Rio Marina alluvionata, smottamenti a Rio nell'Elba
Alluvione a Rio Marina 2009
Riprese da Roberto Menchiari con una piccola digitale sotto la pioggia.
Isola d'Elba-Marciana Marina- in barca Lungo la costa- borgo Il Cotone(analogico)
Marciana Marina è, per estensione territoriale, il più piccolo comune della Toscana. Marciana Marina si trova sull'Isola d'Elba ed è bagnata dal Mar Ligure. Ogni anno è sede del Premio Letterario La Tore Isola d'Elba.
All'ingresso del porto, la cui prima pietra venne posta il 10 settembre 1911, si trova l'antica Torre degli Appiani, già rappresentata in una cartografia (1420) di Cristoforo Buondelmonti, le cui attuali forme sono tuttavia attribuibili, in base a tipologie stilistiche e strutturali, alla seconda metà del Cinquecento. Il primo nucleo del paese, denominato Marina di Marciana, si sviluppò nel luogo detto Il Cotone (termine locale che significa «grosso masso», dal latino cos - cotis), presso un porticciolo naturale. In seguito si ebbe un ulteriore sviluppo urbanistico che dette vita al cosiddetto Vicinato lungo. In pieno centro, in piazza Vittorio Emanuele, va segnalata inoltre la chiesa di Santa Chiara, risalente al 1776. Edifici storici di notevole interesse sono la Villa Anselmi e la Villa Leonardi (quest'ultima con triplice veranda su colonne di ordine tuscanico), datate al XIX secolo. Durante il XVIII secolo, per la sua importanza portuale e commerciale, Marciana Marina veniva chiamata Piccola Marsiglia. Dalla strada provinciale che unisce Marciana Marina alla frazione di Procchio è visibile l'isolotto detto La Paolina. Intitolato a Paolina Bonaparte a seguito dell'espansione turistica nel Dopoguerra (originariamente la località si chiamava Castiglioncello), ospita ruderi di una costruzione romana risalente ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. ed appartenente forse ad un antico emporio commerciale. Esempi di moderne architetture del secondo dopoguerra sono la Villa Spinelli (località Crocetta), la Villa Albertini, la Villa Del Balzo e la Villa Vannini-Parenti (località Bagno). Di interesse è anche la località di Redinoce, che deriva da Rio del Noce.
E' alla destra del lungomare che Marciana Marina offre il suo lato migliore. Una minuscola insenatura naturale, protetta da un grande scoglio granitico e da un agglomerato di case e scalette, dove gli antichi guzzi vengono ancora tirati in secca a mano e i panni stesi attraversano i vicoli da finestra a finestra: il Borgo al Cotone.
Flash Processione Corpus Domini a Rio Marina
Nel tempo le tradizioni si ripetono, ma la partecipazione si fa sempre più ridotta, è la fede che diminuisce?
