02 Torre Spaccata
Torre Spaccata sorge in via Giovanni Battista Peltechian, è di forma quadrangolare con 8 m di lato e, al momento della costruzione, fu basata su un preesistente sepolcro romano a tempietto con pronao di epoca antoniana, databile al II sec. d.C.
La torre, a cui in origine si affiancava un casale, era conosciuta in epoca medioevale con il nome di Palazeptum, ed era parte di un antico fondo del XII sec. denominato Favarolum, il quale occupava un’importante posizione strategica che permetteva un efficace controllo della antica via Labicana, odierna via Casilina, e della via Tuscolana.
Nel XVII secolo la torre, già in rovina, assunse il nome di Tor Spaccata, poi Torrespaccata, proprio a causa del suo cattivo stato di conservazione. Le rovine della torre si elevano oggi per un’altezza massima di 6 metri e presentano diverse fasi costruttive. La fase più antica risale all’epoca altomedioevale (IX-X secolo d.C.) ed è costituita da un paramento murario composto di blocchi parallelepipedi di tufo alternati a file di laterizi. Rifacimenti e restauri furono eseguiti nei secoli successivi (dal XII al XIV sec.) con risarciture in blocchetti di tufo e materiali di recupero.
Il sepolcro romano sottostante, che all’esterno si compone di un ottimo paramento laterizio con semicolonne e paraste, presenta un piano inferiore, originariamente coperto con volta a crociera, provvisto con arcosoli per l’alloggio di sarcofagi e comunicante con l’esterno tramite un ingresso ancora presente sul lato nord. Il piano superiore con nicchie per sepolture e incinerazioni fu quasi interamente occultato dalle strutture della torre, alla quale si accedeva, già nella fase altomedioevale, attraverso una porta posta sul lato ovest in corrispondenza del podio. Tale entrata era ancora esistente nel 1988, quando venne distrutta e obliterata da una nuova muratura. Nel 1990 un successivo intervento di sbancamento portò all’abbassamento del piano di calpestio (dentro e intorno al rudere) fino alla quota odierna. L’abbassamento del terreno ha reso visibili i resti del sepolcro romano benché abbia comportato la distruzione di tutte le fasi stratigrafiche del monumento e la perdita di importanti dati sulla storia del sito.
Oggigiorno, l’area circostante la torre viene mantenuta in ordine dal signor Vincenzo e altri inquilini di zona, che si occupano delle piante, del taglio dell'erba, della pulizia e di mantenere una segnaletica di base che illustra la storia del sito.
Musica: Breath and Life - Album: Chronicles - Artista: Paul Dinletir, Company: Audiomachine
Riprese aeree: Xiaomi Mi drone 4k
Immagini storiche da: romasparita.eu
Immagine vecchio ingresso della torre da: stefanovannozzi.wordpress.com
Fonte:
Altre fonti:
Fonti Indirette:
-Nicolai N.M., Memorie, leggi ed osservazioni sulle campagne e sull’annona di Roma, parte prima, Stamperia Pagliarini, Roma, 1803, p. 232.
-Nibby A., Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de’ dintorni di Roma, Tipografia delle Belle arti, Roma, 1857.
-Coppi A., Memorie relative ad alcune tenute dell’agro romano (…), Pontificia accademia Romana di Archeologia, Roma, 1852, p.146.
-Ashby T., La campagna romana al tempo di Paolo III. Mappa della campagna romana del 1547 di Eufrosino della Volpaia, Roma, 1914, p. 32.
-De Rossi G. M., Torri e castelli medievali della campagna romana, De Luca editore, Roma,1969, pag. 154.
-Quilici L., Collatia, Forma Italiae, Regio I, De Luca editore, Roma, 1974, pp. 761-768.
-Anzidei A.P., Bietti Sestieri, Rinvenimenti preistorici nel territorio di Roma, in Archeologia Laziale, 4, 1980, pp. 21-27.
-Anzidei A. P. (a cura di), Preistoria e protostoria nel territorio di Roma, Leonardo Arte, 1984.
-Corrente M., “Cinecittà est (Circ. X)“, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, 89, volume I, “L’Erma” di Bretschneider, Roma, 1985 (ma 1984), pp. 87 – 88.
-Gioia P., Volpe R. M. (a cura di), Centocelle I, Roma SDO le indagini archeologiche, Rubbettino editore, Roma, 2004.
-De Franceschini M., Ville dell’Agro Romano, “L’Erma” di Bretschneider, Roma, 2005.
-Gioia P. (a cura di), Torre Spaccata, Roma S.D.O. Le indagini archeologiche, Soveria Mannelli, Rubbettino editore, Roma, 2008.
-Gioia P., Tra città e campagna: problemi correlati alla teoria e alla pratica delle indagini archeologiche territoriali nel suburbio di Roma, in Jolivet V., Pavolini C., Tomei M. A., Verger S., Volpe R., Ecole Française de Rome, Roma, 2009, pp. 41-51.
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TORRE SPACCATA – CARABINIERI ESEGUONO CONTROLLI IN UN RISTORANTE CINESE E ALL’INTERNO DI UN SERVENTE
TORRE SPACCATA – CARABINIERI ESEGUONO CONTROLLI IN UN RISTORANTE CINESE E ALL’INTERNO DI UN SERVENTE LOCALE DEPOSITO TROVANO DUE CANI CUSTODITI IN PESSIMO STATO. DENUNCIATA LA TITOLARE E SOSPESA LA LICENZA.
ROMA – Ad esito di un controllo all’interno di un locale adibito a deposito e stoccaggio di prodotti alimentari e bevande, adiacente e servente ad un ristorante cinese in via Ambrogio Binda, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste hanno denunciato a piede libero la titolare, cittadina cinese di 40 anni, con le accuse di maltrattamenti ed abbandono di animali, rilevando anche violazioni amministrative in materia di alimenti e norme sulla salute e sul benessere degli animali.
Durante l’ispezione dei locali, i Carabinieri hanno trovato due box dalle dimensioni ridotte, dove venivano custoditi, in pessime condizioni igienico sanitarie, due cani, rispettivamente di razza pastore tedesco e corso, quest’ultimo con evidenti ferite al capo dovute al taglio di entrambe le orecchie.
Sul posto è intervenuto anche personale della Stazione Carabinieri Forestali di Roma e personale sanitario che dopo aver confermato i maltrattamenti subiti dagli animali, li hanno sottoposti a sequestro, affidandoli al canile municipale di Roma “La Muratella”.
I Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste, inoltre, con l’ausilio di un ispettore sanitario hanno ispezionato il ristorante e tutte le sue pertinenze riscontrando gravi carenze igienico sanitarie, disponendone la sospensione della licenza.
La 40enne è stata anche sanzionata amministrativamente per un importo di 1.000 euro.
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Su modalità, tempi e iter di attuazione dell'importante progetto di innovazione tecnologica e di ampliamento del diritto di accesso democratico, si sono confrontati, nella mattina di ieri (lunedì 24 settembre), nella sala consiliare di Amendolara, gli amministratori dei comuni coinvolti, invitati alla presentazione ufficiale dell'iniziativa comune dal Salvatore Antonio CIMINELLI, sindaco del Paese della Secca, comune capofila.