Asti - Palazzo Medici e Torre Comentina in Piazza Roma - videomix
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Places to see in ( Asti - Italy )
Places to see in ( Asti - Italy )
Asti is a city and comune of 76 164 inhabitants located in the Piedmont region of northwestern Italy, about 55 kilometres east of Turin in the plain of the Tanaro River. Asti is the provincial capital of one of most important wine areas in Italy and lends its name to some illustrious wines. The city dates to pre-Roman times and still a few ruins remain. In the 10th-13th centuries, Asti rose economically and politically to become one of the most powerful independent cities in Western Italy, with extensive trading rights granted by the Holy Roman Empire.
Central Asti is quite compact and there is a large and reasonably well preserved historical centre which is easy to walk around. The train station is close to the centre and there are 2 large and convenient parking spaces in the centre (except on market days) at Piazza Alfieri and Campo di Palio. Also parking in the old city at Piazza Roma and Piazza Catena, but be cautious of restricted streets.
Collegiata di San Secondo on Piazza San Secondo, build on the site of Asti’s patron saint’s martyrdom (119 AD), rebuilt in XIII century, located in the old market piazza and houses the bones of the sacred saint of Asti in the crypt and the Palio d’Asti banners in a chapel. Cathedrale di Santa Maria Assunta in Piazza Cathedrale. Built in XIV century, one of Piedmont’s most important gothic churches. Medieval City, the central part of Asti still comprises of narrow paved streets, ancient buildings, towers palaces and churches, with many parts of the old wall still intact. Great for wandering around.
Torre Troyana (Trojan Tower) Piazza Medici 13th C. Asti was know as the “city of 100 towers” – in fact there were 120 of these fortified family bolt-holes, of which about 12 still survive. This tower is open to visitors on weekends to walk up the summit.
Torre Rosso (Romano), end of C.Alfieri. Oldest surviving tower dating back to roman era (1st C) formerly part of the old gate
Palazzo Civico, Piazza San Secondo. An old palace, used as the mayors office and other Asti commune offices. Visitors allowed on the first floor halls.
Historical Archives, Palazza Mazzola, Via Cardinal Massaia, opposite Cathedral. Houses a large collection of historical documents and maps, including a room dedicated to Palio di Asti. Open weekdays in normal hours, €2.50 admission. Teatro Alfieri, Asti’s theatre, built in 1860, resembles an opera house and was recently renovated. Often if someone is there they will let you wander around.
Museum and Crypt of San’Anastasio, 365 Cso Alfieri, 8th C . Mondays closed admission €2.50. Bapistry di San Pietro, Cso Alfieri /Pzz. 1Maggio, Romanesque church and museum complex (Paleantological and Archeological) built 12th C modeled on Church of Holy Sepulchre in Jerusalem, with cloisters, tower and pilgrims hospice. Closed Monday, admission €2.50. Synagogue and Jewish museum – visit by appointment only. Scassa Tapestry Workshop and museum. Scassa specializes in making tapestries based on famous paintings.Visits are free by appointment.
Palio di Asti, this historic bareback horse race is the oldest one of its type in Italy originating in 1273, when the Astigiani staged a race beneath the walls of the enemy city of Alba causing great devastation to their vineyards. Feste Della Sagre, every second weekend in September. Feste Della Sagre, every second weekend in September. Palio Degli Sbandieratori, Piedmont's flag-throwing teams are justly famous and every Asti Borgo and provincial town sponsors a team, who compete in the Piazza San Secondo in a night time spectacle during the Palio week.
( Asti - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Asti . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Asti - Italy
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ASTI - Alla scoperta della città
Ricca di monumenti del periodo medioevale, posta lungo la Via Francigena, Asti è la città natale di Vittorio Alfieri. È conosciuta in tutto il mondo per i suoi vini.
Palazzo Medici del Vascello e Torre Comentina - Torre Troyana - Piazza Medici – Collegiata di San Secondo – Teatro Comunale Vittorio Alfieri – Cattedrale di Santa Maria Assunta – Torre dei Natta – Palazzo Asinari Veraris di Costigliole – Chiesa Consolata e Monastero – Chiesa San Paolo – Torre e Palazzo dei Guttuari – Collegiata di San Secondo – Cripta – Pinacoteca Museo - Museo Civico – Palazzo Mazzetti - Battistero di San Pietro - Torre Rossa – Chiesa San Giuseppe - Torre De Regibus – Chiesa di San Martino – Casa Alfieri – Chiesa di Santa Caterina.
