in giro per Vigevano in Lomellina
il 10 ottobre 2010 continua il giro in Lomellina con Giuliano e Antonella e il gruppetto composto in maggioranza da Femmene e solo ...... 2 ingenui maschietti!
Vigevano (Avgévan in dialetto lomellino) è un comune italiano di 63.120 abitanti (32.674 f - 30.446 m) della provincia di Pavia (la seconda per abitanti dopo il capoluogo provinciale e la prima per estensione del territorio comunale), interamente contenuta nel Parco del Ticino.
Vigevano si trova nella Lomellina nord-orientale, sulla sponda destra del fiume Ticino, che lo separa dalla provincia di Milano. Dista circa 36 km da Pavia, 34 km dal centro di Milano, 27 km da Novara, 13 km da Mortara, 11 km da Abbiategrasso.
Il clima è temperato sub continentale, con inverni umidi ed abbastanza freddi (media di gennaio +2 °C), ed estati calde e parimenti umide (media di luglio +24 °C).
Circondata dai boschi del Parco del Ticino, a soli 30 chilometri da Milano, Vigevano accoglie il visitatore con l'armonia della celebre Piazza Ducale: una sinfonia su quattro lati secondo la definizione del grande maestro Arturo Toscanini.
Ideata dal Bramante con il concorso di Leonardo da Vinci, Piazza Ducale è l'ingresso d'onore all'imponente Castello, per estensione uno dei più grandi d'Europa e in fase avanzata di restauro e di riuso grazie all'organizzazione di mostre e alla prossima apertura di musei.
Città d'arte ma anche città d'acque, Vigevano è attraversata da canali e dal fiume Ticino che offre scorci e oasi naturali di indubbio fascino.
Origini
Di origine longobarda Vigevano nasce come luogo fortificato corrispondente all'attuale cortile del Castello. Successivamente si sviluppa il borgo esterno, le cui case ed edifici sorgono sul luogo oggi occupato dalla famosa Piazza Ducale.
Si trasforma in libero Comune a partire dal 1198, mentre nel 1277 la storia di Vigevano si lega a quella delle potenti famiglie milanesi dei Visconti prima e degli Sforza poi.
Grazie all'opera di Luchino Visconti e di Ludovico Sforza detto il Moro, tra XIV e XV secolo, il borgo di Vigevano inizia la sua trasformazione in residenza estiva, in delizioso soggiorno per gli svaghi e gli ozi della corte ducale: il Castello viene adibito a dimora di prestigio grazie all'opera di artisti come Bramante, la Piazza Ducale in scenografico spazio libero da case ed edifici, regale atrio d'ingresso al Castello
Nel 1530 Vigevano ottiene il titolo di città con una propria sede vescovile.
Piazza Ducale
E' una delle più affascinanti piazze d'Italia. La sua ideazione e decorazione sono opera di Bramante. Leonardo da Vinci, anche se non partecipò direttamente ai lavori, lasciò disegni e testimonianze scritte nei suoi famosi codici d'appunti.
La volontà di realizzare la Piazza è del duca di Milano Ludovico il Moro che la pensò come anticamera nobile, regale cortile d'ingresso all'imponente Castello.
I lavori iniziarono nel 1492 e si conclusero nel 1494. Piazza Ducale rappresenta uno dei primi modelli di piazza rinascimentale sul modello del forum romano e uno dei migliori esempi dell'architettura lombarda del XV secolo.
Si presenta come un rettangolo allungato di 134 metri di lunghezza e 48 di larghezza edificato su tre lati (il quarto è occupato dalla Chiesa cattedrale).
Questa forma architettonica è opera del vescovo-architetto Juan Caramuel Lobkowitz che chiuse il quarto lato con la facciata barocca della Chiesa Cattedrale.
Il Castello.
Sorge nella parte più alta di Vigevano e costituisce una piccola città nella città, essendo per estensione uno dei più grandi complessi fortificati d'Europa.
Alla sua realizzazione, che ancor oggi conserva tutto il fascino rinascimentale, contribuirono artisti come Bramante e Leonardo. Tra il 1492 e il 1494 i lavori erano terminati e le lussuose sale interamente affrescate, gli appartamenti ducali, e capienti scuderie per ospitare cavalli, il grande cortile ove si svolgevano tornei, erano pronti per ospitare la corte ducale e i vip del tempo, come il potente re di Francia Carlo VIII e, più avanti l'imperatore Carlo V.
Con la fine della dinastia sforzesca (1535) il castello passò agli spagnoli e iniziò un lento declino che lo vide ospitare solo eserciti e trasformarsi in caserma fino al 1960.
Da quella data è iniziato il restauro ed il Castello si sta trasformando in una cittadella dell'arte e della cultura grazie ai suoi musei visitabili - tra cui il curioso e unico in Italia Museo della calzatura - e a un ricco programma di mostre ed eventi musicali nel corso di tutto l'anno.