Sulmona, Santuario di Ercole Curino
SANTUARIO DI ERCOLE CURINO - SULMONA (AQ)
Il Santuario di Ercole Curino si trova ai piedi del versante occidentale del monte Morrone, a circa cinque km. di distanza dalla città di Sulmona in località Badia. L´edificazione del santuario italico di Ercole Curino risale al IV secolo a. C. e venne parzialmente modificato dai romani nel I secolo a. C.. Fu seppellito da una frana nel II secolo a. C. e ben presto se ne perse il ricordo. Il sito venne invece identificato come ubicazione della villa del poeta latino Publio Ovidio Nasone. Nel 1957 - 58, gli scavi diretti da Valerio Cianfarani, nella convinzione di riportare alla luce l´abitazione natale del poeta latino, vedono emergere, invece, i resti dell´imponente santuario. Il Santuario di Ercole Curino era uno dei più importanti luoghi di culto dell´epoca romana, dedicato ad Ercole, dio protettore di sorgenti ed acque salutari nonché dei mercanti. Si trova lungo la via che collega Roma, attraverso gli Appennini, con il mare; così come costituisce una sosta lungo il tratturo principale che, durante l´inverno, veniva percorso dai pastori abruzzesi verso le terre più calde della Puglia. Il santuario di Ercole Curino si articola su due terrazze. Sulla terrazza inferiore si trovano quattordici ambienti, probabilmente locali di servizio, che venivano comunemente denonimati poteche. Tutti gli ambienti presentano la traccia della volta a botte, tranne che ai due estremi, i quali fungevano da tromba per le scale che conducevano ai piedi della terrazza superiore. Qui si trovava un porticato in marmo colonnato con tre bracci, del quale resta un muro, e la gradinata che conduce al sacello. Su uno dei ventuno gradoni è rappresentato, in rilievo, un simbolo fallico che aveva una funzione apotropaica. La terrazza superiore del Santuario di Ercole Curino che ospita il Sacello, il quale risale al periodo fra il II ed il I secolo a. C., presenta un donario in pietra per raccogliere le offerte ed una fonte. All´interno del tempietto nel santuario di Ercole Curino, perfettamente conservato probabilmente grazie alla frana che ha seppellito l´intero complesso, le pareti sono decorate da pannelli stuccati policromi, mentre sul pavimento si può ammirare un mosaico di ispirazione ellenistica, che disegna un intreccio di tralci di vite, delfini, torri ed onde. Sulla soglia è disegnato un fascio di folgori, attributo di Giove. I preziosissimi reperti rinvenuti sono custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Chieti. (FL)
visita archeologica al santuario di ercole curino presso Badia, abruzzo
dal sito della regione Abruzzo: Nella zona sottostante l'eremo celestiniano di S. Onofrio, emergono dal terreno i resti del santuario di Hercules Curinus. La struttura si erge su due piani di terrazzi artificiali. La terrazza inferiore è sorretta da un muro di sostegno in opera cementizia coperta da opera incerta e reticolata. Al di sopra erano ricavati 14 ambienti coperti, dalla volta a botte che fungeva da sostegno per la parte anteriore della terrazza. Le due stanze laterali avevano rampe di accesso al piano superiore. All'interno si rinvenne una statuetta di Hercules Cubans, ma il pezzo più emblematico è la statuetta raffigurante Ercole in riposo che, creduta in un primo tempo copia di un perduto prototipo lisippeo, è stata recentemente giudicata come replica d'autore del grande scultore di Sicione al quale gli antichi attribuivano ben 15000 sculture.