L'agonia di Torre Mozza: la spiaggia da sogno distrutta dalla furia del mare
Sabbia fine, acqua cristallina e una torre che da 500 anni la sovrasta. La spiaggia di Torre Mozza è sempre stato un piccolo gioiello incastonato tra Follonica e Piombino. Ora però una violenta mareggiata l'ha distrutta. L'arenile è diventato una lunga distesa di macerie, alghe, bombole del gas e altri oggetti trasportati dall'acqua. Gli stabilimenti sono stati seriamente danneggiati. Una porzione della spiaggia è stata quasi del tutto 'mangiata' dalla marea, mentre la pineta che la costeggiava è diventata un cimitero di alberi. L'unica cosa che è rimasta al suo posto è la vecchia Torre Mozza: una fortificazione costiera realizzata dagli Appiani, i signori di Piombino, intorno al 1500 (A cura di Valentina Ruggiu)
Le Quattro Viste di Marciana Marina
“QUATTRO VISTE A MARCIANA MARINA”
Architetto Nicola Ghilardi
Every time I go back to Marciana Marina I am embraced by a multitude of pleasant emotions, but the one that fascinates me the most is the plenitude of panoramic views
Unfortunately, a lot of this glamour is of difficult perception, that’s why I feel compelled to provide a little bit of my creativity and leave an advice that I hope will be appreciated
The idea is the one of the “four views”
“The first view” cannot be anything but the one that welcomes you at the entrance of the gulf in the Victoria Plaza, a view that embraces the sea and the history of the place
On one side “Torre Saracena” known as “Torre degli Appiani”, on the other the access to “Borgo del Cotone”, and in between the sea with the touristic port
The ideal cue is the one of the info point
I thought about a tower shaped construction that would serve as a counterpoint to the historical tower
Created with the characteristic traits of the old boroughs and coated with the granite from Elba to emphasize the spirit of belonging to the land
A building with areas that serve as reference for tourists
In addition, its terrace constitutes a new and breathtaking panoramic view point, free from the inconvenience of parked vehicles and accessible through a broad staircase, but most of all by a ramp that embraces the tower, designed as well as an advantage for people with limited mobility
The tower at its height represents the starting point of the path of the four views and becomes a landmark for tourists and residents
Moving forward we get to the area of “Piazzale Bonanno”, a space located half way through the seafront
When I think about the town that renovates, the first thing that I want to suggest is the creation of a multifunctional and versatile complex, whose main function is the auditorium
A building with a front characterized by light and transparent forms, projected toward the sea, supported by granite pillars
A recipient suited to welcome shows, concerts, meetings, and able to transform into a grand hall for mundane and cultural events, like the Literature Prize “La Torre”
Even the area on the ground level is a multifunctional space, that converts from parking lot for the events to indoor market
An important attraction even during rainy days
The rooftop of the building, designed as lounge bar, equipped with a wide terrace becomes of course “the second view point” of the journey, that literally dominates the entire gulf
From the auditorium we continue on to “the third view point”, a catwalk on the sea.
This time the sight is captured by the immense beauty of the sea
By eliminating the parking area that obstructs the view of the port, the visual field is placed at sea level and continues all the way to the harbor office.
By day we enjoy the contact with the water and by night we are driven by a line of lights that represents the skyline of the house fronts on the way, in a series of emotions that will amaze the tourists
“The fourth view point” is another terrace
An element that brings to mind the idea of the ancient elevations, that goes perfectly with the architectural style of the old tower
Built in the vicinity of the harbor office with the purpose of concealing the old and anonymous harbor building without, however, altering it to insert new public restrooms and at the same time to expand the beach through the creation of a series of big steps that are positioned on the terrace as if they were rocks suited for laying down and sunbathing
The journey is now complete
I am sure that the four viewpoints will be attractive gathering sites on the night of Santa Chiara’s festival, to admire the spectacular fireworks of Marciana Marina
Volterra e gli Etruschi - Roccaforte all'Isola d'Elba
IL CASTELLO DEL VOLTERRAIO - Isola d'Elba
L'origine storica del Castello è nebulosa come quella del toponimo (volterraio). Sono nate diverse interpretazioni in proposito. Alcuni, come Giuseppe Ninci, lo fanno risalire a Volterra o volterrano, attribuendo quindi la fondazione agli etruschi. Altri partono dalla stessa radice, legandola però a quello che considerano il vero fondatore del forte, Vanni di Gherardo Rau, che era appunto originario di Volterra.
Molti dicono che sia stato un oppida (fortezza d'altura) etrusco, poi forse passato ai romani. In effetti ritrovamenti antichi sono stati fatti in zona.
