Ripatransone - Si alza il sipario sul teatro Mercantini
Tornerà a funzionare dopo i lavoro di restauro
Ripatransone Marche, Teatro Luigi Mercantini (manortiz)
Il Teatro Mercantini venne realizzato a seguito di incarico che venne conferito dal Comune all’architetto ticinese Pietro Maggi nel 1790 per lo studio di un progetto, che prevedesse la realizzazione di nuovi spazi all’interno dell’involucro rappresentato dal trecentesco Palazzo del Podestà. Progettista nativo della Val di Muggio, nei pressi di Mendrisio, si stabilì nelle Marche, al seguito del padre Carlo Maggi: fu molto attivo nella progettazione di architetture civili, in particolare a destinazione teatrale, quali il Teatro Serpente Aureo di Offida ed il Teatro dell’Arancio di Grottammare.
Si procedette alla apertura del teatro nel 1824, seppure incompleto dell’ultimo ordine dei palchetti, oltre che del suo sistema di copertura definitivo.
In una seconda fase, venne assegnato nel 1837 l’incarico all’architetto Francesco Bassotti, che ne seguì i lavori di completamento fino alla sua apertura definitiva, avvenuta nel 1843: è con la Lucia di Lammermoordel compositore lombardo Gaetano Donizetti che si celebrò una delle più importanti pagine della storia ripana.
E’ poi nel 1894 che il teatro venne intitolato al poeta risorgimentale Luigi Mercantini.
Gli spazi teatrali sono accessibili dal portico del Palazzo del Podestà, spesso noto come degli Anziani, caratterizzato da una sequenza di archi a tutto sesto su pilastri in pietra, la cui simmetria è definita da un arco a sesto acuto. La facciata principale del palazzo venne integrata sul finire del XIX secolo da due quinte laterali confermando tendenze neomedievali, con una funzione di profonda caratterizzazione della simmetria ottenuta.
Il foyer e la sala, oltre agli ambienti complementari, sono ricavati al livello superiore del palazzo.
La sala presenta la tipica pianta a ferro di cavallo, che ricalca l’impostazione planimetrica del Teatro Serpente Aureo di Offida, terminato alcuni anni prima.
Forte caratterizzazione della sala è data dal plafone, decorato con motivi floreali e con una serie di medaglioni, alcuni dei quali raffiguranti i volti di Gioacchino Rossini, di Giuseppe Verdi, di Vittorio Alfieri, di Vincenzo Bellini, di Calco Goldoni, ed infine di Pietro Metastasio.
Indotto a chiusura nel 2008, è stato recentemente sottoposto a lavori di restauro e adeguamenti impiantistici, i quali hanno permesso di ottenere anche la completa accessibilità ai fruitori diversamente abili.
Viene riaperto il 14 aprile 2012 sulle note del Canto degli Italiani, di Goffredo Mameli.
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Veruska Puff, portrait of a burlesque performer
VERUSKA PUFF
Portrait of a burlesque performer
Directed by
Giacomo Cagnetti
Director of photography
Andrea Angione
Additional shots
Giacomo Mario Perotti
Location
Luigi Mercantini Theater | Ripatransone | AP | Marche | Italy
veruskapuff.com
VERUSKA PUFF Performer Burlesque Show
VERUSKA PUFF
Portrait of a burlesque performer
Directed by
Giacomo Cagnetti
Director of photography
Andrea Angione
Additional shots
Giacomo Mario Perotti
Location
Luigi Mercantini Theater | Ripatransone | AP | Marche | Italy
veruskapuff.com
Ripatransone - Suggestiva serata d'inaugurazione per il Teatro Mercantini
Torna a splendere lo storico teatro
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Credits:
player: Carlo Junior Bronzi
speaker: Carl Fanini
written & directed by: Giacomo Cagnetti & Rovero Impiglia
shot on Panasonic GH5
backstage photographer: Pierluigi Alerssandrini
text by: Luigi Bruti
music: Roberto Lanciotti - Luigi Bruti
(C)(P) 2017 by MR Studio Publishing
Thanks to:
- Lara Girolami for the usage of her apartment
- GIANTRAVEL srl for the usage of the bus
- MR Studio for the images in the recording studio
- Manuel Maté for the usage of his Vespa
- City Hall of Ripatransone for the images in Teatro Mercantini
- Sergiacomi Giampiero for the White Grand Piano Cabinet
- Ilene Acquaroli for the logistic help in the Teatro Mercantini of Ripatransone
-Amadio Gianpietro as the bus driver
- Luigi Bruti, Amico Salvatore, Anna Bruti, Itala Sciarra, Natalino Angelini, Matteo Malavolta as walk-on in the bus
- Cristiano Pagani as walk-on in the Recording Studio
- Anna Bruti as the Vespa driver
- Federico Medici, Paolo Pistolesi, Alessandro Stortoni, Edoardo Lupacchini, Roberto Lanciotti, Franco Massi, Paolo Ciarrocchi, Domenico Pulcini, Francesco D'Angelo, Luigi Bruti, Ilene Acquaroli, Alessia Albanesi as walk-on in the theater.