Video Shooting by
Pino Meola
Video Editing by
pinomeola
Music:
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Wendding _ Invitation .mp3
Cantus _ Firmus _ Monks.mp3
Lost _ in Prayer.mp3
Nemesis .mp3
Pachabelly .mp3
Asti - Palazzo Mazzetti.mov
Palazzo Mazzetti di Asti, dopo un lungo ed accurato restauro, ospita fino al 15 luglio 2012 la mostra Etruschi. L'ideale eroico e il vino lucente
Una giornata ad Asti
Una visita virtuale alla città di Asti, con le sue chiese, i suoi monumenti e i suoi palazzi. Con un assaggio dei suoi vini e della sua gastronomia!
Musica: Fedorshum - THE SIGN OF INFINITY; Creative Commons License (CC BY-NC-ND 3.0)
Turismo e cultura ad Asti
Presentazione della città di Asti e delle sue attrattive turistiche e culturali.
Asti sotterranea
Andiamo a fare due passi tra le cripte della città piemontese, che cela un patrimonio storico, culturale e simbolico secondo a nessuno.
Partendo dalla fascinosa cripta di San Giovanni Battista, proseguiremo con quella (fantastica) di Sant'Anastasio con il Museo Lapidario, per finire con la cripta di San Secondo, che custodisce la tomba del martire, patrono di Asti e della diocesi.
Asti - Duomo - Cattedrale di S. Maria Assunta - interno ed esterno - videomix
LA CATTEDRALE DI ASTI (sec. XIV)
Questa Cattedrale, con i suoi 86,50 metri di lunghezza e 24 di altezza e di larghezza, è la più grande chiesa del Piemonte, ed anche il più insigne monumento gotico della regione.
Iniziata agli albori del XIV secolo, al tempo del vescovo Guido di Valperga, e dedicata alla Madonna Assunta, fu continuata da Mons. Arnaldo De Rosette e terminata sotto il vescovo Baldracco Malabaila, nel 1354.
La chiesa che è giunta a noi è comunque assai diversa da quella progettata dai 'Magisteri muratores' Antonio Neucoto e Macario nei primi anni del '300. I secoli hanno portato alla Cattedrale aggiunte, molte delle quali di grande pregio artistico.
Nel 1470 le famiglie astigiane dei Pelletta e dei Troya fecero edificare il magnifico portale laterale sud, in stile gotico fiorito; verso la metà del '600 le famiglie nobili Zoia, Asinai e Cacherano fecero costruire le cappelle barocche sul lato nord, dedicate rispettivamente a San Teobaldo, a San Giovanni Battista e allo Sposalizio della Vergine. Due preziose tavole poste in queste cappelle (una Madonna e santi e lo sposalizio della Vergine) sono di Gandolfino d'Asti, un importante pittore degli inizi del '500; sue sono anche le parti rimaste di un polittico successivamente smembrato e incastonato nell'altare del SS. Sacramento.
La decorazione barocca dell'interno risale invece alla fine del '600 e fu voluta dal vescovo Innocenzo Milliavacca, milanese; è opera dei pittori Francesco Fabbrica e Bocca per le volte, e di Pietro Pozzi per i pilastri e le pareti. La cappella dell'Epifania fu decorata invece dall'astigiano Gian Carlo Aliberti; sull'altare un altro astigiano, lo scultore Giovanni Groppa, realizzò la splendida statua in rame dorato raffigurante la Madonna Assunta.
La parte absidale della chiesa, in origine più piccola, fu portata alle attuali proporzioni dall'architetto Bernardo Antonio Vittone, nel 1764, al tempo del vescovo Paolo Maurizio Caisotti, che riprese un progetto iniziato cinquant'anni prima dallo stesso vescovo Milliavacca. Venne allora arretrato ed ampliato il coro con le due absidi laterali con tre nuove arcate di volta; nel nuovo presbiterio fu collocato il nuovo, grandioso altare centrale. L'antico coro ligneo realizzato nel 1477 dal pavese De Surso (che si può ammirare oggi nella Pinacoteca Civica di Palazzo Mazzetti) fu sostituito con uno nuovo, opera del maestro artigiano Salario di Moncalvo.