Sicuramente sappiamo che nelle sue forme più o meno attuali nacque nel Medioevo, ma anche qui è difficile porre un periodo preciso. La prima notizia certa che ci giunge è del 1281, un provvedimento del governo di Pisa, sotto cui ricadeva l'Elba, di mandare due capitani da guerra e l'ingegnere Vanni di Gherardo Rau a occuparsi del castello. Quali lavori dovesse svolgere qui è piuttosto vago: si trattò di fondazione, ingrandimento o semplice ristrutturazione? Anche qui non si è andati oltre alle congetture. Si ritiene che Vanni abbia costruito il castello, inglobando la torre quadrangolare in una cerchia di mura più vasta. Sempre secondo questa versione, la torre sarebbe sempre opera dei pisani, ma databile intorno al X-XI secolo, e quindi anteriore di più di due secoli al resto del fortilizio stesso.
Il primo assedio documentato è del 1402, quando i genovesi occuparono l'Elba, adesso governata dai principi Appiani di Piombino. Gli elbani si rifugiarono nei forti sparsi per l'isola: il Volterraio accolse i riesi. I liguri si dettero ad assaltare tutti i luoghi fortificati, ma per quanti tentativi facessero in allora, scrive lo storico elbano Giuseppe Ninci, per far cadere il Volterraio, non poterono riuscirvi in alcun modo. Era iniziata la fama di imprendibilità del nostro forte.
Quaranta anni dopo sbatterono la faccia contro il castello i pirati tunisini. Anche in questo caso la resistenza della guarnigione e dei civili elbani asserragliati fu tenace, riuscendo a non perdersi d'animo fino all'arrivo dei rinforzi piombinesi e alla sanguinosa disfatta dei nemici.
Negli anni immediatamente seguenti il Volterraio fu ulteriormente rafforzato.
Nel 1544 il castello vivrà forse il suo momento di gloria massimo. L'Elba fu investita dalla terrificante offensiva del famigerato pirata Barbarossa. Mentre l'isola pagava un prezzo pesantissimo alle razzie e violenze e gli isolani sciamavano con i loro miseri beni entro qualsiasi luogo che li potesse proteggere, il Volterraio resisteva fieramente. Anche in questo caso tenne fin tanto che bastò a vedere i nemici reimbarcarsi e togliere le ancore. Mai come adesso si era rivelato inespugnabile, anche di fronte a un comandante che faceva tremare più di una rocca.
Nel 1548 l'isola passò temporaneamente a Cosimo de' Medici, che dette avvio alla fondazione della piazzaforte di Portoferraio. Il Volterraio fu validamente utilizzato come vedetta protettiva sui lavori alla città. Per questo quando l'isola tornò ai principi di Piombino e Portoferraio rimase ai Medici, questi inclusero nei loro confini il nostro castello.
Nel periodo granducale il forte venne interessato da molti lavori. Gran parte di essi furono sotto il governatorato Tornaquinci, che li descrive minuziosamente: fu costruito il bastione a fiancheggiare l'ingresso, altre cortine, la scala d'accesso in muratura che sostituì la precedente in legno (1688) e la cappella interna (1694).
Nel XVIII secolo il castello iniziò la sua fase di declino, nonostante che il rapporto del direttore generale delle fortificazioni toscane, Odoardo Warren, designasse, nel 1749, il Volterraio fortezza di prima classe (in tutto il granducato si fregiarono di questo titolo 15 piazze su 52). A testimonianza di questa decadenza rimane la constatazione del granduca Pietro Leopoldo, che, durante una visita all'isola, scrisse che la rocca era presidiata da un castellano e una piccola guarnigione ma non serve a niente. Oltretutto nel 1777 lo stesso granduca sciolse il genio militare, dando la botta definitiva al sistema difensivo toscano. La smilitarizzazione completa della nostra struttura avvenne all'indomani della restaurazione del 1815.
Da allora il forte è stato abbandonato, andando sempre più deteriorandosi fino ai giorni nostri, in attesa di un dignitoso restauro.
Fonti:
video -
notizie -
Strage Milano, Bruti Liberati: Giardiello catturato in 20-30 minuti. Massima efficienza
di Francesca Martelli
GOLF CLUB ROSSERA
Al Rossera si gioca a golf, semplicemente, con la sua posizione strategica ed una location unica. Fondato nel 1972, è stato il ventunesimo campo in Italia. Storia e tradizione continuano e si proiettano nel futuro.