Filmed in Italy in the following locations:
- Porto D'Ascoli
- Pedaso
- S. Benedetto del Tronto
- Cascatelle of Ascoli Piceno
- Grottammare
- Ripatransone
- Altopiano di Navelli
Eran Trecento (L. Mercantini) - art song
Music by ALEXANDER FEHT ( feht.com )
Music scores:
Performed by Nikolay Dorozhkin (tenor) and Sergey Chechyotko (piano)
Helikon Opera Theater (Moscow)
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They were three hundred
(in Italian) Words by L. Mercantini
They landed arms in hand but did not fight us,
They threw themselves to the ground and kissed it.
I looked at everyone - everyone -
Each had tears in his eye, each smiled.
They were bandits from their lair, we were told.
But from us they took not a loaf of bread,
And their only words were,
We came to die for our land!
They were three hundred, young and strong -
And all are dead.
With blue eyes, with curls of gold
Their young leader came nigh.
Gathering my courage I took his hand and asked:
Where leadest thou, fair Captain?
He looked at me and answered: Oh my sister,
I go to die for my beautiful fatherland!
My heart trembled so I could not even wish him,
God bless you.
They were three hundred, young and strong -
And all are dead.
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Их было триста (Л. Меркантини)
Композитор: Александр Фет
Исполнители: Николай Дорожкин (тенор), Сергей Чечетко (фортепиано)
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Они сошли с оружием в руках, но они не воевали с нами:
они бросились на землю и целовали ее;
я взглянула на каждого из них, на каждого -
у всех дрожала слеза на глазах, и у всех была улыбка.
Нам говорили, что это разбойники, вышедшие из своих вертепов;
но они ничего не взяли, ни даже куска хлеба,
и мы только слышали от них одно восклицание?
Мы пришли умереть за наш край!
Их было триста, они были молоды и сильны... и все погибли!
Перед ними шел молодой золотовласый вождь с голубыми глазами...
Я приободрилась, взяла его за руку и спросила:
Куда идешь ты, прекрасный вождь?
Он посмотрел на меня и сказал:
Сестра моя, иду умирать за родину.
И сильно заныло мое сердце, и я не в силах была вымолвить:
Бог тебе в помочь!
Их было триста, они были молоды и сильны... и все погибли!
La spedizione di Sapri I parte - Puntata del 24/03/2011 di Alla Mezza con il Prof. Carmine Pinto
La trasmissione Alla Mezza della rete LIRA TV ha proposto ai telespettatori una serie di incontri sulle vicende storiche risorgimentali del salernitano con il Prof. Carmine Pinto, docente di storia contemporanea dell'UNISA.
Conduttrice : Francesca Salemme
Puntata del 24/03/2011.
Offida, Teatro Serpente Aureo (manortiz)
Le notizie riguardanti l'esistenza di un vecchio teatro all'interno del Palazzo Comunale, ci sono fornite da un documento dell'Archivio Storico Comunale del 16 Ottobre 1819.