Pochi anni dopo, nel 1768, fu ultimata la decorazione ad affresco del nuovo presbiterio e dell'abside. L'autore fu il pittore com'asco Carlo Carlone, aiutato dal concittadino Gaetano Perego. Le due eleganti tribune che accolgono i due organi contrapposti sono del 1766, opera del moncalvese Bartolomeo Varale. L'antico organo del Grisante, deterioratosi nel 1844, fu sostituito da uno più poderoso dei fratelli Serassi di Bergamo, e posto sulla tribuna lato sud. Il concerto di sette campane risale al 1844 ed è opera dei fratelli Barigozzi.
La parte più bella della costruzione, perché più mossa, con notevoli effetti di ombre e di luci, è il lato sud; oltre al portale gotico sono rimarchevoli le strette finestre, altissime; il tiburio ottagonale e soprattutto il possente campanile romanico, risalente alla precedente Cattedrale (1266) ed abbassato in epoca napoleonica.
Voglio ancora ricordare, in questa breve presentazione della Cattedrale di Asti, le opere pittoriche di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, e di Gandolfino d'Asti, che ornano la sala capitolare e le sacrestie della chiesa.
Asti (Piemonte) chiesa di Nostra Signora Portae Paradisi - video + slideshow
La chiesa di Nostra Signora Porta Paradisi, comunemente detta dagli astigiani Madonna del Portone, è una chiesa cattolica, edificata inglobando la porta della cinta muraria dell'antico borgo di San Marco (l'odierno Rione Santa Caterina), sulla quale venne poi costruita la primitiva chiesetta, ora incorporata nel santuario.
Del vecchio tempio non rimane che il piccolo presbiterio, che è stato innestato all'abside del nuovo santuario. Questo è in stile romanico-bizantino, con tre navate e due grandi cappelle delle stesse dimensioni a forma del coro, a crociera latina. Il braccio trasversale misura 35,25 metri. La cupola si innalza a 41 metri dal pavimento, sormontata dal cupolino alto 4,5 metri, su cui poggia la statua di 3 metri della Vergine, opera del bolognese Milani.
Nel 2002, in occasione del centenario della nascita del nuovo santuario, è stata abbellita la facciata con mosaici e statue che raffigurano i Santi della tradizione astigiana.
La cripta, costruita nel 1930, serve per le celebrazioni liturgiche invernali; caratteristiche sono due cappelle-diorama che raffigurano la Natività e la Sepoltura di Cristo, con statue in legno a grandezza naturale.
Giungendo al santuario dalla via posteriore, si percorre ancora un tratto della vecchia strada che attraversava l'antica Porta alla città. Questa strada, ormai trasformata in un'ampia gradinata, presenta a metà l'immagine votiva di un Ecce Homo. Di fronte, una volgare pietra incastonata nel muro. Narra la leggenda che il sasso, scagliato da un blasfemo contro l'immagine sacra, sia stato respinto dalla stessa e conficcatosi dov'è tuttora. La strada prosegue passando sotto i resti della Porta, posteriormente alla chiesa, per giungere in un parco in cui è ricostruita a grandezza naturale la grotta di Lourdes.
Asti - Cattedrale di S. Maria Assunta - interno - videomix
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How to pronounce Revigliasco d'Asti (Italian/Italy) - PronounceNames.com
Audio and video pronunciation of Revigliasco d'Asti brought to you by Pronounce Names ( a website dedicated to helping people pronounce names correctly. For more information about this name, such as gender, origin, etc., go to d'Asti
Asti - palazzo della Prefettura - videomix
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Neve in provincia di Asti - 01-02-2012
Quasi 50 cm di neve video girato a Incisa Scapaccino (AT)
Asti - Cattedrale di S. Maria Assunta - esterno - videomix
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Palazzo Barberini Roma
Palazzo Barberini è un palazzo di Roma che ospita parte dell'importante Galleria Nazionale d'Arte Antica e l'Istituto Italiano di Numismatica. Si trova in via Quattro Fontane, nel centro storico, a circa 200 metri da Piazza Barberini.