Come arrivare: A24/A25 RM-PE uscita Pratola Peligna/ Sulmona/ proseguire in direzione Sulmona/ Badia da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ Badia
Eremo Sant'Onofrio Proteste per Eremo interdetto al pubblico.mpg
Sulmona Aq Italy -Centro Storico- 10 Marzo 2011. Interview on the road, Elisa Pizzoferrato raccoglie le proteste dei passanti sull'Eremo di Sant'Onofrio al Morrone, risalente al XIII secolo, ove visse da eremita S.Pietro Celestino prima di salire al soglio pontificio ed ove vi fece ritorno nel 1295, in fuga dopo aver rinunziato al papato. Oggi l'Eeremo, inacessibile per un ordinanza del Sindaco del Comune di Sulmona già dal 2009, è interdetto ai visitatori ed ai pellegrini per il pericolo di crolli dovuto a modesti smottamenti di pietrisco. Il Santuario sulle pendici del monte Morrone, sovrastante il tempio di Ercole Curino, a quota 620 mt. slm, giace nell'incuria ed in completo abbandono. Rodir
Eremo Sant'Onofrio Ricordi Eremo.mpg
Sulmona Aq Italy -Centro Storico- 10 Marzo 2011. Interview on the road sui ricordi dei passanti, intervistati da Elisa Pizzoferrato, sull'Eremo di Sant'Onofrio al Morrone, risalente al XIII secolo, ove visse da eremita S.Pietro Celestino prima di salire al soglio pontificio ed ove vi fece ritorno nel 1295, in fuga dopo aver rinunziato al papato. Oggi l'Eeremo, inacessibile per un'ordinanza del Sindaco del Comune di Sulmona già dal 2009, è interdetto ai visitatori ed ai pellegrini per il pericolo di crolli dovuto a modesti smottamenti di pietrisco. Il Santuario sulle pendici del monte Morrone, sovrastante il tempio di Ercole Curino, a quota 620 mt. slm, giace nell'incuria ed in completo abbandono. Rodir
Il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli
- Inaugurazione ufficiale del Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli avvenuta dopo lunghi anni di restauro. I resti, rinvenuti ed accuratamente restaurati, sono stati riaperti definitivamente al pubblico. In questo video la cerimonia di inaugurazione al cospetto del direttore dell'Istituto Autonomo Villa Adriana - Villa D'Este Andrea Bruciati e dell'assessore alle politiche culturali del comune di Tivoli Urbano Barberini. Il servizio è di Roberto Mattioli, le riprese di Marco Santolamazza. ( Settembre 2017 )
Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli - PROMO
- Il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli recentemente aperto al pubblico. Questo il promo che anticipa il servizio completo. Conduce Roberto Mattioli. Riprese Marco Santolamazza. Nel video l'assessore alla cultura del Comune di Tivoli Urbano Barberini, il Direttore dell' Istituto Autonomo Villa Adriana - Villa D?Este Andrea Bruciati. ( Settembre 2017 )
Guerriero di Capestrano: il re guerriero forte e gentile
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Nel 1934, per caso, un contadino abruzzese rinviene nel suo terreno il Guerriero di Capestrano. Nessuno sapeva che dalla terra appena dissodata di un campo era emersa una delle opere d’arte più significative della storia italiana. LEGGI:
Tivoli- Presentazione Manifestazione 1 Maggio al Santuario Ercole Vincitore 24 Aprile 2015
Descrizione
Gasdotto Snam incontra Sito Archeologico Longobardo-13apr2013
Questo video è stato girato sabato 13 aprile 2013 ai piedi della collina di San Giorgio a Montichiari dove la Snam sta posando l'enorme tubo per il transito del gas dalla Russia al nord Italia. Ora c'è un problema. Le ruspe hanno scavato sino a trovare un sito archeologico risalente forse all'epoca longobarda. Che succederà?
Il Bosco Sacro nel Paganesimo Politeista moderno e nelle Antiche religioni
Riconoscimento da parte della Provincia di Venezia del Bosco Sacro come luogo di culto . Luogo del Tempio del Pagano. BROSSE JACQUES Mitologia degli alberi, dal giardino dell’Eden al legno della croce. Citazione dell’antropologo Claude Lévi-Strauss. Bosco sacro di Nemi o Nemus Dianae. Bosco Sacro è proprio di ogni religione antica.[27:53] I cristiani, persecutori e distruttori del Bosco Sacro. San Bonifacio fece abbattere la quercia nei pressi del villaggio di Geismar. In Lituania e Romuva. Le Antiche Religioni non avevano un nome. Significato di “pagano”. Foresta profonda, Duma. Cernunnus. [45:10] Sintesi del significato del Bosco Sacro.