In tale documento sono riportate anche le notizie riguardanti l'attuale Teatro Serpente Aureo.
Si sa che prima del 1768 esisteva, in una sala del Palazzo Comunale (sala consiliare), un palcoscenico a guisa di teatro, costruito senza distinzione di ceto.
Proprio per riparare, così recita il documento, a questo inconveniente, il giorno 8 Luglio 1768, fu accolta la proposta di Paolo Cipolletti e Gaetano Castellotti consistente nella realizzazione di un teatro in legno con un palcoscenico e 29 palchetti in giro di tre ordini, da dislocarsi al posto di quello esistente.
Tale progetto prevedeva solo il primo ordine in muratura.
La spesa doveva essere a carico dei particolari (privati) e nulla doveva essere pagato dalla Comunità. In cambio dell'uso della sala si concedeva al Pubblico Consiglio (al Comune) il godimento del palco di mezzo. I particolari dovevano entrare in possesso dei palchi pagando una somma pari a scudi otto ciascuno.
Ben presto, così continua il documento, tale teatro, completato nel 1771, risultò troppo piccolo e molte famiglie nobili rimasero senza palco; inoltre, la platea era insufficiente a contenere il pubblico delle classi inferiori ed essendo poi il primo ordine troppo basso, gli spettatori della platea stavano troppo a contatto con quelli dei palchetti.
Comunque, malgrado questi difetti, il teatro rimase tale fino al 1820. La necessità di cambiarlo fu però sempre sentita ed infatti, nel Consiglio del 21 Ottobre 1801, Paolo Cipolletti venne incaricato di provvedere per la realizzazione di un nuovo teatro, modificando pertanto quello già esistente. Il sig. Cipolletti fece allora progettare il disegno del teatro all'architetto Pietro Maggi. Tale progetto, consistente in una nuova costruzione da dislocarsi presso il cortile di tramontana per la somma di 900 scudi, venne approvato nella seduta consiliare del 15gennaio 1802. Non trovandosi però alcuno disposto ad eseguire il lavoro per tale somma, si pensò di rimandare a migliore tempo la costruzione. Capitò, nel contempo, in Offida proprio il suddetto architetto (Pietro Maggi) il quale fece presente ai signori del luogo che si poteva in ogni caso modificare in meglio il teatro già esistente per una spesa di scudi 10 a palco.
Nel frattempo alcuni particolari (privati) riuscirono a trovare un intraprendente imprenditore disposto a costruire il nuovo teatro secondo il progetto del Maggi.
Così nel 1820, su progetto dell'architetto, iniziò la costruzione del teatro nei pressi, appunto, del cortile a tramontana del Palazzo Comunale. L'attuale Teatro Serpente Aureo, rimodernato nel 1862, è un vero gioiello di concezione barocca di tipo a boccascena o, come comunemente si suole dire, (all'italiana), con schema a ferro di cavallo.
Non ha una facciata propria e l'ingresso è posto sotto il portico del Palazzo Comunale. Attraverso un atrio adornato con statue rappresentanti quattro Muse, si entra nella sala formata da 50 palchi in giro di tre ordini con loggione e platea. Essa è decorata con stucchi ed intagli dorati su fondo verde, opera di G. Battista Bernardi, offidano (sec. XVIII-XIX).
La volta, raffigurante Apollo e le Muse, venne dipinta da Alcide Allevi (1831-1893).
Attorno, otto medaglioni raffigurano i più illustri autori della lirica e della prosa. Il tutto è dominato da un artistico lampadario con globi di cristallo.
Sul palcoscenico si conserva ancora il vecchio sipario con dipinta la leggenda del mitico Serpente d'Oro. Varie le modifiche strutturali succedutesi nel 1900. Nel Novembre del 1907 veniva sostituito l'impianto dell'illuminazione a gas con quello elettrico; nel 1922, su progetto dell'ing. G. Condio, si procedeva all'abbassamento della platea; tra il 1928 e il 1930 venivano effettuati, dall'ing. Rossini, lavori di consolidamento; nel 1950 un palco veniva utilizzato a cabina per le proiezioni cinematografiche; nel 1954 veniva ristrutturata la pavimentazione e il teatro veniva dotato di un impianto di riscaldamento.
