonificato dalle erbacce, messo in sicurezza con telecamere funzionanti, e venga pulita la discarica abusiva lungo la scarpata mettendo il cartello di divieto di scarico. Fatti tutti questi interventi, si chiede di riaprire le terme romane al pubblico, in modo tale da renderle una attrazione turistica cittadina.
Viaggio nell'ipogeo di Chieti
MetroNews24 entra nell'ipogeo di Chieti, nei pressi di Porta Pescara. Nostra guida un'esperta del C.A.R.S. (Centro Appenninico Ricerche Sotterranee)
I misteri della Chiesa di Santa Maria de Criptis
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a cura di censorinoteatino2013.blogspot.it
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Ipogeo romano - ingresso via Olivieri
3a parte