L' AMSON A LA MADONA 2019 - La sfilata dei trattori d'epoca
Domenica 7 luglio 2019 si è svolta a Santa Maria del Tempio frazione di Casale Monferrato la tradizionale sfilata dei trattori d'epoca in occasione della 28° edizione della FERA DL' AMSON
Passaggio degli sponsor del Giro d'Italia a San Giusto Canavese 19/05/2012
14° tappa: Alta montagna
Lunghezza del percorso: 206 KM
I comuni toccati:
Borgofranco d'Ivrea Carema Carmagnola Foglizzo Ivrea Mercenasco Moncalieri Montalenghe Montalto Dora Pavone Canavese Romano Canavese San Benigno Canavese San Giusto Canavese Santena Scarmagno Settimo Torinese Settimo Vittone Torino Villastellone Volpiano Bra Sanfré Sommariva del Bosco Antey-Saint-André Arnad Bard Brusson Challand-Saint-Anselme Challand-Saint-Victor Chatillon Donnas Pont-Saint-Martin Saint-Vincent Valtournenche Verrés Fagnano Olona Lonate Ceppino Tradate Albavilla Albese con Cassano Appiano Gentile Como Erba Eupilio Lipomo Lurate Caccivio Montano Lucino Oltrona di San Mamette Pusiano Tavernerio Villa Guardia Berbenno Brembilla Costa Valle Imagna Gerosa Sant'Omobono Terme Taleggio Valsecca Vedeseta Ballabio Barzio Calolziocorte Cassina Valsassina Cesana Brianza Civate Cremeno Galbiate Lecco Malgrate Moggio Pasturo Suello Cremeno Torre de' Busi Valmadrera Vercurago Limone sul Garda Barbiano Bolzano Bressanone Bronzolo Chienes Chiusa Cornedo all'Isarco Egna Falzes Fiè allo Sciliar Laives Montagna Naz-Sciaves Ora Renon Rio di Pusteria Salorno Vandoies Villandro Velturno Arco Calavino Dro Faedo Giovo Lavis Padergnone Riva del Garda San Michele all'Adige Trento Vezzano Ledro Badia Marebbe San Lorenzo di Sebato San Martino in Badia Terento La Valle Agordo Alleghe Cencenighe Agordino Colle Santa Lucia Cortina d'Ampezzo Forno di Zoldo La Valle Agordina Livinallongo del Col di Lana Rocca Pietore San Tomaso Agordino Selva di Cadore Taibon Agordino Zoldo Alto Alano di Piave Belluno Borca di Cadore Calalzo di Cadore Castellavazzo Cesiomaggiore Lentiai Longarone Ospitale di Cadore Perarolo di Cadore Pieve di Cadore Ponte nelle Alpi Santa Giustina San Vito di Cadore Sedico Valle di Cadore Vas Vodo Cadore Altivole Caerano di San Marco Castelfranco Veneto Cornuda Crocetta del Montello Pederobba Vedelago Nova Ponente Bieno Borgo Valsugana Carano Carzano Castello-Molina di Fiemme Castello Tesino Castelnuovo Cavalese Daiano Pieve Tesino Scurelle Strigno Telve Tesero Varena Feltre Fonzaso Lamon Quero Seren del Grappa Sovramonte Montebelluna Paese Trevignano Treviso Aprica Bianzone Bormio Chiuro Grosio Grosotto Lovero Mazzo di Valtellina Piateda Poggiridenti Ponte in Valtellina Sernio Sondalo Teglio Tirano Tovo di Sant'Agata Tresivio Valdidentro Valdisotto Villa di Tirano Corteno Golgi Edolo Incudine Monno Ponte di Legno Temù Vezza d'Oglio Vione Caldes Commezzadura Croviana Dimaro Malè Mezzana Monclassico Ossana Pellizzano Terzolas Vermiglio Milano