Nel 1991 hanno avuto inizio alcuni lavori di adeguamento dei servizi e degli impianti, terminati nel 2002 con la riapertura del teatro.
Attualmente la struttura viene utilizzata per le manifestazioni culturali e per i Veglionissimi di Carnevale.
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San Benedetto del Tronto: Premio Riviera delle Palme 2014
SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Un noto giornalista italiano definì San Benedetto del Tronto come deserto culturale dell'Italia. In risposta a tale provocazione, Giuseppe Lupi, noto Preside della nostra Diocesi scomparso alcuni anni fa, decise d'istituire un Premio che tre decenni dopo sarebbe diventato una delle inestimabili ricchezze culturali di San Benedetto e della nostra Diocesi.
Si tratta del Premio Letterario Riviera delle Palme, giunto alla XXXI edizione e organizzato dall'omonimo circolo culturale presieduto da Leo Bollettini. Tre decenni di un premio che ha visto tra i vincitori, illustri esponenti del mondo culturale italiano, da Piero Angela a Umberto Eco, passando per Antonino Zichichi e Piero Bevilacqua.
Anche quest'anno i premiati sono stati di grande spessore e hanno reso indimenticabile questa premiazione svoltasi nel pomeriggio di sabato 27 settembre presso la sala consiliare del Municipio sambenedettese. Infatti, per la prima volta nella trentennale storia del Premio, una coppia di fratelli ha vinto una delle due sezioni che lo caratterizzano. Sono Francesco e Gianrico Carofiglio, provenienti da Bari.
Gianrico, già magistrato e politico, è stato l'ideatore della Fiction L'avvocato Guerrieri, basata sul suo primo romanzo Testimone Inconsapevole, che fu presente otto anni fa nella cinquina finale del Premio sambenedettese. Francesco è un noto illustratore e architetto, nonché sceneggiatore e realizzatore di cortometraggi. Due fratelli baresi molto diversi tra loro che si sono aggiudicati la sezione narrativa con il romanzo edito da Rizzoli dal titolo La Casa nel Bosco, un viaggio nella loro memoria tra passato e presente.
Sono molto contento di essere qui a San Benedetto del Tronto perché alcuni dei ricordi presenti in questo romanzo riguardano anche questa terra, luoghi delle vacanze estive che si facevano da bambini negli anni Settanta. Tornandoci ho rivisto la stessa quiete e la bellezza di allora sono state le parole di Francesco Carofiglio ai nostri microfoni.
La sezione saggistica ha visto la vittoria di Vito Mancuso, con il saggio dal titolo Io e Dio, una guida dei perplessi, edito da Garzanti, un testo in cui l'autore si rivolge alla fitta schiera di quanti affrontano l'antica e sempre nuova tematica della fede e del rapporto con Dio. Un saggio in cui aleggia la presenza del mistero che disarmonizza l'intelligenza umana e la vela come nebbia (tratto dalla recensione di Don Vincenzo Catani, ndr.).
Mancuso e i fratelli Carofiglio sono stati scelti grazie ad un'attenta selezione da parte dei membri del circolo, partita con due coppie da 10 testi economici e tascabili, fino alla scelta definitiva sotto l'egida dei docenti universitari Gastone Mosci e Uberto Magrelli, (altri componenti sono stati Eide Spedicato Jenco e Alberto Sensini, già direttore della Nazione, non presenti a San Benedetto, ndr.) che nel corso della cerimonia hanno posto delle curiose ed interessanti domande ai vincitori. Una scelta mirata che ha avuto l'apporto degli studenti delle scuole medie superiori del Territorio, dei docenti dei medesimi istituti scolastici, dei comitati di quartiere della città marchigiana e degli acquirenti delle opere finaliste presso l’apposita mostra mercato.