Il palazzo fu costruito nel periodo 1625-1633 ampliando (nelle forme del primo barocco) il precedente edificio della famiglia Sforza creando una struttura ad acca, caratterizzata da un atrio a ninfeo, diaframma fra il loggiato d'ingresso e il giardino sviluppato sul retro. Autore del progetto è l'anziano Carlo Maderno, coadiuvato da Francesco Borromini. Dopo la morte di Maderno il cantiere passa dal 1629 sotto la direzione di Bernini sempre con la collaborazione di Francesco Borromini, cui si devono numerosi particolari costruttivi e decorativi quali l'elegante scala elicoidale nell'ala ovest del palazzo, con la quale dialoga lo scalone d'onore berniniano a pianta quadrata nell'ala est. Nel 1631 è avvenuta la prima assoluta di Il Sant'Alessio di Stefano Landi con Marc'Antonio Pasqualini e nel 1632 è avvenuta l'inaugurazione del Teatro di Palazzo Barberini alle Quattro Fontane da 3.000 posti con la prima di Il Sant'Alessio con Pasqualini. Nel 1633 avviene la prima di Erminia sul Giordano di Michelangelo Rossi con Pasqualini. Il grande salone al piano nobile è stato decorato nel periodo 1632-1639 da Pietro da Cortona con un affresco che raffigura il Trionfo della Divina Provvidenza: si nota la potente prospettiva da sotto in su. Allo stesso pittore e ai suoi aiuti si devono anche alcuni affreschi nella cappella. Altre sale sono state decorate, tra gli altri, da Andrea Sacchi e Giovan Francesco Romanelli. Nel 1639 è avvenuta la prima assoluta di Chi soffre speri di Marco Marazzoli e Virgilio Mazzocchi e nel 1642 di Il palazzo incantato d'Atlante di Luigi Rossi con Pasqualini con successo.
Conformemente al carattere misto del complesso, tra palazzo di città e villa, il giardino era originariamente un vero e proprio parco, comprendendo i terreni lungo la strada Pia (oggi via XX Settembre, su cui vediamo allineati grandi immobili umbertini) fino all'odierna salita di san Nicola da Tolentino. Lo spazio era organizzato come giardino all'italiana completo di giardino segreto e popolato anche da animali esotici come struzzi e cammelli. A fine Settecento vi furono introdotti mutamenti conformi al gusto dell'epoca: un'area di alberi ad alto fusto da giardino romantico, la cosiddetta casina di sughero di fronte alla cordonata di collegamento del giardino con il palazzo. Nel 1814, nell'angolo superiore tra via delle Quattro Fontane e strada Pia, vi fu costruito uno sferisterio aperto al pubblico, che durò fino al 1881, quando il giardino cominciò ad essere rosicchiato ai margini dall'urbanistica della capitale prima umbertina e poi fascista. Con l'unità d'Italia il giardino Barberini, grande spazio libero collocato nel pieno centro storico, fu prontamente risucchiato nello sviluppo urbanistico della nuova capitale, che veniva allineando i suoi ministeri lungo la via XX Settembre. Al giardino fu risparmiata la completa lottizzazione che distrusse la Villa Ludovisi sacrificando le strisce marginali verso la strada Pia - palazzo Bourbon Artom, palazzo Calabresi, palazzo Baracchini, palazzo dello stato maggiore della difesa, e lungo la rampa delle carrozze fu costruita la grande serra (1875). Negli anni del fascismo (1938) gli edifici per la famiglia lungo via delle Quattro Fontane ] furono sostituiti dal palazzo dei Beni stabili e fu costruita alle spalle della casina di sughero la palazzina Savorgnan di Brazzà (1936, Giovannoni e Piacentini), durante i cui scavi di fondazione venne trovato un mitreo di II secolo.
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Il Ballerino Alfonso @Piazza Roma - Asti
Alfonso da spettacolo per le vie del centro di Asti una domenica sera :)
VIALE (AT) - CASTELLO con vista
le meraviglie nascoste del Piemonte
Paracadutisti in p.zza alfieri ad Asti(27/05/'11)
Circa 40 min.prima della tanto amata StraAsti delle 21,una esibizione spettacolare dei parà con gli striscioni tricolore.....con caduta non del tutto perfetta.....(speriamo non si sia fatto male)....
Villa Medici: 500 anni di storia tra dame, amore, cultura e arte
Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce (Cremona ), la dimora di Cecilia, la Dama con l'ermellino dipinta da Leonardo.
Fiera di Asti, primo weekend di successo - GRP Televisione
30.04.12 ASTI. Buona l'affluenza di pubblico nei primi due giorni di Fiera. Per gli organizzatori i livelli sono quelli dello scorso anno. A tagliare il nastro dell'inaugurazione, sabato scorso, la campionessa di nuoto Alice Franco. Presente anche il governatore del Piemonte Roberto Cota.