Altra novità di quest'anno è la presenza di un moderatore di lusso, rispondente al nome di Giulio Base, attore e regista di Don Matteo e Padre Pio, fiction che hanno fatto la storia della tv italiana. Base è il regista di Mio Papà, lungometraggio d'apertura dell'imminente festival del Cinema di Roma interamente girato nella nostra Riviera delle Palme.
Tra le autorità intervenute, da segnalare l'intervento del Presidente del Consiglio Regionale Vittoriano Solazzi, che si è soffermato sulla ricchezza della cultura, che non è tempo perso, ma tempo da guadagnare per il benessere di una comunità.
Dulcis in fundo, non abbiamo detto la cosa più importante di questo premio cui il Preside Lupi teneva particolarmente e che deve obbligatoriamente essere il fulcro di tutte le edizioni. Si tratta del concorso riservato ai giovani delle scuole, che ha visto la partecipazione di dieci ragazzi rappresentanti tre scuole del distretto. Un concorso che partendo dalla giovinezza vista da Bukowski ha visto la vittoria di Marina Zazzetta del Liceo delle Scienze Umane Luigi Mercantini di Ripatransone, che si è aggiudicata la borsa di studio voluta dalla famiglia Lupi.
Gli altri ragazzi premiati sono stati: Beatrice Patrizi sempre del Fazzini-Mercantini di Ripatransone, Beatrice Patrizi del Liceo Scientifico Rosetti di San Benedetto e il grottammarese Davide Clementi del Liceo Classico Leopardi sempre della città rivierasca.
Con questo diamo appuntamento all'edizione del 2015 del Premio Riviera delle Palme.
Il festival del teatro amatoriale ad Offida | J News
Al via il festival amatoriale al Serpente Aureo di Offida.
Servizio di J News - 18 settembre 2015
Teatro Persio Flacco - Volterra Television YOUTUBE
( GO TO CHANNEL)
TEATRO PERSIO FLACCO - Volterra
(in scena la Compagnia Teatrale Volterrana ChiHaPiumeVolerà! 20/10/2007)
Si tratta di uno stupendo esempio di teatro all'italiana che deve la sua originalità nel panorama toscano per essere stato realizzato all'interno dello storico Palazzo Incontri.
All'inizio dell'800 il seicentesco teatro dell'Accademia dei Sepolti era giudicato ormai inadeguato alle esigenze della città e pertanto una società di nobili volterrani avviò le pratiche per la realizzazione del nuovo teatro che, costruito su progetto dell'architetto Luigi Campani nel cortile del Palazzo Incontri, venne inaugurato il 15 agosto 1820 con una commedia allestita dalla Compagnia Peltzett. La nuova struttura comprendeva una sala ovoidale con 82 palchi su quattro ordini e con decorazioni di Niccolò Contestabili di Pontremoli (volta della sala e sipario). L'Accademia dei Riuniti, costituitasi per la realizzazione e la gestione del teatro, organizzava di norma due stagioni: una per il carnevale e l'altra per l'estate. Dal 1923 il teatro cominciò a ospitare regolarmente anche spettacoli cinematografici e in questa occasione venne arretrato l'originario palcoscenico per aumentare la capienza della sala e per creare il golfo mistico per l'orchestra. Altri interventi di adeguamento ai solai e ai parapetti dei palchi (sostituzione degli originali in legno con nuovi in cemento armato) sono stati eseguiti nel 1961. Il teatro conserva come prospetto principale la facciata rinascimentale del palazzo Incontri ed è dotato di un foyer e di altri ambienti antistanti la sala ricavati dal piano terra del palazzo del quale mantengono le caratteristiche di dimora nobiliare.
La sala invece è stata ricavata nel cortile e negli ultimi due ordini di palchi e nel sottotetto sono ancora visibili tracce della decorazione rinascimentale della facciata interna del palazzo.
Questo importante e caratteristico esempio di luogo teatrale storico appartiene ancora oggi all'Accademia dei Riuniti e dopo un periodo di chiusura negli anni '80 per lavori di adeguamento alle vigenti norme antincendio e antinfortunistiche ha ripreso la sua gloriosa attività.
(p.2) Buonasera Marche Show speciale Marche Outdoor - Maurizio Socci
Buonasera Marche Show speciale Marche Outdoor: il cluster del turismo in Bicicletta protagonista al Cinema Margherita Cupra Marittima.
L’evento, organizzato dalla Regione Marche e dal Comune di Cupra Marittima e dal Comune di Ripatransone , è solo la prima tappa (visto che si parla di Bicicletta) di un tour itinerane delle Marche volto a coinvolgere operatori, amministrazioni e stake holders che siamo ineressati a far parte di Marche Outdoor progetto su cui la Regione Marche punta fortemente per rilanciare il Turismo esperienziale, lento e di qualità tipico delle Marche.
“Abbiamo messo a disposizione del Turismo 11 milioni di euro in questi ultimi anni per voltare pagina dopo il Sisma – ha spiegato l’Assessore Pieroni – e i numeri parlano chiaro: +5% nell’ultimo anno. Segno che siamo sulla strada giusta, ma possiamo fare anche di più”.
“L’idea di Marche Outdoor è nata con l’Assessore Pieroni – racconta Alberto Mazzini, anima di Marche Outdoor – dopo tanti tentativi in questi anni per lanciare davvero il turismo in bicicletta, questo è il progetto giusto, anzi visto che siamo in tema ciclistico, è la “fuga” giusta”.
Riferimento azzeccatissimo alle parole di Vincenzo Nibali, che negli spot della Regione Marche dichiara: “La mia fuga sono le Marche, il paradiso del bike”:”
Un altro sucesso targato Filodiffusione come sempre condotto dal sempre bravo Maurizio Socci . L’incontro si è svolto al Cinema Margherita di Cupra Marittima, alla presenza delle telecamere di èTV. Ecco il post ufficiale dalla Pagina Facebook di Buonasera Marche Show:
“Molto interessante e partecipata lo speciale di Buonasera Marche Show Marche Outdoor dedicato al cluster del turismo in Bicicletta, andato in scena “live” a Cupa Marittima e poi replicato in esclusiva su èTV can. 12
Il Cinema Margherita Cupra Marittima pieno di gente, con tanti interventi e molte domande per questo interessantissimo progetto che coinvolge tanti comuni del territorio marchigiano, e in questo caso del piceno.
Grazie al Comune di Cupra Marittima per l’ospitalità e a tutti coloro che sono intervenuti dallo staff di Filodiffusione
Ecco i protagonisti:
con Moreno Pieroni, Alberto Mazzini, Chiara Ercoli, Sindaco di Ripatransone – Alessandro Lucciarini De Vincenzi, Daniela Luciani,ACOT – Associazione Cuprense Operatori Turistici, Lucio Spina,Anthony Cannella, Eleonora Sacchini, SìAmo Cupra Marittima, Marco Ciarrocchi, Marche Trail, Jonathan Chiappini, Comune di Ripatransone, Stefano Fraticelli, Pro Loco di Cupra Marittima, Museo Malacologico Cupra Marittima, Gal Piceno, Sandro Moriconi, Kurni Az.Agr. Oasi degli Angeli, Consorzio Vini Piceni, Gianfilippo Michetti,Comune di Carassai, Armando Marconi, Marche and Bike, Regione Marche, Visit Ripatransone, Città di Ripatransone, PRO LOCO Campofilone, Comune Di Campofilone, Gal Fermano, Massignano,Residence Cupra Marittima, Archeoclub Cupra Marittima, SPINOSI,3Zeta Video, Davide Pazzaglia, Le Marche in Bici, Mauro Fumagalli,Marchebikelife, Il Piceno, Cronache Picene, Piceno Bike Travel, Gal Piceno, Piceno Oggi, Picenotime,